Luna non
ricordava di aver mai dormito così tanto in vita sua;tornati
a scuola grazie ad una Passaporta di Silente,i
ragazzi si erano diretti ognuno nel proprio dormitorio scambiandosi appena
qualche saluto,troppo scossi e depressi per l’accaduto.
Quando erano
arrivati nell’Atrium del Ministero,Ginny le aveva detto che Sirius
Black,il padrino di Harry, era morto e Luna si era sentita molto triste per
lui, il quale adesso era doppiamente
orfano.
Appena
aveva toccato il suo caldo e soffice letto nella torre di Corvonero,Luna si era sentita tremendamente stanca e pesante,aveva
appena fatto in tempo a considerare quanto fosse stata fortunata ad essere
ancora viva dopo quella notte,prima di cadere in un profondo sonno ristoratore
e risvegliarsi quando il sole era ormai alto nel cielo.
Si lavò
con cura le macchie di sangue (il suo,quello di Ron e forse anche di Ginny)
ignorando le domande preoccupate di Susan che diceva di averla cercata ovunque
fino a notte fonda;si vestì lentamente e scese in Sala Grande per mangiare
qualcosa.
–Questa mattina dormivi così bene che non me
la sono sentita di svegliarti- le disse
Susan,sedendosi a tavola con lei
-Grazie,avevo veramente bisogno di riposare- rispose
Luna,sorridendo all’amica
-Ah! Prima
che me ne dimentichi- continuò la mora,estraendo una
busta dalla tasca –Ti è arrivata a colazione,credo sia di tuo padre-
- Sei
stata veramente gentile a prenderla per me Susy- la ringraziò ancora la
biondina,afferrando la lettera e posandola su tavolo.
Fortunatamente
l’ora di pranzo non era ancora finita e Luna riuscì a mandar giù qualche patata arrosto ed
una porzione di budino al cioccolato prima che tutto il cibo sparisse,dopodiché
si diresse in infermeria,poiché sapeva che Hermione e
Ron vi erano stati ricoverati la sera precedente. La
fortuna le sorrideva quel giorno,poiché anche Neville
era proprio lì,assieme a Ginny ed Harry. Neville era
seduto su una poltrona,quando la vide si alzò e le
andò incontro.
-Luna!-
disse – Ti ho cercato per tutta la scuola finchè
Susan non mi ha detto che stavi ancora dormendo-
- Già-
rispose lei,arrossendo –Mi sono svegliata poco fa-.
Hermione stava leggendo la Gazzetta del Profeta ad alta voce,quando Luna la raggiunse le allungò la prima pagina.
-Sembra
che finalmente Caramell sia rinsavito- iniziò –Adesso
Harry non è più un bugiardo visionario-
- E Il-Bambino-Che-è-Sopravvissuto !- esclamò Ron,prima di addentare voracemente
una Cioccorana
- Già-
continuò lei,adirata –Sorvolano però sul fatto che
sono stati proprio loro a dipingerlo come un pazzo in cerca di attenzioni!-
- Guarda
Luna!- disse Ginny – Hanno inserito anche
l’Intervista che Harry ha rilasciato al Cavillo-
- Gliel’ha
venduta papà- chiarì la biondina –Mi ha spedito una
lettera questa mattina,dice che ne ha ricavato un bel po’ di denaro e che potrà
finalmente finanziare una spedizione in Svezia quest’estate,alla
ricerca del Ricciocorno Schiattoso-
Hermione si limitò a dire: -Sembra
interessante- ,mentre Ron
scoppiò a ridere,sputacchiando qua e là il succo di zucca che stava bevendo
-Hahahah…Ricciocornuto
Hahahah…-.
Luna non
comprendeva questa sua improvvisa ilarità ma,accorgendosi
della bottiglietta di pozione Unguento Smemorello
del Dottor Obly appoggiata sul comodino,ne
attribuì la causa all’attacco dei cervelli; evidentemente l’effetto non era
ancora svanito del tutto.
Trascorsero
tutto il pomeriggio in infermeria,chiacchierando e
imitando il clop-clop
dei centauri per spaventare la Umbridge,anche lei
ricoverata in stato di shock. Verso le quattro Harry andò a trovare Hagrid mentre Luna e Neville decisero
di fare una passeggiata in giardino.
Costeggiarono
il lago, il campo di Quidditch e la Foresta Proibita finchè non arrivarono alla guferia,da dove Luna inviò un messaggio al padre,in
risposta alla lettera di quella mattina.
Le finestre
lasciavano intravedere il paesaggio scozzese,il sole
del tramonto tingeva il cielo di rosso ed il suo riflesso si specchiava sulla
superficie piatta del lago nero.
-Non lo
trovi bellissimo?- chiese Luna, con lo sguardo perso nell’orizzonte
Neville la
osservò per un attimo:
una brezza gentile le soffiava tra i capelli color miele,il
riflesso dorato del sole si fondeva nei suoi sognanti occhi azzurri e le labbra
rosee erano fatte per essere baciate.
- Si,sei bellissima- disse
Luna
sorrise,poi arrossì –Io…- balbettò –Io mi riferivo al
tramonto-
-Lo so,ma io preferisco te-
Lui
affondò la mano nella morbida chioma di Luna e si chinò a baciarla
-Neville- lo interruppe lei –Io non ho mai
baciato nessuno,volontariamente intendo-
-Nemmeno
io- la tranquillizzò lui –Ma credo di essere imbranato
anche in questo!-.
Luna si
sporse un poco verso di lui e Neville tornò ad avvicinarsi;le
loro labbra si sfiorarono incerte,poi tornarono a toccarsi,più decise, e quando
il bacio divenne più profondo Neville la cinse a sé, mentre lei gli accarezzava
la schiena con le dita
provocandogli brividi inaspettati.
Quando la
coppia uscì dalla guferia,il
buio era calato da un pezzo ed il sole aveva lasciato il posto a milioni di
stelle.
-Posso
chiederti una cosa?-disse Luna,mentre tornavano al
castello,mano nella mano.
-Certo- rispose dolcemente lui
-Ricordi
l’ultima lezione dell’ES?Quando,prima che arrivasse
l’elfo,sei quasi riuscito a produrre un Patronus?-
-Si,mi ricordo-
-Beh…Mi
domandavo a cosa avessi pensato- continuò lei –Quale
fosse il tuo ricordo felice-
-Proprio
non riesci ad immaginarlo?- la prese in giro Neville.
-No-
-Luna Lovegood,il mio ricordo felice sei
tu-
I giorni
che trascorsero furono tra i più belli che Luna avesse
mai vissuto;lei e Neville trascorsero ogni momento insieme,baciandosi per
ore,facendo il bagno nel lago,giocando a Sparaschiocco nel prato,cacciando
i Nargilli che si nascondevano tra i cespugli e
cercando di non pensare al momento in cui avrebbero dovuto separarsi per
tornare a casa.
Quando
arrivò la sera del banchetto,Luna era molto triste,
perché non voleva separarsi da Neville e perché,come al solito,i suoi
simpaticissimi compagni di casa avevano deciso di giocare a nascondino con le
sue cose.
Fortunatamente
quell’anno c’era Susan ad aiutarla.
-Hai
trovato qualcosa?- chiese
Luna all’amica,vedendola ritornare in dormitorio carica di cianfrusaglie.
-Si- disse
lei,rovesciando tutto sul copriletto blu-argento –Un paio di scarpe nere lucide,numero
trentotto…-
-Sono le
mie,finalmente!-
-Un
cerchietto di crine di unicorno intrecciato…-
-No,potrebbe essere di Padma però!-
-Un rotolo
di pergamena verde acido…-
-Ancora
mio!-
-Una
collana di tappi di burrobirra qualità orzo perlato…-
-Ovviamente
mia!-
-E
un paio di calzini con ricamato dei boccini e la scritta “Harry Potter
Signore!” –
-Non sono
miei…stramba si,ma non fino a questo punto!-
-Bene-
sentenziò Susan –E’ tutto,andiamo al banchetto?-
-No- disse
Luna –Tu vai pure,io vedo se riesco a trovare
qualcos’altro-
-Luna resterei volentieri a darti una mano- si scusò la mora –Ma Terry mi ha chiesto di andare con lui e…sai com’è…-
-Si,si ti capisco- la canzonò Luna –Non far aspettare oltre il
tuo cavaliere!-
Susan rise
e si avviò verso la scala a chiocciola; poco dopo anche la biondina uscì dalla
sala comune per continuare la sua ricerca nei corridoi della scuola.
Con sua
sorpresa,mentre stava attaccando un bigliettino alla
bacheca degli annunci,Luna incontrò
Harry che vagava da solo per il castello.
-Come mai
non sei al banchetto?- le chiese lui.
-Oh- rispose
lei,noncurante –Ho perso quasi tutte le mie cose.La gente le prende e le nasconde,ma
dato che è l’ultima sera vorrei riaverle-
-Vuoi che
ti aiuti a ritrovarle?- le chiese Harry,con uno
sguardo di sincera pietà,che però a Luna non piacque.
-Oh no-
gli disse ,sorridendo gentilmente –Più tardi verrà
Neville ad aiutarmi,e comunque tutti gli oggetti ricompaiono sempre alla fine,è
solo che avrei voluto fare i bagagli stasera. E tu come mai
non sei al banchetto?-
-Non me la
sentivo- disse lui scrollando le spalle
-Immagino
di no- ammise lei ,comprensiva –L’uomo che i Mangiamorte hanno ucciso era il tuo padrino,me lo ha detto Ginny-
Harry
annuì,cupo,poi le chiese: -E’
morto qualcuno che conoscevi?-
Lì per lì
Luna rimase un po’ spiazzata dalla domanda,ma rispose tranquilla:
-Si,mia madre,era una strega straordinaria ma le piaceva fare esperimenti ed un
giorno qualcosa è andato storto.Avevo nove anni-.
-Mi
dispiace-
-Si è
stato terribile- continuò lei –Però ho sempre papà…E
poi non è come se non dovessi rivederla più,no?-
-Cosa intendi dire?- chiese Harry,incerto
-Ma dai,li hai sentiti anche tu,dietro il velo della stanza con
l’arco!-rispose Luna,incredula.
Harry la
guardò ancora,ma questa volta nei suoi occhi aveva
trovato spazio una nuova comprensione.
-Sicura che
non vuoi una mano per ritrovare le tue cose?- chiese ancora
-Oh no- lo
tranquillizzò,lei –credo che andrò a mangiare il dolce
e aspetterò che ricompaiano…buone vacanze,Harry-
-Anche a
te- ricambiò lui,prima che Luna si allontanasse
trotterellando.
Il giorno
dopo,in viaggio sull’Espresso di Hogwarts,Luna e
Neville si erano sistemati insieme a Susan e Terry,che
sembravano inseparabili ormai (Luna prese mentalmente nota di chiedere a Susan
se finalmente lei e Terry stavano insieme),Ernie McMillan,Hannah Abbott e Justin fin Fletchely.
I ragazzi
si divertirono un mondo a rievocare i ricordi dell’ES e a far scoppiare le
vesciche della Mimbulus Mimbledonia
di Neville,quando degli schiamazzi provenienti dai
vagoni di fondo attirarono la loro attenzione.
Tiger,Goyle e Malfoy
stavano tentando di entrare nello scompartimento in cui viaggiavano Harry,Ron,Hermione e Ginny,ma Neville si fiondò su di
loro con un impeto ed un coraggio mai visti,scagliando una fattura dietro
l’altra.
Luna,Susan e gli altri si unirono a lui e nel giro di qualche
minuto,il trio di Serpeverde fu dichiarato sconfitto
e imprigionato nella rastrelliera dei bagagli.
-Mi
scriverai?- chiese Luna a Neville,una volta arrivati a
King’s Kross
-Ogni
giorno- la rassicurò lui con un lieve bacio sulla guancia,per
non fare insospettire sua nonna –Lo sai che ci tengo troppo a te. Non sei più
sola,anzi,non siamo più soli-
Si
abbracciarono a lungo,finchè
lei non adocchiò suo padre e si staccò,un po’ a disagio.
-Ci
vediamo a settembre allora,Paciockone!-
gli disse prima di allontanarsi e lasciarlo lì,come un ebete sul marciapiede,a
guardare i suoi capelli sinuosi,allontanarsi e perdersi dietro il muro di
mattoni.
Spazio dell’autrice:
A Ska: Grazie mille sono
contenta che la mia storiella ti sia piaciuta!
A Janet:grazie mia adorata e tanti biscotti anche a te,e complimenti per il tuo ritrovato ortostatismo senza stampella!
A SakiJune:
Si in effetti solo il pensiero di riscriverlo
tutto mi faceva venire un attacco di panico!!Anche io mi immagino un Moody inferocito che insegue Neville!!
Bene,siamo giunti alla fine…Grazie,grazie veramente
a tutti quelli che hanno recensito,letto e salvato tra i preferiti!
Questa volta vi chiedo di recensire numerosi perché,essendo l’ultimo capitolo vorrei sapere se,vi farebbe piacere
che continuassi la storia nel sesto anno,premetto che ci sto pensando ma ancora
non ho deciso…proprio per questo ho bisogno di voi!!!
Baci a tutti e ancora grazie 1000!