RAGGI DI SPERANZA by MISTRESS LAY
[Cap. XXIX, Part II]
[R, Slash, ®J.K. Rowling, tranne i personaggi nuovi,
situazioni e quanto ci sia di malato in ciò che state per leggere, appartengono
alla sottoscritta]
CAPITOLO CINQUANTOTTESIMO
SEI DI COPPE
(Convito Amoroso)
*
Eppure, quando si tratta di te, mi trovi
prigioniero.
*
Mentre il torrente di studenti si avviava all’ultima
lezione pomeridiana Harry si affrettò a raggiungere la sua ultima classe
pomeridiana, e, intanto che salutò distrattamente i compagni, con occhi ansiosi
sondava il gruppo Serpeverde che si stava incamminando verso i sotterranei.
Finalmente riconobbe nella comitiva la figura di Tom: era
circondato dal solito capannello di gente, attorniato da sorrisi di qualche
smorfiosa, la sua fronte era leggermente aggrottata, meno tesa degli ultimi
giorni e Harry non si sorprese del cambiamento, imputandolo alla simpatica
chiacchierata con Altair a cui lei stessa aveva accennato poco prima. Infondo,
Harry in primis si sentiva più tranquillo dopo aver parlato con la ragazza.
Osservò da lontano Tom e dovette stringere i denti per
resistere alla tentazione di raggiungerlo e abbracciarlo, le dita gli prudevano
sentendo la dolorosa nostalgia del suo profumo e della loro intimità.
Mentre era perso nelle sue elucubrazioni, quasi avesse
letto i suoi pensieri, Tom si voltò verso di lui, in un attimo i loro occhi
s’incatenarono e Harry accennò ad un piccolo sorriso. Tom contraccambiò,
sebbene con meno entusiasmo.
Il cuore di Harry cominciò a battere forte e quando sollevò
gli occhi da terra vide Tom comandare qualcosa ai compagni e rimanere indietro,
capendo l’antifona, il moro Grifondoro si affrettò a fare lo stesso con gli
amici e, a parte un’occhiata sospettosa di Draco, capirono senza bisogno di
dire di più.
Il resto degli studenti entrò in classe e il vociare nei
corridoi si acquietò, rimasero fuori solamente Tom ed Harry, che si guardarono,
come se si aspettassero che scendesse tra di loro un velo di imbarazzo poi,
rendendosi conto che ciò non avveniva, improvvisamente, Tom si mosse verso di
lui mentre i libri di Harry franavano per terra, e si baciarono.
Non ci fu niente di dolce in quell’assalto, solo pura
passione, semplice bisogno di ritrovare contatto con l’altro. Da troppo tempo
non lasciavano da parte dubbi e segreti per un semplice incontro,
dimenticandosi che oltre all’amore che li legava c’era anche il desiderio
fisico di tenersi vicino all’altro.
Quando si staccarono Harry rilasciò un lieve sospiro, Tom
continuava ad abbracciarlo, fissandolo intensamente con i suoi occhi onice: -
Mi sei mancato – confessò.
- Anche tu – rispose Tom con un mezzo cruccio – Immagino
che tu abbia parlato con quella pazza di Altair -
- E dalla tua espressione imbronciata deduco la stessa cosa
– ribattè allegramente Harry.
Tom non rispose ma semplicemente lo baciò di nuovo, questa
volta più dolcemente, lentamente, per assaporare quell’inebriante unione.
Il sapore di Harry…
La sua sola presenza tra le braccia lo rendeva
completamente ubriaco, perché avere Harry non era mai abbastanza, l’amore,
quella strana sensazione che gli stritolava il cuore, lo sopraffaceva ogni
volta che l’altro era così vicino.
Perché solamente Harry poteva abbattere ogni sua difesa,
solo Harry poteva tenere prigioniero il suo cuore, la sua essenza, la sua anima.
A malincuore dovettero staccarsi, Tom lo strinse un’ultima
volta, degustando il momento in vista delle due lunghissime ore di pozioni che
li aspettavano da trascorrere separati: - Sarà meglio entrare, altrimenti Piton
toglierà dei punti alla tua stupida casa – ghignò e Harry sorrise
all’insinuazione, sentendosi perfettamente al sicuro lì, con Tom, e
straordinariamente felice.
Incredibilmente perfetto.
*
Gli occhi dorati di Luigi parevano sempre più luminosi ogni
volta che lo rivedeva, e davvero Luigi era a Hogwarts spessissimo, tanto spesso
da far sorgere qualche dubbio in Philius: come poteva entrare così impunemente
nella sua stanza senza che Silente gli dica qualcosa?
Luigi sorrideva e scuoteva la testa, affermando che era un
segreto, e lo attirava tra le sue braccia, Philius dimenticava le sue domande,
e non si aspettava alcuna risposta.
Poi, poco a poco, e nemmeno Philius riusciva a capire come,
qualcosa cambiò: Luigi e i suoi occhi luminosi, i suoi sorrisi più solari, più
aperti, che lasciavano Philius sempre perplesso, perchè mai nessuno lo aveva
guardato come Luigi faceva.
Si era sorpreso ad osservare con ansietà il camino,
cercando con lo sguardo di carpire la fiamma verdognola che diceva in anteprima
ospite, in particolare, L'ospite, Luigi. Inutilmente il pensiero cercava di
rimanere scevro dalla presenza intossicante di Luigi, ma quanto più era con
lui, tanto più si sentiva attratto dalla loro strana e conturbante relazione.
Persino aveva preso a chiamarla 'relazione', non con
l'impersonale sostantivo 'legame', ma 'relazione'.
E nemmeno una questione di sesso, ormai Philius aveva preso
ad ascoltare le chiacchiere di Luigi sull'Italia, a volte futili, a volte
interessanti, ma sempre chiacchiere. Perchè Luigi aveva preso sul serio la
questione del 'conoscersi'. Da quel giorno tutto e nulla era cambiato.
Philius aveva scoperto che Luigi aveva una sorella, amava
la sua scuola, ne parlava come si parla di un qualche miracolo, con orgoglio e
affetto. Così Luigi parlava della sua scuola, parlava di sé, di come avesse
degli antenati francesi, della sua vita quotidiana tra gli studenti, con i
quali aveva un ottimo rapporto – tale da parlare amichevolmente con tutti loro
per i corridoi -…
E Philius taceva, ancora una volta, nascondendosi dietro il
suo passato. Accennava a qualcosa, piccole confessioni innocenti, ma era ancora
molto cauto nei dialoghi.
Eccole, le fiamme verdi, e poi Luigi uscire da queste, con
il suo solito sorriso.
- Compiti in classe? -
Philius annuì distrattamente: - Che cos'è quella roba che
hai in mano? - ne avvertiva il profumo, di sugo e pasta e qualcos’altro che
ancora non riusciva a decifrare.
- Cibo. Piatto tipicamente italiano - Luigi si avvicinò
alla scrivania, poi si fermò, osservò Philius e poi l'involucro che teneva tra
le mani, con un sorrisetto divertito - Hai già cenato? -
Philius finalmente si concesse un sorrisetto: - Lo sai che
non scendo quasi mai a cena. Non far finta di niente -
L'italiano alzò le spalle, sorridendo malizioso: - Lo so,
sei un musone asociale -
- Con il sorriso che hai sulle labbra, mi sembra più un
complimento che un'offesa - borbottò Philius riprendendo in mano la piuma per
finire di correggere i compiti del quarto anno di Difesa contro le Arti Oscure.
Luigi per un attimo ebbe qualche secondo di impasse, nel
fissare la fronte distesa di Philius, intenerito dapprima dal complimento che
gli aveva appena elargito, e poi dalla scena che aveva davanti agli occhi: la
fronte del professore, così corrugata per prestare attenzione agli scarabocchi
dei suoi studenti, la sua pelle pallidissima illuminata dalla luce tenue della
candela, gli occhi con quella ipnotica pupilla ellittica...
Forse non era una bellezza convenzionale, ma Luigi trovava
Philius straordinariamente bello.
Gli ci era voluto un po' di tempo per ammetterlo a se
stesso, perchè se Philius era scostante e pieno di orgoglio da rasentare la
boria, l'orgoglio di Luigi non era da meno.
Due persone così diverse, eppure...
- Pensi di stare tutta la sera in piedi impalato oppure
vuoi sederti e smetterla di fissarmi come se fosse la prima volta che mi vedi?
-
Luigi sorrise a quella domanda e silenziosamente si
avvicinò alla scura scrivania di mogano, con un movimento fluido attrasse a sè
il lungo mantello mentre si sedeva su una delle comode sedie, posando la cena
sulle ginocchia.
Quando Philius alzò gli occhi, si ritrovò Luigi a fissarlo,
con gli occhi dorati estremamente luminosi alla luce della candela, quella
stessa luce che illuminava il suo bellissimo viso e accarezzava i suoi capelli
dorati.
Sembrava che la luce fosse del tutto naturale a Luigi, come
se lei stessa lo cercasse e imputasse a Philius il rapimento di quel mortale
Apollo.
Era difficile capire come potevano avere una relazione del
genere due persone così diverse, perchè, come la luce cercava naturalmente
Luigi mentre Philius andava congeniale come una seconda pelle l'oscurità.
Non gli chiese perchè lo stesse fissando con tale intensità
e con quella luce divertita negli occhi, perchè la risposta probabilmente lo
avrebbe lasciato spiazzato.
L'aura di mistero che avvolgeva il preside non era però
diminuita, nonostante fosse più semplice per l'altro leggergli dentro. Eppure,
il mistero era sempre stimolante per Philius.
- Ne hai ancora per molto? - domandò Luigi, sbirciandolo da
sotto in su - La cena si fredda -
Philius tornò ai suoi compiti e a scribacchiare con la
penna sulla pergamena: - Nessuno si chiede, alla tua scuola, come mai ogni
tanto scompari? Silente non sa che sei qui? -
Luigi scrollò le spalle: - Silente lo sa che ti faccio
qualche visita, ma ha discrezione di non far domande. Per quanto riguarda la
mia scuola... un preside è sempre molto impegnato - sorrise divertito.
- Impegnato... -
- Come un certo professore che sta continuando a
correggere dei compiti ignorando la cena... -
- Ho quasi finito -
- ... e ignorando me -
Philius smise di scribacchiare, sollevò un attimo gli
occhi, per poi sorridere maliziosamente: - Al momento mi preoccupo più per la
cena... -
- Ti ringrazio per la considerazione - Luigi storse la
bocca in una smorfia di disappunto, fece aderire la schiena allo schienale,
irritato per la poca considerazione che Philius aveva di lui. Inizialmente
quell'ambiguità lo aveva attirato e conquistato, ma ora ne era stranamente
risentito.
Risentito, era la parola giusta?
Era infastidito perchè Philius non gli dava la minima
importanza, perchè la sua attenzione era attirato da qualcos’altro, perchè i
suoi occhi non erano rivolti verso di lui, perchè...
Incredibilmente tutto era mutato, come un incantesimo, si
era rafforzato man mano che il tempo passava, che le esperienze erano state
condivise, che qualche spiraglio si era aperto per mettere loro in
comunicazione, per avvicinarli ulteriormente...
Luigi inizialmente non l'aveva capito, solo ora aveva
compreso, con un guizzo di paura, i sentimenti che stava cominciando a provare
per Philius.
Capire di amare qualcuno, era sempre un salto nel vuoto, e
per Luigi era un salto senza alcuna visuale, alla cieca, per diversi motivi.
Indispettito solamente per non aver ricevuto la giusta
considerazione.
Bizzarro.
Philius sollevò gli occhi, osservò come i pensieri
dell'altro si rincorressero a vicenda, vide la sua espressione incupirsi sempre
di più.
Gli venne in mente l’incontro che aveva avuto poco prima
con la misteriosa ragazza conoscente di Harry Potter: Altair, aveva detto di
chiamarsi, Altair, come la stella più luminosa della costellazione dell’Aquila.
Altair, aveva detto, senza dare cognome, senza svelare il
vero nome, Altair, uno pseudonimo elegante elargito con una stretta di mano.
E poi quel contatto, fugace, leggero, eppure travolgente.
Il suo profumo di rose non aveva funzionato ad abbagliarla,
neppure l’aveva messa in soggezione con i suoi occhi da rettile, l’aveva
guardato fisso, con un’espressione dura, e se n’era uscita con una replica che
l’aveva gelato sul posto.
La luce non ti si addice.
E subito Philius aveva pensato a Luigi, alla luce che aveva
portato, alla luce di cui sembrava essere fatto, a quella luce di cui sembrava
risplendere.
Strana ragazza… eppure, gli sembrava di avere qualcosa in
comune con lei… ma cosa?
Mantenne il suo sorrisino: - Oh, non riuscirei ad ignorarti
neppure volendo -
Di nuovo l'attenzione di Luigi fu calamitata da Philius,
gli rivolse un'occhiata a metà tra il sorpreso e il lusingato.
- Ah... allora ho qualche speranza? -
Philius rise, scuotendo la testa, divertito, senza nemmeno
sollevare gli occhi dal suo lavoro: - Ti piacerebbe, vero? -
Luigi distolse lo sguardo da Philius, fissando un'altra
parte della stanza e mormorando, piano, con il viso triste: - Sì, mi piacerebbe
–
*
Si era finalmente liberato dalla presenza soffocante di una
Serpeverde particolarmente testarda e si stava dirigendo verso il dormitorio,
ripensando alle parole di Altair e al piccolo rendez-vous con Harry. Ecco, quella
era l’unica nota positiva da settimane a quella parte: finalmente aveva di
nuovo Harry.
Chiedendosi com’erano finiti ad essere così distanti la
semplice quanto preoccupante risposta era il silenzio generato dai reciproci
segreti, quelli che nemmeno adesso si sentivano di esprimere all’altro.
Così doloroso.
Eppure avevano inteso entrambi quanto fosse straziante
rimanere separati e avevano messo da parte per qualche secondo i problemi per
dedicarsi a loro stessi.
Un bacio ed era caduta ogni barriera.
Harry aveva davvero il potere di travolgere tutte le
riserve di Tom.
Non c’era da stupirsi se il suo alter ego Voldemort lungo
la strada che l’aveva condotto al vertice del potere avesse rinnegato l’amore. Lo
aveva fatto anche lui in precedenza ed era convinto che non vi fosse spazio nel
suo cuore per quel sentimento puerile e deleterio, così preso all’inseguimento
della massima ambizione.
Invece… invece il caso aveva voluto che facesse la conoscenza
di Harry.
Ripercorrendo con la memoria l’ultimo anno Tom non poteva
far altro che sorprendersi ogni giorno del cambiamento avvenuto in lui: prima
odiava Harry Potter, lo trovava sua nemesi e sua unica possibilità di riscatto,
poi, man mano che passavano il tempo assieme, litigi e battibecchi acquistarono
una nuova luce ai suoi occhi, quasi fossero sempre meno offensivi e permeati di
rabbia, come se l’odio fosse sfumato in una reciproca accettazione dell’altro.
E dopo l’accettazione era venuta una strana forma di
fiducia ad unirli, per una volta avevano condiviso un segreto, il più grande di
tutti: la loro identità celata, il loro viaggio.
Un segreto destinato a minare a fondo il loro rapporto decisamente
fuori del comune.
Le notti passate a dormire nella stessa stanza, i giorni a
stretto contatto, sporadici stralci di dialogo… tutto concorse in quella che
sembrava essere la base di un rapporto più solido, più intimo.
L’amore era stato solamente la meta del percorso.
Ed ora, legati da un doppio filo, avevano intrapreso una
nuova via, insieme.
Scuotendo la testa divertito, ripensò a poco prima, quando
lui e Harry si erano baciati in mezzo al corridoio dei sotterranei: così tanta
disperazione, così tanta passione… ma entrambi i fattori non avevano
minimamente intaccato il sentimento che li legava, così puro e perfetto.
Voldemort non gli avrebbe portato via tutto questo.
Mai.
E ora voleva di nuovo Harry, lo voleva accanto, addosso, lo
voleva con sé.
Basta tentennamenti e segreti a dividerli.
Ci sarebbe stato spazio e tempo per la verità, però i
segreti non avrebbero intaccato ulteriormente il loro rapporto, perché questi
era la cosa più importante per loro.
Sperò che Harry si decidesse a venire al suo dormitorio, perché
aveva una mezza idea di andare da lui per rapirlo, ma la torre Grifondoro era
zona off limits per lui…
Accelerò il passo per dirigersi verso il suo dormitorio, augurandosi
una bella sorpresa, e stava per svoltare l’angolo quando all’improvviso sentì
un peso aggrapparsi alle sue spalle.
Immediatamente voltò il capo, contrariato in viso ma
piacevolmente sorpreso in cuor suo: Harry, il suo Harry, si era aggrappato alle
sue spalle, montandogli sulla schiena e ora lì lo osservava, sfidandolo a dire
alcunché.
Era dall’ultima lezione di pozioni che Tom fremeva dalla
voglia di mettere le mani addosso a Harry, sapeva che la priorità era parlare –
maledetta Altair quando lo aveva suggerito! – però smaniava di baciare ancora
il Grifondoro, toccarlo semplicemente, anche in un mero abbraccio, pur di avere
con lui anche il più piccolo ed innocente contatto.
- Potter!? Sei impazzito? -
Harry gli fece il broncio, ad un centimetro dallo zigomo,
crucciato per essere stato chiamato dal suo ragazzo con il cognome: - Ma come
sei formale... -
Tom soffocò il desiderio di sorridere, e provò a mantenere
la sua espressione crucciata nonostante morisse dalla voglia di tenersi stretto
Harry: - Mi hai preso per un dannatissimo cavallo? Scendi immediatamente, sei
pesante! -
- Solo se chiedi per favore... -
Tom gli lanciò un'occhiataccia, sospirò profondamente,
passando le braccia sotto le gambe di Harry e issandoselo bene sulle spalle,
Harry, con un singulto di sorpresa, si aggrappò ulteriormente al suo collo.
- Ehi, piano... – protestò subito il Serpeverde.
- Mi hai preso di sorpresa... - commentò ancora sbalordito
Harry, poi sorrise, strofinando affettuosamente la guancia contro lo zigomo di
Tom - Faresti di tutto pur di non chiedere 'per favore'?! -
- Persino portarti fino alla tua maledetta torre Grifondoro
-
- Onorato. Allora portamici! -
- Non so, credo di aver bisogno di un incentivo... -
Harry sorrise, mentre voltava il viso di Tom verso il suo,
impadronendosi delle sue labbra, baciandolo profondamente. Tom dovette
appoggiarsi al muro per poterselo tenere ancora in groppa.
- Vuoi proprio andare alla Torre? – gli sussurrò Tom non
appena le loro labbra si staccarono di qualche centimetro.
- Pervertito -
- Ho te sulle spalle -
- Vuoi forse affermare che ti ispiro pensieri estremamente
perversi? -
Tom ridacchiò, e Harry si sporse dalla spalla, per bearsi
quello spettacolo senza paragoni, provocando del dolore fastidioso alla schiena
del Serpeverde. Però, prima che potesse protestare indignato un non dissimile
'Harry! Così mi strozzi!', lo stesso Harry si premurò di 'strozzarlo'
abbracciandolo stretto stretto.
In un lampo preoccupazioni e cattivi pensieri evaporarono,
quella presa, Harry così stretto a lui, così affettuoso, così innamorato,
avrebbe potuto rigirarlo come lui voleva, cancellando ogni cosa lo turbasse.
- Voglio stare con te - disse Tom a bassa voce,
accarezzando con il fiato l'orecchio di Harry. Forse quella frase, ascoltata da
orecchie profane, sarebbe potuto sembrare futile, inutile e frivola, ma no, Harry
sapeva che in quella semplice frase c'era più di quanto 'melenso' Tom non gli
avrebbe mai confessato.
- Non ho la minima intenzione di lasciarti andare -
confessò Harry - Mai, mai, mai -
- Mai, mai, mai te lo permetterò - ribadì Tom.
- Certo che no! Non te lo perdonerei! - rise Harry - E ora
ci schiodiamo da questo corridoio? -
- Direzione? -
Harry si chinò sul suo orecchio, accarezzandolo con il
fiato: - C'è bisogno di chiederlo? –
Tom ghignò, prima di rispondere con voce roca: - Volevo
essere sicuro prima di rapirti… -
*
FINE
CINQUATTOTTESIMO CAPITOLO
CONTINUA…
Mistress
Lay
*
Noticina
a piè pagina:
Dovete scusarmi per il ritardo – e dire che il capitolo era pronto da settimane e vi avevo promesso un aggiornamento in tempi brevi! – ma ho preferito dare la precedenza all’aggiornamento di una mia fic che era da molto in attesa di essere postata… mi scuso anche per la brevità dal capitolo ma, che cosa vi aspettavate, il precedente era lunghissimo e questo, di fatto, è solo uno spezzone del 57simo! XD
Immagino
che i fan della coppia Phil/Lu siano particolarmente felici del loro ritorno:
eh sì, era da un po’ che non li si vedeva in giro, mi sono mancati! U.U Non si
può dire lo stesso per Piton che non fa la sua comparsa dal Ballo, ma
rimedierò, no preoccupa! XD Idem per Nixie (quanto lo adoro! *.*)
Una
precisazione: il titolo del capitolo sembrerebbe quantomeno bizzarro, ma ho una
spiegazione! Il Sei di coppe, secondo l’interpretazione di Italo Calvino (nel
libro ‘Il Castello dei Destini Incrociati’) è simbolo del ‘convito amoroso’. XD
Mi è sembrato particolarmente azzeccato… -.-
Un
immenso grazie a coloro che hanno inserito RdS tra i loro preferiti: non vi ho
ancora ringraziato, dopo 58 cap di peregrinamenti, e fa piacere vedere la
propria fic inserita da così tante persone nella suddetta lista! XD Potreste, ad
esempio, lasciare anche una recensioncina-ina-ina! XD (più commentate, meno
tempo ci metto ad aggiornare! ^^)
E questo
mi porta al più grande ringraziamento: a coloro che commentano! Ah, se non ci
foste voi! XD
Naiad26, onoratissima tesoro! XD fa sempre piacere rivedere
la cara Altair all’opera! Bax bax!
Vampire_And_WitchEm, ma dai, non si nota davvero
che Ginny ha sempre ragione!? XD
Bax bax!
Vampire_And_WitchBaby, vedere Tom che sbatte la
testa contro un muro mi sarebbe davvero davvero piaciuto vederlo! XD (per amor
della cultura, ovviamente!) E poi… capire qualcosa? Ma ne sei proprio sicura? Uhm…
troppo fiduciosa! (e tu troppo crudele! NdHarry) Bax bax tesoro!
Moony9, dici? Mah, io avrei I miei sani dubbi! U.U La
verità… eh sì, davvero, ce ne sarebbe davvero bisogno, ma meglio aspettare,
altrimenti che divertimento c’è? XD Bax
bax!
alicesimone, tesoro mio! *.* Prima o poi
conoscerai tutto di Altair, bisogna pazientare altri duecento capitoli… ok,
scherzo, non bisogna aspettare così tanto! XD Bax bax!
mel91, gulp… spero davvero che non servano altri
cecchini! O.o 105 modi per uccidere Ginny? (Miss afferra il suo blocco di
appunti) Prego, a te la parola! XD E’ sempre ben accetto quando qualcuno mi istruisce
in tutti i modi possibile per far fuori la Piattola-Nr 1! Per quanto riguarda
Altair… eheh, vedrai, vedrai… Bax bax!
gokychan, kohai adorata, non hai la
minima idea di quanto mi piaccia complicarmi la vita! XD (diciamocelo, è il mio
passatempo preferito! XD) Con RdS – ma soprattutto con PdT – posso dare sfogo
al mio incontrollato desiderio! (malata!) Spero che questo capitolo sia stato
di tuo gradimento: non ci sono stragi né la liberazione del mondo da Ginny e
Zacharias… ma non bisogna mai perdere la speranza! XD Altair è decisamente
più simpatica di Silente: come potrei mai inventarmi un personaggio simile a
Silente? Io lo odio quel vecchiaccio insopportabile! Grrr… Comunque, come scoprirai, Altair è un pg molto più
contorto di Silente (sai, la solita vecchia storia dello complicarsi la vita…).
Un immenso bacione, tvtb!
Draco Malfoy, ah, il sarcasmo è una delle
caratteristiche di Altair che amo di più! XD (come avrai capito adoro scrivere
i dialoghi tra Al e Tom! Troppo divertenti!) Bax bax!
titania77, una frase azzeccatissima, mia
cara! ^^ Ah, Severus ti perdonerà, non preoccuparti, dopotutto è impossibile
non innamorarsi di Tom! XD Peccato che se lo sia accaparrato Harry… eh, tutte
le fortune a lui! Bax bax!
Jayne, non preoccuparti per il 56simo cap… XD Ti sei
fatta perdonare con la recensione al 57! Il corpo di Theodore… uhm… bella
domanda (Miss allunga il piedino e nasconde un braccio putrescente che spunta misteriosamente
da terra). A quando il seguito di ‘Ciao tu’? temo dovrai aspettare un bel po’,
non so quanto, gli esami incombono sul mio capo! Ç___ç Comunque sono a buon
punto… eheheh *Miss si sfrega le mani tutta soddisfatta* ne vedrai delle belle!
XD Anche se prima devo sbrogliare un enorme interrogativo… mah… Bax bax!
Metis, eh sì, Tom si sta finalmente rendendo conto che è
bello avere qualcuno con cui poter condividere i suoi segretucci, anche se
quella persona è Altair! (adoro sempre scrivere i loro dialoghi!) Non è proprio
della stessa specie di Philius ma ci sei andata molto vicina… bravissima, hai
individuato i due punti focali del capitolo! *.* Ma sulla profezia ho la bocca
cucita! (uhm… quale profezia? O.o ndMiss) (-.- ndNeu) No, scherzo, me lo
ricordo… XD Bax bax!
Kira Hashashin, tesoro mio, se continui a
gridare LEMONLEMONLEMON credo proprio che qualcuno si farà venire davvero
qualche dubbio! XD Lo so che tu leggi le note, tesoro, altrimenti come mai ti
lovvo così tanto? *.*
James_Prongs, la psicologia machiavellica? Beh…
direi che quella non accomuna solamente Phil e Al… ma una buona dose di
altre persone! XD Bax Bax!
RedHat, ah, lo so, lo so… XD ho idea, ho idea! Bax bax!
Mokona89, non proprio della stessa
specie, ma ci andiamo vicino! XD Mi stai chiedendo se la Piattola non si
intrometterà più tra Tom e Harry? Beh, vuoi una bugia o la verità? XD Nixie
tornerà, spero entro il prossimo capitolo ma non ci giurerei proprio, devo
ancora scriverlo… -.- Bax bax!
Susy, che dire, mi hai commosso! *///* Insomma, era da
tanto che qualcuno non mi faceva così tanti complimenti tutti assieme per RdS! Ç________ç
Spero davvero che questa fic continui a piacerti così… davvero, non ci sarebbe
niente che potrebbe rendermi più felice! *.* (beh, a parte una vagonata di
libri e la fine dei pregiudizi in ogni parte del mondo… nooo… troppo
utopistico! U.U) Bax bax!
Nami_Phoenix, no preoccupa, tutto a posto !
XD E poi, per quanto riguarda Vi, hai ragione, sai? Bax bax!
Captain, appena in tempo! Ancora un secondo di più e
postavo il capitolo senza leggere la tua recensione… sì, Altair è veramente
forte, ma chissà che cosa nasconde… Bax bax!
Commentate, mi raccomando !
Miss