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Autore: Caster_Gamer    13/10/2013    5 recensioni
Nancy frequenta il liceo Dolce Amoris da ormai un anno, è innamorata di uno dei ragazzi che rientra nelle sue amicizie, e proprio quando sta per dichiararsi appare il meraviglioso sorriso di qualcuno che tecnicamente non potrebbe ricambiare il suo amore.
E cosa succede se chi riteneva solo come un amico le dimostra di provare qualcosa per lei?
« Credo di aver capito come va avanti il gioco...e tu sei davvero troppo, tanto sleale mia cara! »
« Sleale!? Gioco!? Adesso basta dimmi che succede dato che hai capito! »
Cominciai ad odiare tutti quei giri di parole, se dovevano dirmi qualcosa che parlassero chiaramente!
Avevo visto giusto, ero una stupida! Ma di certo continuando a parlarmi con metafore non sarei diventata un genio!
« Il gioco dell'amore! » esclamò passandosi una mano fra i capelli « Non posso di certo essere io a svelarti le regole ed i tuoi avversari, posso solo augurarti che li capirai un giorno... »
Sbuffai, adesso capivo cosa credeva...e si era sbagliato.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexy, Castiel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Farsi perdonare.

 

Quando Castiel ed Alexy se ne andarono mi sedetti tranquillamente sul letto tenendomi la testa, mi faceva davvero male.

Ma con la febbre alta o senza quel giorno avrei cominciato a sistemare un po' di cose.

Prima di tutto dovevo parlare a Nathaniel e Ken, magari in momenti diversi...averli in casa entrambi nello stesso momento sarebbe stato tremendo.

Guardai Armin ancora in piedi con la mano in tasca pronto a prendere la sua PSP, lo fermai chiedendogli di prendermi il telefono.

Me lo porse e si sedette accanto a me.

« Grazie. » dissi rivolgendogli uno sguardo gentile.

« Di niente, non è poi così bello essere accerchiate da ragazzi che ti vogliono eh? »

Ridacchiai.

« In realtà non l'ho mai voluto, mi era sempre bastato Castiel...in fondo è da bambina che ho solo amici maschi, come potevo andare a pensare che Nathaniel volesse me? »

« Sei riuscita anche a fare innamorare di te Alexy, che, dettaglio irrilevante, è gay. » commentò sarcastico, io sussultai.

« Innamorare è una parola grossa... » mi massaggiai le tempie prima di portare il cellulare all'orecchio, gli squilli mi sembravano avere un suono amplificato rispetto a tutte le altre volte.

« Pronto? »

La voce di Ken, sorpresa probabilmente perché non si aspettava che l'avessi chiamato.

« Ken...ti devo parlare. »

« D'accordo...vengo da te? »

« Sì, vieni. » accennai un sorriso anche se sapevo perfettamente che lui non poteva vedermi, poi chiusi la chiamata e sospirai.

« Vuoi...qualcosa da mangiare? » chiesi ad Armin che scosse la testa, aveva già la sua amata, unica ed insostituibile PSP tra le mani.

« Sei un caso perso... »

« Ehi, se non ti sto bene me ne vado! »

« Dai scherzo, non voglio abbandonare l'unico amico che ho! » gli schioccai le dita sul naso facendolo ridere, poi mi alzai lentamente ed andai in cucina.

Dovevo mangiare qualcosa anche se non ne avevo per niente voglia, ma sin da bambina avevo sempre avuto il terrore di morire di fame, colpa di mia madre che come tutte le altre riescono a fare il lavaggio del cervello con solo qualche parolina messa insieme.

A volte provavo a pensare come sarebbe stata la mia famiglia, se si fosse sciolta proprio come la mia. Da quel che mi ricordavo avevo avuto tanti fratellastri e sorellastre...ma non avevo mai vissuto molto tempo con loro perciò non potevo dire di volergli bene.

Quando è stato possibile ero andata via di casa perché non ne potevo più di cambiare famiglia da un momento all'altro, mi trasferii in una città dove nessuno di loro avrebbe potuto darmi fastidio, genitori o fratelli che fossero.

Ero stanca di quell'aria ipocrita, tanto mia madre avrebbe comunque sempre cambiato vita, stessa cosa per mio padre.

Ora che ci pensavo in effetti era da un bel po' che non li sentivo, forse dalla fine dell'estate...eppure avevano continuato a mandarmi qualche soldo per mantenermi. Forse aspettavano me, e li avrei contattati non appena mi sarei rimessa.

Una volta passata la febbre avrei anche dovuto cercare un lavoro, non volevo fare soltanto la mantenuta, volevo essere autonoma come avevo promesso a loro.

Se c'era una cosa che non volevo assolutamente che facessero era sottovalutarmi, e non avrebbero mai dovuto pensare che mi approfittavo della situazione o che, peggio, dipendevo da loro! No, non sarebbe successo.

Presi uno yogurt dal frigorifero, ed anche se a malapena era un quarto di un pranzo normale, per me era già troppo. Il mio corpo doveva ringraziarmi se lo mandavo giù!

Quando buttai nel cestino il bicchierino sentii suonare alla porta, andai ad aprire e mi trovai davanti Ken con un sorriso forzato sulle labbra.

« Eccolo qua il mio Ken. » sorrisi sincera e lo abbracciai, forse mi buttai un po' a peso morto su di lui dato che avevo poche forze.
Capendolo entrò ed allontanandomi di poco notai che era arrossito.

Mossa sbagliata, non dovevo fargli capire niente di sbagliato.

Lo lasciai massaggiandomi la nuca.

« Nancy ti senti bene? Hai la febbre? » mi posò la mano sulla fronte scostandomi i capelli, poi ci posò sopra la guancia « Sarà alta! L'hai misurata? »

« Sì non ti preoccupare so già di avere la febbre, prima era a quaranta ma ora mi sento un po'- »

« COSA!? Hai preso l'antibiotico?! Vado a comprartelo! » fece per andarsene via ma gli afferrai il braccio cercando di farmi guardare.

« Ken, è tutto a posto, mi sento meglio. Alexy ed Armin mi hanno- »

« Dove sono? »

« Chi? »

« Quei due! »

Sospirai, possibile che doveva essere così nervoso? Da quando era tornato era decisamente molto più scorbutico del solito.

« Alexy se n'è andato, Armin è rimasto per darmi una mano...ma non ci disturberà, ho bisogno di parlarti. » spiegai sedendomi poi sulla sedia da un lato del tavolo, lui si mise di fronte.

« Va bene, dimmi. »

Presi un bel respiro e feci un sorriso per cercare di apparire tranquilla, anche se non lo ero per niente.

« Io e Nathaniel ci siamo lasciati, o più che altro ho capito che non aveva senso stare con lui. Ho fatto un sogno che mi ha aiutata a capire diverse cose... » mi presi una pausa a causa di una forte fitta alla testa, poi continuai « Ovvero che sono innamorata di Castiel come prima, ma anche di Alexy. Tutto ciò che mi ha fermato finora sono stati i miei sentimenti per lui, ma dato che Alexy è gay...o comunque, non può veramente innamorarsi di me, al massimo potrebbe essere confuso o che so io...Ne parlerò apertamente con Castiel, ed aspetterò una sua risposta. » conclusi con un altro grande respiro, Ken era rimasto tutto il tempo immobile a fissarmi.

« Ah. » fu la sua unica risposta, sapevo che non ne sarebbe stato felice.

« Ken io...so quello che tu provima...purtroppo tu per me sei soltanto un amico, vorrei esserlo anch'io per te. » feci per prendergli la mano ma la ritirai subito indietro, non era la mossa giusta.

Improvvisamente fu lui a prendere la mia mano e a tenerla stretta, lo guardai perplessa.

« Lo so, l'ho sempre saputo...ma speravo che un giorno...sai, avrei potuto fare colpo su di te. Comunque, dato che sono un amico per te, mi comporterò da tale. Perciò sono felice del fatto che vuoi parlare con Castiel. » fece un sorriso, anche questo forzato, ma più deciso. Finalmente aveva capito...avevamo chiarito!

Con tutte le belle ragazze in giro poi mi avrebbe dimenticata facilmente, adesso che si era rassegnato magari avrebbe iniziato a guardare anche le altre.

« Grazie Ken...per me è importante che tu abbia capito. » ricambiai il sorriso, ma a quel punto il suo svanì.

« Ti chiedo...solo una cosa. » mormorò stringendo ancora di più la mia mano.

« Dimmi... »

« Chiamami Kentin. »

Risi e mi alzai per abbracciarlo, una volta vicino al suo orecchio lo strinsi più forte.

« Non posso, tu rimarrai sempre Ken. » sussurrai per poi allontanarmi, anche lui si mise in piedi.

« Immaginavo che avresti rifiutato. » mi scompigliò i capelli ed andò verso la porta « Hai già sistemato tutto? »

« No...devo ancora parlare con Nathaniel e chiedergli scusa, quando mi riprendo dirò tutto a Castiel. »

« Va bene...mi raccomando sempre così decisa! » mi strizzò l'occhio ed uscì fuori di casa, lo salutai con la mano finché la porta non si chiuse.

Ero così contenta, aveva capito!

Adesso era il turno di Nathaniel, avvisai Armin che era andato tutto bene e subito dopo lo chiamai.

« Pronto? »

« Ciao Nathaniel...vorrei parlarti. »

« Mi spiace ora non posso. »

« Eh? »

Non mi aspettavo una risposta del genere, era poi eccessivamente fredda...evidentemente ce l'aveva con me.

« Ma Nathaniel...è importante, devo solo- »

« Se ho altro da fare è inutile insistere, ci sentiamo. »

« Aspetta! »

Lo sentii sospirare e lo feci anch'io.

« Dimmi. »

« Volevo...solo chiederti scusa, mi dispiace di averti illuso. Mi dispiace di averti fatto perdere tempo. So quanto hai provato a farmi innamorare di te ma...purtroppo non è successo. Scusa, mi spiace tantissimo...non ti chiedo di tornare amici, magari mi sputeresti in faccia...vorrei solo che mi perdonassi, anche se è difficile. »

Chiuse la telefonata non appena passò qualche secondo dalla fine del mio discorso, appena il tempo di capire che era finito.

Non pensavo che avrebbe reagito così, di solito si comportava diversamente...forse l'avevo veramente ferito e mi sentivo malissimo per questo.

Dopo qualche istante però suonarono alla porta, andai ad aprire e qualcuno mi travolse. In poco tempo le mie labbra erano posate su quelle di qualcun altro...il tocco così dolce e delicato era lo stesso di Nathaniel. Sì, era Nathaniel.

Ero riuscita a vedere i capelli biondi e la sua cravatta azzurra, ed aprendo gli occhi confermai la mia ipotesi già quasi accertata.

Non ebbi nemmeno il tempo di cercare di allontanarlo che già l'aveva fatto lui per abbracciarmi, sentirmi stretta dalle sue braccia mi dava una sensazione rassicurante.

« Certo che voglio tornare amico con te...non riuscirei a passare un solo mese fingendo che tu non esista, che non sia importante per me...non devi scusarti di niente, sapevo come sarebbe andata a finire perciò ero consapevole di illudermi. » disse stringendomi sempre più forte.

Lo lasciai fare abbandonando tutte le mie forze, mi prese il viso dandomi un altro bacio sulla fronte per poi tornare ad abbracciarmi con tutto l'affetto che potesse donarmi.

« Grazie...Nath...scusa... »

Scoppiai in lacrime, mi sentivo così tremendamente in colpa per tutto e tutti perché avevo capito in ritardo, come al solito.

Ed in quel momento ero così stupida, ogni lacrima non faceva che confermarlo.

Cominciò ad accarezzarmi i capelli per tranquillizzarmi, ed in effetti dopo un po' funzionò.

Ci sedemmo sul divano e presi un bel respiro, mi passò un fazzoletto così che potei soffiarmi il naso. Subito dopo poggiai la testa sullo schienale e fissai il soffitto.

« Grazie ancora Nathaniel... »

« Non devi ringraziarmi, non ho fatto niente. » mi prese per la spalla facendomi posare la testa sulla sua.

« Sì invece...hai fatto troppo, per una che ti ha ferito. »

« Non importa, io sono felice se tu sei felice. Voglio che torniamo ad essere amici...perciò quando andrai a dire tutto a Castiel vedi di dirmelo. » sorrise schioccandomi un dolce bacio sulla guancia.

« Va bene! Lo farò! » ricambiai il sorriso e sospirai, in quell'istante Armin uscì fuori dalla mia stanza.

« Hai chiarito anche con lui? » domandò sorridendo, annuii ridacchiando un po' per la reazione del biondo.

« Anche lui era qui!? »

« Sì mi ha aiutata dato che né Castiel né Alexy sono stati molto affidabili. »

« ...Alexy? »

« Mh... » mi allontanai per poi alzarmi lentamente.

« Ti senti meglio? » chiese il bruno.

« Sì...ma dovrei misurarla di nuovo. »

« Già... » mi passò il termometro e tornandomi a sedere, come se alzarmi fosse così facile da permettermi di farlo di nuovo tra qualche minuto, mi misurai la temperatura.

« Allora immaginavo bene...ti sentivo calda e stanca. »

« Sì...prima l'avevo a quaranta. » mormorai tenendomi il braccio, lui sussultò.

« Quaranta!? E non sei andata in ospedale?! »

« Non sono mica una bambina! E poi non ero sola...lui ed Alexy mi hanno aiutato, prima. »

« Ma se hai detto che Alexy non è affidabile... »

« Ha litigato con Castiel, per questo. »

« Ah...capisco. »

Quando il termometro suonò potei assicurarmi che era diminuita, certo non stavo poi così bene ma trentanove senza prendere nessuna medicina era decisamente un gran passo.

« Vado a prenderti qualcosa, torno subito. » disse Nathaniel, gli detti i soldi ed uscì di casa per andarmi a prendere un antibiotico.

Armin si sedette al mio fianco e riaccese la PSP, mi voltai verso di lui lasciandomi sprofondare sul divano.

« Sembra andare tutto così bene... » mormorai sorridendo, il ragazzo sospirò.

« Lo spero per te. »

Non continuai il discorso, non volevo disturbarlo dal suo mondo tecnologico dal quale io ero scappata solo qualche anno fa.

Forse se non l'avessi abbandonato a quest'ora non sarebbe qui, io sarei ancora a casa da uno dei miei perché tanto avevo uno sfogo. Forse non avrei mai incontrato né lui, né Castiel, né Alexy, né Nathaniel, né Rosalya.

Ken sarebbe stato il mio unico amico, e chissà magari sarei stata felice.

Ma avevo appena imparato che vivere nel passato, pensare a cosa sarebbe accaduto se avrei reagito diversamente, non serve a nulla, anzi. Era il primo passo per la depressione, ovviamente niente a che vedere con i miei stupidi problemi sentimentali.

Eppure per quanto stupidi dovevo risolverli.

Con tutti quei pensieri piano piano la mia mente si confuse, senza accorgermene tutto diventò sempre meno nitido, scuro, nero...

Mi addormentai in poco tempo, l'ultima cosa che riuscii a sentire fu la porta che si apriva.

Poi il nulla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autrice: Udite udite... *rullo di tamburi* la storia sta per giungere al termine! Sì, in mezzora sono giunta alla conclusione che un finale *censored* non guasterebbe! Comunque, per non fare un angolo dell'autrice troppo censurato...vi dico che questo capitolo, stranamente, mi convince. Non l'ho scritto forzatamente, avevo già un'idea in testa di cosa fare, forse perché è stato molto semplice da scrivere dato che va tutto bene.
Sono curiosa di sapere come secondo voi potrebbe finire, giuro che non mi lascerò condizionare dalle vostre opinioni!
Allora al prossimo capitolo (penultimo)!
Caster_Gamer

  
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