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Autore: PrincessMarauders    04/10/2013    2 recensioni
Salve a tutti!
Questa e la mia prima fan fiction su Harry Potter!
Diciamo che esiste una dimensione dove Harry è morto e dove la sua famiglia è viva e vegeta...
E se lui ricevesse la proposta di andare lì ?
Come sarebbe la sua nuova vita ? Leggete per scoprirlo...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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( Dylan Black ) Verde
Verde
E verde, vedevo solo verde, non so quanto tempo era passato da quando eravamo usciti ma non avevo nessuna intenzione di muovermi da lì, quando Jenny mi aveva detto "Mi sei mancato" avevo capito, in quei mesi mi ero allontanato da lei senza volerlo, a scuola spesso la evitavo, ma non lo facevo a posta, scappavo da me stesso e dai miei stessi sentimenti.

Non riuscivo ad accettare che la mia migliore amica per me non era solo la mia migliore amica, me ne stavo innamorando giorno dopo giorno e non volevo accettare la cosa, ma ora lo sapevo e non me lo sarei più tenuto dentro.


Mi avvicinai lentamente a lei, i nostri nasi si sfiorarono e poi sentimmo un "Click" di una maledettissima macchina fotografica, ci girammo nello stesso istante e vidi Luana, la fotografa di famiglia che ci guardava con un sorriso che andava da un orecchio alll'altro.


- Ragazziii...mettetevi in posa per una fotoricordo! - ci urlò praticamente in faccia.

Non me lo feci ripetere due volte presi Jenny per mano e l'abbracciai da dietro poggiandole le mani sulla pancia, e sorridemmo!

Almeno Luana se ne sarebbe andata e forse sarei riuscito a parlare con lei...




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( Jennifer Potter )



Me lo sentivo il mio cuore sarebbe scoppiato da un momento all'altro, saei morta d'infarto alla tenera età di 16 anni...


Se Luana non c'avesse disturbati probabilmente ora ci saremmo baciati appassionatamente, ma non era così, Dylan aveva un faccia infastidita e continuava e guardare in cagnesco l'erba, mentre io mi ero seduta a gambe incrociate di fronte a lui e sorridevo.

Mi stava nascondendo i pensieri, e cercava in tutti i modi di non guardarmi in faccia.

- Jenny... Io non ce la faccio più... Vogl... -

Ma la frase non finì mai, sentimmo un boato e delle urla e la gente iniziò a correre fuori in giardino, io e Dylan ci guardammo in faccia, ci alzammo e mano nella mano corremmo dentro, lì non si capiva nulla, tutto aveva preso fuoco e dove una volta c'era una grande fontana ora c'era una macchia nera e sopra c'erano i miei genitori e i miei zii con Sirius svenuto per terra e Harry che puntava la bacchetta su Lucius Malfoy e su altri Mangiamorte mascherati, presi la mia bacchetta e gli corsi accanto.



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( Harry Potter )



La sala per le feste di Potter Manor ormai aveva perso tutto il suo splendore, i tappeti erano diventati polvere, le fontane erano diventate macchie nere, le finestre non avevano più vetri e quasi tutti gli ospiti erano scappati, che bella festa, non poteva iniziare in modo migliore.

Quei maledetti Mangiamorte erano arrivati prima del previsto e avevano fatto solo un gran baccano, mio fratello era stato colpito dietro la schiena da una maledizione di Lucius Malfoy e non aveva fatto in tempo a girarsi che gli era praticamente volato a dosso il divano, così ora era svenuto accanto a mia mamma che si trovava in una bolla di protezione e mi guardava infuriata, non avevo nessuna intenzione di farle succedere qualcosa.

Vidi arrivare Jenny e Dylan e fu un attimo Lucius Malfoy mi guardò io lo guardai e mentre pronunciavo la maledizione senza perdono numero uno e il raggio verde andava a colpire un “povero” Mangiamorte distratto che cadde con la testa nel camino, quel maledetto si smaterealizzò davanti Jenny e le piantò due pugnali uno sulla spalla destra e uno nello stomaco.

Le mie urla si mischiarono a quele di tutti gli altri, Malfoy si ritrovò colpito da maledizioni e con le mani di Dylan al collo, ormai doveva essere svenuto ma sentivo un’aurea nera provenire da lui.

Mi avvicinai a Jenny che era diventata verde.

- Jenny… aspetta faccio io! – le toccai il pugnale che aveva sullo stomaco e concentrai le mie energie magiche, dovevo guarirle quella ferita, rischiava di morire disanguata e proprio mentre pronunciai l’ultima parola Jenny si alzò correndo verso Rosier che stava alla spalle di papà che stava combattendo con due Mangiamorte, vidi la scena al rallentatore mia sorella che si toglieva il pugnale dalla spalla facevo schizzare snague ovunque e che lo conficcava nella schiena di Rosier che letteralmente si sciolse come neve al sole.
-
- Mi alzai dal pavimento, qualcosa non quadrava, doveva andare tutto in modo diverso – Hope…- pensai e lei mi apparì accanto.
-
- - Harry già so cosa vuoi chiedermi! Salazar Serpeverde aveva previsto che voi sapevate dell’attacco, ha trasferito parte dei suoi poteri in Malfoy giusto per la serata, voleva essere sicuro di uccidervi, ora devo andare, non posso rimanere di più, l’aurea di Malfoy è nera e mi fa stare male!- la guardai prendere fuoco e sparire, ora avevo capito perché mi sentivo debole.
-
- Iniziai a combattere come non avevo mai fatto, mi risultava facile eliminare tutti quei Mangiamorte, non dovevano azzarddarsi a toccare la mia famiglia, avevo rinchiuso tutti in delle bolle e non potevano muoversi, Dylan si batteva con Malfoy che sembrava essersi ripreso, e Jenny con McNair, quei due tipi erano più forti del solito.

Contai i corpi per terra, ne erano circa 30, mi voltai verso Dylan e cercai di contattarlo con la mente ma era talmente arrabbiato che aveva eretto un muro.

Corsi da Jenny che stava perdendo molto sangue ma proprio nel momento in cui mi avvicinai a lei vidi Dylan volare verso la parete dietro di lui, Malfoy smaterealizzarsi dietro Jenny prenderla per i capelli e buttare una bottiglia per terra e poi tutto divenne rosso.

- Dylan – urlai.
-
E lui invece di sbattere contro la parete si trasformò in grifone e con mia grande sorpresa sputò fuoco nella direzione dove una volta c’erano Malfoy e mia sorella.

Il rugito che fece non me lo sarei mai dimenticato, dall’altezza di quattro metri si ritrasformò in umano e cadde per terra in ginocchio senza farsi nulla.

Mi voltai verso mio padre che era fuorioso, e appena mi guradò negl’occhi iniziò a urlare.



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( James Potter )


Urlavo perché era l’unica cosa che mi sentivo di fare, se avessi potuto avrei picchiato Harry a sangue, ma non potevo perché l’avevo appena ritrovato e me ne sarei pentito per sempre, ci aveva imprigionati in delle bolle magiche da cui non riuscivamo più ad uscire, era stato frustrante vede la mia bambina ferita e poi combattere come solo lei poteva fare.

Non l’avevo potuta aiutare ed ero arrabbiato, quel lurido Malfoy me l’aveva rapita da sotto al naso ed io ero rimasto impotente e guardare.

Mio figlio Sirius era ancora a terra svenuto e Lily gli stava facendo alcuni incantesimi per cercare di farlo riprendere, il suo omonimo era abbracciato al figlio che piangeva come un bambino e non faceva altro che nominare la mia di bambina.

E gli altri stavano rimettendo tutto a posto, Remus e Lizzie avevano fatto sparire quella nebbia verde velenosa in circa tre secondi ed ora si stavano dedicando ai muri.

Smisi di urlare in faccia a Harry che mi guardò con quegli occhi così simili a Lily che quasi mi fece sciogliere, dico quasi perché era ancora arrabbiato.

- Si papà lo so che volevi combattere ma non potevo permettere che vi succedesse qualcosa! Per quanto riguarda Jenny ce la riprenderemo , è forte e sai che non cederà… - per quanto poteva essere forteaveva solo 16 anni ed era la mia bambina.
-
Guardai il pavimento dove c’erano tracce del suo sangue e guardai Dylan che si disperava, povero ragazzo non aveva il coraggio di dichiararsi!

Andai da mia moglie che finalmente aveva svegliato quello scapestrato di Sirius.

- Hey… come ti senti ? – gli dissi accarezzandogli i capelli.
- Bene! Mi fa solo male la schiena! Malfoy non c’è andato leggero! – mi disse ridendo.

- Vedrai che tornerà sana e salva… - e capii che si riferiva alla sorella, io annuii e gli diedi un bacio in fronte.
-

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( Siris Black )



Erano pasate tre ore dal rapimento di Jennifer e mio figlio era caduto in uno stato di depressione che non gli apparteneva, era seduto sulla poltrona di Jenny in casa Potter e non aveva detto più una parola, aveva urlato e pianto abbracciato a me e poi era diventato uno zombie e così come lui il mio migliore amico che gli faceva compagnia sul divano accanto nella medesima posizione e con lo stesso sguardo vuoto.

Quel maledetto Malfoy ci aveva colti di sorpresa ed era stato sleale solo come un Serpeverde nell’animo poteva esserlo, Jenny chissà ora dove si trovava e che stava passando, povera bambina, erano tre ore che era sparita e già in quella cosa regnava silenzio e terrore.

Spesso la magia davanti la cattiveria non poteva nulla e quello ne era un esempio, potevano essere i maghi più potenti ma davanti un’animo nero e corrotto come quello di Salazar Serpeverde avevano fallito tutti, ed ora si trovavano in una completa disperazione.

- James per la miseria riprenditi! Se stai così è peggio! Tornerà e lo sai, quindi svegliati! – le parole di Lily erano state inituli, mio fratello non l’ aveva proprio sentita e continuava a guardare il pavimento.

Guardai Harry, lo vedevo concentrato, a quanto avevo capito stava cercando in tutti i modi di mettersi in contatto con Jenny ma non ci riusciva, e questo lo preoccupava.

Sul tavolino davanti a noi c’erano circa 6 lettere, 4 erano di alcuni degli invitati che stavano manifestando tutta la loro compassione per James e che gli aveva detto ce gli erano vicino per la scomparsa di Jennifer cosa che l’aveva solo infastidito e due erano di Silente che c’intimava di siggillare tutti i camini delle nostre case e di rimanere a casa di James e Lily e ci aveva ordinato di non muoverci perché per Londra stavano succedendo cose strane, nessuna morte misteriosa o altro, solo improvvisi crolli di ponti e alberi che sparivano.

Bhà…
Questa guerra ci stava distruggendo sia fisicamente che psicologicamente e ormai non ne potevamo più, vivevamo nel terrore e non sapevamo se il giorno dopo avremmo avuto anche gli occhi aperti e il cuore che batteva.

Mi alzai e presi in braccio Lizzie che era crollata sul divano,la portai nella stanza che ci aveva preparato Lily e l’adagiai sul letto, era distrutta e non doveva affaticarsi!
Le lasciai un bacio sulla fronte e andai dal mio migliore amico e da mio figlio che erano sempre nella stessa posizione.

Sospirai, che brutti giorni che mi si paravano davanti…


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( Jennifer Potter )



Quei maledetti, mi aveva prosciugata di tutte le mie forze, mi avevano legata con delle catene magiche che ogni volta che tentavo di fare qualche incantesimo assorbivano la mia magia e mi facevano sempre più male e per di più Lucius Malfoy mi aveva regalato una serie di Cruciatos e di altre maledizioni varie che riservava solo alle persone da lui più odiate.

Ero rinchiusa a Riddle Manor da tre giorni e non ero riusciata a liberarmi, avevo provato di tutto ma m’indebolivo sempre di più, sentivo la ferita sulla spalla pulsare e sanguinare ogni volta che Malfoy mi torturava ma fortunatamente le pozioni di Harry facevano sempre effetto.

La cella dove mi trovavo era completamente incantata e sui muri c’erano delle parole in runico ripetute in continuazione “Prendo la tua energia”, era un incantesimo che pochi maghi si azzardavano a fare, perché per farlo serviva una quantità di magia che non tutti avevano.

A quanto pare Salazar Serpeverde si era dato da fare, voleva mantenermi in vita ma senza forze così il mio sacrificio sarebbe stato più facile.

Ma dovevo resistere, perché dovevo vivere, dovevo tornare dalla mia famiglia e da Dylan.

Sentii a porta aprirsi, alzai la testa e mi sorpresi , era una donna, mi aspettavo Malfoy pronto a ridurmi peggio di come stavo.

La guardai bene, non l’avevo mai vista e portava una maschera che le copriva gli occhi.

- Nessuno sa che sono qui, se lo venissero a sapere sarei morta in un secondo, so quello che Lucius ti sta facendo, e mi sono sorpresa nel vedere che sei ancora viva e che non grondi sangue come si aspettavano tutti, ora sentimi bene, non posso fare magie, questa stanza e maledetta, ma tu puoi, so che senza bacchetta puoi fare parecchie cose, le scritte che sono su queste pareti possono essere modificate solo da chi è prigioniero qui dentro, devi bagnare col tuo sangue la maniglia della porta e pronunciare le stesse parole scritte su queste pareti è l’unico modo per fuggire, sennò anche tu farai la fine die mia figlia e degli altri bambini e non voglio, devi salvarci tutti, tu e i tuoi amici, perché Lui vuole distruggere tutti i Babbanofili e Mezzosangue presenti nel mondo magico e non! – mi disse quele cose in fretta e non mi diede neanche il tempo di dirle qualcosa che usci correndo trascinandosi la porta alle spalle.
-
La porta!
Come avrie fatto a sporcare la maniglia col mio sangue, era distante da me circa sei metri, mi concentrai sulla ferita sulla spalla e subito mi sentii debole, ma continuai, piano piano dalla ferita uscì una bolla di sangue, chiusi gli occhi e mi concentrai, quella galleggiava piano, e quando raggiunge quasi la porta le manette che mi tenevano le mani legate si strinsero e sentii i polsi fare uno strano rumore, e così la bolla di sangue esplose e schizzo ovunque tranne che sulla porta.

Ero stanca e avevo l’affanno, quell’incantesimo mi aveva distrutta, non ci riprovai, tra poco sarebbe arrivato Lucius e mi serviva un po’ di energia per non crollare sotto le sue maledizioni.

Chiusi un attimo gli occhi e subito l’immagine di me e Dylan abbracciati mi ritornò in mente l’ennesina volta, mi mancava terribilmente la sau presenza, mi mancava il suo profuso e la sua risata così simile a quella di zio Sirius, piano piano caddi in un sogno molto strano.



Mi trovavo in un prato e tutto era silenzioso, e davanti a me c’era Godric Grifondoro che mi fissava.
- Godric cos’è cambiato ? – gli chiesi

- Vedi bambina mia il destino cambia una continuazione e Salazar lo sa, ma sta avendo molte difficoltà, ad esempio si aspettava che tuo padre morisse e che Harry tuo fratello uccidesse Malfoy, aveva pianificato tutto, ma non te, devi resistere, pensa ai doni che hai ricevuto e tramite quelli riuscirai a capire cosa fare… - mentre diceva queste cose si allontanava sempre di più fino a sparire ed io mi ritrova nella mia adorata cella con Malfoy che rideva come solo un pazzo poteva fare.
-
- Stai crollando stupida ragazzina e presti morirai e il tuo corpo sarà spedito dal tuo caro paparino che a quanto ne so è distrutto dalla tua scomparsa e non parla da tre gioni… Crucioo.. – e subito un dolore lancinante mi colpì, ma non urlai, non avrei mai urlato davanti a quell’idiota, dovevo resistere, la mia seduta personale di maledizioni durò meno del solito, non mi azzardai a chiedergli il motivo lo vidi correre e serrare la porta.
-
Aprii la mente, da quando ero rinchiusa non riuscivo a leggere nella mente di nessuno dei miei fratelli e di Dylan, avevo solo sentito Sirius e Dylan litigare a basta, e anche questa volta non sentii nulla, solo il vuoto.

Decisi di dormire, avevo altre 6 ore prima che Malfoy tornasse, e volevo recuperare un po’ le energie.



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( Dylan Black )


Sesto giorno senza Jenny, ormai non uscivo più da casa Potter e insieme a zio James avevamo preso stallo stabile in soggiorno, io sulla poltrona di Jenny e lui sul divano.

Stavo malissimo, mi sentivo vuoto ed avevo anche litigato con Sirius…


Quattro giorni prima….

- Dylan vuoi mangire… - sirius mi si era avvicinato con un panino e del succo di zucca, io non alzai neanche lo sguardo, non ne avevo la forza, poi sentii il bicchiere cadere per terra e mi sentii preso per la camicia e mi ritrovai naso contro naso con il mio migliore amico.
-
- Adesso mi hai rotto! Che ti credi che io non sto male che mi sorella sia stata rapita, sono io che la sogno tutte le notti, sono io che vedo come sta e tu te ne stai qui seduto a piangerti addosso, ma non possiamo fare nulla, deve riuscirci lei, se entro quattro giorni non esce da li sarò il primo a correre da lei ma ora mangia qualcosa prima che ti affatturi! – detto ciò mi aveva dato il panino in mano e se n’era andato e da allora non ci parlavamo, lo sapevo che sognava Jenny tutte le sere e sapevo pure che ogni mattina piangeva perché si sentiva inutile, ma non riuscivo a reagire, era più forte di me, mi sentivo vuoto e perso.

Guardai Harry che non faceva altro che fare incantesimi su incatesimi fallendo sempre miseramente e imprecare contro solo lui sapeva cosa!

Mi alzai e andai verso la finestra che dava sul giardino, da lì vedevo chiaramente casa mia buai come non lo era mai stata e sospirai, tutti eramo silenziosi e tristi e nessuno osava anche solo sorridere, mi guardai la mano con quello strano segno e sentii Jenny più vicina che mai, lo sfiorai con il dito e la vidi dormire legata, fu solo un istante ma capii che dovevo fare qualcosa, non potevo rimanere ancora lì a piangermi a dosso, non era nel mio stie.

Andai da Harry e….






Non so come ringraziarvi mi avete dato la forza di rispolverare questa storia che mi legava al mio passato e non avevo più voluto leggere siete meravigliose, mi scuso per la lunghezza del capitolo ma vi prometto che non gli altri non vi deluderò!

Grazie di nuovo a tutte voi!
  
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