LOST IN THOSE NIGHTS
Perso in quelle sere.
Perso in quegli sguardi.
Perso in quei gemiti.
Perso nell'omertà.
Perso nella paura in quelle sere.
cesare
Cercando
di essere i più silenziosi possibili entriamo in classe.
Il
professore ci squadra malissimo senza dire nulla e ci andiamo a
sedere nei due posti in fondo liberi.
Tiro
fuori il blocco degli appunti e strappo l'angolo del foglio. Lo piego
e lo spingo verso la sua parte di banco.
italia
Senza
togliere gli occhi dalla cattedra lo apro. Velocemente lo leggo:
“Scusa, non volevo venirti addosso ma ero
soprapensiero e quindi
in ritardo...”. Guardo Cesare e gli sorrido timida.
“Anche
io ero in ritardo.. a cosa pensavi?”
Scrive.
Cancella. Scrive. Prende il bolocco e ricomincia a scrivere per poi
allungare tutto il blocco a metà banco.
“Charlie”.
Deve essergli costata parecchio questa confessione... subito mi
prende la voglia di stringergli la mano. Vedo nei suoi occhi la
malinconia che c'era prima, nel corridoio, chissà come deve
essere
doloroso perdere un fratello. Perdere Serena sarebbe un strazio
atroce. Non esiste al mondo essere più simile a me di mia
sorella.
Anche se è una pazza e mi fa disperare non posso non volerle
bene.
Mi
scende una grossa lacrima che finisce dritta sul banco. Non riesco a
trattenere la seconda e nemmeno la terza che scatto in piedi
< Professore mi scusi non mi sento molto bene! > e mi
fiondo
fuori. Ormai piango come una fontana e mi ritrovo fuori dalla parete
di vetro dell'edificio.
Un
paio di calde braccia mi stringono e mi cullano...
cesare
< Italia che succede?! > forse non dovevo dirle che stavo pensando a Charlie < Hey, non starai piangendo per quello che ho scritto... non volevo metterti tristezza.. basta piangere.. dai.. > poi un urlo < ITALIA!!! > e un tornado mi investe strappandomela dalle braccia! Ha abbandonato felpa e tracolla per il viale.
<
Lia che succede?! > ha la voce stridula, i capelli neri
spettinati per la corsa, < Tesoro cosa è successo?!
> mi
lancia un'occhiata agghiacciante < Cosa le hai fatto?! >
mi
ringhia contro
< Io?! Niente, stavamo parlando, ha cominciato a piangere e
allora
l'ho seguita fuo... >
< Katy..shh.. tranquilla, sto bene. > tira su con il naso
e si
asciuga la faccia nella camicia.
< No che non stai bene. Una con quella faccia sta un sacco di
cose
tranne che bene. Ti senti male? No. Hai preso un brutto voto?! No!
Serena te ne ha fatta un'altra delle sue!? No. Mhh... Ti ha chiamato
Moccio-Morìs?! Dai dammi un motivo per poterlo insultare
ancora!!
No?! Dai Cristo Lia dimmi qualcosa!! > e la scuote per le spalle.
Ma
questa è fuori di testa!!
< Sei mi dai il tempo di risponderti te lo dico... Non
è successo
niente, davvero... Adesso sto meglio, avevo bisogno di scaricare un
po' la tensione... >
Katy
sposta l'amica e si avvicina a me con gli occhi socchiusi e i pugni
sui fianchi < Tu! > mi fa un po' paura questa..
< Tu eri in classe con lei?! >
< Sì >
< Che cosa è successo! > non mi suona molto
come domanda però...
< Te l'ho detto: stavamo parlando e.. > < Durante
le
lezioni non si parla! - ma tu guarda questa! - Voglio sapere le
parole esatte! > ok mi ripeto: ma questa è fuori di
testa!!
Italia
interrompe il nostro amichevole scambio di informazioni mettendosi
tra di noi < Adesso piantala! Sai che ultimamente mi viene da
piangere per un nonnulla e così è stato.
Solamente non sono
riuscita a fermarmi e non volevo allagare la classe! Tu piuttosto:
non dovevi spassartela oggi?! > ma cosa sta dicendo? Bho.. Ha
cambiato argomento ma non credo che Katy ci caschi! Però
è stata
carina a non dire di Charlie: non mi piace parlarne così
apertamente.
< Ok cambiamo discorso. In effetti stavo raggiungendo gli altri
al
cancello quando ti ho vista e sono corsa... ho lanciato tutto per
aria.. hahaha!! > e ridendo trascina anche Italia in una risata
che è solo l'ombra di una vera risata. Mi chiedo se sia
stato
davvero l'argomento Charlie a turbarla così profondamente o
se sia
successo qualcosa. Katy ha parlato di Morìs, che poi come ha
chiamato?! Non mi ricordo, devo chiederlo a Italia.
< ...allora ci vediamo direttamente domani! >
< Ok > le due amiche si abbracciano strette prima che
Katy si
allontani < Ah.. Capitano!! >
< Sì?? >
< Fa la brava con il rosso! >
< Non ti prometto niente! Hahaha!! > ma di che cavolo
stanno
parlando?!?
< Adesso che Katy se ne è andata mi dici cosa ti
è preso? >
Si
volta facendo ondegiare i capelli che mi solleticano le braccia
< Mhh.. Parco? > mi sorride di un sorriso quasi vero.
Questo
è il nostro posto. Il secondo posto più bello del
mondo! Il primo
non sono ancora pronto a condividerlo apertamente.
Lei
rompe il silenzio < E così eri in ritardo eh? >
< Come te! >
< Con chi eri? >
< È?! >
< Se eri in ritardo vuol dire che qualcuno ti ha distratto.
Qualcuno o
qualcuna... > soffia un po sconsolata.
Ah
ecco cosa voleva sapere.. < In effetti ero in ottima
compagnia... > di tua sorella! Ma non te lo dico. È
troppo bella la
sensazione che tu possa essere gelosa di un'altra. < Hey! Il
gatto ti ha mangiato la lingua? Dai scherzavo, non fare l'offesa!
>
< Quindi non eri con un'altra?! > non mi guarda negli
occhi
< E chi ha parlato di un'altra?! > poi non sono tuo...
magari!
Mi
fa la linguaccia!
< Ma! > e mi muovo appena in tempo per afferrarla per un
piede < Dove vuoi scappare?! >
< Lontano da un antipatico come te! >
< Ah bè.. io sarò antipatico ma tu, tu sei
gelosa!! > da seduto
con le gambe incrociate mi ritrovo sdraiato sull'erba con Italia che
mi fa il solletico ovunque < No! Ti prego! Tutto ma non il
solletico! Dio! No! Se la smetti ti dico con chi ero! Basta! >
< Ok! > si rimette seduta vicino a me
< Sono dovuto andare a cercare tua sorella per la storia del
teatro.
Domani pranzo con lei. >
< Se? > hey che fai?! Non mi credi?!
< Vuoi unirti a noi? >
< Ma certo! Però raccontami come sei passato dal
vedere Serena
all'essere in ritardo. >
< La stavo cercando da tutta la mattina quando mi blocco nel
corridoio
delle prime per un gruppo di ragazzine urlanti. Più che
gridolini
sembravano ultrasuoni, sai quelli che fanno piangere i cani no?!
>
Mi
incoraggia ad andare avanti con un cenno della testa e si mette
sdraiata comoda sun fianco.
Oh
mamma santissima quella sua maledetta camicia e quei suoi
maledettissimi bottoncini tirati... a volte mi sento un pervertito
però dai.. sai che effetto mi fai, non metterti su di un
fianco...
Si mette di pancia < Oilaà!! Ci sei ancora? >
Mi
scappa un < Oh Cristo.. > < Sì
perdonami.. > che
figura.. < Al centro di quel gruppo vedo una fiamma arancione e
mi dico “Eccola finalmente!” la chiamo e comincio a
spiegarle
quando la sua preziosa rivista cade dalle mani di
una
ragazzina brufolosa. Lei la raccoglie dicendo “bla.. bla..
maglia
da sbavo”.. > < haahh! Sì
sì, so che maglietta. Ha usato
lo stesso termine anche con me. Quella rivista è mia e non
ho ancora
finito di leggerla, è per quello che se l'è
ripresa! È un po'
fuori Sere! > < L'ho pensato anche io quando poi si
è girata
ed è diventata fluorescente.. > < Hai la
stessa maglietta
che l'attore porta nell'intervista, me ne sono accorta. >
<
Non è proprio mia, in realtà era di mio fratello
Charlie. Per
questo ero in ritardo sparato: ero completamente perso nei ricordi di
quelle sere. >
< Quali sere? >
< Quelle in cui tornava a casa, con ore di ritardo, pieno di
botte.
Quelle sere dove i miei fingevano che tutto andasse normalmente.
Quelle sere in cui la tata prendeva il doppio per tenere la bocca
chiusa... >
_____________________ : D
ciaooo!!!
ecco a voi un bel capitolo introduttivo... da ora in poi le cose si
faranno interessanti!!!!! fidatevi!!!!
cosa mi raccontate? ve la aspettavate un confessione del genere?!?!?!
scusate se aggiorno molto poco regolarmente ma la mia vita adesso è in balia degli eventi e sto un po' male... però tranquille, ho un altro paio di capitoli pronti e un pov del tutto nuovo (anche per me)!!!
alla prossima, commentate!!!!!!
baci
Marta