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Autore: DarrenCrissArmy    12/11/2013    3 recensioni
Betta è una ragazza di 18 anni, come molte altre.
Insieme al suo gruppo di amiche, affronterà la maturità, i problemi di cuore e l'estate più pazza della sua vita.
E forse, forse, riuscirà a dichiararsi ad Eros... così , tra esami, litigi e concerti, l' estate più epica sta arrivando!!
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#9 Guilty #9 Guilty


Quella mattina ricevetti una chiamata che aspettavo da un sacco di tempo: Sofia tornava in città!
Ridendo come una matta, entrai in camera di Mish e Martie "Sop torna a Taranto!!" loro si svegliarono di soprassalto e mi guardarono come se fossi impazzita, e forse era proprio così.
Sofia, o Sop (come la chiamavo io) era stata la mia compagna di banco in prima superiore e, anche se dopo aveva cambiato scuola, ci eravamo mantenute sepre in contatto. Poi lei era andata a lavorare a Parigi , per uno stage di un anno intero e non ci eravamo più viste. Ovvio, la notizia del suo ritorno mi mandaa in visibilio, ed era evidente "Ragazze, è deciso. Vestitevi, andiamo a prenderla all'aereoporto." e così le lasciai, senza diritto di replica.




"Ok, qual è il suo volo?" eravamo ferme davanti ad una tabella luminosa con tutti i voli, e ci eravamo perse tra arrivi e partenze varie. "Eccolo! Parigi-Bari, arrivo previsto ore 12" lessi "Ehi, ma sono ancora le 11" protestò Martie "Beh, in questo caso....shopping!" dissi e tutte urlammo un grosso SI.
Entrammo in tutti i negozi degni di questo nome dell'aereoporto, provando di tutto, occhiali, magliette, cappelli.
 Eravamo in un'ottica e ci stavamo fingendo inglesi, cosa che ci riesce molto bene, visto che lo sappiamo parlare. "Girls, it's 11. 50" disse Mish, tentando di non ridere.
I due commessi maschi del negozio ci guardavano imbambolati. potere della lingua straniera. "Oh, it's time to go" Vittoria si rivolse a quei due, come se stessero capendo!; "Guys, we gotta go" aggiunse Giò "Bye and thank you" io completai l'opera, prendendo Caro sottobraccio ed uscendo "Bye" dicemmo in coro, ancora una volta, ridendo sotto i baffi per il nostro scherzo. Li sentimmo dire "Ehh, le inglesi"

"Arthur ci avrebbe smascherate subito" disse Martie, quando uscimmo "Si Martie, ma lui è esperto, lo sai che vuole essere un ottico!" dissi io "Invece quelli..." aggiunse Caro, ridendosela.





Appena apparvero i primi passeggeri dal gate, sollevammo un cartello con su scritto "Mademoiselle Sophie" e lei, quando lo vide, scoppiò a ridere prima di abbracciarci "Quanto mi siete mancate!"
l'accento francese di Sop era molto marcato, ormai, e aveva le punte dei suoi capelli ricci tinte di blu. La mia pazza! Quanto mi era mancata. Le presentai Michelle e mi sembrò che andassero d'accordo.
 Tra l'altro, tutte e due avevano sentito parlare dell'altra ma non si erano mai incontrate. Appena Mish le disse che ascoltava il rock, Sop mi urlò "Beeee.. mi piace lei!"
Inziammo a parlare a raffica e , lungo la strada del ritorno, ascoltammo i resoconti parigini di Sofia. "Ora dobbiamo festeggiare" propose Vittoria.
Ora, come avrete capito, noi adoravamo fare festa. Praticamente trovavamo un motivo per tirar tardi ogni sera, perchè la cosa importante non era il pretesto, ma solo fare baldoria!


















"Elle me dit/C'est ta vie/Fais que tu veux, tant pis/ un jour tu comprendras/ un jour tu t'en voudras.." Sop stava canticchiando, appoggiata alla veranda. Erano le 5 di mattina, ma non riusciva a dormire "Ehi" Betta arrivò, con due tazze di cioccolata "Ciccolata?" chiese speranzosa Sofia "è la nostra tradizione" disse semplicemente l'altra, porgendogli una tazza e tenendo l'altra per sè "Cioccolato, cioccolato, cioccolato" brindarono le due. "Oh devi usare il cucchiaiono, è fredda. sempre con panna ovvio" aggiunse Betta "Ovvio" rispose lei.
Le due bevvero in silenzio per un po "Sai" spezzò il silenzio Sop" Parigi non è come la ricordavo.è una bella citta si, ma non so se è esattamente il mio posto" "Non è dove ti piacerebbe vivere" era un'affermazione, quella di Betta. Quelle due si capivano al volo
"Già. Sono sempre stata sicura che fosse quello, che non ho mai cercato più di tanto. Mi chiedo se, in realtà, io non abbia sprecato tutti questi anni " Betta bevve un sorso, come per pensarci su. "Sinceramente, neanche a me è mai piaciuta Parigi. Oddio, da turista è qualcosa di stupendo, per molti è un sogno, n'est pas? Ma per viverci..non so, io preferirei andare in altri posti"  

"Ehi, vedo che il diploma in francese è servito, non?" "Mais oui, mademoiselle" e le due risero
 "No, seriamente" continuò Betta "Ora che farai?" chiese "E ora non lo so, magari torno un po' a casa dai miei..e poi andrò al mare con Arthur, credo.." disse Sop.
 Io mi  illuminai "Ah, non sai che è successo.." stavo per dirle di Georgia e della scenetta del bagno, ma un urlo mi interruppe "CHI HA FINITO LA CIOCCOLATA?"
Era Georgia... "Oops! Colpevoli!" andammo a scusarci, mentre un nuovo giorno iniziava.






Angolo dell'autrice

ciao a tutti!! Wow, capitolo 9! Mai scritto così tanto in vita mia..e dovete ancora leggere il resto! Lol
allora, la canzone che canta Sofia si chiama "Elle me dit" di Mika, che personalmete A-D-O-R-O.
e chi non ricorda la scena del bagno??? cap 2 smemorati!
che dire.. grazie a chi recensice e a chi leggerà in silenzio ma che apprezzerà comunque.

xoxo Bea


 
  
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