07- Stand and Fight
Fu svegliato dalla luce
che proveniva dalla finestrella malmessa e dal rumore di stoviglie che cozzavano
tra loro.
“Finalmente il principino
si degna di svegliarsi. Era anche l’ora! Se non gli dispiace, pretenderei anche
che mi venisse a dare una mano, se non vuole morire di fame.” Il ragazzo non
fece in tempo a risvegliarsi completamente, che la voce del suo attuale
coinquilino nonché rapitore gli ferì le orecchie. Se un buon giorno si vedeva
dal mattino, quella si prospettava essere una pessima
giornata.
“Non sei proprio in grado
di fare niente da solo, eh?” Si alzò sbuffando, e si avvicinò alla stufa. Sopra
di essa il ragazzo aveva posato un pentolino, colmo di latte da scaldare, ma non
sembrava convinto di quello che stava facendo.
“Taci e dimmi: secondo te
quanto ci deve stare per scaldarsi?” Chiese,
irritato.
Harry alzò un
sopracciglio. “Mi prendi in giro?”
L’occhiataccia di Malfoy
gli fece capire che non era proprio in vena di
scherzare.
“Io direi che è caldo quando è caldo!”
Draco storse il
naso.
Harry sbuffò e infilò un
dito nel pentolino.
“AHI! E’ bollente!”
Cominciò a sventolare la mano, il dito dolente.
“Ottimo metodo.” Draco
tolse il pentolino dalla stufa e versò il latte dentro due tazze dall’aria poco
sana che aveva trovato sulla piccola mensola sopra la
stufa.
Harry lo fulminò con lo
sguardo e Draco ridacchiò.
Si tolse la giacca. “Fa
caldo. Sei riuscito ad accendere la stufa, alla fine. Per fortuna. Avevo già
preparato il testamento nel caso fossi morto
assiderato.”
“Smettila di sfottere
Potter e pensa a mangiare. Poi ci dovremo rimettere in
cammino.”
“Cosa? E perché?” Era
sorpreso.
“Ma ci sei o ci fai? Ci
stanno rincorrendo una decina e più di Mangiamorte che mi vogliono morto e che,
a pensarci, vogliono morto pure te! Secondo te perché dobbiamo rimetterci in
cammino?!” La stupidità di Potter lo irritava. Poteva essere veramente ingenuo,
quando ci si metteva. Lo aveva dimostrato spesso.
“Ma scusa, come diavolo
faranno a trovarci? Non hai più fatto incantesimi, da quando abbiamo lasciato il
villaggio.”
“E per fortuna, o
sarebbero già qui! Ci sono altri tipi di tracce, mio caro. Come credi che i
babbani facciano a trovare i loro fuggitivi? Mica fanno magie,
quelli…”
Harry pareva ancora
perplesso.
“E in più, loro hanno anche l’aiuto della magia.” Concluse
Draco. “Ci vuole molto più tempo, rispetto a rintracciare un incantesimo, o a
seguire una scia magica, ma è comunque possibile.”
“Scusa, ma questo
significa che dovrai…dovremo, scappare per sempre?” Era terrorizzato
all’idea.
“Non so…forse si, forse
No. Le tracce si possono far perdere. Anche con l’aiuto di pozioni. Non so. Al
momento però, al di là di non aver quel genere di pozioni a portata di mano, non
servirebbero comunque. Siamo particolarmente rintracciabili, ci sono troppi
pochi chilometri di distanza tra noi e l’ultima magia che ho
fatto.”
Harry ci rifletté un
attimo.
“Ok, ho capito.” Si
rassegnò, e cominciò a bere il suo latte, mentre rosicchiava qualche dolcetto,
tipico svizzero probabilmente, di dubbia provenienza, ma comunque piacevoli.
Draco, che nel frattempo
aveva finito, cominciò a spegnere la stufa,
non senza bruciacchiarsi un poco.
Harry intanto rimuginava
sulla sua situazione.
Doveva riuscire a
scappare in qualche modo! Ci doveva pur essere una soluzione. Non poteva
smaterializzarsi, non poteva contattare Vanilla perché era troppo lontano dal
raggio d’azione dei suoi poteri, non poteva usare la magia, perché Draco aveva
la sua bacchetta.
E non poteva neanche
sperare di usare la magia senza la bacchetta, perché era sempre stato una vera
frana in quel tipo di incantesimi. E poi, era certo che Draco avesse già pensato
anche a questo tipo di eventualità.
E quindi…cosa poteva
fare?
Quella situazione lo
metteva a disagio. All’inizio aveva cercato di non farci caso, di non dargli
peso, convinto che tutto sarebbe finito al più presto e che tutto sarebbe
tornato come
prima.
Ma la presenza di Malfoy,
di Draco, lo faceva stare male. Brutti ricordi tornavano a
galla.
E, con essi, anche
sentimenti. Sentimenti che credeva di non poter più provare, dopo quello che era
successo, dopo quello che lui gli aveva fatto, dopo che gli aveva mentito, lo
aveva usato, lo aveva tradito.
Ma, suo malgrado, dopo
l’odio, il rimorso, la rabbia, il dolore che aveva provato in tutti quegli anni,
appena lo aveva rivisto, tutto era tornato come niente fosse successo. Come
all’inizio di tutta quella storia. Quando c’erano solo loro due e nient’altro.
“Potter, ti muovi? Cosa
devo fare perché tu la smetta di stare lì seduto a fissare il vuoto, prenda quel
tuo bel culetto e lo convinca ad uscire di qui?!” Draco, fermo davanti alla
porta, era nervoso. E pallido. E zoppicava ancora. Non aveva per niente una
bella cera, in effetti.
Harry era un po’
preoccupato, ma non lo diede comunque a vedere.
Si alzò, prese la giacca
e raggiunse il ragazzo sulla soglia.
“Ehi, dove credi di
andare?” Sventolò davanti al viso del moro una piccola
cordicella.
Sbuffando, Harry tese i
polsi, che vennero saldamente legati dal suo rapitore, che subito dopo lo spinse
fuori.
Con un sospiro, Draco si
fece forza, cercando di non pensare alle fitte angoscianti che la gamba e la
spalla gli procuravano. E riprese il cammino dentro la foresta. E Harry non poté
fare altro che seguirlo.
****************
“Sono passati di qui, ne
sono sicuro. E credo fermamente che siano diretti verso sud, verso l’Italia.”
McNair era accucciato a terra, ad esaminare le
tracce.
“Chi credi che possa
essere il suo accompagnatore, Walden?” Chiese Lucius, scrutando la foresta di
fronte a loro.
“Non ne ho idea. E’
sicuramente un maschio: le impronte sono profonde e grandi. Ma non posso dirti
di più. Non riesco a capire neanche se è un mago o un babbano.” Rispose,
alzandosi.
“Si è trovato un
compagno, ma che bravo il mio figlioletto. Certe abitudini non le ha proprio
perse.” Esclamò amaramente, storcendo la bocca in una smorfia di
disapprovazione.
“Comunque credo che sia
ferito. Alla gamba. Ci sono alcune tracce di sangue un
giro.”
“Questa notizia mi
allieta. Significa che il mio colpo è andato a segno. Comunque, miei fidati, è
meglio se ci muoviamo. Non vorrei che guadagnassero troppo
vantaggio.”
“Non vorrei intromettermi
signore, ma credo che la cosa migliore sia evitare di usare troppi incantesimi.
Non credo che una smaterializzazione di massa come la nostra possa essere
passata inosservata al Ministero. E’ probabile che ci siano degli Auror al
nostro inseguimento, signore.”
“Weasley, non ti intromettere! Nessuno
ti ha interpellato.” Ripose acida e secca Bellatrix.
“No, Bellatrix, ha
ragione. O meglio, avrebbe ragione. Ma al momento credo che il nostro Ministro
sia troppo impegnato in affari burocratici e in conferenze stampa in riguardo
all’ultimo attacco a Hogsmeade. Sono sicuro che non abbia proprio tempo per
occuparsi di noi.” Ridacchiò sotto i baffi Lucius.
Bellatrix scoppiò a
ridere, così come gli altri presenti.
“Bene, ora basta parlare.
Dobbiamo trovare mio figlio al più presto.”
*******************
“Non possiamo permettere
che si diffonda la notizia. Si creerebbe il panico. No, niente da fare.” Affermò
il Primo Ministro.
“Siamo d’accordo con lei,
onorevole. Ma se non ci permette di cercarlo, e la cosa dovesse finire male, la comunità Magica cosa potrebbe
pensare di lei? Che, solo perché le sembrava troppo rischioso, non ha permesso
ad una sua squadra di Auror volenterosi di mettersi sulle tracce di Harry
Potter. Che, le ricordo, è l’unico
che potrebbe salvarci. Che ci deve salvare. Veda un po’ lei, se non le sembra
quantomeno controproduttivo non andare a cercare colui che è l’unica nostra
possibilità di vittoria e di salvezza, senza il quale la nostra comunità è
persa, distrutta.” Ron, colpì la scrivania del Ministro con forza e rabbia. Ma
rimase per lo più calmo. Cercava di mantenere il controllo. Doveva mantenerlo. E
doveva convincere il Primo Ministro.
Scrimgeour ci pensò un
po’. Rimase in silenzio, valutando le varie opzioni con i loro pro e i loro
contro. Non che Weasley non avesse ragione, ma, semplicemente, aveva paura a
lasciare che i migliori Auror del paese si perdessero chissà dove alla ricerca
di qualcosa di cui non si conosceva l’esatta ubicazione. Anzi, di probabilmente
introvabile. Però, era anche vero che Harry Potter era Harry Potter, e che senza
di lui, c’era veramente poco da fare. Se in più la gente fosse venuta a
saperlo si sarebbe scatenato
l’inferno.
Non c’era niente da fare.
Doveva per forza dare loro il permesso. Almeno, nessuno avrebbe potuto
rinfacciargli in futuro di non averci almeno
provato.
“E va bene, signor
Weasley, mi ha convinto.”
Tutti i presenti
esultarono.
Hermione saltò al collo
dell’amico, che sfoggiò un sorriso a trentadue
denti.
“Ha fatto la scelta
giusta, Ministro.” Sentenziò Marius.
“Non la deluderemo.”
Aggiunse Lucilla.
“Lo spero. Ecco i vostri
permessi. Dovete andare all’ufficio per la regolamentazione della
Smaterializzazione e mostrare questi. Così vi sarà permesso di Smaterializzarvi
ovunque crediate opportuno. Ma mi raccomando, fate attenzione. E contattatami
spesso. Voglio notizie, aggiornamenti. Qualsiasi cosa succeda, voglio esserne
informato. Ora, andate.”
Vanilla afferrò i
documenti, e la squadra uscì dalla stanza.
“Allora?” Chiese Rubens,
il Capo del Corpo speciale degli Auror, appena la porta fu richiusa alle loro
spalle.
“Abbiamo ottenuto il
permesso!” Esultò Hermione.
“Ben fatto. Perfetto.
Allora, voi non vi preoccupate, datemi i documenti, vado io per voi all’Ufficio
per la regolamentazione della Smaterializzazione. Voi andate pure a cambiarvi e
a preparare uno zaino per il viaggio. Vi aspetta una lunga camminata, credo. Le
ultime notizie che mi sono arrivate parlano di un avvistamento di Mangiamorte
sulle Alpi al confine con l’Italia, vicino ad un paesino chiamato Maigiaive. E
li c’è da camminare. E fa freddo. Quindi portatevi qualcosa di
pesate.”
“Grazie mille Rubens.
Allora noi partiamo subito. Ragazzi, vi voglio tutti tra mezz’ora in Sala
Grande. Non un minuto in ritardo. Hanno già troppo vantaggio. Muoversi!” Marius
diede l’ordine, nessuno si fece pregare per
obbedire.
*****************
L’aria cominciava a farsi
più fredda, e il sole iniziava a tramontare, in
lontananza.
Camminavano da anni,
secoli, millenni. Non ne poteva veramente più. Avevano percorso chilometri. E
per di più, del tutto in silenzio. Niente da ridire, gli andava più che bene, ma
l’atmosfera era inquietante.
Dopo più di mezza
giornata passata in mezzo a boschi fitti e bui, erano arrivati in una vasta
radura che cominciava a salire dolcemente verso la vetta innevata di un monte
particolarmente alto.
Harry sperava proprio di
non dover arrivare fino alla cima. Già aveva freddo, la neve proprio non faceva
per lui.
Inoltre, aveva una gran
fame. Avevano mangiato una porzione a testa di carne in scatola, dopo vari
sforzi per aprirla. Ma non è che lo avesse sfamato più di tanto. Stava spendendo
troppo energie con quel cammino. Non ce la faceva
più.
Se poi si doveva parlare
di Draco: il ragazzo stava sempre peggio. Era sempre più pallido, sempre più
stanco, sempre più lento nel camminare, sempre più zoppicante. Ma continuava a
camminare. Non si sarebbe fermato neppure a
pagarlo.
E nel momento in cui
Harry gli aveva domandato cosa avesse, se stesse male o se avesse bisogno
d’aiuto, l’unica cosa che si era sentito rispondere con tono scontroso era un
“Fatti i cazzi tuoi e continua a camminare.”
“Malfoy…non è che
potremmo fermaci un po’?” Lui ci provava. Non si sa mai che prima o poi
cedesse.
“Taci e continua a
camminare, femminuccia.”
Cominciava a stufarsi di
questo comportamento dispotico.
“Ho
fame.”
“Tira la coda al
cane!”
“La smetti di fare lo
scontroso incazzato con il mondo? Non ti ho fatto niente. Fino a prova contraria
al massimo potrei essere io quello incazzato. E comunque, ho solo detto che sono
stanco. E anche tu non mi sembri così in piena forma! Sembri un cadavere
ambulante.” Sbottò.
“Senti, se veramente
noioso lo sai? Appena troviamo un rifugio o qualcosa del genere, ci fermiamo.
Fino ad allora, continuiamo a camminare.”
“E se non ne
troviamo?”
“Continuiamo a
camminare.”
“Fino alla morte?”
Chiese, con tono ironico e derisorio.
“Esatto, fino alla
morte.” Ripose con il tono di chi vuole che si chiuda il
discorso.
E Harry non se lo fece
ripetere due volte.
Camminarono ancora per un
po’, in silenzio.
Ad un certo punto poi,
quando il sole era già calato da un bel po’ e solo la luna illuminava il loro
sentiero, Harry notò in lontananza una grotta, o qualcosa che gli sembrava
tale.
“Draco! C’è una grotta!
Ci possiamo fermare?” Il suo tono era quasi implorante. Oramai, era veramente
allo stremo delle forze.
“Va bene.” Rispose
solamente.
Era un piccola insenatura
nella roccia, alta poco più di loro, stretta e
lunga.
Era buia e non se ne vedeva la fine.
Draco fece per togliersi
lo zaino con le provviste, ma cadde rovinosamente a terra insieme ad
esso.
“Che succede?” Harry si
accucciò velocemente accanto a lui, preoccupato.
Con le mani ancora legate
gli sfiorò la fronte, imperlata di sudore freddo.
Il ragazzo tremava, e la
sua pelle era bollente.
“Hai la febbre.”
“Non l’avrei mai…mai
detto.” Cercò di mettersi a sedere, ma le forze gli
mancarono.
“Slegami, che ti
aiuto.”
“Non ci penso neanche. Tu
vuoi solo fregarmi la bacchetta, uccidermi e scappare! Per il cavolo che ti
slego! Aiutami ad alzarmi.”
“Ma non ci riesco, con le
mani legate!”
“Piantala di inventare
scuse. Aiutami!” Sbottò, in preda alla febbre, che lo stava facendo
impazzire.
Harry non poté fare a
meno di aiutarlo.
Draco prese dallo zaino
una torcia e con essa illuminò la caverna.
Era vuota. Si abbassava
sempre di più verso il fondo, dove si trovavano delle pietre ammassate, e niente
più. Nessun animale, nessun segno di vita.
“Bene, è perfetta.
Potter, vai a prendere della legna.”
Harry lo guardò
male.
“Come credi che ci possa
riuscire?”
“Ci sono degli arbusti
secchi qui fuori. Non lamentarti e vai a
prenderli.”
Draco si diresse
barcollando verso il fondo della caverna, e si buttò per terra, privo di
forze.
Harry provò troppa pena
per pensare di ribattere e fece quello che gli era stato
ordinato.
Tornato nella caverna,
accese come meglio poteva un fuocherello con i fiammiferi che trovò dentro lo
zaino e, prese le coperte, creò una specie di giaciglio vicino al fuoco dove far
distendere il ragazzo.
Draco non si fece pregare
e si accucciò volentieri fra le coperte.
“Ora, mi vuoi dire che
cos’hai? Fammi vedere la gamba.”
“Non provare a toccarmi o
ti uccido.” Ringhiò.
“Sei mezzo morto e hai
ancora il coraggio di minacciare?” Harry non gli diede retta, prese la gamba,
scoprì la ferita.
Quello che si vide
comparire davanti non fu certo un bello spettacolo: avvolta in un panno grezzo
intriso di sangue stava una ferita particolarmente profonda, il cui colore
giallo bluastro lasciava intendere che fosse
infettata.
“Lasciami stare ti ho
detto!” Tirò via la gamba il ragazzo.
“Sei proprio una testa
dura! Se non facciamo qualcosa, potrebbe peggiorare e incancrenirsi e potresti
perdere la gamba.”
“Che esagerato! E’ una
ferita da nulla. Lascia stare.”
“Mi hai rotto veramente!
Fai come vuoi, muori pure, ma poi non venire a dare la colpa a me!” Si alzò di
scatto e uscì fuori dalla grotta a lunghi passi.
“Ecco! Vattene! Lasciami
morire in pace.” Rispose con astio.
E mentre Harry, poco
lontano, stava seduto su una roccia a pensare al da farsi, il Marchio Nero di
Draco cominciò nuovamente a bruciare. E il dolore, troppo da sopportare oramai,
gli fece perdere i sensi.
**********************
Scusate il ritardo nella
pubblicazione, ma questo è l’ultimo capitolo già scritto, e visto che sto
scrivendo a rilento causa maturità incombente, simulazione di terza prova ancora
più incombente, e beta reader rintracciata dopo due anni che, pur essendo
disposta a perdonarmi per la mia assenza, ha dei problemi pure lei…beh…risolto
il mistero! XD In più c’è anche il fatto che sto portando avanti la mia vecchia
storia…E una relazione amorosa disastrata e a distanza…indi per cui…diciamo che
penso possiate perdonarmi…vero?? ^-^ Comunque…questo capitolo mi piace
particolarmente…e preannuncio già che il prossimo sarà totalmente incentrato su
Draco e Harry e si scoprirà qualcosa di più del loro passato…diciamo gran
parte…! E poi…ci sarà sicuramente una lemon…anche se devo decidere quanto lemon
sarà…probabilmente non in modo così eccessivo da costringermi a mettere il
raiting rosso…fondamentalmente, non mi reputo una scrittrice di quel genere di
lemon! ^-^ Non lo so…mi concentro più sui sentimenti che sulle azioni…^-^
Comunque…uhm…sto divagando.
Ringrazio veramente
coloro che hanno risposto così gentilmente al mio appello disperato…e spero che
chiunque legga abbia voglia di darmi il proprio parere, che è per me così
importante…soprattutto in questa fase in cui devo ricominciare a prendere in
mano la storia…^_- Ok…finito lo sproloquio! Fatemi
sapere….
Grazie
mille
Giuggia
Ringraziamenti:
_Light_: primo…il quinto capitolo te l’ho
mandato per e-mail, ma non so se l’hai ricevuto!! Se no lasciamo pure un e-mail
o qualcosa del genere, che te lo mando volentieri perché sinceramente non so
come mai sia rimasto il raiting rosso solo sul quinto capitolo…è strano! O.o
Comunque non avrei mai detto avessi solo 17! Ti facevo molto più grande! Forse
per la tua formalità…XD Boh…comunque…passando alla storia…che bello! Mi fa così
piacere quello che mi dici…ç_ç Piango! Comunque, riguardo a Ron…per quanto sia
impulsivo ecc, non può partire a caso per un luogo che non sa perdendo il lavoro
e abbandonando gli amici, ecc…comunque come vedi si è subito fatto valere in
questo capitolo! In modo più redditizio…Beh…lui non tratta male Herm. Le vuole
bene, come le ha sempre voluto, ma è vero che non la considera tanto. Non la
‘vede’ se non come una figura sempre presente di amica. Semplicemente. Riguardo
al senso d’orientamento di Draco…beh…diciamo che aveva una vaga idea che da
quelle parti ci fosse una casetta ma non sapeva di preciso dove fosse…^-^ Draco
non si è fatto male nel quinto capitolo, ma all’inizio…si è ferito durate lo
scontro con gli Auror, che lo hanno attaccato…^-^ In ogni caso la tua visione
sdolcinata non è proprio lontana dal reale di quello che in un certo senso
succederà nel prossimo capitolo! XD ….hihi….Riguardo a Narcissa…tranquilla,
comparirà poco e niente. Anzi, probabilmente non comparirà proprio! ^-^
Bacionissimi e grazie mille…alla prossima!! ^-^
Misha: grazie mille, mi ha fatto molto
piacere!!! Per la lemon, come già scritto sopra, ci si dovrebbe arrivare al
prossimo capitolo…^-^ Comunque…grazie per
complimenti per tutto…^-^ Seguirò i tuoi consigli…^-^ Fammi
sapere…bacissimi alla prossima!^-^
Paddy82: grazie mille, mi ha fatto piacere il
tuo commento e le tue impressioni…^-^ Allora…riguardo ai primi capitoli…si lo
so, erano un po’ pesanti, ma volevo dare una piccola introduzione alla
storia…non mi piace l’idea di iniziare in ‘media-res’…per usare termini aulici!
XD Sono contenta che ora la cosa sia migliorata e sia più fluida…riguardo invece
al ‘panegirico’ di Ron…non so, in realtà non volevo dare questa
impressione…vedi, il fatto è che Ron è un personaggio che nei miei scritti ho
sempre messo da parte, non l’ho mai considerato e mai analizzato, mentre suo
Draco ho scritto fior e fior di pagine! XD per me è più facile delineare Draco,
perché l’ho già ‘disintegrato’ nella sua interiorità in molti dei miei altri
lavori, e ho la possibilità di sfruttare tutto quel lavoro che ha portato ha
costruire il mio Draco nella mia testa per riuscire a descriverlo più
facilmente. Così come per Harry, anche se il lavoro per lui è un po’ più
complicato e non del tutto finito…XD Per Ron invece, non avendo ancora un idea
ben precisa, ho dovuto fare un lavoro più ‘costruttivo’…^^” Mi dispiace se è
risultato pesante, ma credo servirà nel futuro della storia…^-^ Anche perché non
mi andava di relegare i personaggi secondari solo a personaggi secondari…volevo
approfondirli un po’ di più…e Ron era quello che più mi dava l’opportunità di
analizzare tutta la situazione anche della guerra più da vicino…^-^
Comunque…beh…spero chela storia ti piaccia e continui a piacerti, anche perché
credo che d’ora in poi sarà facilmente più scorrevole!! Sarò comunque molto
lieta di ricevere qualsivoglia commento/critica o consiglio su qualunque cosa e
di cercare di modificare il mio lavoro o spiegare le mie motivazioni! ^-^ grazie
mille ancora…anche per le gocciole…XD Smack smack, alla prossima!!
^_-
Emanuela_smile: grazie mille mille per la tua
gentilezza nel mandarmi il commento via mail! E’ stato molto apprezzato…e sono
veramente contenta che la mia storia ti piaccia così tanto!!! Fammi sapere cosa
ne pensi anche di questo nuovo capitolo se ti va…^-^ grazie grazie mille alla
prossima!! ^-^