Assisi 2004

Franz stava dormendo quando delle voci arrivarono dalla camera del padre, ancora intorpidito si alzò e scostò di poco la porta per ascoltare meglio. Si vedeva suo padre seduto in poltrona che parlava con un uomo di cui scorgeva solo una mano. Ma non fu quello a destare la sua curiosità, fu il discorso, anzi l'argomento di esso....lui!! “Helmut, lei è già un uomo molto facoltoso, come mai vuole accettare il mio accordo?”-”Sà signor Merisi... un po' di denaro in più fanno sempre comodo. Un uomo come lei dovrebbe saperlo”-” Si, certo! Tra uomini d'affari ci si intende!”-”Comunque, mio figlio ancora non lo sa ma stia tranquillo che lo convincerò. forse, però, se vedesse la ragazza lo convincerei meglio!”-”Si, le ho portato una foto nel caso me l'avesse chiesta ...eccola!”- il padre la prese e la guardò con un ghigno strano-”Molto carina!”- un punto in più verso la vittoria. Anzi la persuasione di mio figlio- pensò-”A mio figlio piacerà sicuramente” -”Bene fra due settimane saremo qui in Umbria a Castiglione del Lago in provincia di Perugia sul lago Trasimeno. Una zona molto bella e dove abbiamo una residenza dal '700 circa”-”Bella zona! Sarò felice di condurvi mio figlio e di conoscere questa bellezza di persona”- Così si alzarono e si strinsero la mano poi Franz dovette tornare a letto e non potè vedere chi era quell'uomo.

Borgo San Lorenzo, 2004

Silvia si svegliò con la voglia matta di andare a cercare l'ansa del fiume dove aveva amato Francesca. Voleva vedere quel luogo magico e leggere ancora un po' di pagine del diario. La sera prima aveva letto ancora due mesi di diario dove la giovane Francesca raccontava di come si divertiva con Simone e dei resoconti sulle lezioni della vecchia. Certamente un erborista, cosa molto strana per l'epoca. Uscì e per fortuna incontrò solo una cameriera che le riferì una notizia molto bella: il nonno non sarebbe tornato fino alla sera tarda. La giornata cominciava bene!

Pian piano Silvia si addentrò nella foresta e guidata dal rumore dell'acqua, trovò molto presto il fiume,ma di un ansa grande e accogliente nessuna traccia. Camminò per mezzora seguendo il fiume e finalmente trovò un ansa riparata dalle fronde abbastanza profonda da farvici il bagno. Si sedette sulle pietre ed immerse i piedi nell'acqua fresca, ma non ghiacciata come si sarebbe aspettata. Aprì il diario e incominciò a leggere:

20 Giugno 1505

Simone ha deciso di creare un luogo dove poter posizionare dei messaggi da scambiarci per poter comunicare tra di noi anche senza vedersi. Ad esempio per non farmi aspettare delle ore al fiume se lui non può venire più! Il luogo prestabilito è un albero poco lontano dal fiume con una cavità posizionata in basso abbastanza riparata dalla pioggia e dagli occhi indiscreti. Sono molto contenta di questa invenzione! Li dentro potrò anche riporre il libro della vecchia. Sai, mi ha detto che fra due mesi al massimo me lo darà per poter studiare in autonomia. Sono molto molto euforica per questa novità,sai il libro è importantissimo perchè insegna cose che nessuno può insegnare(almeno così dice la vecchia , e lei ne sa di cose strane) ed è un libro antichissimo che ogni vecchia tramanda alla sua allieva.

25 giugno 1505

Simone non viene da cinque giorni , sono preoccupata, deve essergli successo qualcosa! Oppure è malato! Speriamo nulla di grave. Potrei curarlo io... Si, potrei farlo! Domani andrò a vedere.

26 Giugno 1505

Non è lui ad essere malato ma il fratello, comunque nulla di grave! Sono andata vestita da uomo(ormai lo sa che ero io quella del mercato) e mi ha spiegato che suo fratello ha il raffreddore e la febbre alta ed è per questo che non è potuto venire nemmeno ad avvertirmi, doveva stare con lui al posto della madre che badava al banco del mercato! Io gli ho dato delle erbe della vecchia e gli ho spiegato come usarle. Gli calmeranno la febbre. Fra poco starà bene. Anche perchè mi manca al fiume! E' anche per questo che ho inciso i nostri nomi sulla pietra più bella dell'ansa. Così che tutto il creato possa vederli.

Dopo aver letto questo Silvia si mise ad osservare l'ansa per vedere quale potesse essere la pietra. Di certo una molto in vista. Ma purtroppo le cose potevano essere cambiate anche completamente dal tempo in cui era vissuta Francesca. Senza perdersi d'animo continuò imperterrita la ricerca. Immerse persino la testa nell'acqua per osservare il fondo dell'anmsa. Nulla! Dopo altre varie ricerche un vento pungente si alzò ed incominciò a fare freddo. Rabbrividendo Silvia decise di tornare a casa, si alzò dalla pietra su cui era seduta e si accorse che del muschio ne ricopriva la sommità. Aveva scelto quella pietra perchè era un sedile naturale, c'era un pezzo liscio verticale ed un pezzo orizontale , ed il muschi ne rendeva soffice lo schienale. Scostando leggermente la coltre di muschio vide qualcosa sulla roccia, come un incisione. Tolse parte del muschio e il terriccio che la incrostava e scoprì con stupore la scritta a lettere maiuscole “FRANCESCA” ,continuò a pulire ed ecco che pian piano apparve la scritta completa:

FRANCESCA MERISI

SIMONE PISANO