Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Giuggia89    19/04/2008    3 recensioni
E’ una guerra. Non ci sono né vinti né vincitori. E’ solo una carneficina. Le vite in gioco sono tante: Auror e Mangiamorte costantemente a confronto. Ma i casi della vita sono molti: vecchi ricordi riaffiorano vecchie ferite si riaprono, altre non si chiudono. E, sullo sfondo della guerra, un Mangiamorte rapisce un Auror. Draco rapisce Harry. In fuga dal mondo, in fuga dalla guerra, saranno invece proprio loro che riusciranno a porvi una fine.
-“Sarà, ma non ti dispiaceva, un tempo, la mia compagnia…” Lo punzecchiò Harry, senza pensarci. Ma le parole gli morirono in gola, al ricordo. Draco si fermò di scatto, e il moro andò a sbattergli contro. “Forse un tempo non mi dispiaceva. Al momento però, ne farei particolarmente volentieri a meno.”-
Genere: Drammatico, Introspettivo, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Il trio protagonista, Mangiamorte, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Page

07- Stand and Fight

 

Fu svegliato dalla luce che proveniva dalla finestrella malmessa e dal rumore di stoviglie che cozzavano tra loro.

“Finalmente il principino si degna di svegliarsi. Era anche l’ora! Se non gli dispiace, pretenderei anche che mi venisse a dare una mano, se non vuole morire di fame.” Il ragazzo non fece in tempo a risvegliarsi completamente, che la voce del suo attuale coinquilino nonché rapitore gli ferì le orecchie. Se un buon giorno si vedeva dal mattino, quella si prospettava essere una pessima giornata.

“Non sei proprio in grado di fare niente da solo, eh?” Si alzò sbuffando, e si avvicinò alla stufa. Sopra di essa il ragazzo aveva posato un pentolino, colmo di latte da scaldare, ma non sembrava convinto di quello che stava facendo.

“Taci e dimmi: secondo te quanto ci deve stare per scaldarsi?” Chiese, irritato.

Harry alzò un sopracciglio. “Mi prendi in giro?”

L’occhiataccia di Malfoy gli fece capire che non era proprio in vena di scherzare.

“Io direi che è caldo quando è caldo!”

Draco storse il naso.

Harry sbuffò e infilò un dito nel pentolino.

“AHI! E’ bollente!” Cominciò a sventolare la mano, il dito dolente.

“Ottimo metodo.” Draco tolse il pentolino dalla stufa e versò il latte dentro due tazze dall’aria poco sana che aveva trovato sulla piccola mensola sopra la stufa.

Harry lo fulminò con lo sguardo e Draco ridacchiò.

Si tolse la giacca. “Fa caldo. Sei riuscito ad accendere la stufa, alla fine. Per fortuna. Avevo già preparato il testamento nel caso fossi morto assiderato.”

“Smettila di sfottere Potter e pensa a mangiare. Poi ci dovremo rimettere in cammino.”

“Cosa? E perché?” Era sorpreso.

“Ma ci sei o ci fai? Ci stanno rincorrendo una decina e più di Mangiamorte che mi vogliono morto e che, a pensarci, vogliono morto pure te! Secondo te perché dobbiamo rimetterci in cammino?!” La stupidità di Potter lo irritava. Poteva essere veramente ingenuo, quando ci si metteva. Lo aveva dimostrato spesso.

“Ma scusa, come diavolo faranno a trovarci? Non hai più fatto incantesimi, da quando abbiamo lasciato il villaggio.”

“E per fortuna, o sarebbero già qui! Ci sono altri tipi di tracce, mio caro. Come credi che i babbani facciano a trovare i loro fuggitivi? Mica fanno magie, quelli…”

Harry pareva ancora perplesso.

“E in più, loro hanno anche l’aiuto della magia.” Concluse Draco. “Ci vuole molto più tempo, rispetto a rintracciare un incantesimo, o a seguire una scia magica, ma è comunque possibile.”

“Scusa, ma questo significa che dovrai…dovremo, scappare per sempre?” Era terrorizzato all’idea.

“Non so…forse si, forse No. Le tracce si possono far perdere. Anche con l’aiuto di pozioni. Non so. Al momento però, al di là di non aver quel genere di pozioni a portata di mano, non servirebbero comunque. Siamo particolarmente rintracciabili, ci sono troppi pochi chilometri di distanza tra noi e l’ultima magia che ho fatto.”

Harry ci rifletté un attimo.

“Ok, ho capito.” Si rassegnò, e cominciò a bere il suo latte, mentre rosicchiava qualche dolcetto, tipico svizzero probabilmente, di dubbia provenienza, ma comunque piacevoli.

Draco, che nel frattempo aveva finito, cominciò a spegnere la stufa, non senza bruciacchiarsi un poco.

Harry intanto rimuginava sulla sua situazione.

Doveva riuscire a scappare in qualche modo! Ci doveva pur essere una soluzione. Non poteva smaterializzarsi, non poteva contattare Vanilla perché era troppo lontano dal raggio d’azione dei suoi poteri, non poteva usare la magia, perché Draco aveva la sua bacchetta.

E non poteva neanche sperare di usare la magia senza la bacchetta, perché era sempre stato una vera frana in quel tipo di incantesimi. E poi, era certo che Draco avesse già pensato anche a questo tipo di eventualità.

E quindi…cosa poteva fare?

Quella situazione lo metteva a disagio. All’inizio aveva cercato di non farci caso, di non dargli peso, convinto che tutto sarebbe finito al più presto e che tutto sarebbe tornato come prima.

Ma la presenza di Malfoy, di Draco, lo faceva stare male. Brutti ricordi tornavano a galla.

E, con essi, anche sentimenti. Sentimenti che credeva di non poter più provare, dopo quello che era successo, dopo quello che lui gli aveva fatto, dopo che gli aveva mentito, lo aveva usato, lo aveva tradito.

Ma, suo malgrado, dopo l’odio, il rimorso, la rabbia, il dolore che aveva provato in tutti quegli anni, appena lo aveva rivisto, tutto era tornato come niente fosse successo. Come all’inizio di tutta quella storia. Quando c’erano solo loro due e nient’altro.

“Potter, ti muovi? Cosa devo fare perché tu la smetta di stare lì seduto a fissare il vuoto, prenda quel tuo bel culetto e lo convinca ad uscire di qui?!” Draco, fermo davanti alla porta, era nervoso. E pallido. E zoppicava ancora. Non aveva per niente una bella cera, in effetti.

Harry era un po’ preoccupato, ma non lo diede comunque a vedere.

Si alzò, prese la giacca e raggiunse il ragazzo sulla soglia.

“Ehi, dove credi di andare?” Sventolò davanti al viso del moro una piccola cordicella.

Sbuffando, Harry tese i polsi, che vennero saldamente legati dal suo rapitore, che subito dopo lo spinse fuori.

Con un sospiro, Draco si fece forza, cercando di non pensare alle fitte angoscianti che la gamba e la spalla gli procuravano. E riprese il cammino dentro la foresta. E Harry non poté fare altro che seguirlo.

 

****************

 

“Sono passati di qui, ne sono sicuro. E credo fermamente che siano diretti verso sud, verso l’Italia.” McNair era accucciato a terra, ad esaminare le tracce.

“Chi credi che possa essere il suo accompagnatore, Walden?” Chiese Lucius, scrutando la foresta di fronte a loro.

“Non ne ho idea. E’ sicuramente un maschio: le impronte sono profonde e grandi. Ma non posso dirti di più. Non riesco a capire neanche se è un mago o un babbano.” Rispose, alzandosi.

“Si è trovato un compagno, ma che bravo il mio figlioletto. Certe abitudini non le ha proprio perse.” Esclamò amaramente, storcendo la bocca in una smorfia di disapprovazione.

“Comunque credo che sia ferito. Alla gamba. Ci sono alcune tracce di sangue un giro.”

“Questa notizia mi allieta. Significa che il mio colpo è andato a segno. Comunque, miei fidati, è meglio se ci muoviamo. Non vorrei che guadagnassero troppo vantaggio.”

“Non vorrei intromettermi signore, ma credo che la cosa migliore sia evitare di usare troppi incantesimi. Non credo che una smaterializzazione di massa come la nostra possa essere passata inosservata al Ministero. E’ probabile che ci siano degli Auror al nostro inseguimento, signore.”

“Weasley, non ti intromettere! Nessuno ti ha interpellato.” Ripose acida e secca Bellatrix.

“No, Bellatrix, ha ragione. O meglio, avrebbe ragione. Ma al momento credo che il nostro Ministro sia troppo impegnato in affari burocratici e in conferenze stampa in riguardo all’ultimo attacco a Hogsmeade. Sono sicuro che non abbia proprio tempo per occuparsi di noi.” Ridacchiò sotto i baffi Lucius.

Bellatrix scoppiò a ridere, così come gli altri presenti.

“Bene, ora basta parlare. Dobbiamo trovare mio figlio al più presto.”

*******************

 

“Non possiamo permettere che si diffonda la notizia. Si creerebbe il panico. No, niente da fare.” Affermò il Primo Ministro.

“Siamo d’accordo con lei, onorevole. Ma se non ci permette di cercarlo, e la cosa dovesse finire male, la comunità Magica cosa potrebbe pensare di lei? Che, solo perché le sembrava troppo rischioso, non ha permesso ad una sua squadra di Auror volenterosi di mettersi sulle tracce di Harry Potter. Che, le ricordo, è l’unico che potrebbe salvarci. Che ci deve salvare. Veda un po’ lei, se non le sembra quantomeno controproduttivo non andare a cercare colui che è l’unica nostra possibilità di vittoria e di salvezza, senza il quale la nostra comunità è persa, distrutta.” Ron, colpì la scrivania del Ministro con forza e rabbia. Ma rimase per lo più calmo. Cercava di mantenere il controllo. Doveva mantenerlo. E doveva convincere il Primo Ministro.

Scrimgeour ci pensò un po’. Rimase in silenzio, valutando le varie opzioni con i loro pro e i loro contro. Non che Weasley non avesse ragione, ma, semplicemente, aveva paura a lasciare che i migliori Auror del paese si perdessero chissà dove alla ricerca di qualcosa di cui non si conosceva l’esatta ubicazione. Anzi, di probabilmente introvabile. Però, era anche vero che Harry Potter era Harry Potter, e che senza di lui, c’era veramente poco da fare. Se in più la gente fosse venuta a saperlo si sarebbe scatenato l’inferno.

Non c’era niente da fare. Doveva per forza dare loro il permesso. Almeno, nessuno avrebbe potuto rinfacciargli in futuro di non averci almeno provato.

“E va bene, signor Weasley, mi ha convinto.”

Tutti i presenti esultarono.

Hermione saltò al collo dell’amico, che sfoggiò un sorriso a trentadue denti.

“Ha fatto la scelta giusta, Ministro.” Sentenziò Marius.

“Non la deluderemo.” Aggiunse Lucilla.

“Lo spero. Ecco i vostri permessi. Dovete andare all’ufficio per la regolamentazione della Smaterializzazione e mostrare questi. Così vi sarà permesso di Smaterializzarvi ovunque crediate opportuno. Ma mi raccomando, fate attenzione. E contattatami spesso. Voglio notizie, aggiornamenti. Qualsiasi cosa succeda, voglio esserne informato. Ora, andate.”

Vanilla afferrò i documenti, e la squadra uscì dalla stanza.

“Allora?” Chiese Rubens, il Capo del Corpo speciale degli Auror, appena la porta fu richiusa alle loro spalle.

“Abbiamo ottenuto il permesso!” Esultò Hermione.

“Ben fatto. Perfetto. Allora, voi non vi preoccupate, datemi i documenti, vado io per voi all’Ufficio per la regolamentazione della Smaterializzazione. Voi andate pure a cambiarvi e a preparare uno zaino per il viaggio. Vi aspetta una lunga camminata, credo. Le ultime notizie che mi sono arrivate parlano di un avvistamento di Mangiamorte sulle Alpi al confine con l’Italia, vicino ad un paesino chiamato Maigiaive. E li c’è da camminare. E fa freddo. Quindi portatevi qualcosa di pesate.”

“Grazie mille Rubens. Allora noi partiamo subito. Ragazzi, vi voglio tutti tra mezz’ora in Sala Grande. Non un minuto in ritardo. Hanno già troppo vantaggio. Muoversi!” Marius diede l’ordine, nessuno si fece pregare per obbedire.

 

*****************

 

L’aria cominciava a farsi più fredda, e il sole iniziava a tramontare, in lontananza.

Camminavano da anni, secoli, millenni. Non ne poteva veramente più. Avevano percorso chilometri. E per di più, del tutto in silenzio. Niente da ridire, gli andava più che bene, ma l’atmosfera era inquietante.

Dopo più di mezza giornata passata in mezzo a boschi fitti e bui, erano arrivati in una vasta radura che cominciava a salire dolcemente verso la vetta innevata di un monte particolarmente alto.

Harry sperava proprio di non dover arrivare fino alla cima. Già aveva freddo, la neve proprio non faceva per lui.

Inoltre, aveva una gran fame. Avevano mangiato una porzione a testa di carne in scatola, dopo vari sforzi per aprirla. Ma non è che lo avesse sfamato più di tanto. Stava spendendo troppo energie con quel cammino. Non ce la faceva più.

Se poi si doveva parlare di Draco: il ragazzo stava sempre peggio. Era sempre più pallido, sempre più stanco, sempre più lento nel camminare, sempre più zoppicante. Ma continuava a camminare. Non si sarebbe fermato neppure a pagarlo.

E nel momento in cui Harry gli aveva domandato cosa avesse, se stesse male o se avesse bisogno d’aiuto, l’unica cosa che si era sentito rispondere con tono scontroso era un “Fatti i cazzi tuoi e continua a camminare.”

“Malfoy…non è che potremmo fermaci un po’?” Lui ci provava. Non si sa mai che prima o poi cedesse.

“Taci e continua a camminare, femminuccia.”

Cominciava a stufarsi di questo comportamento dispotico.

“Ho fame.”

“Tira la coda al cane!”

“La smetti di fare lo scontroso incazzato con il mondo? Non ti ho fatto niente. Fino a prova contraria al massimo potrei essere io quello incazzato. E comunque, ho solo detto che sono stanco. E anche tu non mi sembri così in piena forma! Sembri un cadavere ambulante.” Sbottò.

“Senti, se veramente noioso lo sai? Appena troviamo un rifugio o qualcosa del genere, ci fermiamo. Fino ad allora, continuiamo a camminare.”

“E se non ne troviamo?”

“Continuiamo a camminare.”

“Fino alla morte?” Chiese, con tono ironico e derisorio.

“Esatto, fino alla morte.” Ripose con il tono di chi vuole che si chiuda il discorso.

E Harry non se lo fece ripetere due volte.

Camminarono ancora per un po’, in silenzio.

Ad un certo punto poi, quando il sole era già calato da un bel po’ e solo la luna illuminava il loro sentiero, Harry notò in lontananza una grotta, o qualcosa che gli sembrava tale.

“Draco! C’è una grotta! Ci possiamo fermare?” Il suo tono era quasi implorante. Oramai, era veramente allo stremo delle forze.

“Va bene.” Rispose solamente.

Era un piccola insenatura nella roccia, alta poco più di loro, stretta e lunga.

Era buia e non se ne vedeva la fine.

Draco fece per togliersi lo zaino con le provviste, ma cadde rovinosamente a terra insieme ad esso.

“Che succede?” Harry si accucciò velocemente accanto a lui, preoccupato.

Con le mani ancora legate gli sfiorò la fronte, imperlata di sudore freddo.

Il ragazzo tremava, e la sua pelle era bollente.

“Hai la febbre.”

“Non l’avrei mai…mai detto.” Cercò di mettersi a sedere, ma le forze gli mancarono.

“Slegami, che ti aiuto.”

“Non ci penso neanche. Tu vuoi solo fregarmi la bacchetta, uccidermi e scappare! Per il cavolo che ti slego! Aiutami ad alzarmi.”

“Ma non ci riesco, con le mani legate!”

“Piantala di inventare scuse. Aiutami!” Sbottò, in preda alla febbre, che lo stava facendo impazzire.

Harry non poté fare a meno di aiutarlo.

Draco prese dallo zaino una torcia e con essa illuminò la caverna.

Era vuota. Si abbassava sempre di più verso il fondo, dove si trovavano delle pietre ammassate, e niente più. Nessun animale, nessun segno di vita.

“Bene, è perfetta. Potter, vai a prendere della legna.”

Harry lo guardò male.

“Come credi che ci possa riuscire?”

“Ci sono degli arbusti secchi qui fuori. Non lamentarti e vai a prenderli.”

Draco si diresse barcollando verso il fondo della caverna, e si buttò per terra, privo di forze.

Harry provò troppa pena per pensare di ribattere e fece quello che gli era stato ordinato.

Tornato nella caverna, accese come meglio poteva un fuocherello con i fiammiferi che trovò dentro lo zaino e, prese le coperte, creò una specie di giaciglio vicino al fuoco dove far distendere il ragazzo.

Draco non si fece pregare e si accucciò volentieri fra le coperte.

“Ora, mi vuoi dire che cos’hai? Fammi vedere la gamba.”

“Non provare a toccarmi o ti uccido.” Ringhiò.

“Sei mezzo morto e hai ancora il coraggio di minacciare?” Harry non gli diede retta, prese la gamba, scoprì la ferita.

Quello che si vide comparire davanti non fu certo un bello spettacolo: avvolta in un panno grezzo intriso di sangue stava una ferita particolarmente profonda, il cui colore giallo bluastro lasciava intendere che fosse infettata.

“Lasciami stare ti ho detto!” Tirò via la gamba il ragazzo.

“Sei proprio una testa dura! Se non facciamo qualcosa, potrebbe peggiorare e incancrenirsi e potresti perdere la gamba.”

“Che esagerato! E’ una ferita da nulla. Lascia stare.”

“Mi hai rotto veramente! Fai come vuoi, muori pure, ma poi non venire a dare la colpa a me!” Si alzò di scatto e uscì fuori dalla grotta a lunghi passi.

“Ecco! Vattene! Lasciami morire in pace.” Rispose con astio.

E mentre Harry, poco lontano, stava seduto su una roccia a pensare al da farsi, il Marchio Nero di Draco cominciò nuovamente a bruciare. E il dolore, troppo da sopportare oramai, gli fece perdere i sensi.

 

**********************

 

Scusate il ritardo nella pubblicazione, ma questo è l’ultimo capitolo già scritto, e visto che sto scrivendo a rilento causa maturità incombente, simulazione di terza prova ancora più incombente, e beta reader rintracciata dopo due anni che, pur essendo disposta a perdonarmi per la mia assenza, ha dei problemi pure lei…beh…risolto il mistero! XD In più c’è anche il fatto che sto portando avanti la mia vecchia storia…E una relazione amorosa disastrata e a distanza…indi per cui…diciamo che penso possiate perdonarmi…vero?? ^-^ Comunque…questo capitolo mi piace particolarmente…e preannuncio già che il prossimo sarà totalmente incentrato su Draco e Harry e si scoprirà qualcosa di più del loro passato…diciamo gran parte…! E poi…ci sarà sicuramente una lemon…anche se devo decidere quanto lemon sarà…probabilmente non in modo così eccessivo da costringermi a mettere il raiting rosso…fondamentalmente, non mi reputo una scrittrice di quel genere di lemon! ^-^ Non lo so…mi concentro più sui sentimenti che sulle azioni…^-^ Comunque…uhm…sto divagando.

Ringrazio veramente coloro che hanno risposto così gentilmente al mio appello disperato…e spero che chiunque legga abbia voglia di darmi il proprio parere, che è per me così importante…soprattutto in questa fase in cui devo ricominciare a prendere in mano la storia…^_- Ok…finito lo sproloquio! Fatemi sapere….

Grazie mille

 

Giuggia

 

Ringraziamenti:

 

_Light_: primo…il quinto capitolo te l’ho mandato per e-mail, ma non so se l’hai ricevuto!! Se no lasciamo pure un e-mail o qualcosa del genere, che te lo mando volentieri perché sinceramente non so come mai sia rimasto il raiting rosso solo sul quinto capitolo…è strano! O.o Comunque non avrei mai detto avessi solo 17! Ti facevo molto più grande! Forse per la tua formalità…XD Boh…comunque…passando alla storia…che bello! Mi fa così piacere quello che mi dici…ç_ç Piango! Comunque, riguardo a Ron…per quanto sia impulsivo ecc, non può partire a caso per un luogo che non sa perdendo il lavoro e abbandonando gli amici, ecc…comunque come vedi si è subito fatto valere in questo capitolo! In modo più redditizio…Beh…lui non tratta male Herm. Le vuole bene, come le ha sempre voluto, ma è vero che non la considera tanto. Non la ‘vede’ se non come una figura sempre presente di amica. Semplicemente. Riguardo al senso d’orientamento di Draco…beh…diciamo che aveva una vaga idea che da quelle parti ci fosse una casetta ma non sapeva di preciso dove fosse…^-^ Draco non si è fatto male nel quinto capitolo, ma all’inizio…si è ferito durate lo scontro con gli Auror, che lo hanno attaccato…^-^ In ogni caso la tua visione sdolcinata non è proprio lontana dal reale di quello che in un certo senso succederà nel prossimo capitolo! XD ….hihi….Riguardo a Narcissa…tranquilla, comparirà poco e niente. Anzi, probabilmente non comparirà proprio! ^-^ Bacionissimi e grazie mille…alla prossima!! ^-^

 

Misha: grazie mille, mi ha fatto molto piacere!!! Per la lemon, come già scritto sopra, ci si dovrebbe arrivare al prossimo capitolo…^-^ Comunque…grazie per  complimenti per tutto…^-^ Seguirò i tuoi consigli…^-^ Fammi sapere…bacissimi alla prossima!^-^

 

Paddy82: grazie mille, mi ha fatto piacere il tuo commento e le tue impressioni…^-^ Allora…riguardo ai primi capitoli…si lo so, erano un po’ pesanti, ma volevo dare una piccola introduzione alla storia…non mi piace l’idea di iniziare in ‘media-res’…per usare termini aulici! XD Sono contenta che ora la cosa sia migliorata e sia più fluida…riguardo invece al ‘panegirico’ di Ron…non so, in realtà non volevo dare questa impressione…vedi, il fatto è che Ron è un personaggio che nei miei scritti ho sempre messo da parte, non l’ho mai considerato e mai analizzato, mentre suo Draco ho scritto fior e fior di pagine! XD per me è più facile delineare Draco, perché l’ho già ‘disintegrato’ nella sua interiorità in molti dei miei altri lavori, e ho la possibilità di sfruttare tutto quel lavoro che ha portato ha costruire il mio Draco nella mia testa per riuscire a descriverlo più facilmente. Così come per Harry, anche se il lavoro per lui è un po’ più complicato e non del tutto finito…XD Per Ron invece, non avendo ancora un idea ben precisa, ho dovuto fare un lavoro più ‘costruttivo’…^^” Mi dispiace se è risultato pesante, ma credo servirà nel futuro della storia…^-^ Anche perché non mi andava di relegare i personaggi secondari solo a personaggi secondari…volevo approfondirli un po’ di più…e Ron era quello che più mi dava l’opportunità di analizzare tutta la situazione anche della guerra più da vicino…^-^ Comunque…beh…spero chela storia ti piaccia e continui a piacerti, anche perché credo che d’ora in poi sarà facilmente più scorrevole!! Sarò comunque molto lieta di ricevere qualsivoglia commento/critica o consiglio su qualunque cosa e di cercare di modificare il mio lavoro o spiegare le mie motivazioni! ^-^ grazie mille ancora…anche per le gocciole…XD Smack smack, alla prossima!! ^_-

 

Emanuela_smile: grazie mille mille per la tua gentilezza nel mandarmi il commento via mail! E’ stato molto apprezzato…e sono veramente contenta che la mia storia ti piaccia così tanto!!! Fammi sapere cosa ne pensi anche di questo nuovo capitolo se ti va…^-^ grazie grazie mille alla prossima!! ^-^

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Giuggia89