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Autore: Giuggia89    10/04/2008    6 recensioni
Finalmente sono tornata! Con il seguito di ‘Schifosi Ricatti’! Le cose procedono, il matrimonio fra Draco e Ginny è alle porte e la vita in casa Malfoy diventa pian piano quasi divertente. E il nuovo anno sta per cominciare…e non credete che tutto fili liscio! Succederanno molti pasticci, Voldemort stesso si intrometterà nella vita dei ragazzi. I ricatti non mancheranno ovviamente, così come gli intrighi amorosi, perché anche se all’apparenza sembra tutto filare liscio…beh, è solo all’apparenza! ‘Diabolici piani’ è il nuovo titolo, e prometto che ne vedremo delle belle! Leggete e fatemi sapere cosa ne pensate! ^-^
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Ginny
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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“Devo trovare Ginny! Non so dove sia…devo dirglielo, devo trovarla…”

Draco era disperato e camminava avanti e indietro nello studio del Preside, che stava convocando tutti i professori per comunicare anche ad essi l’accaduto e scoprire se qualcuno sapeva qualcosa.

“Calmati Draco, ora manderemo la professoressa McGranitt a cercarla. Tu non puoi uscire di qui. Piton arriverà tra poco con l’Elfa Domestica che hai trovato schiantata in camera tua…” Silente si avvicinò, cercando di calmarlo.

“Ma professore, io…io devo trovarla! Sto impazzendo…lei impazzirà! Che fine ha fatto nostra figlia?”

Non ce la faceva più. Non riusciva a crederci.
Era in preda al panico più assoluto, continuava a pensare al peggio.

Non riusciva a essere ottimista.

Voleva Ginny. Voleva Ginny al suo fianco. Ma lei non c’era.

“Posso capire Draco, ma ora, per il bene di tutti, è meglio che tu rimani qui. Ci serve la tua testimonianza.”

Draco guardò gli occhi azzurri e profondi del Preside, calmi.

Per un attimo, si perse. Quando tornò in se, annuì, rassegnato, e si lasciò cadere sulla sedia di fronte a lui, respirando profondamente.

Dopo pochi minuti, Piton fece capolinea sulla soglia, accompagnato da una frastornata Elfa Domestica, e subito dopo entrarono con lui anche Vitious e la Professoressa Cooman,

“L’Elfa Domestica non è in grado di testimoniare. Quello che posso dire è ciò che ho estrapolato dai ricordi confusi nella sua mente: qualcuno sembra averla aggredita alle spalle entrando dalla finestra mentre l’Elfa stava cullando la piccola. Non sembrano esserci altri particolari utili nei suoi ricordi.” Snocciolò Piton, secco, per poi lanciare uno sguardo dispiaciuto e un po’ preoccupato verso Draco.

“Severus, ho bisogno di sapere con chi sei entrato nel castello, sta notte. Se qualcuno può averti seguito o se hai notato qualcosa di sospetto. Sei l’unico che questa sera è uscito dai confini della scuola…”

Draco saltò in piedi “Significa che chi ha rapito Syberia potrebbe essere ancora all’interno della scuola??” Una piccola luce nell’immenso buio. Certo l’ultimo era l’ultimo dei suoi pensieri quello che Piton potesse essere complice del fatto.

Silente gli rivolse uno sguardo dispiaciuto. “Non credo, Draco. Chi è entrato nel castello può aver tranquillamente portato una Passaporta con se o aver usato qualunque altro metodo del genere. Una volta entrato, che è la parte più difficile, non è complicato uscire dalla scuola…” Affermò.

Draco si accasciò nuovamente sulla sedia, sconsolato.

“Professore, io personalmente non ho notato nulla di strano o particolare, nessuna figura che mi stesse seguendo. Mi dispiace, ma non credo di poterle essere d’aiuto in questo senso. E poi…se un mago senza permesso entra nella scuola, gli incantesimi di allarme dovrebbero mettersi in funzione, no?” Rispose, poco convinto.

In quel momento, la porta si aprì, lasciando entrare una professoressa McGranitt alquanto sconvolta.

“Mi dispiace Albus, non sono riuscita a trovare la ragazza da nessuna parte. E non è nel suo dormitorio e nessuno sembra averla più vista da quando Neville Paciock mi ha riferito di averla notata uscire dalla Sala verso le dieci di sta sera, durante la festa.” Era vicina al panico.

“Tranquilla, Minerva. Non pensiamo al peggio. Potrebbe semplicemente essere rimasta ancora in Sala Grande, in fondo la festa è finita da poco, o potrebbe stare tornando in questo momento nel suo dormitorio. Aspettiamo ancora un po’ prima di preoccuparci inutilmente.” Sentenziò il Preside.

Draco si alzò in piedi di scattò.

“So io come trovarla!” Perché non ci aveva pensato prima?

“E con quale dote paranormale che neanche io possiedo crede di riuscirci?” La Cooman lo osservò da sopra gli spessi occhiali a mezzaluna.

Draco la guardò storto. “Devo solo trovare Harry Potter…”

 

****************

 

-Poche ore prima-

 

“Mishra!”

Il ragazzo si fermò di scatto, voltandosi con sguardo interrogativo verso la voce che lo aveva appena nominato.

“Satine, che piacere vederti! Non pensavo che fosse più lo stesso, per te.”

Satine si avvicinò al ragazzo, titubante. “Infatti, ma ho bisogno di un informazione.”

“Visita interessata quindi…va beh, mi accontenterò comunque. Cosa desideri?” Sorrise sinistramente, ma amichevolmente.

“E’ permesso uscire dal castello, ogni tanto?”

Era nervosa. Si stava tormentando le mani, incrociate dietro la schiena, mentre cercava di chiudere la sua mente in modo che il flusso dei suoi pensieri non potesse venire captato in nessun modo.

Il ragazzo continuò a sorridergli, ma ora sembrava divertito. “Certo che si può.”

Satine storse il naso. “E come si fa?” Era troppo facile.

“Bisogna chiedere il permesso al responsabile, specificando data, motivazione e meta. Stando attenti a essere convincenti però…!”

Ecco, era ovvio che c’era l’inghippo. Sbuffò “Bene. E a chi dovrei rivolgermi?”

Mishra scoppiò a ridere. “Per tua fortuna mia cara il responsabile sono io!”

Satine non riusciva a crederci. Non poteva realmente avere così sfortuna!

“Allora dove vorresti andare?” Si fermò davanti a lei, a pochi centimetri, sovrastandola con la sua altezza e con il suo tono canzonatorio. “Ricordati che devi essere convincente!”

Satine deglutì più volte. “Volevo andare ad Hogsmeade. Devo comprare della nuova biancheria intima, e un nuovo paio di scarpe. Sono stufa di avere sempre le stesse cose addosso.” Rispose, cercando di risultare il più tranquilla e il più normale possibile.

“E, sentiamo, per quanto tempo pensi potrebbe durare la tua visita?” Si avvicinò maggiormente.

“Non lo so…! Qualche ora! Come faccio a saperlo prima?” Era troppo nervosa. Avrebbe finito per combinare qualche casino.

Mishra scoppiò a ridere sonoramente, prendendola per i fianchi e tirandola a se. “Farò finta di credere a quello che mi hai detto ma tu devi darmi qualcosa in cambio…una sorta di incentivo, mettiamola così!”

“Mishra, lasciamo stare…non ho intenzione di fare proprio niente. Lascia perdere, me ne vado.” Si divincolò e si incamminò nuovamente verso la sua stanza, mentre Mishra la seguiva con sguardo divertito.

“Come preferisci…ma sai dove trovarmi, quando vorrai!”

Si voltò dall’altra parte.

In quel momento aveva un compito piuttosto importante da svolgere.

Dopo poco, raggiunse l’atrio, dove lo attendeva una figura incappucciata.

“Mishra…” L’uomo inchinò il capo, in segno di saluto e rispetto.

“Sei pronto?” Chiese, duro, infilandosi il cappuccio mentre si incamminavano nel freddo cortile.

“Certo. Anche se non mi dispiacerebbe essere informato del motivo di questa visita.” Rispose, in tono aspro.

“Severus, se il Signore Oscuro non te ne ha reso partecipe è perché non si fida di te, come finalmente ha capito che deve fare. Comunque, il giudizio non spetta a me. Sinceramente la tua vigliaccheria e il tuo doppio gioco non mi interessano. Io devo solo svolgere il mio compito…”

“Non è questo il punto. E’ che non vorrei che fosse fatto del male agli studenti…” In quel momento, il tono aspro venne incrinato da una vena di preoccupazione.

“Tranquillo, come ti ha già detto più volte l’Oscuro Signore, non è quello il nostro compito…”

Arrivati fuori dal castello, si smaterializzarono.

“Benvenuti…” Una voce fredda e familiare li accolse. “Sono contento di vedere che il vecchio Severus non ci ha ancora venduto al vecchio barbuto…” Voldemort sembrava compiaciuto, mentre Mishra e Piton si inchinavano di fronte ad esso.

“Mishra, sai cosa devi fare…conto su di te. Lo farei io stesso, se mi fosse possibile. Ma purtroppo la mia condizione di mago mi rende impossibile entrare nella scuola senza un permesso…e credo che Silente non me lo concederebbe molto volentieri.” Si abbandonò ad una fredda risata. “In ogni caso, andate, ora. Sto aspettando una visita. E voi non dovreste fare tardi.” Scosse la testa, divertito.

Mentre le due figure, dopo essersi inchinate, si avviarono verso il cancello della scuola, Voldemort si incamminò verso una quercia poco lontano doveva aveva deciso di mettere in scena il proprio personale spettacolo.

Tutto quello lo divertiva molto. Già pregustava il gusto della sua vittima.

Aveva sbagliato, tutti quegli anni. Aveva sempre fatto tutto avventatamente. E invece no, bisognava programmare. Programmare tutto in ogni minimo dettaglio.

Scoppiò in una fragorosa risata, mentre in lontananza una piccola figura femminile si stava avvicinando.

Era stato fin troppo facile. Quasi più facile che con quello sconsiderato di Harry Potter.

Quella ragazzina ingenua.

Non vedeva l’ora di averla tra le mani.

Certo, il suo scopo era un altro.
Ma perché non ci si poteva anche un po’ divertire, con il lavoro? Era un bocconcino così fresco…e così impertinente!

Vide la figura fermarsi poco distante e captò la sua volontà di tornare indietro.

Lasciò scivolare indietro il cappuccio, svelando il proprio volto.

Non gli riusciva di cancellare l’espressione divertita che aveva dipinta sul viso.

Tutto stava andando secondo i piani.

“Tu…?!” Sgranò gli occhi la ragazza, spaventata.

L’uomo rise. Non si tratteneva più. “Già…sorpresa?!”

Lei rimase immobile. Non poteva essere vero.

Perché l’aveva attirata li? Voleva forse ucciderla? No, non aveva senso…non riusciva proprio a capire.

“Cosa…?”

“Cosa voglio da te?”

La ragazza annuì, senza sapere cosa fare. Non poteva certo voltarsi indietro e scappare! Primo, sarebbe stato inutile. E poi…non credeva che le sue gambe le avrebbero ubbidito, in quel momento.

“Avvicinati.” Le ordinò. Ma vedendo che lei non reagiva, riprese “Avvicinati. Tranquilla, non ti voglio fare del male. Anzi…”

Mosse un passo verso di lei, e la sfiorò con una mano, fredda, sulla guancia.

Ginny si riscosse dal pesante torpore che l’aveva avvolta. Un brivido molto intenso la percorse dalla testa ai piedi.

“Come spera che io creda che ha fatto tutto questo e mi hai attirato qui con la semplice intenzione di scoparmi?” Ringhiò, scostandosi di scatto, resistendo alla fortissima tentazione di buttarsi fra le sue braccia.

Voldemort rise. “Non chiedere cose che sai che non ti dirò, piccola…”

La mise a tacere, afferrandola per i fianchi.

Cominciò a baciarle il collo con le labbra gelide che però facevano tremare il corpo di Ginny, che provava sensazioni mai provate se non nei suoi sogni.

“Cosa mi ha fatto? Che incantesimo ha usato?” Sussurrò, spaventata e disgustata, ma allo stesso tempo persa in quel mare di sensazioni.

“Ci sono molte altre cose che vanno al di la degli incantesimi, mia cara…” La trascinò verso l’albero. “Magia più antica…e più profonda.” Le scostò il vestito e vi insinuò la mano.

Quello era troppo. Non riusciva più a controllare le sue azioni, il suo corpo.

Dentro di lei il piacere scorreva come un liquido caldo, intenso, la faceva sentire viva, potente, persa in un limbo perfetto di lussuria.

Si aggrappò alla schiena dell’uomo, senza neanche più rendersi conto di chi fosse, ma sentendo solo il piacere che le procurava, dispersa nel profondo degli occhi neri.

Lui le entrò dentro, e lei a quel punto non era più se stessa, era totalmente smarrita in quella spirale di piacere.

Ci volle poco prima che raggiungesse un orgasmo come mai le era successo, per poi cadere a terra, in ginocchio e sfinita, mentre Tom Riddle, alias Voldemort, si allontanava soddisfatto.

Si accasciò contro il tronco dell’albero, cercando di riconquistare la lucidità perduta.

Si sentiva come drogata.

Poi rifletté sul fatto che doveva assolutamente tornare al castello.

L’unica idea che le balzò in mente fu di raggiungere la poco distante Stamberga Strillante.

E così fece.

Quando rispuntò nel castello, affannata e ridotta allo stremo della forza psicologica, si lasciò cadere per terra, sfinita, mentre le lacrime cominciarono a bagnarle il viso distrutto.

Non poteva essere successo. Non davvero.

Ancora però non riusciva a capire. Perché Voldemort avrebbe dovuto fare ciò?

Piangeva silenziosamente, cercando una spiegazione che non trovava.

E pensava a Draco. L’aveva tradito.

Forse non per sua volontà, ma era successo.

E le lacrime continuavano a scenderle lungo le guance senza che lei potesse fermarle.

 

****************

 

Aprì la porta velocemente. Era teso.

“Potter...” Attirò l’attenzione del ragazzo, che si voltò sorpreso a guardarlo.

Chiuse un occhio, cercando di vederlo meglio. “Malfoy! Che ci fai di nuovo qui? Ammettilo che hai una gran voglia di vedermi nudo…” Harry scoppiò a ridere, insieme alle tre ragazze.

Erano tutti e tre molto più ubriachi di un oretta prima.

“Alzati Potter. Mi serve il tuo aiuto. Syberia è stata rapita e non riesco a trovare Ginny…” Non aveva voglia di perdere tempo in quel modo.

“E scusa, ma cosa diavolo centro io?” Harry storse il naso, voltandosi completamente verso il ragazzo e appoggiando il mento sulle mani, sul bordo della vasca.

“Potter, Cristo! Ginny mi ha parlato, un tempo, di una specie di Mappa che tu hai…non lo so! So solo che tu puoi trovarla!” Gesticolò.

Il suo tono era implorante. Questo sorprese molto Harry, che in un attimo di lucidità comprese le parole del ragazzo.

Sgranò gli occhi “Ma tu non dovresti saperlo!” Si scandalizzò.

“Potter, cristo! Per favore! Mi vuoi o no aiutare…?” Odiava doverlo fare. Stava male al pensiero di quello che stava facendo. Stava praticamente implorando Potter per avere il suo aiuto. Era disgustoso.

Harry lo fissò per un lungo minuto, e poi sembrò realizzare.

“Syberia…? Oddio!” Si alzò di scattò dalla vasca, afferrando un asciugamano poco lontano, barcollando vistosamente.

Draco assunse un espressione disgustata, e lo asciugò con un colpo di bacchetta.

Harry si osservò per un attimo, stupito, poi ringraziò Draco, cercando nel frattempo di rivestirsi.

“Harry…dove vai? Rimani con noi…!” Lo implorò Romilda dalla vasca, mentre una delle altre due ragazze si era appena stesa sul bordo, addormentandosi.

“Non posso…devo andare. C’è un problema…!!” Stava cercando di infilarsi i pantaloni, ma inciampò vistosamente.

Draco lo sostenne in tempo.

Ci volle troppo tempo perché si rivestisse, e Draco diventava nervoso ogni minuto di più.

Quando finalmente riuscirono ad uscire dalla stanza, Draco dovette, suo malgrado, cercare di reggerlo in piedi, se voleva riuscire a farsi aiutare.

Nei corridoi bui e deserti della scuola, Draco cercava di orientarsi, anche se non sapeva esattamente tutte le strade migliori per arrivare al dormitorio dei Grifondoro.

Svoltando un angolo, sbuffando senza ascoltare le cose senza senso che Potter stava blaterando, Draco scorse una figura in un angolo, rannicchiata.

Si illuminò all’improvviso, riconoscendo Ginny.

Lasciò Harry al suo destino, e raggiunse la ragazza, abbracciandola forte.

“Oddio, Gin…ti ho cercato ovunque! Ti abbiamo cercato ovunque…! Dov’eri…? Ehi! Perché piangi…?” Era un po’ sconcertato. Che già sapesse…?

Ginny si asciugò gli occhi. Non poteva dirgli niente. Non poteva.

Lo abbracciò e lo baciò. “Mi sei mancato, Draco. Scusa per prima…non volevo…” Singhiozzò.

Draco le prese il viso tra le mani, stampandole un bacio dolce sulla fronte.

“Amore…c’è una cosa che devo dirti…una cosa che non ti piacerà…” La sua voce si incrinò. Era una cosa troppo brutta. Non voleva dirgliela.

Stava male.

Ma doveva. Doveva dirglielo. Lei doveva sapere.

E loro avrebbero affrontato la cosa insieme.

 

****************

 

Eccoci qui…siete tutti più contenti?? Beh…siatelo per poco ancora! XD Ehm ehm…io ho avuto un sacco di idee malsane, dopo questo capitolo…XD Solo che mi sono state bocciateeee! Ma uffaaaa! Va beh a parte ciò…(^_-)….non so, spero vi sia piaciuto! A me la scena con Mishra e Satine piace un sacco! (le scene che scrivo a scuola durante le ore di filosofia o storia sono sempre le migliori…XD)…per quanto riguarda Mishra…cominciate pure a credere che sia strano e particolare, perché lo è…XD Basta…sto zitta.

Fatemi sapere!!! E grazie grazie grazie mille per i commenti!! XD Il rapimento di syberia ha un po’ riscosso gli animi! Ahah! XD

Bacioni a tutti

 

Giuggia!! ^_-

 

Ps: è possibile che, causa problemi tecnici (…sono via!), non riesca a pubblicare prima della prossima settimana…chiedo il vostro perdono! ^^” Però intanto vi avviso che non sparisco! Bacioni…^-^

 

Ringraziamenti:

 

Ginny88: ma amore……!! Che colpa ne ho io?? Sighsigh Se Voldy è cattivo cattivo e ha rapito la piccola Syberia…beh…mica ci posso fare nulla! Io sono solo la povera autrice che riporta i fatti!! XDXD Ehm ehm…comunque…io SO che mi odio, ma tranquilla…^-^ Prima o poi si risolverà tutto…XD Bacissimi alla prossima! Ps: non ti illudere che tra Ginny e Draco vada tutto bene, d’ora in poi…………!

 

Thaissa: wow! Ciao! Quanto quantissimo tempo! XD eh eh! Il rapimento ha suscitato un po’ di odio nei miei confronti…XD ma tranquilli, andrà tutto bene!!! …(????) Ehm…cosa centro io? Io poverina vi racconto solo quello che succede! XD Ok, sto zitta, che rischio il linciaggio! ^^ Spero ti sia piaciuto anche questo! Bacioni alla prossima! ^-^ …e grazie!!! ^//^

 

Ciiiii: beh, anche se Voldemort era con Ginny, non vuol dire che non l’avesse commissionato lui! XD ^-^ Comunque…wow, sono contenta che qualcuno abbia giudicato un idea geniale quella di far rapire Syberia! Ahah! Era la base di questa storia (e lo so che arrivarci dopo dieci capitoli è stato un po’ una mia pecca), quindi…contenta che ti sia piaciuto! ^-^ Tranquilla comunque, mica sono così pazza da far del male alla mia piccolina preferita figlioletta! ^-^ Bacioni alla prossima e grazie grazie mille! ^-^

 

Cicci 12: grazie mille per i complimenti! Spero ti sia piaciuto tanto anche questo…^-^ Comunque…beh, Harry Potter è pur sempre Harry Potter…è sempre stato già di per se famosissimo in tutta la scuola fra tutte le ragazze da sempre…è ora che se ne prenda anche un po’ i frutti…XD In ogni caso…tranquilla, quello che Draco ha fatto in sei anni non può certo farlo Harry in sei mesi! E poi, non è il tipo…è solo un po’ giù e si diverte un po’ lasciandosi trascinare da Romilda…^-^ Semplice…Bacini alla prossima! ^^

 

Noemi Malfoy: ehm…lasciamo perdere l’idea di Draco che si infila nella vasca perché l’avevo pensata e anche scritta, ma poi era venuto qualcosa di SCANDALOSO e particolarmente scabroso, cadendo un po’ troppo sulla banalità perversa…quindi ho optato per il far uscire il nostro Draco di scena di corsa…XD La Parkinson non era proprio solo per il Marcio che piangeva, comunque hai perfettamente ragione…e anche la seconda opzione che hai suggerito, era la mia seconda idea dopo la vasca…XD Però poi ho optato per lasciare che ciò avvenisse in seguito, in relazione più logica con gli eventi…ops…forse non dovevo dirlo! Questo suona un po’ come uno spoiler! Ahah Ok, chiudo il becco…tranquilla per la piccola Syberia cuccioletta, non farei mai del male alla mia bambina!*-* (Ma è la mia!!! NdGinny) (taci tu…l’ho comunque creata io! NdGiuggia) La coppietta per ora è abbastanza ok, ma ci saranno dei risvolti non tanto belli per loro…U.U A presto e grazie mille!! XD Smack! ^_-

 

Seiryu: beh, avevo l’ispirazione!!! E poi finalmente ho ricominciato a ricevere recensioni, e sono molto molto contenta!!! ^-^ E i capitoli stanno uscendo meglio…sisi…comunque…beh, come la maggior parte delle scene di recente produzione su Draco e Ginny, quella scena era basata su mie esperienze personali. Odio sentire le persone dire “queste cose non ti riguardano, ecc” quando magari ci sei immerso fino al collo anche tu…in particolare se vuoi molto bene a queste persone…quindi sono contenta di aver trasmesso questa sorta di ‘dolore’ che si può provare quando qualcuno ti tratta così! ^-^ Comunque mi era necessario, quel litigio, per creare poi tutto il resto……XD Come la prima pedina del domino che cade…(come sono poetica oggi! U.U) Per Blaise…in realtà non ci sta provando con Herm…era solo un modo per svagarsi un po’ e una sorta di strano tentativo per ‘farsi odiare’ da Ginny…masochistico, ma necessario per lui…^-^ Comunque le tue ipotesi sull’uomo misterioso, il rapimento, ecc…era giuste direi! ^-^ Bacioni alla prossima e grazie grazie mille!!!

 

 

 

 

  
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