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Autore: Riders98    04/10/2013    2 recensioni
Salve a tutti! E' la mia prima fan fiction, quindi scusate eventuali errori o scempiaggini! xD
Detto questo, la mia storia sarà basata principalmente sulla NaLu ma vedrò di aggiungere anche le altre coppie come Gale, Gerza e Gruvia.
E' ambientato in un mondo simile al nostro, dove Lucy è una ragazza molto ricca ed è costretta a sopportare tutto quello che le dice il padre. Principalmente, l'ambientazione sarà il liceo (sì, amo le fan fiction di Fairy Tail ambientate a scuola e volevo cimentarmi nell'impresa xD).
Buona lettura e spero recensirete in tanti ^^
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Salve a tutti! Rieccomi all’azione! :D Bene, il prologo non è stato granchè e in realtà non è stato nemmeno molto lungo… Quindi vedrò di rifarmi con i capitoli a venire :) Buona lettura ^^
 
 
Capitolo 1
Nuovi Amici e cambiamenti – Questa è la tua vita!
 
 
‘’Lucy, devo dirti una cosa…’’
Queste sono le parole con cui il padre di Lucy si rivolge a sua figlia, in quelle rare volte quando deve parlare di qualcosa d’importante.
 
E di solito per Lucy non sono mai buone notizie.
 
Già, perché Jude parla a sua figlia solo quando deve darle qualche notizia di cui la ragazza sarà tutto, fuorchè felice.
La prima volta che le ha detto quelle parole è stato dopo la morte di sua madre. Lucy era molto piccola, quindi non capiva, ma dopo aver visto che la madre non tornava più da lei, aveva compreso il messaggio.
 
E da quel giorno, odiò queste parole.
 
Le volte successive in cui sentì quella maledettissima frase, fu per una cena a cui avrebbe partecipato con il padre per farle conoscere quelle che secondo suo padre erano ‘’vere persone’’, ma in realtà a Lucy non andava giù nessuna di queste persone.
Inoltre, l’ultima volta che sentì quella frase, fu quando suo padre, il giorno del diciassettesimo compleanno di Lucy, le disse ben due cose che la ragazza avrebbe preferito non sentire mai.
‘’Lucy, devo dirti una cosa. Oggi è il tuo diciassettesimo compleanno, quindi sei cresciuta ormai. Non sei più una bambina e immagino che, dopo tutti questi anni, tu abbia capito qual è il tuo posto nel mondo. Di conseguenza, presto organizzerò una cena dove ti presenterò l’uomo che, tra massimo sei mesi, diventerà tuo marito.’’
Il cuore di Lucy si fermò già in quell’istante, ma non sapeva che subito dopo sarebbe arrivata una notizia peggiore.
‘’Quest’uomo ha appena 7 anni in più di te, quindi ne ha ventiquattro. E’ molto ricco ed inoltre è molto importante per i nostri affari.’’
Già, gli affari. L’unica cosa importante per quell’individuo che ora le stava rivolgendo la parola e, come al solito, per dirle qualcosa di spiacevole. E dire che non le aveva nemmeno fatto ancora gli auguri, nonostante fosse già sera e il suo compleanno stava per volgere al termine.
‘’Devo darti un’altra notizia.’’
E qui Lucy stava quasi per scoppiare.
‘’Cambierai scuola. Ti starai sicuramente chiedendo il perché e ho intenzione di risponderti. In quel luogo troppa gente proverebbe a farti la corte per avere la tua fiducia e cercare di ottenere il nostro denaro, ma poiché tu sei già promessa a qualcuno, non puoi permetterti tutto questo.’’
‘’Quindi ora non posso essere nemmeno corteggiata… Anche se già sapevo che lo facevano solo per questioni di soldi…’’ pensò Lucy mentre il padre continuava a parlare.
‘’Di conseguenza, ti ho trasferito in un istituto dove c’è gente di basso rango, che non oserebbe mai avvicinarsi a te.’’
‘’Gente di basso rango?! Ma perché chiama così tutti quelli che non hanno un patrimonio?! Non riesco a capire!’’ continuava a pensare Lucy, prima di chiedere il permesso al padre di alzarsi da tavola e correre in camera sua, in preda alle lacrime e alla tristezza.
 
Questo è come Lucy, ora, si trovava ad un passo dal varcare quell’enorme cancello che l’avrebbe fatta entrare nella sua nuova scuola, la Fairy Tail High School, conosciuta meglio come la FTHS.
L’edificio all’esterno era enorme e le pareti erano tutte bianche. C’erano già molti alunni intorno al cancello o già dentro la scuola che si preparavano psicologicamente all’anno scolastico che li aspettava.
 
Mentre Lucy continuava a pensare, non si accorse di avere ancora la mano di Natsu stretta alla sua e, improvvisamente, arrossì e slegò la mano da quella del ragazzo.
A quella reazione, Natsu le rivolse un’espressione stranita, per poi guidarla verso quella che sarebbe stata la nuova classe della bionda.
‘’Eccoci qua! Siamo nella stessa sezione, quindi avremo sicuramente gli stessi professori! Se hai qualche problema, fammelo sapere! Io sono proprio nella classe che dista due porte dalla tua.’’
Le disse il ragazzo, sempre sorridendo.
‘’Grazie, Natsu!’’
Ricambiò il sorriso e fece per entrare nella porta, dove si sarebbe dovuta presentare davanti a tutti, e la cosa la spaventava non poco.
Il ragazzo, avvertendo la paura che il volto di Lucy faceva trasparire perfettamente, le si avvicinò tanto da arrivare ad un soffio da lei e le sussurrò
‘’Sta tranquilla, piacerai a tutti, vedrai! E poi in questa scuola sono tutti molto simpatici e socievoli, fidati!’’
Improvvisamente la paura svanì e al suo posto, si materializzò un enorme sorriso che le diede la carica e il coraggio per varcare la soglia e conoscere i nuovi compagni.
 
Le cose andarono meglio del previsto, tanto che le ore volarono molto velocemente.
Mentre i professore spiegava, Lucy continuava a pensare alla gentilezza con la quale Natsu le si era rivolto e con quello sguardo che non nascondeva affatto doppi fini, lo poteva giurare.
 
Era abituata a gente con questa caratteristica, dopotutto.
 
Arrivò l’ora di pranzo e, mentre stava per andare alla mensa, notò una ragazza con dei bellissimo capelli del colore dell’oceano, contornati da un viso angelico e un’espressione timida.
Lucy l’aveva già notata da prima, era davanti a lei di soli due banchi, d’altronde, ma non sapeva se parlarle o meno.
Alla fine, però, prese un po’ di coraggio e si presentò alla ragazza.
‘’Ciao. Il mio nome è Lucy! Piacere di conoscerti! Potrei sapere il tuo nome?’’
 
‘’J…Juvia…’’
 
‘’Che bel nome! Senti, ti va di andare a mangiare insieme?’’
 
In quel momento il volto della ragazza cambiò espressione e si distese in un sorriso dolce, appena accennato.
 
Scesero in mensa, presero le pietanze e andarono in giardino.
Cominciarono a parlare del più e del meno e in poco tempo, l’azzurra divenne meno timida. La cosa che colpì di più Lucy, fu il modo in cui parlava l’altra ragazza; si rivolgeva a sé stessa in terza persona e portava molto rispetto per chiunque, tanto da aggiungere il ‘’-san’’ persino al nome di Lucy, che le ripetè per più volte di essere chiamata solo Lucy.
 
Dopo poco, Lucy sentì la voce del ragazzo a cui aveva pensato tutto il giorno avvicinarsi a lei e senza avere il tempo di riflettere, se lo ritrovò davanti, così vicino da sentire il suo respiro entrarle nei polmoni.
Sobbalzò e dopo averlo rimproverato per averla fatta spaventare, lo salutò e si presentò al ragazzo che era arrivato insieme a Natsu.
 
Il suo nome era Gray. Era un ragazzo con i capelli corti e di un nero corvino che alla luce sembrava quasi blu. Doveva avere un corpo abbastanza muscoloso, perché anche con l’uniforme addosso, si potevano notare i rigonfiamenti nelle braccia che, effettivamente, Lucy notò anche nelle braccia di Natsu, benchè se ne accorse solo in quel momento. Lucy notò subito che appena Juvia lo vide, arrossì vistosamente.
 
Purtroppo la ricreazione volse al termine troppo in fretta e i ragazzi, dopo essersi salutati, tornarono in classe.
 
Anche il resto della giornata passò in fretta e dopo essere arrivata la cancello vide con stupore che c’era qualcuno ad aspettarla; si, proprio Natsu.
 
‘’Ehy Lucy! Credo che facciamo la stessa strada, visto che stamattina ci siamo incrociati vicino a quell’albero, quindi ho pensato di aspettarti e di accompagnarti.’’
‘’G-Grazie, ma non c’è bisogno… Sul serio…’’
 
La verità è che Lucy avrebbe voluto evitare di mostrare a Natsu l’enorme palazzo in cui abitava. Lui non sapeva il cognome della bionda, quindi forse non sapeva nemmeno le sue origini, perché Lucy era conosciuta solo nell’aristocrazia, ma il suo nome lo conoscevano tutti.
Vedendo quella casa, Natsu avrebbe sospettato qualcosa e forse si sarebbe comportato come tutte le altre persone che Lucy aveva conosciuto fino a quel momento, anche le sembrava quasi impossibile.
 
‘’Ma dai, mi fa solo piacere!’’
 
E senza darle il tempo di controbattere, la prese per il polso e cominciò a correre, sempre sorridendo, con dietro una Lucy piena di timori.
Dopo qualche metro, il rosato si calmò e i ragazzi cominciarono a camminare normalmente.
‘’Senti, Lucy… Se ti da fastidio che ti accompagni fa niente… Puoi dirmelo…’’
 
Lucy non potè resistere a quella faccia da cane bastonato e rispose solamente con ‘’Non è questo…’’ che fece aumentare i dubbi del ragazzo.
 
Nel frattempo stava calando la sera e già si potevano vedere le prime stelle.
 
‘’Che meraviglia!’’ urlò Natsu per cambiare discorso e anche perché era davvero affascinato da quelle piccole luci nel cielo.
 
‘’Già…’’ disse Lucy.
 
‘’La verità è che mio padre potrebbe arrabbiarsi… Se si arrabbia con me non m’importa molto, ma non voglio che se la prenda anche con te…’’
 
Il rosato s’intenerì e si voltò verso la ragazza che sembrava davvero molto triste, così decise di accompagnarla solo fino al bivio in cui poi ognuno di loro avrebbe preso la propria strada e sarebbe tornato a casa.
 
‘’Senti Lucy… Secondo me dovresti pensare un po’ di più a te… Dovresti essere libera di scegliere quello che vuoi fare e le persone con cui vuoi stare… Mi è sembrato di capire che tuo padre è molto geloso.’’
 
‘’Se fosse geloso di me, potrebbe anche farmi piacere, ma non sono io ad interessargli…’’
 
‘’Mh?’’ rispose Natsu confuso.
 
‘’Comunque…’’ continuò il ragazzo ‘’Questa è la tua vita! Quindi dovresti ribellarti un po’ di più e fargli capire quello che vuoi davvero! E’ l’unico modo che hai per essere davvero felice!’’ e finì il tutto con uno di quei sorrisi a cui Lucy si era già abituata.
 
Lucy non riuscì a trattenere le lacrime per le parole del ragazzo e per il mondo che le avevano aperto davanti.
Molte volte aveva pensato di ribellarsi, ma sapeva di non poterlo fare. Anche ora, infatti, si rifiutava di farlo, ma lo stesso il suo cuore le comandava di fare l’opposto. Mentre piangeva, il cielo si riempì di stelle che catturarono l’attenzione di Natsu, impedendogli di vedere il volto della ragazza rigato dalle lacrime che il vento stava portando via, proprio come quella mattina avevano portato via i fiori di ciliegio che le incorniciavano il suo bellissimo sorriso.
  
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