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Autore: EuphemiaMorrigan    03/10/2013    6 recensioni
Uno Spin-off della raccolta su Madara e Naruto; perché... Sì.
Un Izuna buono e gentile con ogni essere vivente, tranne Tobirama. Un Tobirama stronzo e antipatico con tutti, anche con Izuna.
Un Madara felicemente inconsapevole. Un Naruto schifosamente bravo a mentire.
Un Hashirama con problemi di depressione. Una Mito leggermente violenta con il marito.
Fughe dei poveri Senju braccati dagli Uchiha.
Piani di omicidio lanciando piante ornamentali.
Ed un Madara sempre più inconsapevole del disastro annunciato che gli gravita attorno!
Perché, in fondo, più odi una una persona... Più vorresti portartela a letto.
(TobiramaXIzuna. Accenni: MadaraXNaruto. HashiramaXMito. E l'allegra (?) famiglia Uchiha al completo)...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hashirama Senju, Izuna Uchiha, Madara Uchiha, Naruto Uzumaki, Tobirama Senju
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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-Le “geniali” idee di Tobirama per combattere la noia-

Note dell'autrice:
Piccola spiegazione: questa raccolta è ambientata nel passato (Rispetto a quella conclusa), quindi quando Naruto pensa “Dai, oggi te lo dice”... Si riferisce al “Ti amo”. E c'era quasi il nostro Mada-chan, ma... Beh... Gli imprevisti... °Ride, mentre Naruto la maledice e crolla in depressione”.
Cattivo, Tobirama, cattivo!

NB: Ovviamente Madara nelle prime righe e terribilmente diverso dal solito, proprio per accentuare la cosa. Facciamo finta che Mada-chan svegliato con un... Mmmh... °Censura°... È felice ^^'.
Buona lettura, un bacio.


«Tu... -E lanciò una padella- ...Maledetto... -E lanciò un coltello- ...Stronzo... -E lanciò una pentola d'acciaio- ...Lurido... -Lo colpì in piena faccia con un strofinaccio sporco- ...SENJU!» Gridò isterico, tirando in sua direzione l'ennesimo vaso.

Da quando faceva coppia fissa con Tobirama aveva dovuto rinunciare al pollice verde, dato che ogni pianta che provava a tenere in casa finiva sulla sua schiena.

L'uomo dagli strani capelli argentei gli scoccò un'occhiataccia, cercando di avvicinarsi a lui e mormorò cupo «Che cazzo pensi di fare, Uchiha?».

«Fuori da casa mia, oppure ti taglio l'uccello» Lo minacciò ancora, sollevando una mannaia e digrignando i denti mentre, i suoi lunghi capelli corvini, divenivano elettrici.

La domanda non era: ma Izuna somigliava così tanto ad una casalinga disperata?

Bensì: per quale motivo il suo lato isterico e mestruato (Quello che contraddistingue ogni Uchiha dalle persone normali) era apparso così improvvisamente?

«Sei veramente odioso quando ti comporti in questa maniera» Sbuffò il Senju, incrociando le braccia al torace e guardandolo torvo.

«Hai osato... Hai osato...» Nemmeno riusciva a parlare per quanto era furioso.

L'altro schioccò la lingua contro il palato e sorrise sornione «È stato, e sarà, dannatamente divertente».

«Hai mandato a... A... MIO FRATELLO... Una mia foto. NUDO! Mentre... Mentre...» Balbettò, strozzandosi con la sua stessa saliva e tenendo ben salda la sua arma.

«...Sei stupendo mentre aspetti di essere preso da me» Cinguettò quasi, condannandosi a morte.

Gli occhi di Izuna si sgranarono ancora di più, ed i suoi canini si allungarono quasi per la voglia che avvertiva di recidergli la giugulare. Tentò di saltargli al collo e sbranarlo davvero, ma inciampò suoi cocci rotti, o forse sulla pentola, e finì faccia a terra: bestemmiando sonoramente e puntellando le mani al pavimento; ringhiando contro l'inutile-Senju che si teneva la pancia preda delle risate.

Rideva!

Quello stronzo mono-espressivo stava ridendo per prenderlo per il culo.

Per quale motivo aveva osato mandare quella... Cosa... A Madara?

Per vendetta, ovviamente!

Aveva detto che gliela avrebbe fatta pagare per averli interrotti, no?

E cosa c'era di meglio del mostrargli chiaramente come s'intratteneva con il suo dolce e non più puro fratellino?

Ed anche perché si annoiava terribilmente quel giorno.

Ed immaginarsi il viso contratto di rabbia di Madara... Lo appagava in una maniera poco lecita.

 

Qualche ora prima.

A casa Uchiha (Usurpata da un Uzumaki).

Naruto aveva deciso, dall'alto delle sue facoltà mentali, di strusciarsi sul corpo del fidanzato fino a farlo svegliare; in tutti i sensi.

Da ben una settimana, a causa dei rispettivi impegni lavorativi, non erano riusciti nemmeno a sfiorarsi e, quel giorno, si era detto che era tempo di smettere quella sorta di astinenza imposta per cause esterne.

Nulla.

Nessuno poteva rovinare tale piano perfetto.

Madara mugolò avvertendo una strana sensazione, le palpebre tremarono e, dopo qualche secondo, riuscì a mettere a fuoco il nano idiota tra le sue gambe, intento a... Beh... Svegliarlo nel modo che amava di più.

Sorrise in sua direzione, immerse le mani nei fili biondi e li strattonò dolcemente, chiedendogli di sgusciargli via dalle cosce e raggiungere le sue labbra.

Lo baciò profondamente, carezzandogli la schiena bollente e lo posizionò delicatamente sotto di sé; obbligandolo ad allargare le gambe e cominciando a succhiargli e mordergli il collo reclinato all'indietro «Buon giorno, Naruto».

Felice!

Aveva pronunciato quelle parole quasi canticchiando al suo orecchio.

Naruto stava assistendo ad un evento raro.

Sicuramente causato dall'allineamento dei Pianeti, o qualche altra stramberia simile.

«Buon giorno, tesoro» Rispose, sorridendogli amabile e avvolgendogli le spalle con le braccia; lambì dolcemente le labbra, ancora stese in un lieve sorriso, e cominciò a sprizzare gioia da ogni poro.

Completamente ipnotizzato da quel sorriso e dalle sue carezze leggere e adoranti.

Dai, dai oggi te lo dice. Vai così Naruto, rendilo ancora più sereno!... Si spronò, i suoi neuroni cominciarono ad incitarlo con i pon-pon, mentre gli posava una mano a coppa sulla guancia e sghignazzava contento, vedendolo ricercare un contatto maggiore con quel palmo caldo.

Oddio... Sembra un micetto... Il cervello di Naruto era partito, morendo per la troppa felicità.

Madara posò le mani sui suoi fianchi, risalendo da questi fino al busto: effettuando quel movimento più di una volta ed udendo i sospiri pesanti del più giovane; poggiò le labbra sul padiglione auricolare: soffiandoci dentro in maniera giocosa e cominciò a mordicchiarli il lobo dell'orecchio.

«Madara, ti amo» Sussurrò Naruto, percorrendo la spina dorsale del compagno con i polpastrelli e sollevando un poco i fianchi, dondolandosi piano sulla sua erezione.

Dal più grande provenne un soffio bollente e una nuova, profonda, risata, avvicinò ancora le labbra al suo orecchio, provando a dire «Anche i...».

BIP!

Il suono di un nuovo messaggio irritò entrambi.

«Non rispondere» Lo pregò Naruto, stringendolo ancora di più contro di sé e cercando in tutti i modi di farlo tornare all'umore precedente; si dondolò ancora un poco sul suo membro teso, ansimando leggermente e baciandogli una spalla con amore; carezzandogli la schiena, che da improvvisamente rigida si stava nuovamente sciogliendo, con gentilezza.

Il maggiore annuì, sfiorando le natiche sode con la punta delle dita e tornando ad immergersi nel collo bronzeo; arpionando la carne morbida del sedere con forza e sussurrando «Stupido, adorab...».

BIP!

«Che palle!» Imprecò l'Uchiha, liberando il compagno e cominciando ad incazzarsi: cioè tornare normale. Allungò una mano verso il comodino, mentre Naruto si tratteneva dallo scoppiare in lacrime e provare a strapparsi le vene con i denti.

Chiunque fosse.

Per qualsiasi motivo.

Di vita o di morte poco importava.

Si era guadagnato l'odio di Naruto Uzumaki.

«...È Izuna».

Cazzo! Izuna no, non poteva odiarlo. Disprezzarlo un pochino, magari.

Però...

Nel momento in cui Madara lesse il primo messaggio, si rese conto che non era suo fratello.

“Mada-chan! Ancora poltrisci? Oh, dannata vecchiaia; prova con le pillole blu e rendi felice il tuo uomo (Animale domestico). Ah, quasi dimenticavo, Mada-chan: ti ho inviato qualcosa d'interessante”.

Tutto quel testo se lo era letto con la voce del Demonio.

«Tobirama...» ringhiò profondamente irritato da quelle parole, stringendo l'oggetto nel pugno e rischiando di romperlo prima ancora di scoprire per quale assurda ragione lo avesse disturbato.

Naruto strisciò le ginocchia sulle lenzuola, raggiungendolo; poggiò il mento sulla spalla nuda e gli massaggiò nuovamente la schiena rigida, tentando invano di bloccare la sua rabbia «Tesoro, dai non...».

«Zitto tu! La prossima volta che mi chiami “tesoro” ti stacco le palle» Lo interruppe bruscamente.

...VAFFANCULO, SENJU... Si gridò in testa, Naruto.

Sospirò tristemente ed osservò le schermo del cellulare assieme a Madara, notando quanto cavolo ci mettesse per caricare una semplice immagine; e dicendosi che era tempo di cambiarlo.

D'un tratto dovette rivedere la precedente affermazione.

Probabilmente era giunta la fine del mondo conosciuto: quindi perché comprare un telefono nuovo?

Si allontanò di scatto dall'uomo, vedendo distintamente i suoi occhi divenire rosso sangue ed il suo respirò bloccarsi per poi farsi celere.

Cercava in qualsiasi maniera di trovare un modo per raggiungere la porta e scappare il più lontano possibile. Poco gli importava di essere nudo come un verme, avrebbe volentieri percorso la strada fino a casa dei suoi genitori con il pene al vento, pur di non finire tra le mani del compagno in quel preciso istante.

Lo vide sbiancare, poi diventare rosso, lanciare il cellulare a terra e frantumarlo in mille pezzi; si alzò in tutta la sua possente stazza e strinse i pugni tremanti lungo i fianchi, successivamente si voltò verso di lui: inchiodandolo al muro con un'occhiataccia.

Naruto indietreggiò ancora, diventando un tutt'uno con la parete e stringendosi le mani al petto, sentendosi tanto una vittima sacrificale rapita e pronta per essere brutalmente violentata dal suo aguzzino. Gli scoccò uno sguardo languido e supplicante, pigolando «Non è colpa mia. Io non ho fatto nulla, Madara».

«Lo so!» Ruggì con forza, costringendolo ad arretrare ancora; per quanto gli fosse possibile.

Sono un muro. Sono un muro. Sono un muro... Si ripeteva Naruto, senza sosta.

Madara avanzò a grandi passi, lo superò e si diresse all'armadio rivestendosi in fretta e bestemmiando tutti i Kami conosciuti e non.

Si paralizzò per qualche secondo quando ebbe finito, continuando a dare le spalle ad un terrorizzato Naruto, che aveva fatto uno o due passi in direzione della porta, ancora nudo.

«Lo ucciderò... -Naruto tornò ad appiattirsi contro la parete- ...Gli staccherò la testa... -Naruto si fece il segno della croce- ...Quel maledetto, lurido... -Naruto stava meditando il suicidio- ...Senju» Era la fine.

Addio... Umanità.

 

«TI LASCIO!» Gridò per la centesima volta Izuna, brandendo ancora la mannaia.

Tobirama sbuffò esasperato e scrollò le spalle con stizza «Sei dannatamente esagerato!».

«Fuori da casa mia» Disse ancora, scuotendo la sua arma in modo minaccioso; ma che all'altro appariva solamente tragicomico.

«Ok, amore. Ci vediamo stasera» Rispose, infilandosi le mani nelle tasche e fischiettando mentre camminava verso la porta d'ingresso.

«SENJU!» Tre diversi, ma allo stesso tempo furiosi, gridi di battaglia lo fermarono in quel preciso istante.

Izuna Uchiha era terribilmente deluso da lui per aver mostrato a suo fratello una suo foto sconveniente, ed aver causato una Terza Guerra Mondiale.

Madara Uchiha era incazzato con lui per aver osato toccare con le sue luride manacce il suo unico ed innocente fratellino, ed aver divulgato tali immagini.

Naruto Uzumaki... Semplicemente lo voleva morto per avergli rovinato la giornata, ed aver causato la perdita di minimo dieci anni di vita a se stesso ed al compagno.

Tobirama Senju... Se la rideva sotto i baffi.

   
 
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