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Autore: ambra_chiara    08/10/2013    1 recensioni
Sapete tutti come è andata a finire la guerra contro Crono, ma molti (come me) si saranno chiesti dove è finita Calipso o meglio dire... Ha trovato un lieto fine oppure dovrà subirsi ancora il tormento alla quale ormai è abituata? Io ho cercato di scrivere una storia che parla interamente della figlia di Atlante.
Spero che vi piaccia! Ciao!
ambra_chiara
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV. CALIPSO
 
Mi alzai dal corpo di Kira non accorgendomi che i miei occhi stavano diventando rossi e non per il pianto, ma le iridi… osservai sprezzante le Parche
“Mi avete reso la vita un inferno, per sbaglio mi portate un’amica e dopo me la uccidete… mi avete dato una possibilità di fuga, così vicina, ma mi sono resa conto solo adesso che era solo un’illusione, mi avete dato una persona di cui fidarmi ciecamente  e me l’avete portata via… ora è giunto il momento della vendetta” alzai un braccio istintivamente e Atropo andò a schiantarsi contro il muro di roccia della grotta.
Con l’altra intrappolai in  un vortice di rami Cloto e per ultima lasciai l’assassina di Kira, Lachesi, mi avvicinai a lei con tanta tranquillità e lentamente che la parca mi guardò un attimo, non sapendo che fare, il suo cervello stava ancora cercando di capire a che cosa aveva assistito
“Ma… non è possibile, questa è una magia troppo forte per te!”
“A quanto pare no, Lachesi…” la presi per il colletto del vestito e con una sola mano la sollevai a un metro da terra
“Ora, voglio pregustare la tua morte, come tu hai pregustato quella di Kira”
“Ehi… sono contenta di vederti così avvilita per la mia morte, ma non mi sembra il caso di ammazzare cruentamente questa Parca, d’altronde sono qui viva e vegeta, basterà prendere Tony e andarcene” era una voce che non avrei mai più sperato di sentire, stava tenendo la mano al fratello mentre la figlia di Tanato mi sorrideva.
“Kira?” sentivo gli occhi cambiare e riempirsi di lacrime, le respinsi con il dorso della mano e corsi da lei l’abbracciandola
“idiota! Mi hai fatto stare in pensiero per nulla! Uno di questi giorni me la paghi!”
“Sono contenta anche io di vederti” guardò Tanato e le sorrise
“Papà ho conosciuto tuo fratello”
“Questo spiega ogni cosa!” non la mollai, insomma era morta e resuscitata… non potevo ancora crederci
“Cal, mi lasci andare?”
“Devo capire se il tuo corpo ha una consistenza e non sei un fantasma! Ma come hai fatto?”
“Storia lunga…”
 
LA STORIA LUNGA DI KIRA,
IN UN UNIVERSO PARALLELO DIVERSO IN TEMPO E SPAZIO DAL NOSTRO, AVVENIVA TUTTO QUESTO…
POV. KIRA
 

“Forza zietto, la prossima missione in cosa consiste?” domandai
“Combattere…” schioccò le dita e si ritrovò sul balcone mentre due ombre sbucavano dal nulla…
“Calipso? Tony?” domandai stupita “Sono morti pure loro?!” Ipno non fece tempo a rispondermi che la figlia di Atlante mi attaccò con i suoi pugnali, in un attimo con dei riflessi non miei saltai all’indietro con una rovesciata (sono si o no una mezzosangue super allenata?) e prendere la mia catena per eventuali altri attacchi
“Calipso, hai bevuto qualcosa che non dovevi?” senza accorgermi Tony mi conficcò la sua spada tra le costole, non avvertì niente a parte un leggero tremore
“Tony?” estrassi con difficoltà la lama che era candida, come appena lavata
“Sei una non-morta, non puoi ferirti” mi spiegò Ipno che stava mangiando dei pop-corn
“Sono uno zombie?! E poi cosa hanno Calipso e Tony?” dissi parando
“quelli non sono i tuoi amici, sono delle copie… non parlano neppure, oh guarda… viene un altro ospite” dal buio comparve Clarisse, era una mia grande amica, avevamo lo stesso carattere e molto spesso ci allenavamo insieme
“Una delle tue migliori amiche, e compaiono gli altri del campo… il tuo compito è semplice, ucciderli tutti”
dal buio comparvero gli altri, Percy, Annabeth, Nico, Grover, Talia, Will della casa di Apollo,  Connor e Travis della casa di Ermes…
“No! Ma non è possibile! Tutti quanti?!” con la catena lanciai Talia e Grover lontani, attaccai anche Annabeth e Percy, il mio vantaggio? La catena lunga, potevo aggredirli prima che arrivassero!
Alla fine rimasero solo Clarisse, Tony e Calipso
“Mi dispiace Clarisse…” mi aveva lanciato la lancia e fu un miracolo il fatto di averla evitata, anche abbastanza rozzamente.
Dopo averlo fatto lasciai cadere per terra la figlia di Ares con un calcio e come gli altri si dissolse
“ma Ipno, non sono pari alle vere persone da cui sono ispirate, sono molto più deboli”
dissi non notando Calipso e Tony che erano ancora li, presenti.
“oppure sei tu più forte… dipende da come lo consideri…” Calipso mi attaccò con i suoi rami, io li spezzai facilmente con la catena e cercai di attaccarla ma non ci riuscì, non riuscivo a flettere il polso per dare un colpo poderoso alla mia amica, per quanto fosse una copia, mi voltai e vidi Tony, seduto a fissarmi con occhi che sembravano dirmi: -Allora? Che aspetti a distruggermi? Non ce la fai?-
“è finita?” chiesi a Ipno
“non vedi? Ci sono ancora Tony e Calipso, non vedo bene?” speravo di si…
Appoggiai la catena per terra e dissi: “Se non ce la faccio?”
“Hai vinto…” disse quasi in un borbottio
“Come?” suonò una tromba
“pensavo perdessi con tutta la freddezza con cui hai trattato gli altri, ma ora si vede che hai vinto, la prova consisteva nel vedere se hai un’anima o meno, cosa che dubitavo…” gli feci la linguaccia
“Ora caro zio, riportami a casa… c’è gente che ha bisogno di me” 
  
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