°°...”E
se...Gojyo e Goku fossero fratelli?” avesse un seguito?°°
Erano
passati quasi due mesi da quando la signorina Maho
era andata a trovare Gojyo a casa sua reclamandone i diritti di possesso. E lui
dopo due sole settimane di torture aveva provato a strangolarla, cercando di
far si che potesse sembrare un incidente.
Koumyou
Sanzo, dopo il matrimonio, era di nuovo scomparso nel nulla, probabilmente
vittima di qualche porta difettosa, buca profonda o chissà che altro.
Per
quanto riguarda i nostri amici, invece, la vita
trascorreva come tutti i giorni: con Gojyo che si sfogava sulla spalla di
Hakkai, dicendo sempre che rivoleva indietro la sua scimmia, il suo dolce,
adorato fratellino-scimmia, mentre Hakkai lo ascoltava pazientemente,
consolandolo come di solito faceva una mamma col proprio figlioletto.
Per
quanto riguarda Homura… era, come al solito, geloso di
Sanzo, che poteva avere Goku tutto per
se. Nonostante il vincolo del matrimonio che univa i
due, Homura tentava in tutti i modi di accaparrarsi la scimmia che rifiutava,
dicendo che Sanzo era l’unico, Sanzo era il migliore, Sanzo era tutto per lui
perché Sanzo era il più ganzo….
E
Homura se ne andava via piangendo, seguito a ruota dai
suoi due galoppini. O, a volte invece, restava sulla
soglia (perché Sanzo non lo voleva in casa, soprattutto quando non c’era) con
il braccio appoggiato allo stipite e l’aria da gran seduttore. Poi, come di consueto gli diceva «Devi diventare forte Son
Goku, unisciti a me e lo diventerai! »
E,
all’ “unirsi”, Sanzo si alzava nudo dal divano,
giungeva sulla soglia e cominciava a prendere a cinghiate la bocca del
poveretto, in modo che «…tu non possa usarla ne per parlare, ne in altro modo.»
soleva dire, calcando sull’ultimo punto. «Se vuoi unire qualcosa gioca col lego, o fatti un puzzle. »
Spesso
anche la piccola Lirin andava da Goku e Sanzo. E veniva
accompagnata da suo fratello e da Yaone. La richiesta della piccola era sempre la stessa «Vi voglioooooooo!!
Fatevi comprare, dai! »
E
Sanzo, per mancanza di fantasia o che altro, le prendeva a cinghiate la bocca.
E Kogaiji sospirava sempre con esasperazione, mentre Yaone si preoccupava .
Per
quanto riguarda Sanzo e Goku… si può dire che si diedero da fare.
Avevano
fatto richiesta affinché la casa fosse arredata con mobili resistenti al peso e
agli urti. E dovevano essere molto grandi.
Il
povero Gojyo, la prima volta che era entrato in quella casa, non riuscì a
comprendere il motivo dell’enormità dei mobili, così si era
affrettato a chiedere.
Non
ottenendo risposta, intuì che doveva esserci qualcosa sotto... e di non molto
piacevole. Così era tornato di nascosto accompagnato dal fido Hakkai mentre
Sanzo era al lavoro e la scimmia si faceva il bagno. Aveva esaminato i mobili.
Ciò che trovò lo lasciò a dir poco sconvolto. E non è normale per uno come lui. Così venne accolto
dalle dolci braccia di Hakkai mentre cadeva svenuto. Goku, uscito dalla doccia,
gli aveva consigliato di usare una
scarpa di Doku per farlo riprendere, ottenendo l’effetto sperato. E non solo. Gojyo, dopo aver sentito l’odore emanato, cominciò
ad agitarsi come in preda alle più atroci allucinazioni. Andò a sbattere la
testa contro il muro e svenne nuovamente.
«Lasciamolo così che è meglio» aveva
detto Sanzo che intanto era rientrato e non aveva visto ciò che Hakkai stava
facendo.
«Forse. » rispose Hakkai sorridendo mentre
si toglieva la tuta per la protezione dagli effluvi mefitici e gettava la
scarpa, trattenuta da una tenaglia, in un contenitore di piombo.
«Certo che è stata un’ottima idea
usare la scarpa del fratello di Goku e Gojyo
come sali! » aveva detto Hakkai sorridendo.
«Tsk!
L’unica buona idea della scimmia…» aveva risposto Sanzo
incrociando le braccia al petto con fare seccato.
Ma
non sapeva che quella frase era l’inizio della disfatta.
*
Usciti
da casa di Goku e Sanzo, Gojyo, ancora svenuto e adagiato sulla spalla di
Hakkai, aveva mormorato: «Meno male che sono due maschi… sennò Goku avvrebbe già
sfornato venti figli… »
*
Finalmente
un attimo di tranquillità!! Dopo il lavoro ci voleva proprio!!
Era
questo che pensava Gojyo prima che suonasse il campanello…e aprisse…quella
porta…
Gojyo
andò ad aprire con aria assonnata, sbadigliando vistosamente,
senza preoccuparsi di mettere una mano davanti alla bocca. Fino a che una mosca
non gli entrò in gola.
«Ciao fratellone…»
disse Goku tutto mogio, mentre, con passo lento, si dirigeva verso il divano e
ci si sedeva sospirando.
Gojyo
(tossendo), alquanto spaventato per il poco entusiasmo con cu gli si era
rivolto e soprattutto per il fatto che non ci fosse
quella stramaledetta bionda tinta a seguirla, cominciò a preoccuparsi e si mise
di fronte a Goku.
«Ehi scimmia…»
«E VEDI DI
NON METTERTICI ANCHE TU!! BRUTTO PUZZONE! » rispose con un’ira inusuale Goku, mettendosi le mani davanti agli occhi.
«Ma…» provò
ad azzardare Gojyo ma Goku gli morse un gomito strappandogli gemiti di dolore e
urla infernali.
Col
gomito fasciato, Gojyo si sedette sul divano, guardando torvo la scimmia seduta
sulla poltrona di fianco «Spiega! » disse imperativo.
«Io e Sanzo abbiamo
litigato…»
«MA QUESTO
E’ FANTA…» cercò di esultare Gojyo, ma poi si rese conto che la cosa sarebbe
stata pericolosa per altre sue articolazioni, quindi concluse «…terribile…»
«Cosa? »
«E’ fantaterribile!
»
«Grazie fratello! Tu sei l’unico che
mi capisce!! » e si gettò tra le braccia di Gojyo,
buttandolo a terra.
«E perché mai
avreste litigato? »
«Perché
continuava a dirmi che non so ragionare, che sono una scimmia…! »
Bhe…in effetti…
«E quindi gliel’ho
fatto notare! E lui si è arrabbiato!! E da quel giorno non vuole neppure…»
«Non dirlo non dirlo non dirlo…»
«…fare zum
zum!!! »
«Ugh!! »
Gojyo ebbe un improvviso mancamento, ma le parole della scimmia lo fecero
rinvenire.
«E quindi…ci stiamo lasciando…»
«MA QUESTO
E’ FANTA…»
«…fantaterribile
lo so… »
Ma
veramente…
«Ma io non voglio non voglio!!! »
«Cosa succede?
» improvvisamente Hakkai apparve alle loro spalle. Gojyo sobbalzò.
«La sc…em! Goku e Sanzo si stanno mollando! » rispose Gojyo
riprendendosi dalla paura. Cercò di scollarsi Goku di dosso con ben pochi risulatati.
«Coooooosaaa?
»
«E’ fantaterribile, lo so. » ripose sconsolato Goku
prima di alzarsi ed uscire dalla porta.
«Ehi sci…uh!...
Ehi, dove vai? »
«A schiarirmi le idee… » rispose con
aria da regina del melodramma, prima di richiudersi la porta alle spalle.
All’uscita
della scimmia seguì un attimo di silenzio. Poi Hakkai prese
parola.
«Fantaterribile?!
»
«Lascia perdere, è
una storia lunga. »
«Ah. »
«Uf… »
«Dovremmo fare qualcosa, credo. »
«Sanzo mi sta altamente sul culo. »
Hakkai
ghignò.
*
Ovviamente
la notizia sul fatto che Goku e Sanzo stessero litigando si diffuse a macchia d’olio e giunse
soprattutto a orecchie indiscrete. Quindi, quando
seppero che Goku e Sanzo erano a casa di Gojyo, tutti erano riuniti a sbirciare
nascosti.
Gojyo , sotto consiglio di Hakkai, aveva invitato i due a casa
sua, anche se controvoglia.
Tuttavia,
quelli sedevano l’uno da una parte l’altro dall’altra del divanetto di fronte
al tavolino su cui erano state poggiate quattro tazze
di tè ed una scatola di biscotti.
Goku
ne prese uno e, con suo immenso stupore, si ritrovò a gustare quei favolosi
biscotti che tanto gli ricordavano Sanzo e si ritrovò a sognare i bei momenti
con la bava alla bocca. Si vede che Sanzo se ne accorse
perché assunse un espressione vagamente sospettosa.
Gojyo
fece un segno d’intesa ad Hakkai senza che gli altri
due se ne accorgessero, impegnati com’erano ad ignorarsi.
«Allora…» attaccò discorso,
sbattendo rumorosamente la mano sul tavolo per dare maggior enfasi a ciò che
ancora non aveva detto. Ma il campanello suonò in quel
preciso istante, frenando così la sua azione punitiva e abbassando la testa cominciò a tremare di
rabbia.
Il
campanello era decisamente insistente. Andò ad aprire,
con uno scatto di nervi che fece paura persino ad
hakkai. E quando aprì la porta non vide nulla. Sentì
tuttavia una ventata d’aria passargli di fianco. Subito una vena si mise a
ballare sul suo zigomo.
Era
Homura, al 99,9% .
Si
girò.
E
Homura era inginocchiato di fronte a Goku, con una posa teatrale. Gli occhi chiusi, il viso girato di profilo, una mano sul cuore e
l’altra che porgeva un mazzo di rose rosse costose.
«Son Goku…» cominciò con voce
solenne e sensuale. Poi, improvvisamente, aprì gli occhi e si girò verso Goku che lo guardava con aria assente «…ti
prego…vieni con me…devi diventare fo…» ma Sanzo non lo
fece concludere tirandogli una cinghiata sui denti. Poi con un calcio lo fece ruzzolare lontano,
contro il muro.
Arrivò
Zenon. Vide la situazione e sospirò.
«Shien, te l’avevo detto che non era
il momento buono per imboscarsi… »
Shien
rimase immobile mentre “guardava” Zenon raccattare la carcassa di Homura. Poi
lo legarono a una sedia, visto che stava pian piano
riprendendo conoscenza.
Goku,
che alla fine aveva più o meno capito la situazione,
abbagliò Sanzo con un sorriso.
«Stupida scimmia, che diavo…» ma non finì mai la frase perché Goku, nel tentativo
di abbracciarlo calorosamente, gli tirò una testata allo stomaco.
«Saaaaaaaaaanzoooooooooooo…!
»
Homura
cercava di liberarsi dalla sedia, o almeno dal bavaglio per gridare qualche
cosa.
«Sanzo…facciamo pace? » chiese Goku
con gli occhi lucidi.
Ma
Sanzo non rispose. E allora Goku tirò fuori la scarpa
di Doku. Sanzo si riprese prima che la potesse usare, grazie al suo infallibile
sesto senso che lo aveva avvisato del pericolo.
Intanto,
il campanello aveva ripreso a suonare.
Sanzo
si mise seduto sul pavimento, sfregandosi la pancia con una mano.
Goku
gli si avvicinò piano.
«Sanzo…»
«Tsk, e va
bene. »
«Sanzo, sei sporco qui »
E
quando Sanzo abbassò la testa per controllare, Goku lo baciò senza dargli scambo, ma dandogli una testata poderosa. Niente di cui
preoccuparsi visto che entrambi sono teste d’acciaio.
«Oooooooooooooooh!
Che teneri…» disse un coro di voci dalla porta che Gojyo
stava disperatamente cercando di tener chiusa. Alla fine si erano fatti tutti
vivi. Sbirciavano dalla fessura della porta.
Gojyo, pronto per ogni evenienza (perché sotto
consiglio di Hakkai), indicò con un cenno della testa il balcone… balcone??? Ma…in salotto non c’era mai stato un balcone!!
Goku
corse a guardare, poi richiamò Sanzo con un gesto veloce del braccio.
Si
diressero sul ‘balcone’ e
salutarono Homura sarcasticamente, mentre cominciavano a scendere lentamente.
«Fratellone!!
Grazie per questa impalcatura da lavavetri!! »
Ma
Gojyo venne travolto dalla valanga di amici/nemici
pettegoli e zabetti.
Ma
la fortuna non gira sempre da una sola parte.
L’impalcatura
improvvisamente si bloccò ed immediatamente Goku e Sanzo si lasciarono prendere
dal panico.
«Sanzo!! Sanzo!! Non scende!! Non
scende!! Come facciamo?! »
«Non lo so scimmia, ci sto lavorando!!! »
«Verremmo
uccisi! Sanzo, Sanzo… cosa ci salverà??! »
Ma
la risposta giunse tempestiva, quando la piccola Lirin si fiondò
a tuffo verso il ponteggio, piombando addosso ai due che stavano decidendo se
buttarsi oppure no.
La
creatura si appiccicò ai suoi oggettucci, cominciando
a fare le fusa.
Dopodiché,
anche Homura, una volta liberatosi dalla sua prigionia e dall’imbavagliamento,
si lanciò nella cabina.
E,
di conseguenza, giunsero anche Zenon, Shien e Kougaiji.
La
struttura ballava pericolosamente, costringendo alcuni degli occupanti ad
aggrapparsi per non cadere.
Homura,
vittorioso, superò il primo ostacolo: riuscì ad allontanare Sanzo con uno
spintone, facendolo cadere all’indietro e costringendolo ad aggrapparsi alla
spalla di Kougaiji che cadde all’indietro sopra il
biondo, spiaccicandolo.
Ed
infine, Homura riuscì a disfarsi anche della creatura
dai capelli fosforescenti, facendola cadere più in la, ottenendo così il
possesso di Goku.
Intanto
la cabina era scesa di un altro mezzo metro.
«Ora sei mio Son…» ma la sua frase
fu interrotta dal pianto di Lirin che strillò: «PAPAAAAAAAAAA’!!
»
E,
puntuale come sempre, Gyumao si fece vedere alla finestra.
«Cosa c’è
cara? »
«QUESTO CATTIVONE MI HA SPINTA!! »
Gyumao
non rispose. Ogni espressione sparì dalla sua faccia. Guardò Homura. Ma Homura vedeva solo Goku, mentre prendeva a calci Lirin
che cercava di riavvicinarsi.
E
quindi Gyumao ruggì. E ruggì forte. In maniera
animalesca. La sua faccia era furente. E quindi si
arrampicò sul cornicione, con l’insana intenzione di lanciarsi sull’impalcatura.
E si lanciò. La struttura scricchiolò minacciosamente,
ma non cedette. Silenzio. Il panico poteva essere percepito, denso come l’olio.
Ma
poi tutti ripresero a litigare.
Gyumao
aveva afferrato Homura per il bavero della maglietta e lo agitava come una maracas. Goku, finalmente
libero si diresse verso Sanzo, che era ancora a terra con addosso Kougaiji svenuto. Glielo tolse di dosso.
«Sanzo!! Tutto bene? »
«Che razza
di domanda sarebbe?! » rispose lui burbero.
Poi
sentirono che qualcosa faceva rumore tutto intorno a loro.
E
si girarono a guardare.
Homura
era semi-incosciente, Zenon e Shien si erano
disperatamente attaccati alle spalle di Gyumao nel tentativo di buttarlo giù
dall’impalcatura e salvare il loro protetto, ma Gyumao li agitò come nacchere. Mentre Lirin gridava, Kougaiji era
ancora steso a terra svenuto.
Goku
e Sanzo guardarono il tutto in silenzio. Poi decisero che era meglio sgattaiolare
senza farsi notare, arrampicandosi magari sulle corde.
Gyokumen
Koshu, che rimirava il tutto dall’alto, vide i due
giovani soli soletti, così decise di fargli un po’ di
compagnia.
Tuttavia,
quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. O per meglio
dire, la persona che fece sfondare l’impalcatura. Così tutti caddero dal
secondo piano, compresi Sanzo e Goku perché la corda a cui erano
attaccati si spezzò in sei parti. E tutti caddero
sopra un cumulo di spazzatura.
*
«Ahi…ahi…AHI!! » si lamentò Homura mentre
l’infermiera stava valutando come andava la guarigione del braccio. Dopo venti
minuti di lamentele, decise di iniettargli una dose di morfina piuttosto alta, così
da farlo stare buono.
Dopo
la caduta, tutti avevano riportato delle contusioni, ma nessuno aveva nulla di
più.
All’inizio
nemmeno Homura…
…nell’istituto
policlinico non vi era nessun rumore, nemmeno il russare dei pazienti che erano
generosamente stati abbattuti dagli infermieri con una dose di
acido muriatico somministrato tramite clistere.
Si
può intuire dunque che si era fatta notte. I nostri
amici erano stati rinchiusi tutti nella stessa stanza. Gyumao occupava quattro
letti, due in lungo, due in largo. Nell’aria vi era solo il leggero rumore dei
respiri dei dormienti.
Ma,
allo scoccare della mezzanotte, due occhi si aprirono di scatto brillando nel
buio più assoluto (come due beam, precisamente).
Si
mosse. Attraversò fulmineo tutta la stanza, fino ad arrivare al luogo desiderato…
Goku
era finalmente giunto alla fase rem dopo un
travagliato percorso fatto di fame e camice da notte
ospedaliere. Si accoccolò inconsciamente di più alla ricerca di maggior
calore e… Ma cosa…? Nonostante Goku possedesse quello che la gente
chiama ‘Sonno pesante da non svegliarsi nemmeno con le scarpe di Doku infilate
nel naso’ , si destò quando
sentì un leggero movimento sul suo letto con un gran brutto presentimento.
Aprì
gli occhi, cercando di mettere a fuoco
ciò che aveva intorno. E quasi urlò quando vide Homura
(riconosciuto per l’effetto beam degli occhi) a cavalcioni su di lui.
«Homura che diavolo ci fai qui? »sussurrò piano, cercando di spostarsi dalla
sua posizione quanto gli permettesse di mettersi seduto, ma Homura gli si era
proprio seduto addosso con tutto il suo dolcissimo peso e non riusciva nell’impresa.
Allora decise d adotare una soluzione semplice e
definitiva.
«Sanzo! Qui c’è Homura! » disse a
voce più alta, ottenendo l’immediata risata sommessa del moro
spora di lui.
«Konzen si
trova dalla parte oppost… »
«Tu…» disse una profonda e
strascicata voce impastata dal sonno.
Homura
si gelò mentre cominciava a intravedere una figura
accanto a Goku muoversi nel letto per mettersi seduta.
Poi
Sanzo vide Homura a cavallo del proprio animale.
«Tu…» disse con voce lugubre «…tu, in
questo istante perderai la cosa più preziosa che
possiedi…»
Homura
deglutì: «La vita…? »
«No, il pene… »
Si
vede che lo sentirono anche gli altri presenti nella stanza, perché la luce si
accese e mostrò sette figure che guardavano dalla loro parte.
Poi
Sanzo afferrò il cavallo dei pantaloni di Homura.
Il
tutto sotto il tifo impudico dei compagni di stanza
*
Cinque
giorni più tardi furono tutti dimessi ed ognuno tornò a casa propria. Tutti
meno Homura che era stato ricoverato per… frattura.
Così, tutto tornò alla normalità:
Homura, dopo essere riuscito a riacquistare le sue capacità “motorie” aveva
ripreso la sua routine di andare a chiedere a Goku di seguirlo per diventare
forte mettendo a rischio nuovamente il suo piccolo Homura.
E via dicendo.
Capitò,
invece, che un giorno, dopo tanto che non lo andava a trovare, Gojyo decise di
fare una capatina a suo fratello.
Sfortunatamente,
trovò la porta chiusa a chiave, ma non si preoccupò molto, in
quanto la scimmia, per occasioni come quella, gli aveva lasciato una
copia della chiave della villetta (Sanzo era molto ricco), in modo che, se avesse
voluto, avrebbe potuto aspettare dentro. Le uniche copie in più erano in mano
sua e di Hakkai.
Aprì
e percorse il breve corridoio fino ad arrivare nel salottino.
Gojyo
incrociò le braccia al petto e cominciò a fischiettare per un po’, ma si stancò
quasi subito. Si alzò e si diresse in cucina, dove recuperò una lattina di
birra che scolò in quindici secondi.
Poi
ebbe un’idea geniale.
E se andassi a farmi un bagno in
quella piscina ad idromassaggio che loro chiamano vasca da bagno?
Concludendo
che questa era la scelta più giusta, cominciò a togliersi la camicia e a
dirigersi verso il bagno.
Arrivò
davanti alla porta che aveva anche slacciato i jeans.
Non si era preoccupato di recuperare un asciugamano perché sapeva con certezza
che ne avrebbe trovati in abbondanza li dentro.
Posò
una mano sul pomello dorato della porta di vetro e la fece scorrere.
La
vasca era piena di acqua calda e l’idromassaggio era
già attivato.
Che fortuna! Io non ne
ero capace…pensò Gojyo. Ma
dopo un passo, vide da un lato della ‘piscina’ una
testa castana stava uscendo dall’acqua ed allora pensò che Goku stesse tentando il suicidio per annegamento.
«Ehi! Sci…» ma si interruppe
quando, di fronte alla scimmia, sbucò anche la testa di Sanzo e non molto
lontana dal viso di Goku. Dopodiché Goku gli risucchio
la lingua in quello che sarebbe un bacio appassionato.
Gojyo
rimase a bocca spalancata. Chiuse la porta poi la riaprì credendo si trattasse
di un illusione. Ma così non era.
Era la realtà.
«E…ma… CHE DIAVOLO STAI FACENDO A MIO FRATELLO MALEDETTO BIONDO PERVERTITO??! »
*
Due
settimane dopo, Gojyo fu dimesso dall’ospedale, ma i segni del pestaggio di
Sanzo erano ancora ben visibili ed il su ritorno a casa fu questo:
Homura
per primo si precipitò di fronte a Gojyo.
«Hai visto tuo fratello senza
veli…dimmi, com’è? » ma Gojyo ne aveva abbastanza di
quella storia, quindi sedò Homura con un calcio volante a girare.
Seconda,
si presentò Lirin.
«Ah! Ah! Tu hai visto il mio Sanzo
ed il mio Goku senza vestiti!! Non è che li hai
ripresi vero? Mi faresti una copia della videoc…» e
lei fu inibita con un iniezione di acido formico.
Penso
che la storia potrebbe continuare all’infinito.
°°Fine?°°