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Autore: ChocoCat    07/11/2013    4 recensioni
La figura incappucciata di Draco Malfoy s'incurva su un tavolo sporco di un pub di Hogsmeade; sta aspettando qualcuno, è nervoso. Chi è?
dal testo:
“Bevi.”
“Cosa? Ma se non so nemmeno…”
“Ti fidi di me?”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La stava aspettando, frustrato, in un angolo buio di un piccolo pub ad Hogsmeade

HO CEDUTO AL CALORE DEI TUOI OCCHI (by ChocoCat.EFP)

 

La stava aspettando, frustrato, in un angolo buio di un piccolo pub di Hogsmeade.

Giocherellava con un bicchiere vuoto, le mani tremanti per il nervoso.

Quando vide San Potter entrare con i suoi fedeli si calcò bene il cappuccio sulla testa.

Era meglio tenersi nascosto. Li vide lanciargli un’occhiata curiosa, poi scegliere un tavolo e ordinare da bere.

Era particolarmente snervato, come accadeva spesso ormai durante le sue uscite a Hogsmeade.

Intravide il proprio riflesso nella finestra accanto a se e si vergognò della propria espressione tormentata. Poi sentendo Lenticchia ridere sguaiatamente – maledetto cretino- si accertò di non essere riconoscibile. Nella sua foga, si tolse persino l’anello di Serpeverde che portava all’anulare destro.

Quando finalmente la ragazza arrivò, anche senza vederla in volto ne riconobbe la presenza.

Il suo profumo, il suo modo di camminare misero i suoi sensi all’erta.

Si sedette di fronte a lui e fece per abbassare il proprio cappuccio, ma lui silenziosamente le fece cenno di no; non poté impedire nel rimetterlo a posto che una cascata di capelli castani sbucasse attorno al suo collo.

Malfoy avvertì lo sguardo di Potter passare da lui alla ragazza, e l’angoscia lo prese per la gola.

“Dannazione, stai più attenta!”

Con un gesto secco della mano chiamò l’oste che avanzò verso di loro sciabattando svogliatamente; ordinò che fossero portate due Burrobirre il più rapidamente possibile; ciò che arrivò alle orecchie della ragazza non era altro che un ringhio sordo e ricco di disprezzo malcelato.

“Malfoy, per tutti i Gargoyle, metti via quella bacchetta!”

“Tu lascia fare a me.”

“Che cosa, sentiamo? Io non credo proprio che…”

Shh!”

Non appena tornò l’oste, il ragazzo gli prese i boccali di mano e li mise da parte, schizzando il legno del tavolo con la loro schiuma bianca. Si guardò attorno per un attimo, in un lampo d’occhi grigi, poi versò della polvere e qualche goccia di un liquido scuro e denso nelle bevande.

“Bevi.”

“Cosa? Ma se non so nemmeno…”

“Ti fidi di me?”

La guardava con insistenza, quasi febbrilmente, traboccante di sentimenti che non aveva mai provato prima. Non poteva scorgerne gli occhi, la frangia riccioluta li copriva ed essa stessa era nascosta dal cappuccio; eppure lo desiderava ardentemente, lo voleva a tal punto da incontrarla in mezzo alla gente, quasi a volersi illudere di potersi comportare con lei come se fosse una ragazza normale, una ragazza adatta a lui, quando invece non lo era affatto.

Una volta accantonati il riserbo, il pregiudizio, le paure, perfino bere un boccale di Polisucco solo per poter alzare gli occhi su di lei in un pub gremito diventa cosa facile; il cuore improvvisamente batte più forte, e l’impossibile diventa possibile:

“Ti fidi di me, Hermione?”

Lei prese il boccale a due mani, senza alzare il volto, e bevve un gran sorso.

   
 
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