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Autore: Leyna_s_heart    04/11/2013    3 recensioni
Sono passato vent'anni dalla sconfitta di Gea e dalla scomparsa di Nico, ora una nuova profezia colpisce i figli dei pezzi grossi.
Questo spingerà An Jackson e i suoi amici (figli dei sette della profezia) a cercare di salvare i genitori e per farlo devono cercare una persona che si pensava morta.
Ma non è l'unico pericolo che corrono: qualcosa di oscuro si sta risvegliando.
In un futuro incerto, forse il coraggio non basta sempre.
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Spoiler del finale della serie PJ e gli eroi dell'Olimpo
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Storia revisionata per includere gli ultimi spoiler!
Genere: Angst, Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: I sette della Profezia, Nuova generazione di Semidei, Quasi tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Avvertenze: possibili spoiler di HoH e Boo!

Prologo: la fine dei giochi.

 

Jason

 

2014*. Campo mezzosangue.

 

La guerra contro Gea è finita e alla fine i sette semidei che hanno risposto alla chiamata –alias me, Jason Grace, Percy Jackson, Annabeth Chase, Leo Valdez, Piper McLean, Hazel Lesquez e Frank Zhang- abbiamo sconfitto la madre degli dei e dei titani facendola risprofondare nel suo sonno millenario e abbiamo impedito la guerra tra i due campi, Campo Giove e Campo Mezzosangue.

E’ passato più di un mese dalla fine di tutto e direi che un po’ di riposo ce lo siamo meritati.

Anche perché di ritorno al campo siamo subito ripartiti ad aiutare Leo a salvare la sua attuale ragazza, Calipso dalla sua prigionia ad Ogigia.

Le perdite sono state poche e limitate, questo ci consola.

Quindi sì confido che possiamo permetterci un pausa!

In realtà in questo momento non è proprio dedicato al riposo.

Per nulla!

Sono disteso su una poltroncina e do la schiena ad un tizio grande e grosso che mi sta tatuando la schiena.

Si, un tatuaggio!

Abbiamo deciso Percy, Nico di Angelo ed io –diciamo che Percy ed io abbiamo deciso, Nico è più qualcosa tipo ‘stato costretto’, anche se costringere il figlio di Ade è impossibile, si è convinto alla fine- che un tatuaggio fosse una buona idea e ognuno si è fatto disegnare sul corpo i simboli del proprio genitore divino.

Sulla mia dalle scapole partono due ali bianche che vanno fino ai gomiti e una piccola corona dorata sulla nuca.

Percy ha optato per un tridente che gli percorre quasi tutta la colonna vertebrale e a dieci centimetri dal coccige un occhio simbolo dei ciclopi.

Nico ha deciso di tatuarsi una colonna vertebrale e delle costole –per il tatuatore sarà stato facile disegnarle sopra le sue visto quant’è magro!- e un cuore rosso sangue –non un cuoricino ma il vero cuore umano- disegnato sulla destra.

Considerando che abbiamo avuto il benestare delle nostre ragazze e Nico della sorella –oh sì, ha davvero dovuto aspettare che Hazel approvasse il disegno- , abbiamo deciso di dedicarci subito ai tatuaggi prima che succedesse qualcosa –o la paura ci fermi, ma non l’avrebbe mai ammesso nessuno di noi-.

Mi alzo dal lettino e raggiungo dolorante i miei due amici: Percy che parla a non finire e Nico che fissa avanti a sé annoiato.

Il tatuaggio è fatto con la magia per cui guarirà in meno di un paio d’ore, ciò non toglie che sia stato fastidioso da sopportare.

“Jason, hai finito? Andiamo?” sorrise Percy.

“Era ora!” sbuffò Nico “non ne posso più di stare qui!”

Annuì e salutammo il tatuatore.

Il ritorno al campo fu tranquillo, per quanto ascoltare Percy raccontarci dei suoi progetti con Annabeth –il viaggio nel Tartaro li aveva legati ancora di più- e cercare di non far deprimere Nico –o impedirgli di scappare- possa essere tranquillo.

Ritornammo quando il sole stava tramontando, appena in tempo per evitare una sfuriata da una delle ragazze.

Quella era un serata speciale: i due campi erano riuniti a campo mezzosangue e avremmo festeggiato l’alleanza tra i nostri diversi campi.

Il fuoco era acceso in mezzo al campo e molteplici persone in arancio e viola correvano da una parte all’altra per rendere tutto perfetto.

Percy si diresse verso Annabeth che urlava ordini a destra e a manca.

Nico invece scomparve nella sua cabina, prima che lo fermassi.

A volte mi dava preoccupazioni quel ragazzo, insomma non permetteva a nessuno di essere suo amico.

Ma ce l’avrei fatta a dimostrargli che lo consideravo un amico –anche se agli inizi, ammetto, ero un po’ spaventato da ciò che sapeva fare-.

Raggiunsi Piper e la baciai rapidamente.

“Come sta andando?”

“Benissimo. Siamo tutti in fibrillazione!” mi sorrise e io mi sentì meglio.

Starle accanto era tutto ciò che più desideravo.

Lei ridacchiò. “Se mi stai così appiccicato non riuscirò a finire il mio lavoro.” Il tono in cui lo disse era basso e suadente e io desideravo tanto fossimo soli.

“Eh-ehm. Mi spiace rompere questo quadretto idilliaco, ma la cerimonia sta per iniziare.”

Reyna ci stava guardando con calma, per nulla imbarazzata.

“Ehm grazie Reyna.” Mi staccai da Piper e la seguii.

Passammo accanto la cabina di Efesto e sentì delle urla.

“Ma cosa sta?”

“La vita di coppia tutta romantica come la tua non funziona per tutti, a quanto pare il tuo amico ripara tutto e la sua ragazza semi divina adorano ascoltare le loro voci litigare.”

Trattenni a stento un sorriso. “Come stiamo diventando simpatici!”

“Lo sono sempre stata o non lo ricordi più?”

Mi rivolse un accenno di sorriso. “Bene. Chiama il tuo amico fiammeggiante e raggiungici all’anfiteatro.”

La guardai andare via ed entrai nella cabina 9.

“Leo? Calipso?”

Li trovai uno di fronte all’altro intenti a litigare, come solo una coppietta può fare.

C’era da dire che Calipso si era adattata in fretta alla vita nel campo: indossava già la maglietta arancione e dei jeans e aveva subito legato con Piper e Annabeth, pure con Nyssa –con la quale si divertiva a prendere bonariamente in giro il povero Leo-.

Aveva deciso di stabilirsi nella cabina 9 dove stava imparando i lavori manuali che parevano piacerle tanto.

“Leo, è una idea stupida!”

“No, è la migliore idea di sempre!!”

“Grr. Ascoltami! Ci sono troppe cose che non funzionano!”

“Sei nuova non puoi capire.”

“Non trattarmi da stupida!”

“Ehm ragazzi?”

“Cosa?” si girarono all’unisono verso me.

“Dovremmo andare. E’ ora.”

Calipso si girò e si pettinò i capelli in silenzio, mentre Leo usciva dalla cabina.

Spostai lo sguardo e decisi di seguire Leo per parlargli.

Mi affiancai a lui alla porta. “Allora” feci una pausa “come va?”

“Oh benissimo: la mia vita è tornata quella di sempre, la mia ragazza è arrabbiata con me 24 su 24 e non posso neppure mettere in pratica il mio genio!” disse con sarcasmo.

“Quale idea avresti?”

Leo rimase in silenzio per un po’. “Lasciamo perdere.”

Cambiai tattica. “Calipso vuole solo che tu non faccia cose stupide e ti faccia male. E’ preoccupata per te!”

Leo abbassò lo sguardo. “Lo so. Sono felice di questo infatti.”

“Quindi mi prometti che metterai da parte il progetto?” Calipso era sulla porta e lo guardava seria.

Leo annuì e Calipso lo abbracciò e gli stampò un bacio.

“Uno stupido! Di tutti gli eroi mi innamoro del più scemo!” disse ridacchiando.

“Hei miss raggio di sole, te l’avevo detto che nessuna poteva resistermi!” le sorrise.

E un altro pericolo mortale è scampato!

Dall’anfiteatro venivano grida di gioia che mi fece capire che eravamo tanto tardi.

“Dai che siamo tardi!”

Ci incamminammo e loro rimasero nella metà arancione e io nella mia viola.

Chirone con accanto Lupa salirono sul palco.

“Benvenuti campeggiatori! Vogliamo solo dirvi, prima di dare il via ai festeggiamenti, un paio di cose.”

Ci fu un boato da parte del pubblico.

“Si, ragazzi, ancora un attimo. Vorremmo chiamare sul palco i sette ragazzi che hanno permesso questa cosa. Su venite su! Credo vi spetti un applauso.”

Sorrisi e salì con gli altri e tutti ci applaudirono.

Parevano tutti felici –le cicatrici erano ben nascoste dentro di noi più che fuori- e niente sembrava rovinare la cosa.

Presi la parola. “Aspettate! Ci sono altre persone da ringraziare, ma soprattutto vorrei che faceste un bel applauso per Nico di Angelo.”

Lui mi guardava con le guance macchiate di rosso e lo sguardo omicida. Gli sorrisi facendo il finto tonto.

“Dai vieni su!”

Lui non parve muoversi, ma mi vennero in contro gli altri sei incitandolo a salire –e Will Solace che lo costrinse ad alzarsi-. Di malavoglia Nico si alzò e salì le scale.

L’anfiteatro era silenzioso e lui ci diede uno dei suoi sguardi gelidi.

Allora Reyna –seguita breve distanza da Will- si alzò in piedi e iniziò ad applaudire e con uno sguardo da ‘se non lo fate, finisce nel sangue’ gli altri del suo campo la seguirono e così anche i nostri.

Nico rimase lì stupito dalle acclamazioni che stava ricevendo, iniziò pian piano a sorridere.

All’improvviso però tutte le luci si spensero.

“Cosa..?”

Una figura di terra si alzò dal terreno.

“Bravi mezzosangue!” la figura applaudì.

“Gea?”

Ma come poteva essere.

“Questa sarà l’ultima volta..” detto ciò colpì Nico in pieno petto.

Una spada nera come la sua che grondava uno strano liquido bianco gli trapasso il petto da parte a parte.

La spada scomparve e Nico cadde a terra.

Hazel corse da lui mentre gli altri correvano verso Gea che scomparve nel terreno.

“E’ vivo? Nico!”

Hazel sollevò lo sguardo pieno di dolore.

“Nico.. Nico è..”

Sapevo come continuava la frase.

In quel momento si aprì un buco nel terreno da cui delle mani nere lo afferrarono e se lo portarono via.

Era successo talmente in fretta che nessuno reagì per un po’.

Il buio era talmente tanto denso che nessuno vedeva nulla.

L’unico rumore erano i nostri respiri e i singhiozzi di Hazel.

Mi portai le mani sulle guance, erano bagnate.

Avevamo avuto una perdita alla fin fine.

Questa guerra aveva causato troppo dolore.

E ora dovevamo venirne a patti.

 

 

Moira

 

2034. Campo mezzosangue.

 

Il sogno era iniziato tranquillamente.

Stavo raccogliendo dei fiori sulla collina mezzosangue per mia madre, erano i suoi preferiti, quando una figura incappucciata dall’aspetto chiaramente femminile mi si presentò davanti.

“Il tempo è cambiato. Ora la maledizione dell’eroe si abbatterà sui suoi figli più forti. Impediscilo mezzosangue! Trova ciò che la morte può offrire alla vita.”

Poi il cielo si è oscurato, il mare che vedevo da lontano si era ingrossato e la terra emanava delle leggere vibrazioni. La figura era scomparsa.

Mi voltai verso il campo e vidi che tutto era in fiamme.

Corsi giù per la collina per raggiungere i miei fratelli, ma non c’era nessuno tranne tante magliette arancioni e viola che si bruciavano.

Una vampata mi avvolse, ma non era solito fuoco: era fuoco fatuo.

Cercai di calmarmi ma mi ricordai i fuochi fatui che era la combustione di metano e fosfato dovuta alla decomposizione dei corpi organici.

Decomposizione di corpi organici!

Un attacco di nausea mi assalì e mi spinsi lontano le fiamme verso la spiaggia.

Lì presi a respirare pesantemente finché il cielo non iniziò a fulminare accanto a me e il mare aveva delle onde così alte e potenti che mi colpivano alle gambe.

Dalla terra del frattempo si aprivano dei crateri in cui mi pareva si muovessero delle ombre.

Indietreggiai spaventata finché non sentì due mani afferrarmi: la mia stessa ombra mi teneva ferma e mi copriva gli occhi.

Mi divincolai e mi ritrovai in una stanza piena di specchi.

Una figura comparve in tutti.

Era un ragazzo della mia età potevo vedere i suoi capelli neri, ma mi dava la schiena.

Era senza maglietta.

“Mandala da me.”

Sulla schiena aveva delle cicatrici scure..?

No.

“Lei deve restare con me.”

Era una specie di tatuaggio, ma era sfuocato. Vedevo dei segni neri sulla colonna vertebrale.

“Bianca deve raggiungermi nel luogo dove il tempo non esiste.”

Era un cuore quel tatuaggio che aveva sulla schiena?

“Bianca.”

Il ragazzo diventava sempre più sfuocato, ma la sua voce più forte nella mia testa.

Faceva male.

“Bianca!”

Gli specchi si spezzarono e si conficcarono nella mia carne.

Mi svegliai di soprassalto urlando fuori tutto l’ossigeno che avevo in corpo.

 

 

* 2014 perché il prossima anno esce ‘Blood of Olympus’ l’ultimo libro della saga di ‘eroi dell’Olimpo’, quindi ho pensato di usare l’anno corrente della fine della guerra.

Si, non ha senso, ma ormai resta così!

I tatuaggi:

Image and video hosting by TinyPic

E sono qui con una nuova long.

Mentre tutti ci chiediamo “perché lo fai?”, io vorrei chiedervi una cosa.

Vorrei evitare che tutte le recensioni che mi lasciate siano sul genere “hai ucciso Nico!” perché allora vuol dire che non avete letto bene la storia.

So che è piuttosto arrogante, ma fatemi questo piacere.

Bene, direi che come inizio non fa capire nulla, infatti per arrivare alla vera storia dovrete aspettare i primi cinque capitoli in cui collego gli elementi.

Se voleste lasciare un commento per dirmi cosa ne pensate, sarebbe carino.

Prossimo capitolo tra due settimane.

Ley

Ps. Per chi segue ‘isola’ esce domani sera.

  
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