Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Ibelieve93    24/10/2013    3 recensioni
Stella Rossi è una hostess su uno degli aerei di lusso della compagnia Skyland .
Ama viaggiare ,volare , ma nonostante i suoi numerosissimi “avanti e indietro” per il mondo , non ha mai incontrato l’amore in vita sua .
Gabriel Gray , un poliziotto americano che non sopporta l'altro sesso per svariate ragioni , è costretto a proteggere Kevin , un sedicenne nonché testimone importante per un processo che si terrà in Italia .
Stella e Gabriel si incontreranno per caso durante un viaggio tutt’ altro che calmo da Los Angeles a Milano , e saranno costretti ad unire le forze per salvarsi la vita .
E se dovesse nascere l'amore ?
Il poliziotto e l'hostess cosa faranno ?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti

Capitolo 10. Nel cuore della tempesta





Gabriel

 
 
Io e Kevin avevamo una scorta che ci aspettava a Milano, ma adesso che i “piani” erano cambiati, non più.
Eravamo ancora una volta solo noi , io e lui , e non potevo neanche avvisare o chiedere consiglio al capo o a James .
Cosa avrei dovuto fare ? Troppe cose stavano iniziando a dipendere dalle mie scelte, ed io avevo paura di prendere una decisione sbagliata .
Due erano le strade: o la vita o la morte . Ed io cercavo di seguire la prima con tutte le mie forze .  
Il ragazzino non poteva trovarsi in pasticci peggiori .  
“ Non è mai successo ” disse George scuotendo la testa “ questa volta , qualcosa non è andata per il verso giusto”
Sbuffai sonoramente , poi gli dissi : “ Non importa, portiamo questo aereo a terra”
Lui mi sfiorò la spalla con una mano: “puoi contarci ”
Nel silenzio che seguì , io non riuscivo a pensare al fatto che tutto ciò che stava accadendo non poteva essere una coincidenza.
Samantha che voleva avvelenare Kevin perché minacciata . Un assassino a bordo che ha fatto fuori uno dei piloti e per poco stava per eliminare anche me…  
E se l’uomo che voleva far fuori Kevin avesse pagato per ottenere i suoi scopi chi doveva riempir di carburate i serbatoi di questo aereo ? 
Sì, far cadere l’aereo ! Kevin sarebbe morto di sicuro, e uno dei suoi uomini insieme a lui nel caso in cui avesse fallito…
Quel grassone che avevamo a bordo lo sapeva? 
Ma come avevano fatto a scoprire l’aereo sul quale saremmo saliti?
Avevano spie ovunque! 
Scossi la testa nervoso e strinsi i denti .
Quell’uomo, ricco e folle, stava per uccidere circa una cinquanta persone in un sol colpo per farne fuori soltanto una,  che avrebbe potuto mandarlo in prigione con una breve testimonianza !
Fortunatamente avevamo una pista su cui atterrare, ma quel pazzo lo sapeva ?
L’idea di scendere a terra iniziò a farmi paura.
No, troverò una soluzione. C’è sempre una soluzione a tutto!
                                                                              *****    
Stella
 
Quando vidi il segnale di “ allacciare le cinture di sicurezza” lampeggiare davanti a ciascun passeggero , mi allarmai.
Perché?
Scambiai un’occhiata con Charlot , Samantha ed Anne ma non dissi nulla e nemmeno loro aprirono bocca.
Si diressero in silenzio verso la nostra zona per sedersi ognuna al proprio posto , ma io decisi di prendere il posto di Gabriel al fianco di Kevin  
“ Cosa succede?” mi chiese lui incuriosito dallo strano segnale: “ Siamo arrivati? Di già?” e i suoi occhi si accesero di gioia.  
Non vedeva l’ora che finisse tutta quella storia . Mettere piede a Milano per lui significava testimoniare e vivere tranquillo il resto della sua vita.
Purtroppo non potevo dargli quella bella notizia…almeno per il momento .
Scossi la testa: “ no non siamo ancora arrivati, ma evidentemente ci sarà una tempesta in arrivo e quindi qualche turbolenza ” ipotizzai , poi però aggiunsi: “ anche se il tempo sarebbe dovuto essere sereno per tutto il volo”
Ero incredula, basita .
Cosa stava succedendo?
Kevin fece una smorfia di disappunto e guardò fuori dal finestrino: “ Spesso i meteo si sbagliano. Questa è una tempesta bella e buona ! ”
Mi avvicinai anch’io al vetro e notai il nero più totale.
Deglutii vistosamente .
Un minuto dopo i finestrini dell’aereo iniziarono ad essere aggrediti dalla pioggia battente e da grossi chicchi di grandine che producevano un rumore per nulla rassicurante .
“ ma perché siamo scesi nel bel mezzo della tempesta?” mormorai ansiosa
Volare sopra le nuvole sarebbe stato più facile!
Kevin mi guardò con un sopracciglio alzato : “ Forse siamo arrivati” ripeté per rassicurare se stesso e la sottoscritta.
Ma non potevo credere a quelle parole. Milano era ancora a qualche oretta di volo da dov’eravamo , sempre se i miei calcoli non erano errati .
Mi sentii comunque in dovere di dire : “ Non ti preoccupare. I nostri piloti sono i migliori, se hanno fatto una mossa del genere vuol dire che sanno quel che fanno ” mentii . Non amavo dir frottole , ma in quel momento era necessario. Sia per lui , sia per i passeggieri che potevano ascoltar la nostra conversazione.
Purtroppo il cretino non era affatto un pilota , e non sapeva proprio niente di questo aereo !
In campo di volo non aveva praticamente alcuna esperienza.
Ma George ? Lui invece aveva anni e anni di voli alle spalle , perciò doveva essere sorto qualche problema se ci trovavamo in quell’assurda situazione .
Ma che tipo di problema ? Avevano deciso di atterrare prima?
“ Pensi che io sia un’idiota?” mi domandò il sedicenne all’improvviso, con un’espressione offesa sulla faccia.
Lo guardai aggrottando la fronte . Come?
“ So perfettamente che lo sbirro non è qui perché sta pilotando questo aereo con l’altro pilota!”
Sgranai gli occhi. Aveva indovinato : “ Non volevo farti preoccupare” gli sussurrai sfiorandogli una mano
“ Lo so” mi rispose lui con un sorriso incerto sulle piccole labbra “ma io mi fido di Gabriel. E’ il migliore ! Altrimenti mi avrebbero dato un altro poliziotto come guardia del corpo , no ?”
Ricambiai il sorriso .
La fiducia che aveva in Gabriel, seppur lo conosceva da poco, era disarmante.
Gli scompigliai i capelli con un veloce gesto della mano: “ E’ vero ” convenni io, e non sapevo nemmeno da dove mi fossero uscite quelle parole.  
Kevin aprì la bocca pronto ad aggiungere altro , ma non uscì alcun suono dalle sue labbra  .
Una serie di turbolenze avevano iniziato a far traballare l’intero aereo.
Strinsi forte una mano di Kevin , che ricambiò con tutte le sue forze .
Era terrorizzato.
I passeggeri presero a parlare e a gridare tra loro in preda al panico.
Il pianto di alcuni bambini mi fece venir un nodo in gola , che difficilmente riuscii a mandar giù.
Troppo presa dai miei pensieri e dalle mie paure poi , non mi ero resa conto del fatto che il mio corpo si era irrigidito letteralmente contro il sedile . E come se non bastasse un “vuoto d’aria” mi colse del tutto di sorpresa,  ed io riuscii a trattenere un grido a stento .
Kevin si lamentò al mio fianco . Si sforzava di essere forte, ma non ci riusciva.
La verità era che lì dentro , avevamo tutti una gran voglia di pregare e piangere.
Non era la prima volta che volavo durante una tempesta, ma era proprio in quei momenti in cui la mia passione per il volo diminuiva.
Quelli erano in momenti in cui si rischiava davvero la vita.
Ed io mi sentivo in bilico tra la vita e la morte.
Ancora una volta un “vuoto d’aria” , ed io tremai dalla testa ai piedi.
Sentii letteralmente il mio corpo staccarsi dal sedile per poi ricadere di colpo al proprio posto contro la mia volontà .
Kevin liberò un singhiozzo mentre la luce nell’aereo prese ad andare e venire.
Nel panico, caos , generale mi ritrovai a pensare a Samantha, Charlot, Anne, George…e a Gabriel.
Conoscevo ognuno di loro , e tutti stavamo rischiando di morire chissà in quale modo su questo aereo.
Avrei tanto voluto scambiare qualche parola con loro in quel momento  , ma non era possibile.
Gabriel cosa stai facendo con George? Che sta succedendo?
Gabriel Gray 
Non so per quale motivo mi ritrovavo continuamente a pensare e ad assaporare il suo bel nome.
Lo sussurrai perfino .
Perché stavo pensando a lui in un momento del genere? Perché adesso che chiudevo gli occhi vedevo solo i suoi occhi smeraldini stampati nei miei ricordi… ogni suo gesto, ogni suo sorriso ?
Perché? Non riuscivo a capire .  
Cos’era questo peso, questa sensazione fastidiosa che mi prudeva l’anima?
Graffiava i miei pensieri e si insinuava in ogni mio capillare ?
Gabriel …Gabriel Gray
Ed il suo nome, anche soltanto pronunciato nella mente, riusciva a riscaldarmi il corpo ormai gelido e teso .
Nel mio cuore, nel mio stomaco c’era qualcosa che mai avevo sentito in tutta la mia vita , un qualcosa che fece partorire alla mia mente un pensiero , che mai avrei sognato di saper creare fino ad un attimo prima.
Sì, in quel momento sarei voluta stare fra le sue braccia 
Se dovevo morire…volevo trascorrere gli ultimi attimi di questa vita terrena al suo fianco,  respirando il suo profumo e accarezzando i suoi capelli biondi .
Lo volevo con me. 
Per me, solo per me .  
Non mi vergognai di quel pensiero, non mi pentii di averlo fatto.
Perché?
Perché era stato sussurrato dal mio cuore, dalla mia anima , e niente era di più vero e sentito .
Mi ritrovai a sorridere fra le lacrime , che scendevano copiose sulle mie guance .
Chiusi gli occhi e strinsi i pugni .
Stavo provando amore. In quel momento stavo provando amore, assurdo!
Per quell’idiota? Per l’elefante obeso?
Stavo percependo quell’antica forza agitarsi in me e scuotermi come nessun’altra cosa era mai riuscita a fare .
L’amore aveva conquistato anche me ?
Quel piccolo angolo vuoto nel mio cuore , che avevo continuato ad ignorare in tutti questi anni ,  si era riempito all’istante .
 Ed era così bello provar quello che stavo sentendo e pian piano conoscendo , che non ritenevo più giusto separarmene proprio adesso che l’avevo con me .
Volevo custodirlo gelosamente.
Non volevo perderlo, lasciarlo andare.
Era mio.  
Ecco come si sentivano tutte, ecco come si sentivano le mie amiche quando pensavano ai loro ragazzi .
Avevo sempre immaginato,  attraverso le loro parole , questo sentimento che mai avevo provato con così tanta forza. Ma ciò che avevo immaginato , non era neanche la metà di ciò che avevo scoperto.
Non c’erano parole per descriverlo. 
Mi ero innamorata davvero di un uomo che conoscevo da meno di un giorno?
Amavo un poliziotto che forse mi odiava , e non ricambiava i miei sentimenti?
No, aspetta Stella!
E’ troppo presto per parlare d’ amore…
No, forse ancora non sono innamorata, ma sono sulla buona strada.
Sì, Kevin aveva visto giusto. Avevo preso una cotta per lo sbirro . 
Ma quella cotta si sarebbe trasformata in amore ?  Avrei sofferto ?
Come mi sarei dovuta comportare con lui da questo momento?
Il solo pensiero di non poter rivedere più Gabriel mi fece star male .
Potevamo morire in quel momento , oppure una volta scesi da quell’aereo, le nostre strade si sarebbero potute dividere per sempre , perché Gabriel aveva il suo lavoro ed io il mio. 
Non c’era nessuna strada che poteva essere percorsa alla stessa maniera da entrambi . 
Ma di una cosa ormai ero del tutto certa:
Sin dall’inizio non mi ero sbagliata, qualcosa mi legava realmente a lui.
L’avevo capito dai suoi occhi, così diversi da tutti gli altri che avevo incrociato durante i miei viaggi.
Lui è stato in grado di conquistar le mie attenzioni . 
Anche se ancora non riuscivo a crederci!
No, non volevo perderlo.
Volevo imparare a conoscerlo sempre di più.
Che strane fantasie mi stavano ronzando nelle testa durante quel volo movimentato.
Strinsi più forte la mano di Kevin: “ Non lasciare che la paura allontani la speranza!”
No, tutto è possibile. Esiste ancora la speranza, e lei non può morire.
Io vivrò , vivremo
                                                                              *****
Gabriel
 
 
Non vedevo praticamente nulla , se non di tanto in tanto quelle saette azzurrognole che guizzavano fuori dalle nuvolette nere e cattive , per poi diramarsi come le radici di un albero nel terreno .
La cloche nelle mie mani tremava per le violente vibrazioni.
Più volte avevo dovuto stringere i denti per tenerla ferma.
Raffiche di vento volevano spostar l’aereo verso destra, e far tenere al mezzo l’assetto orizzontale non era affatto facile, per niente.
George al mio fianco non parlava. Era concentrato e attento ad ogni minimo movimento .
Il vetro davanti a noi era continuamente torturato dalla pioggia e dalla grandine che continuavano a scendere senza sosta.
Più volte la luce preferì andare e venire , ma ciò che doveva rimanere acceso per assicurarci un po’ di speranza reggeva ancora .
Più volte sentii il mio corpo sbattere contro il sedile , ma cercavo in tutti i modi di non darci troppo peso .
Le cinture mi stringevano bene .
“ La pista deve essere qui, non molto distante da noi” esordì George con voce cupa.
“ Iniziamo a scendere” decise un minuto dopo , ed io annuii soltanto .
Qualcosa andò storto, contro ogni nostra previsione ci fu un urto violento e terrificante .
Qualcosa aveva colpito l’aereo .
E ciò che successe dopo non riuscii neanche a capirlo.
Stavamo precipitando.
Una serie di spie e suoni assordanti capaci di trapanar pensieri e udito si diffusero nella cabina all’unisono rendendomi ancora più confuso .
George gridò nel trambusto: “ Tira più che puoi verso di te!”
La cloche. Dovevo tirarla verso di me.
Non so come riuscii a farlo, il mio corpo aveva reagito da solo prima ancora che il mio cervello gli ordinasse di fare ciò che aveva imposto George .
Quando l’aereo ritornò più o meno a volare in orizzontale seppur continuando ad ondeggiare da destra a sinistra , mi ricordai di rilasciare il respiro che chissà da quanto tempo stavo trattenendo.
Era come se fossi andato sott’ acqua… e riemergere era stato faticoso.
Ero stremato, non ce la facevo più.  
George tirò un sospiro di sollievo: “ ottimo lavoro ragazzo” si complimentò
Non è merito mio - avrei voluto rispondere, ma del mio istinto di sopravvivenza.
Un sorriso tirato affiorò sulle mie labbra: “ non- voglio- farlo- mai- più” decretai, scandendo bene ogni singola parola.
Stranamente non sentivo battere il mio cuore, forse se ne era già andato.
Sicuro che era ancora vivo?   
Rise: “ Oh nemmeno io! Ho temuto di prendere un infarto ”
“Cosa è stato?” gli chiesi curioso
George sospirò: “ Un fulmine ha letteralmente fatto fuori uno o forse due dei nostri motori”
Il sangue mi si gelò nelle vene : “ C…come ?” balbettai
“ Possiamo ancora volare, l’aereo farà uno sforzo maggiore ma non importa.” Spiegò , per poi aggiungere : “ Abbiamo perso quota, non siamo a molti metri da terra ormai . E guarda lì ”
I suoi occhi si illuminarono . Davanti a noi, a non so quanti metri di distanza delle luci erano state accese lungo quella che doveva essere…
“ una pista” sussurrai incredulo.
Eravamo arrivati ormai. Non dovevano essere poi tanto distanti.
Si notavano facilmente anche i soccorsi con i lampeggianti accesi.
George iniziò a procedere per assicurarci un atterraggio sicuro.
“ Speriamo che nessuno si sia fatto male mentre stavamo precipitando” disse fra sé e sé .
Mi bloccai.
E’ vero, qualcuno poteva essersi fatto male.
Kevin? ...Stella?
Quei due come stavano ?
Mi preoccupai non poco, tanto che sarei voluto correre subito da loro per assicurarmi che stessero bene . Ma non potevo farlo, non potevo lasciar solo George .
L’atterraggio era una delle fasi più critiche , e lui poteva aver bisogno di me .
Il nostro pilota fece una leggera pressione sul tastino blu cobalto.
Il carello stava iniziando a scendere.
Quando le ruote toccarono l’asfalto , seppur con un po’ di difficoltà , non riuscii a non alzare gli occhi al cielo sollevato.
Eravamo in salvo
                                                                          *****
Stella
 
 
Eravamo vivi.
Io ero viva.
Grazie a Dio!
Qualche passeggero si era ferito, uno o due anche in maniera piuttosto grave, ma nessuno aveva perso la vita .
Dovevo essere contenta , molto contenta, eppure non riuscivo ad allontanare da me l’ansia, la preoccupazione.
Cosa mi rendeva particolarmente ansiosa in quel momento ?
Lui . Solo lui.
Gabriel e George non erano ancora scesi dall’aereo , e nessuno era stato in grado di dirmi se stavano bene o meno .
Ed io continuavo, seppur sotto la pioggia, ad aiutare chi ci aveva soccorso , assistere in ogni modo possibile i passeggeri che continuavano a scendere dalle scalette dell’aereo senza sosta .
Lessi in ogni sguardo e impresso su ogni viso la paura, il sollievo e la rabbia.
Quel misto di emozioni che stavo provando anch’io .
Samantha, Anne e Charlot, anche loro stavano aiutando come potevano mentre Kevin era poco distante da me . Era alla ricerca di un po’ d’aria per riprendersi dalle ultime paure , camminava sollevato di aver del terreno sotto le scarpe.  
Non eravamo atterrati a Milano, e nessuno sapeva spiegar il motivo.
Ci trovavamo in un aereoporto abbandonato chissà a quanti chilometri da Parigi , ma a me andava bene così .
A tutti noi era stato assicurato un pasto caldo ed un posto dove dormire e per passare la notte .
Due pullman, infatti , erano già lì come per voler darci un ulteriore conferma di ciò che ci avevano promesso .
Conoscevo il francese , e ciò contribuiva a farmi sentire meno a disagio su quella terra straniera che non avevo ancora mai visitato .
Ma era inevitabile per me sentir una delle mie lacrime rigarmi il viso in quel momento.
Avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno. Pensavo di chiamar mia zia, dato non sarei andata a casa sua per quella notte e non volevo farla preoccupare ma…
 Un uomo mi afferrò le spalle con forza , tanto da farmi male : “ La sua compagnia dovrà risarcirmi! Tutto questo non sarebbe dovuto succedere! Vi troverete nei guai , state a vedere! Domani mattina dovrete assicurarmi un treno o un aereo che mi porterà a destinazione altrimenti vedrete cosa succederà ! Io sarei dovuto arrivare a Milano entro questa sera !” ringhiò in preda alla collera .
L’ uomo era sulla trentina d’anni , vestito di tutto punto per un convegno o chissà cosa .  
“ mi lasci ” dissi cercando di liberarmi dalla sua stretta , ero spaventata. “ faremo il possibile” risposi , non sapevo cos’altro dirgli per farlo allontanare il più possibile da me. 
L’uomo scosse la testa con veemenza , ancor più furioso : “ Voi farete!” ordinò perentorio
“ La smetta! Non vede che è già spaventata?” disse una voce alterata .
Era familiare…
La voce di Gabriel !
Sgranai gli occhi sorpresa e sollevata .
Gabriel era completamente bagnato , proprio come me, ma stava bene .  
Il trentenne si voltò e fece un passo minaccioso verso di lui , ma quando capì che aveva davanti a sé il poliziotto americano , sbuffò spazientito e si allontanò , non senza prima avergli rivolto un’occhiataccia .
Il ragazzo lo seguì con lo sguardo, le mani sui fianchi e alcuni ciuffi dei capelli biondi incollati sulla fronte mentre la pioggia battente continuava a inzuppargli i vestiti .  
Non riuscii più a trattenermi e corsi ad abbracciarlo, senza pensare .
Lui rimase sorpreso , freddo .
Ma poi ricambiò l’abbraccio con la stessa intensità .
Sentii una sua mano accarezzarmi i capelli bagnati ed il suo caldo respiro su di me.
Scoppiai a piangere, ero in cerca di conforto .
Non ce la facevo più a trattenere tutto dentro.
E chi poteva darmi tutto ciò di cui sentivo il bisogno se non lui ?
Mi sentivo al sicuro fra le sue braccia.   
“Sssh non piangere” mi sussurrò .
Tienimi stretta a te , sto già molto meglio  

 


Angolo Autrice 


Ciaooooo! ^^ Piaciuto questo nuovo capitoletto ? ^^
La nostra Stella ha finalmente capito di provar qualcosa per il nostro elefante obeso *_____* a fine capitolo si sono anche abbracciati, ma cosa succederà adesso ?
Il prossimo sarà un capitolo spassoso ;) 
Ringrazio tantissimo tutti voi che continuate a seguire, preferire e ricordare questa storia <3   
Ringrazio moltissimo chi recensisce, in modo particolare Light_and_blue , MaryGray , Novalis ed anche Hopedestiny ;) per aver recensito il cap precedente!
Un bacione, a presto ;)  
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Ibelieve93