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Autore: SakiJune    04/04/2008    3 recensioni
E' il seguito di "Like A Mother". Ci sono ancora dolorosi segreti, nel passato dei nostri protagonisti. Sappiamo già quale grande sentimento unisce i due insegnanti di Hogwarts... ma quale ruolo hanno avuto nelle vicende della Prima Guerra? Nessuno, potrebbe sembrare, però...
Sacrificio, coraggio, partecipazione e amore.
Ultimo capitolo - Don't pass me by
Spoiler del settimo libro.
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Filius Vitious, Pomona Sprite, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Like A Mother'
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Grazie ai "pochi ma buoni", ferao (sooo sweet, thanks) e lyrapotter (sei proprio una sagoma, lyra, le tue recensioni sono così dettagliate e ironiche che mi tirano sempre su di morale).
Ecco la seconda parte della terribile esperienza al Ministero. A proposito, ovviamente questa è una situazione estrema, con la dittatura dei Mangiamorte e tutto il resto, ma io (Francesca aka Saki) sono sempre terrorizzata quando devo girare per uffici, non riesco a spiccicar parola e ho paura di fare figuracce. Ve l'avevo detto che c'è tantissimo di me in questa fic!

Saki





- Che cosa le avevo detto? - L'impiegata rientra sventolando un foglio. - Persino la signora Umbridge ha garantito per lei. E' sempre così gentile, e così professionale... ecco a lei.

(sicuro. avrà detto che sono una povera vecchia inutile e sporca)

- A proposito, dove vi siete conosciute?

(avrà detto che Fil è un patetico scherzo della natura)

- A... a Hogwarts. Ha insegnato Difesa contro le Arti Oscure, due anni fa... siamo state colleghe. Ha anche assunto la presidenza della scuola per un certo periodo...

(o per meglio dire era diventata la dittatrice assoluta)

Cerco di mantenermi neutrale, ma quel nome continua a tormentarmi. C'è stato un avvicendamento, fin qui posso capirlo, ma quando? E soprattutto come? Devo saperlo, devo!

- Il Ministro si chiama Thicknesse? Che ne è stato di Scrimgeour?

Lei mi fissa con un misto di ilarità e stupore. Sembra proprio pensare "Signora, ma dove vive? In una caverna?".

- Da noi, a scuola - preciso, quasi per scusarmi - i giornali non arrivano da parecchio.

- Beh, non posso farci nulla. - Si stringe nelle spalle. - Rufus Scrimgeour è stato assassinato, e Pious Thicknesse ha preso il suo posto. Sono cambiate molte, molte cose. Tocca prenderne atto, ed essere prudenti, specialmente perché i nuovi provvedimenti vengono approvati parecchio in fretta. Quindi se è proprio intenzionata a buttarsi in questa sciocchezza, si sbrighi. Qualsiasi funzionario, o meglio, qualsiasi nostro dipendente è tecnicamente abilitato a celebrare un matrimonio, perciò... buona fortuna - conclude in maniera sbrigativa, con un gesto di congedo.

Sento sempre più freddo.
Ho paura che le gambe non mi reggano, di non riuscire più a parlare. O di mettermi a urlare, il che sarebbe molto peggio.

Eppure riesco ad alzarmi dalla sedia, salutare l'impiegata con una certa naturalezza e uscire dall'ufficio con in mano quel foglio per me tanto prezioso.

Beh, che vorresti fare, 'Mona, metterti a piangere?
Tu lo odiavi.
Odiavi Rufus con tutta te stessa, volevi vederlo soffrire, farlo pentire di tutte le sue bugie, della sua balordaggine.

"Non così... non fino a questo punto."

In corridoio non c'è più nessuno. Né la Umbridge, né l'uomo dai capelli lunghi - è lui Thicknesse, immagino... Siamo tutti quanti nelle mani di un fanatico, forse di un Mangiamorte: e tutti gli ubbidiscono, sembrano considerare queste "nuovi provvedimenti" come la cosa più naturale del mondo.

All'improvviso scoppio in una risata. Non riesco a fermarmi.
Rimbomba nel silenzio con un'eco di follia e disperazione.

Di follia, già.

- Ma è impazzita del tutto? - Un braccio mi afferra, trascinandomi nella stanza accanto. La porta sbatte. - Vuole farsi sbattere ad Azkaban per rumori molesti in pubblici uffici? E poi che accidenti ci fa al Ministero? Ringrazi me e qualche altro suo affezionato ex-allievo di qui per non aver testimoniato contro di lei. Sarebbe finita subito nell'elenco degli indagati, considerato che aveva un ottimo movente per uccidere Scrimgeour!

Quella voce, quella stretta forte ma insensibile, mi risvegliano dallo shock. - Percy! Come osi?

- Le ho detto di abbassare la voce!
Lui, che veniva a lamentarsi da me quando Minerva non gli dava il massimo dei voti, che mi chiese un consiglio sui fiori da regalare alla signorina Clearwater per San Valentino... osa darmi dell'assassina...

Sono ancora confusa, tanto che non mi accorgo quando sfila il foglio dalle mie mani. Lo legge, aggrottando le sopracciglia e aggiustandosi gli occhiali sul naso:

- Oh, Merlino - è il suo commento - Siete patetici. Non conti su di me, chiaro? Non voglio averci niente a che fare.

- Ma il Ministro ha dato la sua approvazione, non potresti... - Questa volta sono io a stringergli il braccio. Ma non c'è nessuna scintilla di comprensione nel suo sguardo. - Tuo padre, forse... - insisto.

- Chissà. Il mio consiglio resta quello di tornarsene a Hogwarts immediatamente.


No, non lo farò.
Non me ne andrò prima di ottenere ciò che voglio.
Questa determinazione riesce a scacciare il terrore, a farmi ritrovare il raziocinio, mentre un passo dopo l'altro torno verso l'ascensore, e un particolare mi torna alla mente.
L'impiegata, in tutto il suo disprezzo, credeva di fare dell'umorismo quando mi ha suggerito di rivolgermi al "signor Cresswell del quarto livello". Si dà il caso che io sappia di chi si tratti. E' vero che sovrintende all'Ufficio Relazioni con i Goblin

(davvero una battuta infelice, proprio)

ma è soprattutto uno dei famosi "raccomandati di Horace". E' una carta che devo giocarmi assolutamente. Poi proverò con Arthur, ma forse è meglio non coinvolgerlo...

- Quarto livello. Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche. - scandisce la voce nell'ascensore.

Mi sembra un ambiente più allegro, più accogliente. C'è confusione, il che riesce a mettermi un poco a mio agio, per quanto sia possibile. Riconosco il manutentore con cui ho parlato al mio arrivo nell'Atrium, e che ora sta chino sul tappeto dell'ingresso, bestemmiando a bassa voce, con un flacone di Doxycida in mano.

- Scusi, dove posso trovare il signor Cresswell? - Tutto ciò che riesco a capire dalla sua risposta è un borbottìo simile a "ferie, se non erro".
Un omaccione con la barba, dall'aria minacciosa, ha invece le idee più chiare. - Non credo proprio che tornerà dalle vacanze, il caro Dirk. Se fossi in lui, non lo farei.
- Mi perdoni, che intende dire, signor Runcorn? - domanda l'ometto, improvvisamente interessato. Ora mi ha riconosciuto, credo.
- Intendo dire che è un fottuto Sanguesporco, ecco cosa!
L'altro lascia cadere il Doxycida sul tappeto e finge un'espressione disgustata, ma non mi sfugge l'improvviso pallore del suo volto. - Oh, in questo caso... - Ha l'aria sottomessa, ma quando Runcorn si unisce a un gruppetto di impiegati, sbraitando ordini, con lo sguardo mi fa segno di seguirlo.


Di nuovo nell'Atrium, in mezzo alla folla che entra ed esce, mi sussurra all'orecchio:
- Torni fuori. In fondo alla strada c'è un bar. Un postaccio, ma meglio così. Prenda qualcosa da bere e aspetti, io stacco tra mezz'ora. Le va bene?
Annuisco. Non ho altra scelta, d'altronde.
- Magari non vicino all'entrata, c'è una saletta interna, mi spiego? Giusto per stare tranquilli.



E' una trappola? Vuole davvero aiutarmi? Nonostante tutto, propendo per la seconda ipotesi. Ha capito che non so ancora quasi nulla sui "nuovi provvedimenti", che sono confusa e che ho paura. Ma soprattutto quel Runcorn deve essere davvero di una brutta risma...
Il caffé è davvero disgustoso, e dagli altri tavoli le risatine e i bisbigli si fanno sempre più fitti. Non indosso precisamente abiti Babbani, quindi posso capirli.
- Signora... scusi il ritardo. Hanno sempre qualcosa da farmi fare all'ultimo minuto. Inoltre mi tengono d'occhio, ho dovuto fare il giro lungo. Ecco...
Si è seduto di fronte a me, e noto che ha un visetto buffo dall'aria malaticcia ma onesta, e un'intensa malinconia negli occhi. Mi porge la mano.
- Reginald Cattermole. Manutenzione Magica, ma mi ha già visto al lavoro, dico bene?
- Pomona Sprout, piacere. Insegno a Hogwarts. Io volevo soltanto... io...
- Non è il momento di piangere, signora, il peggio è passato, no? Sia sincera con me, e io sarò sincero con lei. D'accordo?

Certo che sono d'accordo.
E' davvero un uomo semplice, più giovane di quanto non sembri, con tre figli e una moglie di nome Mary. Lei è una Nata Babbana, e non sa nulla delle nuove leggi che potrebbero farla finire in prigione.
- Forse dovremmo fuggire - si sfoga. - Non ho ancora preso una decisione. Sarebbe un trauma per i bambini, lasciare la nostra casa, e Mary... è così sensibile, non riesco a dirle che la etichetteranno come "indesiderabile"... perché vede, signora, lei... e i nostri figli... sono quanto di più bello abbia avuto nella vita. Non sopporto di vederla triste o spaventata. Ma dovrò fare qualcosa, prima che le cose peggiorino.

- Allora può capirmi, signor Cattermole!
- No che non posso capirla! - Fa ruotare gli occhi. - Lei è ancora in tempo, giusto? Perché... mi scusi... alla sua età vuole formalizzare un'unione che porterebbe entrambi in un mare di guai?
- Ma lui non è un Nato Babbano, il mio fidanzato, intendo: la nostra unione sarebbe legale, per il momento, e il Ministro ci ha concesso la licenza. L'impiegata mi ha detto che qualsiasi dipendente del Ministero può celebrare un matrimonio, e se esporrà le pubblicazioni in un angolino di quella bacheca che sta nel corridoio, in modo che non diano nell'occhio...

Sembra ipnotizzato dalla schiuma che svanisce lentamente dal suo terzo boccale di birra. Tira un sospiro, storcendo le labbra.
Mi alzo dalla sedia e faccio per andarmene: - Come non detto, allora. Non voglio metterla nei guai. Farò finta di non averla mai incontrata, e lei...
- Aspetti. Non ho detto di no, porca miseria! Come ha detto che si chiama, il suo innamorato?
- Non gliel'ho detto, già. Filius Flitwick.
Ride, adesso, e mi guarda con simpatia. - Mhm. Una delle persone a cui devo un favore.
- Che... tipo di favore? - Spero vivamente che non c'entri un duello o robe del genere. D'altronde è improbabile: è troppo giovane per averlo incontrato nel "periodo turbolento"...
- Ero un disastro, a scuola. Avevo T in Trasfigurazione. T in Erbologia...
Vorrei manifestare tutta la mia disapprovazione, ma lo lascio proseguire:
- L'unica materia che ho passato a pieni voti al GUFO è stata Incantesimi. Perché lui sapeva incoraggiarmi. Quindi, signora... non posso proprio dirle di no.



   
 
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