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Autore: Ibelieve93    14/10/2013    2 recensioni
Marco e Clarissa .
I due si amano da sempre.
Entrambi non vedono l'ora di laurearsi e di sposarsi per andar a vivere insieme e costruire una famiglia.
Amarsi in tutto e per tutto.
Un giorno, un litigio , la gelosia e un terribile incidente tenteranno di separarli.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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NON LASCIARMI , IO SONO QUI ! 





Capitolo 16.  Amore o orgoglio ? 




 
 
Clarissa guardò il display del suo cellulare.
Nessuna chiamata, nessun messaggio.
L’orologio segnava le 15:30
Mezz’ora , e tu non sei qui.
Le si formò un nodo in gola.
Rimarrò qui fino alle 16:00 , ti prego non deludermi.
La sua mente iniziò a darle possibili motivi per quel ritardo.
  1. Si era dimenticato
  2. Magari non aveva ancora letto il messaggio
  3. L’auto non partiva
  4. Era in mezzo al traffico
 
 
Ma dov’era questo traffico ? Le strade erano per lo più deserte a quell’ora del giorno, anche se erano in una città di mare… quindi il quarto punto era da escludere .  
Sbuffò e chiuse per un attimo gli occhi massaggiandosi le tempie .
L’arrivo di un sms la fece sobbalzare .
Speranzosa andò a visualizzarlo , ma presto comprese che non era da parte di chi si aspettava .
Era Monica : “ Tesoro è arrivato? State chiarendo?”
Una lacrima le rotolò inaspettatamente sul viso , ma poi scosse la testa e chiuse le mani a pugno.
Non vuoi venire da me? Perfetto ! Verrò io da te! A casa tua!  Minacciò mentalmente, preparandosi a raggiungerlo.
Ma all’improvviso , un rumore familiare la fece girare di scatto verso sinistra e sgranare gli occhi .
Una bmw grigio metallizzato stava avanzando proprio verso di lei : l’aveva riconosciuta dal rumore del motore  .
Era Marco.
Clarissa alzò gli occhi al cielo sospirando di sollievo e gioia al tempo stesso.
Le aveva dato la possibilità di spiegare , e ciò non poteva che renderla felice.
 Il ragazzo parcheggiò l’auto in uno dei pochi posteggi riservati ai clienti del bar e mentre Clarissa percepiva la speranza iniziare a farsi strada nel resto del cuore , con l’obiettivo di conquistare anche il resto del corpo, Marco scese dall’auto , gli occhi azzurri nascosti dietro occhiali da sole scuri.
“ Ciao” lo salutò per prima Clarissa, che avrebbe tanto voluto dargli un bacio sulle labbra .
Lui trasse un profondo respiro e preferì mantenere le distanze : “ Ciao, mi dispiace per il ritardo ma…non importa .”
“Come stai? ” aggiunse poco dopo , ma in tono freddo
“ Bene” si affrettò a dire lei, voleva subito arrivare al dunque.
Marco annuì con una smorfia sulle labbra , ma non aggiunse altro.
La ragazza fu così costretta a farsi forza e prendere l’iniziativa : “ Prendiamo qualcosa di fresco al bar ? Oppure facciamo una passeggiata nel parco qui dietro l’angolo ?”
“Passeggiata” decise lui , e si incamminò per primo.
Clarissa all’inizio fece fatica a tenere il suo passo, ma fortunatamente quando entrarono nel piccolo parco il ragazzo decise di rallentare, così da permetterle di stare al suo fianco.
Si fermarono fra le radici di una enorme quercia , per stare un po’ all’ombra .
Le foglie di un verde intenso sui rami erano scosse continuamente da un leggero venticello caldo e producevano un suono rilassante , che aiutò Clarissa non poco a superare quel momento complicato. 
 “ Mi sei mancato” 
Inutile girarci intorno, era la pura e semplice verità.
“ Clarissa , non perdiamo tempo in chiacchere ” tagliò corto lui appoggiando una mano al tronco e non degnandola neppure di uno sguardo.  
Lei annuì strofinandosi le mani : “ Ho apprezzato molto il fatto che tu sia venuto. Comunque…sei qui perché vuoi sapere il motivo per il quale non ti ho detto nulla , non è così ?”
Marco si voltò completamente verso di lei togliendosi gli occhiali da sole.
Fu un vero piacere per Clarissa incontrare i suoi occhi azzurri che non vedeva da giorni.  
“ Si, esattamente. Spiegami il perché gli altri avevano il diritto di sapere ed io no! Io, sarei dovuto diventare tuo marito”
La ragazza sgranò gli occhi color nocciola, dimenticandosi di rilasciare il respiro : “hai detto… sarei dovuto diventare , perché? Non lo vuoi più? ” gli chiese incredula , il cuore pronto a spezzarsi in mille pezzi nel petto . “Marco dimmi il perché?” continuò lei agitata, afferrandogli un braccio senza stringerlo .
“Hai perfettamente capito. Ed il perché di questa mia decisione è semplice. Io non voglio una moglie con dei segreti.”
Vuole spaventarmi ?Ci stai riuscendo benissimo Marco .
“ Cavolo Marco, ma perché non capisci! Sei così orgoglio da non capire il perché di quel mio comportamento ? Non sei mai stato così!” esclamò lei disperata
“ Sono qui per capire,  infatti! Voglio sentire cosa hai da dirmi!” rispose a tono
“ Marco non ti ho detto nulla di Andrea perché avevo paura…” iniziò lei passandosi le mani fra i capelli biondi, un gesto per cercare di allontanare un po’ di tensione.
“ Paura di cosa? Se avessi saputo avrei potuto evitare ciò che è successo a quella benedetta festa! Ma tu hai preferito star zitta! Nascondermi tutto ! Clarissa non ne posso più di questa situazione. ” ammise fulminandola con lo sguardo
Lei si morse le labbra, gli occhi nuovamente lucidi: “ Marco, avevo paura che facessi qualche sciocchezza.”
“ Sai che non sono il tipo. Stavo arrivando a mettere per bene le mani addosso ad Andrea quella sera, perché stava per farti del male , molto male . ” le ricordò lui , ma lei scosse la testa : “ è vero, hai ragione ma…”
“Spiegami allora la tua paura perché io proprio non la capisco” e le afferrò le spalle
Un’altra lacrima rotolò sul viso della ragazza, che decise di abbassare lo sguardo : “ Avevo paura di perderti  , in qualche modo .”
“ Clarissa sono qui! Mi stai perdendo adesso per questo tuo silenzio!” ribatté lui
“Marco metti da parte quel tuo stupido orgoglio per una buona volta ! ” gridò allontanandosi di qualche passo da lui e voltandogli le spalle  
Clarissa si sentiva impazzire.
Non poteva sopportare quell’ assurda discussione , non poteva perderlo.
Non per un suo ennesimo errore e per quel lato del carattere di lui.  
“ Io sarò anche orgoglioso , ma tu ? Tu , da quanto tempo mi nascondevi tutto questo?” chiese allargando le braccia
“ Circa tre mesi” confessò lei mordendosi le labbra
“TRE MESI?” urlò lui “ e non hai mai pensato di dirmi di Andrea ?”  
Lei incatenò lo sguardo con il suo , il dolore in lei si fece strada fra la rabbia e i ricordi di qualche mese prima : “Marco eri in coma quando Andrea mi ha inviato il primo messaggio! Tutto è iniziato subito dopo l’incidente. Come potevo dirti di lui ?”
Un sorriso amaro affiorò sulle sue labbra : “ Tu non puoi sapere, tu non puoi capire cosa ho passato in quei lunghissimi giorni. Mi sentivo morire , letteralmente. Tu tra la vita e la morte, Andrea che mi inviava messaggi che non facevano altro che spaventarmi , io…io che non sapevo più cosa fare!
Non ho mangiato per giorni, ho addirittura pensato in un folle momento di lasciarmi andare! Monica era l’unica persona con la quale riuscivo a parlare!”
 Marco non disse una sola parola mentre la ragazza continuava il suo discorso e gli puntava un dito contro:
“Marco , quando ti sei risvegliato ero così contenta che avevo dimenticato ogni dolore ! Perfino dell’esistenza di quell’idiota! Ma quando sei uscito dall’ospedale avrei voluto dirti di Andrea , credimi…”disse portandosi le mani al petto
“…ma ormai era troppo tardi. Erano già passate alcune settimane . Così ho preferito non dirti nulla.
Non volevo farti allarmare, preoccupare. Avevo appena rischiato di perderti e…io…io…” non riuscì più a proseguire perché interrotta da violenti singhiozzi.
“Marco io ti amo” gridò lei con tutta se stessa e con il cuore in mano .
“ Guardami!” gli ordinò , quando vide che lui aveva allontanato gli occhi azzurri dai suoi color nocciola .
Il ragazzo obbedì ritrovandosela ad un soffio dalle sue labbra .  
Deglutì , provò a dirle qualcosa ma preferì scuotere la testa e appoggiarsi al tronco della quercia con un fianco.
Lei trasse un profondo respiro e si mise a sedere su una panchina poco distante .
Le mani sul viso per nascondere la rabbia e il dolore .
Non pensare al tuo orgoglio, e ritorna da me .
Una mano le sfiorò i capelli, all’improvviso .
“D’accordo adesso basta” le sussurrò lui “ avresti dovuto dirmelo…” aggiunse subito dopo  
“ma va bene così ” concluse con un sospiro.
Grazie amore mio, grazie per aver capito
Grazie perché per l’amore che provi per me,
hai rinunciato all’orgoglio che avrebbe potuto dividerci per sempre  
Si asciugò le lacrime in fretta e si rialzò
“ hai qualche altro segreto?” le domandò lui serio
Lei scosse la testa: “ No. Nessuno. ”
Lui le mostrò un piccolo ed incerto sorriso: “ Clarissa , promettimi che non succederà più una cosa del genere. Perché devo essere io a proteggerti, non tu. Non è un compito che spetta a te, ma solo a me.”
Lei rise piano : “ Niente più paure e segreti , promesso”
Marco la strinse a se scoccandole un bacio fra i capelli.
“ Vuoi rimandare il matrimonio?” chiese lei , pronta a tutto pur di non vederlo andar via di nuovo.
Gli occhi azzurri del ragazzo brillarono quando scosse la testa: “No. Tu sarai mia moglie fra poche settimane non serve rimandare.  ” e posò le labbra sulle sue. 
Sì io sarò la tua sposa,tua moglie  




Angolo Autrice 


Ciaoooo ^^  Questo capitolo era già più o meno pronto, gli ho dato un'occhiata e...allora cosa ne pensate? Spero vi sia piaciuto ^^ nel prossimo capitolo siete tutti invitati ad un bel matrimonio ;) 
Ringrazio Novalis e Minelli per aver recensito il capitolo precedente e tutti voi che continuate a leggerla :) 
ed ovviamente un grazie anche a chi l'ha inserita fra le proprie preferite, seguite e ricordate :)
Un bacione , a presto ;) 

 

 
   
 
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