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Autore: Inquisitor95    05/10/2013    1 recensioni
Dal secondo capitolo:
[…] Sento il fiato mozzato per l'agitazione: manca l'ultimo nome, l'ultima possibilità per finire negli Hunger Games; Raymond Stregor prende il bigliettino contenente l'ultimo partecipante del nostro Distretto. Lo dischiude e lo posa davanti ai suoi occhi, prende fiato e legge il nome.
« Darin Sodren! » urla con tranquillità.
È il mio nome! Forse l'ho sentito solo perché ho paura di essere realmente chiamato. Mi guardo intorno e vedo che tutti i ragazzi si sono voltati e mi guardano con sguardo addolorato. Allora è tutto vero! Ormai sono un tributo per gli Hunger Games! Sento un nodo alla gola, prendo una boccata d'aria per non scoppiare in lacrime sul momento, m'incammino verso il palco, verso il mio destino, verso la mia fine! […]
Genere: Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Nuovi Tributi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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James si allontana velocemente da me insieme alla sua stilista e io non faccio altro che pensare: “Ho fatto qualcosa che lo ha irritato?”
Non era stato lui stesso a dire che andava bene restare amici? Certo ciò che faceva non corrispondeva a ciò che provava, non si comportava come un amico ma più come un ex geloso. È completamente scomparso dalla mia vista e qualcuno mi richiama all'attenzione. Dean mi fa i complimenti per lo scalpore che ho suscitato e perché tutta Capitol City aveva gli occhi puntati su di me. Raymond si avvicina saltellando, come fa con tutto qual grasso? Sento di essermi inacidito per la reazione strana di James, ma cosa più assurda è il perché me la sia presa tanto! Si è già stancato di me? Certo che se ha cambiato idea su di me, i suoi sentimenti non erano così veri come diceva...! Norman mi guarda con un sorrisino che mi da fastidio, lo odio perché ha avuto ragione: la mia omosessualità ha fatto scalpore per Capitol City; sarà proprio per questo che forse avrò qualche speranza di vincere?
« Smettila di sorridere! » gli dico, sono però il primo che non riesce a smettere di sorridere. Sono soddisfatto del mio successo.
« Sei stato grandioso e non è ancora finita! » dice soddisfatto lasciando intendere qualcosa. Cos'altro vuole farmi oltre il vestirmi da donna per la Sfilata? C'è un altro evento prima dell'Arena: l'Intervista con Caeser Flickerman. Tremo al solo pensiero di come sarò. I miei pensieri vanno su Marvin che mi guarda con disprezzo e disgusto. Ci sono abituato quindi non mi fa molto effetto.
I miei occhi notano però altro; oltre Marvin vi sono i Tributi Favoriti: Distretto 1, 2 e 4. Mi fissano come se potessi essere una minaccia per loro; sono abbastanza alti e dall'aria bruta, non credo si fermerebbero davanti qualcuno come me. I ragazzi hanno espressioni stranite, sembrano confusi sul mio sesso! Le ragazze invece mi guardano quasi con invidia, posso dire che sono truccate da esperti e sembrano belle ragazze, perché provano invidia per me? Mi volto insieme al mio gruppo e ci dirigiamo verso la Torre, sotto di essa vi è il centro addestramento: abbiamo tre giorni per migliorare in quanti più campi possibili, il giorno dopo si ha la Prova di giudizio finale e la sera dopo ancora l'Intervista; poi verremo spediti nell'Arena.
Sto già pensando a quali stand andare per migliorarmi, di sicuro dovrò allenarmi con la lancia, vorrei provare anche con il corpo a corpo ma non avrò motivo di farlo: Norman ha già stabilito che dovrò correre verso la Cornucopia e prendere una lancia, intende dire anche al prezzo della mia vita. Se non dovessi riuscire a prendere un'arma potrei anche morire. La mia mente vaga confusa fino a che tutti e sei non entriamo nell'ascensore. Norman schiaccia il quinto pulsante: essendo del Distretto 5 è quello il nostro piano. Ci troviamo in una gigantesca stanza: uno strano ingresso in stile Capitol City ovviamente! Ci sono tappeti e arazzi di mille colori, l'intera stanza è illuminata da grandi lampadari dall'aspetto antico, forse una delle poche cose risalenti ai vecchi tempi, prima ancora dei Giorni Bui. Superato l'ingresso, ci troviamo in un immenso salotto pieno di divani, tavolini, candelabri con candele dorate e giganteschi televisori alle pareti. Ci sono dei quadri che raffigurano il Distretto 5 duranti i Giorni Bui e i Giorni della Rivoluzione. È un modo per distruggerci prima di entrare nel mattatoio? James e il suo stilista sono già attorno al tavolo intenti a mangiare.
C'è una lunga tavola dove sono sistemati numerosi piatti prelibati che mi mettono l'acquolina in bocca, credo che stasera riuscirò ad abbuffarmi visto che non ho mangiato a pranzo. Ci accomodiamo intorno alla tavola, gli stilisti si siedono in un lato occupando i posti, Raymond e Norman si mettono al posto del capo tavola e Marvin si siede nel posto vicino a Raymon. Rimane solo quello al centro, dovrei quindi stare vicino a James, dopo il trattamento che mi ha riservato vorrei dargli un pugno piuttosto che mangiare accanto a lui. Devo però riconoscere che è sicuramente molto più forte di me e non posso combattere con lui ora.
Mi siedo senza rivolgergli la parola e anche solo guardarlo, sento che neanche lui lo fa, sembra concentrato come tutti noi a mangiare. Norman inizia a parlare degli allenamenti.
« Cominciamo: domani dovrete scendere ai piani inferiori visto che il centro d'addestramento si trova sotto di noi. Con quali stand volete avere a che fare? » chiede. Noi ci guardiamo confusi: non abbiamo idea di cosa ci aspetti là sotto. « Ci sono vari stand: corsi sulla mimetizzazione, sull'accendere un fuoco o appiccare un incendio, corsi di sopravvivenza che sono per lo più teorici, corsi per imparare a scalare o ad arrampicarsi, sulle varie armi, sulla lotta corpo a corpo, sulle piante e vegetali vari ed infine sul costruire trappole. In base alle doti che possedete dovete migliorarvi o acquisire nuove conoscenze. Preferisco sempre per il migliorarvi, ma se vi ritenete abbastanza forti in un campo, passate all'altro. » prende un respiro. « James cosa farai là sotto? »
« Immagino dovrei imparare ad arrampicarmi... conoscere qualche bacca e costruire trappole. Accendere un fuoco e credo anche mimetizzarmi. » risponde il ragazzo. Norman mi scambia un impercettibile segno, credo di averlo capito: non è bene avere tante cose da imparare, potresti avere troppe informazioni e dimenticarne alcune. Tocca a me e rimango un po' a pensare.
« Vorrei migliorarmi con la lancia. Inoltre devo anche... » accedere un fuoco? Ricordo di come stavo quasi per cadere nell'indovinello di Norman. « Costruire trappole. Mi piacerebbe vedere anche qualcosa al corso di sopravvivenza.! » è soddisfatto delle mie rispose e non si preoccupa di nasconderlo. Si gira verso Marvin e attende le sue risposte.
« Io voglio solo migliorarmi nella forza. Il resto posso anche evitarlo, d'altronde la miglior difesa non è l'attacco? » realizzo che Marvin vuole vincere e questo non è un bene. Un posto dev'essere mio a tutti i costi, anche se arriverò a combattere contro i Tributi, l'altro posto era incluso fosse per James, ma ora non so se lo voglio accanto. Meglio di Marvin sarebbe sicuramente!
Norman analizza le nostre risposte e annuisce solamente. Non ci dice se abbiamo sbagliato o se faremo le cose giuste. Ci lascia nelle nostre mani. Continuiamo a mangiare fino a che non parla di nuovo. Riguarda la dinamica della giornata.
« I tre giorni che seguiranno saranno molto lunghi: gli allenamenti cominceranno alle nove, vedete di essere in orario. All'una c'è una pausa pranzo di un'ora. Dopo di essa gli allenamenti proseguiranno fino alle sei quando tornerete qui. La cena la passerete tranquilli qui, ma il pranzo no. Sarete con gli altri Tributi, cercate di farvi degli alleati già che ci siete. Ma cosa più importante: state uniti. Dimostratevi un gruppo saldo e forte! Ora andate... domani la sveglia suona presto! » dice cacciandoci via.
Cerco di essere veloce e mi porto tra i corridoi fino ad una stanza con scritto il mio nome. Entro dentro e mi ci chiudo. Non c'è la chiave, la porta può bloccarsi solo se Capitol City lo vuole. Decido che è ora di levare il trucco e tutto ciò che non è naturale, via dal mio corpo. Vado in bagno e apro il rubinetto della doccia per far uscire acqua calda. Servirà per levare tutti i supplementi. Ci impiego quasi mezz'ora solo per levare via tutte e dieci le unghia finte, fortunatamente non erano incollate molto bene. Levo via la tuta e la butto a terra come se fosse uno straccio, mi strappo di dosso tutto gli indumenti ed entro nel piatto doccia; comincio a vedere l'acqua diventare nera, dorata e bianca, tutti i colori del trucco che avevo in volto. Sento che il mio viso è quasi tornato normale come sempre. Strofinò per bene le labbra in modo da levare via il rossetto e mi trovo perfettamente pulito dal trucco. I miei capelli sono duri come l'acciaio ma riesco anche a togliere tutte le aggiunte che appallottolo e butto lontano da me. La mia doccia rilassante può finalmente cominciare: prendo metà delle bottiglia di shampoo e la spalmo sui miei capelli in modo che tornino morbidi, lisci e setosi come prima, passo con delicatezza il bagnoschiuma e sento di profumare di more. È un bella sensazione. Sono perso in qual bagno rilassante fino a che qualcuno non mi chiama.
« Darin? Sono James, sei in bagno? » è in camera. La sua voce è troppo vicina e ciò significa che è dietro la porta. Mi giro di scatto e la mia sfortuna prende il sopravvento: giro il piede velocemente e finisco per scivolare a terra sbattendo tra le parete. Ho fatto un tale chiasso che mi avranno sentito persino al Distretto 5. L'acqua finisce sul pavimento insieme a me.
La porta del bagno si apre di scatto e James si avvicina a me correndo, cerca di non scivolare e si metto davanti a me. Mi da una mano a rialzarmi e sono imbarazzato! Io sono completamente nudo mentre lui indossa una canottiera e un paio di boxer. Voglio evitare il suo sguardo.
« Ti sei fatto male? Sei caduto? » che razza di domanda è?
« No volevo vedere se il pavimento era comodo per dormirci sopra! » dico con acidità e sarcasmo. Lui scoppia a ridere. Non si allontana da me e mi fa tornare in piedi. Al momento di poggiare il peso sento una fitta tremenda alla caviglia. Mi appoggio a James bagnandolo d'acqua.
« Ti fa male la caviglia? Aspetta lasciami controllare! » sono pieno di schiuma e mi lascia a sedere per terra, cerco di coprirmi perché so che a lui non dispiace che sia nudo. La situazione potrebbe essere anche interessante se non ci fosse Ryan!
Mi prende la caviglia e mi fa dei piccoli massaggi, in alcuni punti riesce a strapparmi un sospiro di sollievo, in altri una fitta di dolore. Si alza e si leva la canottiera rimando solo in intimo. Immagino che sia fastidioso avere vestiti bagnati addosso. Ciò che sta per fare però non ha scuse: si porta le mani all'intimo e prendendo l'elastico quasi si leva il tutto. Riesco a fermarlo.
« Sei per caso impazzito? Che stai cercando di fare? » cerco di non guardare se è del tutto nudo, ma ammetto che la curiosità è troppa e dentro di me forse voglio che levi anche quello.
Lui mi sorride. « Non hai mai visto un ragazzo nudo? » chiede divertito.
« Certo. E anche più di uno! » gli rispondo in tono di sfida. Non voglio farmi debole. Ma la mia risposta viene interpretata in altro modo.
« Allora vedere me non ti dispiacerà! »
« Perché diavolo vuoi spogliarti? » gli chiedo trovando il coraggio di guardarlo in viso. Noto che ha cominciato ad abbassare i boxer.
« Non è che hai esattamente finito di lavarti! Ti do una mano io! » dice. Forse sono io mal pensante ma colgo una straordinaria malizia nelle sue parole e nel suo sguardo.
« Per favore lascia stare, ci riesco da solo! » cerco di alzarmi. Tralasciando questo momento devo riuscire a camminare anche con la caviglia dolorante. Nell'Arena dovrò correre. Non posso lasciare spazio ai dolori. Grazie anche al vetro della doccia riesco a stargli di spalle. Ora so che mi sta fissando e mi sento tremendamente in imbarazzo, prendo un asciugamano e l'avvolgo in vita.
« Ma a me non dispiace darti una mano! » dice avvicinandosi a me. Lo fermo mettendogli una mano tra i pettorali. È la prima volta che tocco qualcosa di così scolpito. Il paragone con Ryan è evidente e lui non è in vantaggio! James sembra divertito dalla situazioni, forse perché si è accorto che involontariamente gli sto accarezzando i muscoli. Allontano il braccio.
« Posso sapere perché mi hai lasciato la mano una volta finita la Sfilata? » gli chiedo sulla soglia della doccia. Lui mi guarda più serio.
« Pensavo di lasciarti stare... ero venuto con l'intento di chiederti scusa anche per quello. Ma scusa se adesso non ci riesco... » dice. Stavolta fa un sorriso. Uno di quelli tranquilli e sereni.
« Tranquillo! » dico con il volto abbassato. Lo vedo raccogliere la canottiera. Ha l'aria triste e sento di averlo ferito. Prima che esca al bagno gli parlo. « Ci vediamo domani, vero? » sento un tono ansioso nella mia voce e lui lo coglie. Sorride e annuisce. Lo sento uscire dalla stanza e terminò di lavarmi. Ritorno in camera dopo aver asciugato il mio corpo e i capelli. Mi stendo sul letto e aspetto di essere colto dai sogni.
Il giorno seguente è uno dei più brutti della mia vita. Sento un'immensa aria negativa attorno a me, ma almeno il dolore alla caviglia si è incredibilmente calmato. Attorno al tavolo siamo solo noi Tributi e Norman e Raymon; i nostri stilisti saranno con noi per la cena. James è diventato appiccicoso come la colla. Sento che ogni passo che compio io, lo compie anche lui, come se fosse la mia ombra. Terminiamo una ricca colazione a base di zuccheri e calorie. Dobbiamo ingrassare quanto più ci è possibile. Sono le otto quando andiamo tutti quanti a prepararci per l'allenamento, ci hanno fatto trovare delle tute con stampato il numero del nostro distretto, sono tute nere e azzurre, i numeri sono ricamati sulla schiena in argento. Noto che almeno quella tuta è un modello maschile e la indosso volentieri. Ci troviamo tutti e tre pimpanti e pronti agli allenamenti. Sento di essere colto da una strana ansia, ormai manca davvero poco all'inizio dei Giochi. Norman e Raymond restano nell'appartamento mentre Marvin va per primo nell'ascensore e scende, non mi ha neanche aspettato, vuole forse farmi ritardare? Non ci riuscirà di certo. Faccio pochi passi e sento James chiamarmi. E di pochi passi dietro di me e mi affianca.
« Come va la caviglia? » chiede a bassa voce. Non capisco perché debba essere segreto e gli rispondo.
« Bene grazie, anche se ogni tanto dà qualche fitta! » purtroppo è dannatamente vero e non va bene! Ho già un piano in mente: dovrò correre velocemente anche se mi spezzerò la caviglia, una volta salvo dal bagno di sangue potrò riposarmi e sperare che la caviglia si sistemi. Ho qualche giorno ancora.
L'ascensore risale ed entrambi entriamo dentro. Sembra che voglia aggiungere qualcosa e lo fa, la cosa è irritante visto che ancora è presto per le chiacchiere.
« Dobbiamo mostrarci uniti... magari pranziamo insieme che ne dici? » stranamente il tono con cui l'ha detto è garbato e non pretenzioso. Mi lascio sfuggire un sorriso.
« Va bene! Magari gli altri Tributi saranno gelosi... » dico gongolandomi un po'. Mi fissa in modo strano e credo che abbia frainteso. « Intendo riguardo la nostra amicizia! » meglio chiarire!
Si lascia sfuggire un sospiro e annuisce. Vuole ancora qualcosa di più dell'amicizia ma non l'otterrà. L'ascensore è lento ed ho l'occasione di squadrare James, ha la mia stessa tuta ma la sua è più grande per contenere i muscoli che sembrano stare stretti all'interno del tessuto. Ripenso alla sera prima e mi chiedo com'è possibile che riesca a guardarmi in faccia dopo che mi ha visto nudo! Le porte si aprono e ci troviamo in una gigantesca sala grigia e triste, ci sono molte stanze a cerchio dove ci sono delle persone, saranno i nostri insegnanti; gli stand sono già pronti. Ci avviciniamo ad un vecchio che ha l'aria di essere il capo, noto che alcuni Tributi non sono ancora presenti e colgo l'occasione per cercare alleati, il mio occhio si ferma su due ragazzi del Distretto 6: hanno circa la mia età, il primo ha i capelli neri e gli occhi color nocciola ed è abbastanza grasso, il secondo è magro dai capelli e gli occhi castani chiari; al mio sguardo risaltano anche due ragazze del Distretto 11: anche loro due hanno la mia età, entrambe con fisici normali, la prima ha i capelli neri e penetranti occhi azzurri, la seconda è l'opposto, ha i capelli corvini e gli occhi scuri come il carbone. Sembrano simpatici e credo mi rivolgano un'impercettibile segno. Ricambio con un sorriso e sembrano scossi e felici, non mi sembra però giusto fraternizzare visto che tra di noi solo due vivranno.
Tutti e trentasei Tributi ci troviamo presenti e il vecchio comincia a elencarci i corsi e i vari stand, dopo pochi minuti ci dà il via libera e cominciamo a mischiarci e a perderci. Voglio seguire i miei tre corsi e decido di dedicarmi al costruire trappole, con la lancia devo migliorare e non imparare. Mi avvio allo stand e James mi prende in mezzo alle urla dell'allenamento.
« Non abbiamo corsi insieme io e te? » sfortunatamente sì e mi ci sto dirigendo ora. « Che stai andando a fare? »
« Costruire trappole! » devo giocare d'astuzia. « Perché non vieni anche tu? Mi pare che eri interessato no? » James può guardarmi le spalle.
Mi fa un sorriso gigantesco che non riesco a ignorare, siamo vicini e ci avviamo allo stand privo di Tributi. C'è una simpatica donna di Capitol City che ci da il buongiorno e si avvicina. Comincia con l'illustrarci una trappola di base e si aspetta che noi la ricreiamo. Non sarà un problema.
Mi chino sulla mia trappola in fase di inizio e James si mette attaccato a me, riesco a sentire il profumo del suo respiro e per un breve attimo sbaglio il nodo e mi costa un richiamo dall'istruttrice. Ricomincio e rimango concentrato mentre James mi domanda qualcosa.
« Hai messo gli occhi su possibili alleati? » lo fisso negli occhi verdi e scuoto la testa.
« Non sono sicuro che allearsi con qualcuno sia buono! Mi affeziono alle persone, se dovesse toccarmi uccidere i miei alleati... » scuoto la testa.
« Noi due però siamo alleati vero? Voglio dire, dopo il bagno di sangue alla Cornucopia verrò a cercarti per ritrovarti. Standoti vicino potrò tenerti meglio d'occhio! » dice gentilmente e con una nota di dolcezza.
Mi lascio sfuggire un secondo sorriso. « Grazie! Spero di trovarti allora... » no, no, no, no. Non è ciò che voglio dire. Mi sento debole se parlo così.
James finisce il suo nodo e prova a far scattare la trappola senza effetto, ha fallito, si china di nuovo e ci riprova mentre si guarda intorno. Il suo sguardo si posa su di un ragazzo del Distretto 10, magro e alto come James, dai capelli color mogano e gli occhi scuri come le occhiaie sotto di essi. Ha lo sguardo fisso sul mio compagno e vedo che si lecca le labbra con fare malizioso. Incredibilmente James rimane ammaliato, sembra quasi che stia per alzarsi per andare da quel ragazzo e mi sento colto da una furia omicida: ho terminato la trappola e la faccio scattare catturando la caviglia di James, legato vicino a me! Sembra divertito e continuiamo a fare trappole per tutta la mattina, dopo pranzo si dedicherà ad altro mentre io tornerò a fare trappole. Il pranzo che ci viene servito è abbondante e sa molto di mensa scolastica: ci sono le pietanze e numerosi tavoli, ci sono già dei Tributi seduti in gruppi come i Favoriti, alcuni Tributi solitari come Marvin e alcune coppie. Io e James ci avviciniamo al cibo e ne prendiamo un po' ciascuno, sul mio vassoio c'è della pasta e del purè, c'è anche del pane e un po' di frutta; James ha del pollo, del pesce e dei dolci. Un pranzo regale! Ci sediamo in un tavolo dove stiamo solo noi due e gli dico di stare seduto mentre io vado a prendere da bere, involontariamente gli passo le mani sulle larghe spalle e sento un fremito lungo la mia schiena.
Mi allontanò e prendo acqua per entrambi. Cominciamo a pranzare allegramente quando l'argomento principale non è più l'allenamento ma i ragazzi.
« Certo che c'è quel ragazzo che mi attira alquanto... » dice. È rivolto verso lo stesso ragazzo di prima. Pesto apposta il piede di James.
« Perdonami non l'ho fatto apposta! » dico carico di veleno trangugiando della carne.
« Mi piace molto devo dire! » continua a dire. Lo ignoro definitivamente e se ne accorge diventando serio. « Sto scherzando ovviamente. Mi piaci tu non lui... » continuo ad ignorarlo e lui mi fa girare verso di lui. Ci fissiamo negli occhi e si avvicina impercettibilmente.
« Ti sei trovato un rimpiazzo a me! Sarai contento di salire sul podio insieme a lui! » gli dico arrabbiato. Mi dà fastidio che un attimo prima mi offre le sue attenzioni e quello dopo non esisto più.
« Io ti amo sul serio e non per scherzo, dovresti averlo capito! » dice. Fa poi qualcosa che non mi sarei aspettato.
Il suo viso si trova ad un solo centimetro dal mio, mi perdo nei suoi occhi e il suo respiro mi confonde, è un dolce e sensuale profumo così come l'odore che emana il suo corpo, James è incredibilmente attraente e mi sento perduto. Ma la distanza non viene mantenuta: è lui a ricoprire lo spazio e ad appoggiare le sue labbra sulle mie! Sono forti e dolci, sono pietrificato e lo lascio fare, sento il suo sapore e lascio che faccia ciò che desidera. Lo assecondo in quel bacio strano finché non ritorno in me e gli pianto un ceffone in pieno viso. Mi alzo di scatto e lo lascio alle mie spalle. Ho tradito Ryan, ho donato le mie labbra a qualcun altro. Qualcuno per cui non provo solo odio! Per tutto il resto del pomeriggio mi sta lontano anche se qualche volta lo becco a fissarmi, ha l'aria da cane bastonato e noto che alcun Tributi ci lanciano degli sguardi, forse il nostro bacio non è passato inosservato. Sono le sei quando finalmente torniamo nell'ascensore, siamo tutti e tre dentro: io, James e Marvin.
« Bel bacio James, non sapevo piacesse anche a te la salsiccia! » dice Marvin quando siamo dentro l'appartamento. Norman e Raymond sono confusi.
« Piantala Marvin! » si difende James. Non ho intenzione di ascoltarli, voglio solo andare a dormire visto che ho passato tutta la giornata a fare nodi e trappole, nell'Arena non avrò problemi è certo! Cerco di evitare lo sguardo di James e la cena passa in silenzio. Al termine auguro la buonanotte a tutti, James allunga una mano prima che io mi allontani da lui e sfiora delicatamente la mia mano, non mi sento di strattonarla via, sento che quel bacio è stato un gesto d'amore per lui e non voglio ferirlo ancora di più, lascio la mano scorrere via come fosse sabbia e mi getto sul letto cercando di prendere sonno, mi sfioro le labbra con le dita e sento ancora il sapore di James addosso, non è un bene!
Quando mi sveglio sono ancora tormentato e mi sento uno straccio, la caviglia mi dà fitte dolorose, levo via le lenzuola e accarezzo la pelle strappandomi un rantolo di dolore, perché oggi è peggio? Credo di aver sforzato la caviglia e non ho fatto nulla visto che ero sempre fermo, probabilmente sarà stata colpa di quando mi sono allontanato di scatto da James... dopo il bacio! Sento ancora il suo sapore e l'odore del suo respiro, il solo pensieri mi manda una strana sensazione in tutto il corpo, mi rendo conto che mi manca Ryan, o almeno spero che sia per lui! Mi faccio un bel bagno rilassante e lascio il piede dolorante allo scoperto per non condannarlo stretto in una scarpa. Metto la tuta dell'addestramento e vado nella sala da pranzo dove trovo Norman e James che discutono di qualcosa. Sembrano parlare di me.
« Potrebbe non essere un bene questa storia! » dice Norman all'altro che ha il viso chino sulla sua colazione.
« Sta tranquillo non c'è alcun problema visto che Darin mi odia! È stato solo un bacio per colpa mia. Lui non c'entra niente! » dice con tono seccato.
« Capitol City non rischierà! Dovete fare attenzione! »
« Cosa c'entra Capitol City adesso!? » sbotta James arrabbiato alzandosi dalla sedia.
« Hanno già avuto gli Innamorati Sfortunati! Non rischieranno ancora una volta e vi uccideranno nell'Arena stessa! »
« Cosa dovrei fare? Ignorare Darin mi sembra sufficiente. Non voglio più parlarne! » James si dirige a passi svelti verso il corridoio e quasi mi viene addosso.
Mi guarda fisso negli occhi e non sembra esprimere emozioni. Cerco di trovare qualche parola ma riesco solo a pensare al bacio e mi fa rabbia, come si è potuto comportare così? Specialmente di fronte a tutti gli altri Tributi! Mi supera e io saluto Norman, non ho molta fame ma mi obbligo a mangiare cioccolata e brioches per mettere su chili. Lui non sembra essere molto a suo agio. Credo voglia chiedermi di me e James ma non avrei cosa dire perciò finisco in fretta e scendo ai piani inferiori per poter continuare il mio allenamento. Guardo velocemente gli altri stand e noto che i Favoriti sono già all'opera, c'è anche Marvin ed ha l'aria di divertirsi ad abbattere i suoi bersagli, non voglio avere niente a che fare con lui, anzi, dovrò proprio evitarlo. Mi giro intorno e scorgo lo stand riguardo la sopravvivenza, noto che ci sono altri quattro Tributi, sono proprio i ragazzi e le ragazze di ieri, Distretto 6 e Distretto 11. I due ragazzi mi rivolgono un sorriso piacevole e provo a ricambiare.
« Ciao! » mi esce spontaneamente mentre attendiamo l'istruttore.
« Ciao, mi chiamo Tony » dice quello più grassoccio dai capelli neri.
Gli tendo la mano amichevolmente. « Mi chiamo Darin! » dico provando a fare il simpatico. Le due ragazze sembrano capire il mio disagio.
« Io sono Amelie » dice la ragazza dai capelli neri. Indica la ragazza dai capelli corvini. « Lei invece è Melania »
La ragazza mi fa un grande sorriso e stringe la mia mano. « Distretto 5? » mi chiede. Non è forse ovvio? È il secondo ragazzo a farglielo notare.
« Lo ha scritto sulla tuta come tutti noi! » mi rivolge un triste sorriso. « Mi chiamo Samuel! »
Sembrano tutti simpatici e quando James arriva faccio il peggio che posso fare: faccio il simpatico con i due ragazzi quasi fino a provarci con loro, sono entrambi alla mano ma sono anche ottusi e non capiscono molto; le due ragazze la sanno lunga e hanno capito che non è il mio intento provarci con Tony e Samuel, seguono i miei sguardi e le miei occhiate fino al corso di mimetizzazione, James è molto bravo e rendersi invisibile e cerco in tutti i modi di scorgerlo per farmi vedere allegro nonostante ciò che mi ha fatto. Il corso di sopravvivenza è davvero un'idiozia, è solo teoria su come sopravvivere in diversi ambienti, su cosa è consigliabile fare e su cosa non dobbiamo fare. Come se avessi tempo da perdere nell'apprendere cosa che so già! Preferisco mandare le mie attenzioni ad osservare James, ma ogni volta che lo faccio penso al motivo: perché voglio farlo ingelosire? Non dovrebbe importarmi di lui e tanto meno di uno stupido e insignificante bacio. La pausa pranzo arriva dopo quelle che sembrano ore e mi siedo insieme ai quattro, ciò mi da l'occasione di stringere amicizia con loro, hanno tutti vite normali come la mia, nel Distretto 11 però sono più in difficoltà visto che sono molto severi, da noi i Pacificatori non ci trattano molto male; Melania improvvisamente mi fa una domanda che mi lascia di pietra.
« Ma tu e il tuo fidanzato avete litigato? » mi chiede. Sta guardando oltre le mie spalle, seguo il suo sguardo e trovo James da solo in un tavolo, mi sta fulminando con lo sguardo e i brividi percorrono la mia schiena. Non tocca neanche il cibo. Mi volto verso i ragazzi e sospiro.
« Nessun litigio e non è il mio ragazzo! » rispondo.
« Allora perché ieri ti ha baciato? » mi chiede Samuel. Non mi va di dire troppo di me o di James. « Non ti stacca gli occhi da dosso... »
Sospiro ancora una volta. « Vado a parlargli... ci vediamo dopo! » mi alzo dal tavolo lasciando ai miei nuovi “amici” un sorriso e mi dirigo verso James che si sistema sulla sedia ed evita il mio sguardo. Mi ci siedo vicino a provo a sfiorargli la mano, non rifiuta il mio tocco e sospira intensamente, le mie dita si legano tra le sue e stringiamo insieme.
« Scusami! » dice. Scuoto la testa.
« Non fa niente. Scusami tu se ti ignoro da ieri. Torniamo amici come prima? » lui mi guarda negli occhi e mi sento strano.
« No! » il respiro mi manca. È come se mi avessero dato un pugno allo stomaco. « Non posso essere tuo amico. Ti amo troppo per farmelo bastare! »
Non mi va di perderlo, lui è il primo con cui ho legato. Avvicino il viso al suo, c'è una forza che mi spinge, si avvicina a me e ancora una volta vengo inebriato dal suo respiro, è dolce e sa di qualcosa di selvaggio che mi dà alla testa. Che diavolo mi succede? Vorrei baciarlo perché mi fa tenerezza come l'ho respinto, ma poi penso a Ryan e mi tiro indietro.
« Scusa! Se non ci fosse Ryan... » che sto pensando? Se non ci fosse Ryan mi fidanzerei seduta stante con te? Non posso dirlo!
« Riuscirò ad avere il tuo cuore! » gli sorrido. Chi ti dice che ci riuscirai?
Il resto del pomeriggio passa in fretta, decido di restare con James che fa il corso sulle bacche ed apprendo molto di nuovo, Ryan mi ha insegnato qualcosa ma sapere cose nuove e diverse mi farà del bene, inoltre James è felice che io gli stia vicino e ogni tanto rivolgo qualche sorriso a Tony e gli altri che ricambiano, le ragazze mi sorridono e fanno degli occhiolini, credo che abbiamo capito male su me e James ma ormai non ha più importanza. La giornata termina e il giorno seguente passa ancora più velocemente perché faccio ciò che mi piace: la lancia e le sue tecniche, mi rendo conto di poter essere un pericolo magari, i Favoriti mi girano intorno e sembrano osservare le mie mosse e ciò che so fare. Mi ritengono un avversario da temere? Un alleato? Un insetto da schiacciare? Dovremo solo aspettare di essere nell'Arena. Gli allenamenti sono finiti! Domani ci sarà la sessione in cui gli Strateghi ci daranno i voti con cui cercare sponsor, non posso far altro che andare a dormire presto visto che potremo usufruire delle sale per allenarci ancora un po'; James mi augura buonanotte e mi dà un bacio sulla guancia, non è un bacio normale e mi fa quasi arrossire, è come se vi mettesse passione, le mie mani gli sfiorano i pettorali involontariamente, lui è divertito da questi miei gesti e poi si allontana lasciandomi un senso di amaro in bocca. Cosa voglio? Vorrei averlo accanto a me? Vorrei che resti con me stanotte? Basta! Capitol City mi ha completamente dato alla testa! Mi butto sul letto dopo essermi lavato e mi addormento senza pensare.





Salve a tutti :D rieccomi con un nuovo capitolo, perdonatemi per questo lungo periodo di attesa ma ho avuto molto da fare: guide per prendere la patente e l'inizio della scuola mi ha distrutto con lo studio e non ho avuto il tempo di scrivere .-.
Finalmente ho deciso di riprendere ed ho preparato il capitolo in 5 giorni xD! Spero vi piaccia e mi raccomando, voglio commenti e voglio sapere ciò che pensate u.u a presto con il prossimo capitolo.

 

  
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