Una notte, mentre passeggiava osservando le stelle pieno di meraviglia, Talete incontrò un brigante.
-O la borsa o la vita!- esclamò questi sguainando la spada.
-O acqua madre di tutte le cose, un brigante!- urlò il filosofo.
-Dammi tutti i tuoi soldi, avanti!- Talete gli consegnò docilmente un sacchetto tintinnante di monete. -Ah, ah! Questo è stato senza dubbio il colpo più facile della mia carriera!- sghignazzò il ladrone -D'ora in poi voi filosofi imbelli sarete facili prede di noi briganti: sono certo che questa scena si ripeterà ancora per molti anni a venire!-
Detto questo, il brigante si voltò per andarsene, ma inciampò in un sasso, gli sfuggì di mano il sacchetto e cadde in un un pozzo lì vicino.
-Ma come, rapini filosofi e anche tu come loro non guardi dove metti i piedi?- lo derise la servetta tracia.
-Dovete scusarla, prende in giro tutti quelli che cadono nei pozzi!- si scusò Talete con il brigante che annaspava nell'acqua. -Comunque, un buon bagno nel principio primo del mondo non vi farà altro che bene.- Così dicendo, il filosofo si voltó e lui e la servetta lo lasciarono solo immerso nell'arché fino al collo.
-Spero proprio di essermi sbagliato nella mia predizione…- mormorò il brigante tristemente.