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Autore: Hana S    03/11/2013    2 recensioni
Raccontata in prima persona dai punti di vista di diversi personaggi, come scritti in un diario segreto che portano nel cuore. Ci troviamo in un universo alternativo a quello di OP, nel mondo scolastico dove si intrecciano le vite di vari persone. Ragazzi che scoprono l’amore e le delusioni, che affrontano la vita meglio che possono e tanti altri che fanno da contorno o interagiscono direttamente con la protagonista Melody (personaggio di mia invenzione), che vedrà la sua vita subire repentini e grandi cambiamenti in poco tempo. ALCUNI PERSONAGGI NON SONO ANCORA COMPARSI NELL'ANIME ITALIANO.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Jewelry Bonney, Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Slice of life'
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MELODY

Io e Kidd siamo ancora abbracciati, cosa dovrei dire? Andare a vivere con lui? Sono confusa, un giorno forse sarebbe successo, ma pensavo me lo chiedesse dopo il mio diploma. Ci salutiamo e lui torna a casa.

Non riesco a prender sonno e mi sento una stupida! Ne sono successe tante nell’ultimo periodo, è quasi mezzanotte, papà arriverà tra qualche istante, i pensieri si susseguono e mi accompagnano nel mondo dei sogni.

Il suono della sveglia giunge prepotentemente alle mie orecchie, la spengo e mi raggomitolo nelle coperte, non ho voglia di andare a scuola oggi … ma cosa penserà papà non vedendomi in piedi? Non voglio essere costretta a dare spiegazioni o a farlo preoccupare. Sbuffo e mi alzo, l’odore del caffè mi spinge ad andare in cucina. Papà mi propina uno dei suoi larghi e generosi sorrisi, io riesco solo a ricambiare con una smorfia, come se lui non se ne accorgesse! Vero Mel?

«È successo qualcosa?» domanda perplesso, appoggiando un gomito sul tavolo e tenendosi la testa con la mano.

«Niente …» detto mi giro e preparo pane e Nutella, al diavolo le calorie! Voglio mangiarla!

«Pane e Nutella eh? Qui è successo qualcosa, hai litigato con Kidd?» un fulmine a ciel sereno, pensavo di evitare l’ “argomento Kidd” fino a scuola. So che non mi darà tregua fino a che non gliene parlerò, anche se è un argomento tra me e il mio ragazzo, lui è mio padre è giusto che lo sappia.

«Papà …» mi volto e lo fisso «… prometti di non dare di matto?»

Mi guarda preoccupato «Sei incinta?» mi porto una mano alla faccia, era questo che pensava?

«NO!» ammetto che mi piacerebbe diventare mamma, ma voglio aspettare ancora qualche anno. Il suo viso si rasserena «Meno male, non sono ancora pronto a diventare nonno e poi,  non riesco a pensare ad un bambino con l’espressione di Kidd in volto» scoppia a ridere e trascina anche me, anche se mi riprendo subito.

«Mi ha chiesto di andare a vivere insieme a lui …» il suo sguardo attonito mi spinge a ripetere la frase, per essere sicura che capisse bene «… volevo sapere tu cosa ne pensi. Ti prometto che terminerò il liceo, ma mi trasferirei in un paese poco distante e …»

«È da tempo che ci pensate? » lo guardo mentre si fa scuro in volto.

«Papà, me l’ha chiesto solo ieri sera …»

«Prima che tu prenda certe decisioni gradirei essere informato!» è fatta, ora si incavola.

«Ed è proprio quello che sto facendo!»

Non abbiamo mai fatto una litigata del genere, ed è la prima volta che non ascolta ciò che dico. Mi sembra di parlare al muro! Almeno ho capito che non vuole che io me ne vada di casa così presto, ma poteva rimanere più calmo!

«Non volevi continuare gli studi e diventare insegnante? Spiegami come farai!» questa frase mi spiazza, rinunciare al mio sogno o al ragazzo che amo, erano queste le due vie.

«Ora vado a prepararmi, altrimenti arrivo in ritardo a scuola» pronuncio questa frase in uno stato di catalessi totale.

Pochi minuti dopo sono pronta, passo velocemente dalla cucina dove papà è seduto al tavolo e mi da le spalle. «Ciao …» e tutto ciò che la mia voce strozzata riesce a proferire.

Arrivata in fondo alla via incrocio Law, forse e meglio non dire niente a lui.

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TRAFALGAR LAW

Dopo la scuola torniamo a casa insieme, quell’idiota aveva altro da fare, sono felice di non dover godere della sua compagnia. Arriviamo davanti alla casa di Bonney, non abbiamo avuto più sue notizie. Melody si avvicina e suona il campanello.

«Lo sai che non c’è nessuno …» ma lei insiste.

«Lo so bene, ma voglio illudermi che esca tutta arrabbiata urlando: “Chi è quel cretino che si è incollato al campanello”» cala il silenzio su di noi. Mi avvicino al cancello e fisso la casa, tutte le imposte sono chiuse, non c’è segno di vita; i miei occhi scorrono il giardino fino a che …

«Melody!» visto che sobbalza credo non se l’aspettasse una reazione così.

«Law, idiota. Ho il cuore in gola» ma io più di lei, indico all’interno in modo che anche lei guardi in quella direzione. Appeso al ramo basso della vecchia quercia, c’era il fazzoletto bianco che usavamo da bambini.

«Lo sapevo, non poteva andarsene senza salutare!» non ci penso due volte e scavalco il cancello.

«Law, cosa fai?»

Trovo una lettera indirizzata a me e Mel; torno indietro e dopo un bel respiro, Melody la apre. Scrittura disordinata e molte cancellature, è senz’altro di Bonney.

Cari Mel e Law,

 

probabilmente quando troverete questa lettera io sarò già lontana, mi dispiace

di avervi causato dispiaceri e preoccupazioni e per questo vi chiedo perdono,

sopratutto a te Law, per tutto quello che ti ho portato a fare.

Melody, grazie di essere sempre stata mia amica, di avermi sostenuto in tutti i

momenti, anche quelli più bui, come nell'ultimo periodo.

 

Vi ricordate da bambini, quando giocavamo a fare i pirati, vivevamo mille avventure

e affrontavamo sfide inventate e trascritte su pezzi di carta. La vecchia quercia

era la nostra base, il posto migliore dove lasciare indicazioni sulla nostra ultima

missione. Sarà la più lunga ed impegnativa, forse ci porterà lontano per un po' di tempo.

 

Realizzate i vostri sogni! Melody, tu vuoi diventare insegnante e tu Law un chirurgo,

non è vero? Per quanto mi riguarda, voglio aprire un ristornte, (come ben sapete! e

scusate per tutte le pietanze disgustose che vi ho propinato nel corso dei miei

esperimenti). Andrò nella capitale, un giorno, dove spero di rivedere mia madre.

E' lì che ci rincontreremo, passeranno alcuni anni prima di allora, ma sono sicura

che i nostri legami non si scioglieranno e le nostre strade si incroceranno di nuovo!

 

Questa è la missione! Mi impegnerò a fondo per portarla a termine, e sono sicura

che voi farete altrettanto!

 

Gli ultimi eventi sono stati dolorosi per tutti noi, ma il futuro che abbiamo davanti

sarà pieno di gioia! Lasciate quel buco di città al più presto! Io so che in un luogo

dove nessuno conosce il mio passato potrò ricominciare e far conoscere le mie qualità!

 

A presto amici cari

 

Mi sento strano «Bonney …» chiudo gli occhi e ripenso a quella stupida, so già che ci mancherà da morire! Ma vengo interrotto da suono di un singhiozzo, apro gli occhi e vedo Mel piangere. Vado nel panico, solo Bonney era in grado di consolarla! Cosa devo fare?

 

«Mel … almeno sappiamo che starà bene …» sto sparando a caso, l’unica cosa che ottengo è farla piangere di più. Ultima speranza, la abbraccio. Il pianto diminuisce e non trema più.

 

«Andrà tutto bene anche per noi» dalla busta che ho ancora in mano esce un piccolo foglietto.

 

Questo è il numero del collegio, l’ho trovato in un’agenda di mio padre :P Se chiamate e chiedete di me ci metteranno in contatto.

 

«Mel, nessuno potrà mai dividerci!» finalmente sorride.

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SATCH

«Satch, fai una pausa. Oggi sei strano, non riesci a concentrarti. Calmati e poi torna» cammino e penso a Melody, già ho il cuore in fibrillazione quando escono, se dovessero andare a vivere insieme non so come reagirei. Sapere che vivranno nella stessa casa, che passeranno molto tempo insieme e che … dormiranno insieme. Non mi è mai andato a genio quel ragazzo!

«Ciao Satch!» mi volto e vedo una donna dai capelli rossi, non la riconosco subito «Hei? Ci sei? Terra chiama Satch …»

«Scusami non è giornata»

«C’entra Kidd» perché me l’ha chiesto?

«In parte …» mi volto di nuovo, so che la mia faccia oggi non è delle migliori.

«So che mio figli è un ragazzo difficile, ma da quando frequenta Melody, qualcosa in lui è cambiato …» mi volto, Kidd cosa?

«Prima avevo paura di cosa potesse diventare una volta terminato gli studi, adesso si mette d’impegno. Ha trovato un lavoro e ha deciso di andare a vivere da solo. Un po’ mi dispiace, come mamma, ma credo che questo lo porterà a diventare più responsabile» rimango un po’ perplesso, davvero ha tanta fiducia nel figlio? Anche se devo dire che rispetto a qualche anno fa, ne ha fatti di cambiamenti, poi ho un flash, una cosa avvenuta l’anno scorso.

«Sig. Myers?»

«Si Kidd cosa c’è?»

«Volevo dirle che … io frequento sua figlia» lo presi per la maglietta, questo lo ricordo bene.

«Tu cosa?!»

«Ci tenevo che lo sapesse, ne lei ne sua figlia siete persone che meritano di soffrire. Voglio essere in buoni rapporti con lei fin da subito»

Poi ricordo Melody che cerca di farmi mollare la presa, non ho mai mandato giù che Kidd fosse il suo ragazzo. Ma non si è mai comportato male nei nostri confronti.

«Già, credo anche io che sia cambiato parecchio»

«Sono a casa» nessuno risponde, strano. Vado in camera di Melody e la vedo piangere, penso subito che sia per colpa mia, mi siedo accanto a lei.

«Mel, ti chiedo scusa per la sfuriata di questa mattina, ma credo che sia troppo presto per te lasciare questa casa, e poi …»

«Papà, non ti preoccupare, ho già deciso che non me ne andrò» mi sento rinato «Ma non era per questo che piangevo, Bonney ci ha lasciato una lettera … mi ha fatto ricordare che fino a qualche anno fa avrei fatto di tutto per realizzare il mio sogno, stavo per buttare tutto … anche se voglio bene a Kidd, non sono ancora pronta per lasciare questa casa e poi …» si gira verso di me e sorride «… senza di me saresti una frana colossale» questo è vero, non me la cavo bene con i lavori di casa e sono un disordinato cronico. Abbraccio mia figlia, sta diventando grande e spero che il nostro rapporto rimanga sempre così e che lei si senta libera di parlare sempre con me.

«Ti voglio bene …»

«Anche io papà!»

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KIDD

«Killer te lo dico per l’ultima volta, dimentica quella ragazza. Se davvero le volevi bene non dovevi trattarla in quel modo!» detto questo esco da casa sua e me ne vado. Ho un appuntamento con il mio futuro capo, non voglio fare tardi.

«Bene, questo è il posto dove lavorerai. I documenti sono pronti e conosci anche i tuoi colleghi. Non resta che aspettare la fine del tuo percorso scolastico» che sorriso da ebete che ha quest’uomo.

«La ringrazio» sono abbastanza agitato, non è da me.

Prima di tornare a casa passo vicino all’appartamento che ho visto qualche settimana fa. Vorrei tanto che Melody dicesse ‘si verrò con te’ ma c’è lo scoglio insormontabile di suo padre, se solo fosse più menefreghista avrei già fatto tutto ciò che voglio con quella ragazza.

Salgo in moto e sfreccio via.

 

 

Note:

Ciao a tutti!

Scusate per il ritardo, ma è un periodo incasinato e non so se riuscirò a scrivere e pubblicare nuovi capitoli regolarmente, o comunque senza lasciar passare ere geologiche tra uno e l’altro :P  In più sta diventando veramente difficile partorire nuovi capitoli … promemoria per me: mai più ideare serie lunghe XD Grazie a tutti quelli che stanno seguendo questa storia. A presto :D

  
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