Signori e signori siamo qui riuniti oggi..” disse Bill alzandosi in piedi e guardandoci con solennità. “Ma sentilo, ancora non ha bevuto ed è già ubriaco…”Disse Astoria senza preoccuparsi di tenere la voce bassa. “Pensa a fine serata come sarà ridotto.” le sussurrai divertito. “Io il suo vomito non lo pulisco.” rispose lei nello stesso modo.
Erano passati due giorni ed eravamo di nuovo riuniti attorno ad uno dei tavolini del paiolo magico: era il momento della resa dei conti. “...Per assistere al finale dell’epica sfida tra due forze contrapposte.” Bill continuava imperterrito e sempre più entusiasta: adorava quel genere di cose e il wisky incendiario lo mandava parecchio su di giri. “Nell’angolo verde un atipico Serpeverde, nostro stimato collega e campione in carica, Jooohn Tokaaai!”Al mio nome si alzarono urla fischi e risa, mentre io mi alzavo e mi inchinavo elegantemente al mio pubblico. “Nell’angolo giallo lo sfidante: neoassunto al ministero, un Tassorosso dal gran fegato…. Sean Ring!” Si alzarono altre urla mentre Sean inclinava il calice verso il suo pubblico. “Allora abbiamo la nostra fatidica busta: la apriamo?” Astoria si alzò in piedi solennemente e iniziò a rompere il sigillo.
“ Allora… Austen Mike... Corvonero! Bellamy Jordan Grifondoro!..”
“Taglia corto Astoria, dicci chi è il vincitore della sfida del secolo.” La interruppe Arthur.
”Non sto più nella pelle”.
“Come preferisci,” Disse lei un po’ seccata. “Vi perdete tutto il divertimento. Comunque vorrei informare il gentile pubblico che il piccolo Mike è a Corvonero come ci aveva predetto il buon vecchio Tokai”
“Bel colpo Lionel!” si complimentò Sean.
“Si bravo!” altre voci si unirono al coro. Lionel era arrossito “l’ho saputo con la posta del mattino, mia moglie era così felice!” balbettò.
“Tornando alla nostra sfida,” La voce di Astoria interruppe in attimo le congratulazioni facendo calare un silenzio d’attesa. “Hermione Jean Granger …” Disse lei scorrendo la lista lentamente per aumentare la tensione: ”Grifondoro!” La platea trattenne il fiato. “Come è possibile?” Mormorò Sean. “Questo è assurdo!” rincarai la dose io. “Incredibile, nessuno dei due ha indovinato!” disse Arthur attonito e aggiunse: ”è la prima volta che capita qualcosa del genere.”
“Bisognerà tenerla d’occhio quella strega” commentò Astoria e aggiunse: ”Se si sfugge al giudizio di John, e lui non è ubriaco, bisogna essere proprio persone straordinarie.”
“A me quei cinque galeoni! Con questi offriamo da bere ai nostri due perdenti!” Disse Bill, ripresosi in fretta dallo sgomento, intascò al volo la somma e volò al bancone ad ordinare da bere.
“Suvvia ragazzi non dovreste restarci così male,” provò a consolarci Lionel. “può capitare a tutti si sbagliare. La sfida è solo rimandata!”
Facile parlare per lui, ma la mia reputazione di infallibilità era stata rovinata per sempre da una bambina di undici anni: non c’era niente da stare allegri.
“Hai falsificato il rapporto?” chiesi a Sean.
“Ma come ti viene in mente?”
“La disperazione.”
Lo sapevo che non era possibile: Sean non lo farebbe mai. Dopo tutto è un Tassorosso, leale fino alla fine.
“Sai qual è la cosa più buffa?” Ci chiese Astoria con una marcata espressione di divertimento stampata sul volto. ”Entrambi avevate puntato su Corvonero.”