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Autore: Evangeline_Litium    10/11/2013    2 recensioni
Tratto dal prologo "Un angelo del fuoco, del ghiaccio e della collera, venuto da solo per portare Morte e Distruzione, ma anche Vita e Speranza."
Le avventure del Signore del Tempo e di Rose Tyler. Buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler, TARDIS
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3
Il Dottore si trovava legato in una stanza quasi completamente buia. La luce sulla scrivania illuminava parzialmente il luogo dove era imprigionato.
"Dove...?" girò la testa, cercando di vedere se era solo in quella stanza oppure no.
In un angolo scorse la figura di Rose. Era a terra, sembrava morta.
"Rose!" Cercò di alzarsi dalla sedia, ma le corde che lo legavano non glielo permisero.
"D-Dotto...re?" La ragazza tossì e cercò con gli occhi il volto dell'uomo nella stanza buia.
Aveva la vista offuscata e il mondo sembrava girarle attorno. La testa le faceva male, come se avesse sbattuto contro qualcosa.
Si portò una mano alla testa, nel punto in cui il dolore era più acuto. Si ritrovò la mano bagnata da un liquido rossastro, sangue.
"Va tutto bene?! Per caso sei legata!?" il tono di voce del Signore del Tempo era un misto di paura, rabbia e sofferenza.
"Beh..." Rose non voleva farlo preoccupare ancor di più di quanto già non fosse "Sì, sto bene. Comunque ho gambe e braccia libere"
Fece per alzarsi, ma un giramento di testa la fece cadere pesantemente sul gelido pavimento di marmo bianco.
"Rose vieni qui" l'umana si avvicinò, traballando.
"Che c'è?"
Il Dottore guardò le corde che lo legavano alla sedia di legno di seconda mano e poi tornò a guardarla.
"Cosa?" Ridacchiò.
"Slegami!" sbottò lui, guardandola male.
"Come si dice bambino?" cercava di trattenersi dal ridere, ma a volte piccole risatine le uscivano dalle labbra rosate.
"Ho 900 anni e passa anni per tua informazione! Slegami... per..." si sforzò di dire grazie alla ragazza che le stava davanti con un ghigno soddisfatto stampato sulla faccia "piacere..."
Lei, con fare vittorioso, lo slegò.
"Bene!" si alzò di scatto dalla sedia e si sgranchì gli arti "Ora che si fa?"
Qualcosa fece tremare la stanza e il Dottore afferrò in tempo Tyler prima che cadesse a terra.
"Cos'è stato?!" 
La domanda della ragazza non ebbe risposta. Il Signore del Tempo aveva assunto una strana espressione sul volto. Nessun essere esistente nell'Universo avrebbe potuto decifrare quegli occhi così anziani che parevano celle di qualcosa di più grande del mondo stesso.
Una porta che i due non avevano notato si aprì; sbattè contro il muro di pietra e fece un rumore secco.
Entrarono di corsa due uomini con delle armi simili a pistole che per poco non saltarono addosso all'uomo.
"Dottore! Ci dica cosa c'è là fuori!" L'uomo ansimava, dovevano aver corso molto velocemente.
Gli occhi dei carcerieri sembravano bianchi; anche questi pieni di saggezza come il compagno di Rose.
"Andatevene!" il SIgnore del Tempo riusciva a stento a respirare.
"Perché?! PERCHE?! Avevamo firmato il trattato di pace più di 100 anni fa!"
L'uomo a destra afferrò per le spalle il Dottore e lo scrollò.
"Chi sta attaccando chi? Che succede?! Dottore!"
Rose sembrava completamente estranea alla situazione. Non riusciva a vedere un filo logico in quella situazione disastrosa. La testa le riprese a girare, il sangue continuava a uscire a fiotti e i suoi capelli si erano tinti leggermente di rosso, ma nella pacata luce della stanza non si poteva notare questo variamento.
Tutti i presenti erano bianchi dalla paura; la ragazza strinse con forza la mano del Dottore come se il terreno sotto ai suoi piedi stesse per scomparire e volesse portare con sé anche lui nelle tenebre dell'oscurità. Lui si voltò di scatto verso di lei. Aveva gli occhi sbarrati e non riusciva a spiccicare parola, cosa strana per uno come lui.
"Chi sta attaccando chi ho detto!" la voce di lei rimbombò per tutto il perimetro della cella. Il Dottore cercava di parlare, ma dalla sua bocca uscivano solo gemiti strozzati, come se una mano invisibile l'avesse afferrato per il collo e ora lo stesse stringendo con forza.
"Da...." Non riusciva in alcun modo a finire la frase per quanta paura sentiva nelle vene.
"EX-TER-MI-NA-TE" La voce metallica proveniva da lontano e lo si riusciva a udire a malapena.
Si sentì uno sparo, poi un urlo, poi più nulla. Pace, calma, silenzio.
I due uomini chiusero la porta della cella ed estrassero le armi."Andate! Qui ci pensiamo noi!"
L'uomo di cui non apevano neanche il nome, assieme al suo compagno, li stava proteggendo. Sapeva che sarebbe stato ucciso, ma se ne stava lì in piedi davanti alla porta con una strana pistola nella mano destra mentre con la sinistra bloccava l'entrata.
"Ho detto di andarvene! E' un ordini! Dottore, sa dove sono le uscite di emergenza, no? Porti la sua amica con lei e fugga! Fugga più veloce di quanto ha mai fatto per l'amor di Dio!" Sembrava quasi sorridere mentre spingeva verso il centro della stanza il Dottore e Rose.
Allora l'umana non capì. Perché uno sconosciuto avrebbe dovuto salvarli? Poi comprese: era la stessa cosa che aveva sempre fatto il Dottore. Lui salvava tutti, che fossero amici o sconosciuti, talvolta anche nemici; perché è questo che sono i Signori del Tempo. Sono dei salvatori.
  
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