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Autore: Leyna_s_heart    12/11/2013    3 recensioni
Sono passato vent'anni dalla sconfitta di Gea e dalla scomparsa di Nico, ora una nuova profezia colpisce i figli dei pezzi grossi.
Questo spingerà An Jackson e i suoi amici (figli dei sette della profezia) a cercare di salvare i genitori e per farlo devono cercare una persona che si pensava morta.
Ma non è l'unico pericolo che corrono: qualcosa di oscuro si sta risvegliando.
In un futuro incerto, forse il coraggio non basta sempre.
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Spoiler del finale della serie PJ e gli eroi dell'Olimpo
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Storia revisionata per includere gli ultimi spoiler!
Genere: Angst, Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: I sette della Profezia, Nuova generazione di Semidei, Quasi tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Capitolo 2: la follia sopita.

 

Merry

 

2034. Campo mezzosangue.

 

L’anfiteatro era gremito di gente e io ero stretta tra la mia "matrigna" e la mia "sorellastra"-non lo erano ma praticamente ero stata allevata da loro-. I posti a noi riservati erano stretti e questo mi faceva girare le pal.. Ehm le scatole alla grande – Hope mi ha fatto promettere di non dire più parolacce a gratis. Dannata piccola.. ehm-!

“Jason, il discorso lo inizia Percy, vero? O lo fai tu?”

Mio padre scosse le spalle. “Lui, Reyna, ci tiene molto.”

“Pagare ora per i proprio sbagli è tardi.”

“Reyna..”

“Pagare per quale sbaglio, Jason?” m’intromisi.

Le storie delle loro battaglie erano leggenda. Oh, chiunque le ha sentite!

Ma è interessante scoprire il torbido dietro le loro vicende.

“Merry, non chiamarmi per nome.”

Sbuffai irritata.

Lo diceva solo quando eravamo in pubblico, a casa neppure badava a me.

“Parlavamo di Nico di Angelo, Merry.” Intervenne Reyna. “Lui è morto vent’anni fa in questo giorno ed è per questo che lo ricordiamo. Lui è stato il più grande eroe di tutti.”

Adoro Reyna! E' la migliore! Cazz.. ehm, cavalo! Dove la trovo una che parla schietto e mi tratta da adulta e mi parla alla pari?

Certo, mi manca moltissimo mia madre.

Orami sono passati dieci anni da quando Piper Mc Lean-Grace è morta in una missione e io le voglio bene, ma sono stata allevata da Reyna e le sono grata per non avermi mai fatto scordare chi è mia madre e chi si è preso cura di me.

“Non avevo mai sentito parlare di lui.”

Mi passai la mano sinistra sulla metà di testa che avevo rasato.

Jason si era incazz.. ehm, incavolato nero, ma Reyna mi ha difeso.

Tutti mi dicono che sono identica a mia madre: stesso fisico tonico, stessa pelle da nativa, con i bei tratti del viso che ho ereditato da nonna Afrodite.

Ci distinguiamo solo per due cose: gli occhi e i capelli.

I miei occhi non hanno dei colori mobili come i suoi, sono principalmente blu-viola, circondati da un cerchietto di marrone-rosato e con tante scaglie verde brillante. Ricordano le piume dei pavoni.

Mentre i miei capelli sono alla radice biondi come quelli di mio padre e stranamente proseguono scurendosi in una tonalità cioccolato lunghi e lisci fino i reni.

“Non so perché tutti tacciono su di lui, ma io no.” disse Reyna con un lampo di determinazione negli occhi. “Nico merita di più! Solo Will parla di lui ormai!”

Era questo quello che mi accumunava a lei: una determinazione costante.

Ok, beh, mi accomuna pure a zia Thalia, se dobbiamo essere sinceri.

Papà riprese a parlare con Reyna e io spostai lo sguardo verso la mia "sorellastra".

“Com’è andata la riunione? Morirete tutti?”

Lei ed io andavamo d’accordo, lo ammetto. Non è sciocca, né si comporta da oca. Un po’ troppo seria e perfettina, ma è ok.

Il fatto che nessuno sappia chi sia suo padre –forse neppure lei- non sembra turbarla.

Non siamo sorelle per davvero ma essendo Jason sempre preso dai suoi doveri, in da anni vivo con Reyna ed Elenia, che considero di famiglia.

Elenia sorrise sconsolata e scosse il capo, ma poi si fece seria. “No, non so bene cosa bolle in pentola, ma mi sa che è piuttosto grave. Moira ha addirittura avuto due visioni, di cui una incontrollata.”

Feci scivolare lo sguardo su Moira Dare.

Sembrava pallida e un po’ agitata e fingeva di sorridere ai suoi fratelli.

I Valdez stavano arrivando proprio ora, con Leo e Calipso che litigavano su chissà cosa –litigano sempre e poi si baciano con passione per sancire la pace fatta, dei!, ma non è possibile che nessuno si prenda una cazz..ehm, cavolo di stanza?-, seguito da Tony e Hope che si sedettero accanto ad Elenia.

“Ciao Merry!” mi salutò allegro Tony.

Anthony Valdez era identico a suo padre, solo più bello e più muscoloso.

Mi sorrise con quel bel sorriso caldo che non posso non ricambiare –è l’unica persona a cui ricambio il sorriso, ma non fatevi strane idee!- mentre le sue mani stanno giocando con degli oggetti da cui tirerà fuori chissà cosa. Altro che Mac Gyver!

Hope intanto si sedeva facendo attenzione a non sporcarsi il grazioso abitino che indossava con chissà cosa. Ma che si aspettava da un campeggio? Non è un grand hotel questo!

“Tony! Hope!”

“Oh ciao Merry!” si sistemava le pieghette sul suo vestito “è da un po’ che non ci si vede.” Mi squadrò da capo a piedi. “Non avevi niente di meglio da metterti?” lo sguardo era leggermente schifato da mi abbigliamento.

Indossavo la maglietta viola e dei pantaloncini col pizzo e le solite scarpe da ginnastica. Ok forse non mi sono proprio impegnata, ma sinceramente è esagerato mettersi un vestito!

Lei indossava un vestitino rosa chiaro con le balze e un nastro sotto il seno.

A-do-ra-bi-le! Bleah!

Impegnarsi per chi?

Non ci vogliono neppure qui gli altri campeggiatori!

E lo so per certo.

Lo sento.

“No e non mi pare necessario, almeno oggi che siamo in ‘vacanza’” imitai delle virgolette su vacanza.

Sbuffò esasperata, come se non sapesse che farsene di me.

E io sbuffai di rimando facendole il verso.

Tony si mise a ridere.

“E’ brava però!” disse alla gemella beccandosi un pugno sul braccio, mentre batteva il cinque con me.

“Smettila Tony!”

“Ragazzi, per piacere.” Disse Elenia e Hope si calmò di colpo.

Hope adorava Elenia. Era il suo massimo. Calma, dignitosa e elegante sempre e comunque.

“Tra l’altro forse era meglio se vi nascondevate meglio per origliare questo pomeriggio.”

“Era un buon posto, se Luc non ci avesse beccati!”

“Si, non è stato bello!”

Rey Zhang e suo fratello Kai si sedettero accanto a Hope.

Gli Zhang presero posto poco più in là.

Frank Zhang faceva paura: grande, grosso e dallo sguardo deciso. Certo perfetto per spaventare, se non fosse che aveva un alto del carattere molto gentile.

Non avrebbe fatto male ad una mosca se non fosse stato necessario.

Hazel invece era l’immagine della mamma. Dal fisico morbido, un bel sorriso e un lampo d’intelligenza negli occhi dorati.

Non rappresentava tutto ciò che ci si aspetta dalla figlia di Plutone, direi.

I loro figli erano il maggiore Rey –che fa parte della nostra combriccola ‘quattordicenni-troppo-piccoli-e-sfigati’- e il dodicenne Kai –sta sempre con Tori Jackson-.

Rey era altissimo, dalla pelle mulatta e buono come il padre.

Si sedette tutto imbarazzato vicino a Hope, cosa che la fece leggermente arrossire –ok, era leggermente, me è pur sempre arrossita-.

Lui e Kai avevano poco in comune a parte la pelle mulatta e l’altezza.

Rey aveva gli occhi a mandorla dorati e i capelli nerissimi e crespi che portava sempre corti, mentre Kai gli occhi grandi e neri e i capelli lisci color toast come la madre.

Tony ed io ci scambiammo uno sguardo d’intesa per la scenetta tra Hope e Rey, dopo li avremmo torturati fino allo sfinimento.

In quel momento arrivarono anche i Jackson con Annabeth e Percy che presero posto accanto a mio padre e Reyna e poco più in là Luc –che salutò Elenia e ignorò il resto di noi-, An –che pareva assorta in altri pensieri- e Tori la più piccola che ci salutò con la manina.

Gli occhioni grigi erano gentili e allegri e i capelli neri mossi legati in due codini bassi.
Era la mascotte del gruppo.
Tutti la adoravamo!

Stavamo per iniziare finalmente.

Chirone e Lupa si stavano preparando a parlare davanti al fuoco che veniva considerato sacro.

Poi un vento improvviso lo spense.

Cosa?

Portai la mano a Katoptris –Jason me lo lasciava tenere-.

Sentii la voce di Percy urlare per sovrastare il casino che facevano gli alti “State tutti calmi!”

Le oche smisero un po’ di schiamazzare.

Sentii Elenia irrigidirsi al mio fianco.

Percy era in piedi accanto alle braci spente. “Va tutto bene, state..”

La sua voce era scesa di tono, come quando spegni la radio lentamente.

Mi accorsi che non c’erano luci da nessuna parte e la notte era senza luna.

Eppure doveva essere luna piena?!

Annabeth si alzò e raggiunse Percy che era immobile da un po’.

“Percy..?”

Con scatto fulmineo Percy strinse le mani attorno la gola di Annabeth e iniziò a stringere.

Tutto parve immobile.

Scattai in piedi. “La ucciderà! Fermatelo!”

Chirone avanzò a fermarli e riuscì a trattenere Percy.

‘Voltati!’

Non so di chi fosse la voce che sentii, ma feci come mi era stato detto e per poco non rischiai di morire.

Jason, mio padre, aveva impugnato Ivlivs *, la sua spada d’oro e aveva tentato di colpirmi.

Aveva tentato di uccidermi.

Mio padre.

Ero sconvolta!

Reyna i frappose in fretta tra noi prima che il secondo fendente mi colpisse.

“Merry. Ora scappa!” mi disse mentre tentava di bloccare Jason.

Mi mossi in fretta e presi la mano di Elenia per allontanarci, solo allora mi accorsi: non solo Percy Jackson e Jason Grace erano impazziti, pure Hazel Lesquez stava cercando di colpire suo marito e i suoi figli.

Il terreno sotto i nostri piedi prese a tremare, il cielo a riempirsi di fulmini e di vento e il mare si stava ingrossando molto rapidamente.

“La profezia si realizza. La profezia si realizza. Oh dei, perché?”

Cos’era che diceva?

Ah si, i più grandi eroi finiranno preda della loro follia.

Ora era ovvio, non i semidei normali, ma i loro eroi erano preda di una maledizione in cui cercavano di uccidere le persone che amavano di più.

Era mostruoso!

Percy era ancora trattenuto da Chirone e Hazel se la vedeva brutta contro suo marito.

Molto semidei erano scappati.

Ma io rivolsi il mio sguardo a mio padre.

I suoi occhi erano totalmente neri.

Reyna non poteva combattere per sempre e io dovevo dimostrare che non aveva cresciuto una ragazzina indifesa.

Scattai in avanti e schivai sia il colpo che aveva fatto cadere Reyna e mi fermai di fronte a mio padre.

Avevo le lacrime agli occhi.

“Mi dispiace papà.”

Ingaggiammo un breve combattimento, ma sapevo che per quanto lui fosse forte, io avevo un vantaggio: conoscevo il suo tallo d’Achille.

Così schivai il colpo e mi mossi alle sue spalle.

‘Non colpirlo a morte, fagli solo perdere i sensi.’

Lo colpii quindi con il manico di Katoptris ala collo, sul punto in cui ha tatuata la corona e lui cadde a terra.

Ma prima di farlo aveva pronunciato una frase che mi lasciò ferma immobile anche mentre Leo Valdez usava delle manette speciali per bloccare mio padre.

“Non volevo ucciderti Piper”

Cosa?

No, no aveva senso. Jason amava Piper con tutto sé stesso.

Non poteva averla uccisa, giusto? Giusto?

Sentii una mano sulla mia spalla. “Stai bene?”

Lo sguardo scuro di Reyna mi scrutava in cerca di ferite.

Annuì meccanicamente.

“Sei stata sconsiderata, osserva meglio il tuo avversario.” Mi disse seria. “Ma sono felice tu stia bene e ti ringrazio.” Mi abbracciò.

Mi misi a piangere, mentre Reyna mi accarezzava i capelli.

“E con questo siamo a due, ora dobbiamo fermare solo Percy!”

Hazel era a terra con accanto la sua famiglia.

“E cosa aspetti Valdez? Va’ a fermarlo!”

Rimasi lì e non osservai come fermarono Percy Jackson, ma sapevo ce l’avevano fatta.

Lupa si avvicinò a noi. “E’ una disgrazia. La profezia si è avverata e ora non potrete più restare vicino a Jason finché non sapremo cos’è.”

“Perché?” lasciai le braccia di Reyna e sfidai con lo sguardo Lupa.

“Gli eroi più forti nel dolore cadranno,

l’amore nessuno salverà,

la vecchia maledizione dei figli avranno,

e il sangue degli affetti non vivrà.

Come credi finirà con una maledizione così?”

“Esiste un modo.”

Elenia comparve accanto a noi.

“Lo troveremo.”

Lupa sbuffò. “Se vi piace crederlo. I figli dei tre pezzi grossi caduti così in basso da venir risucchiati dalla loro follia.”

Un’illuminazione folle mi passò per la testa.

“Lupa aspetta!”

“Cosa?”

“Zia Thalia! E’ con le cacciatrici si, ma è pur sempre la sorella di papà!”

Annuì. “Chiamerò subito per controllare che stiano tutti bene?”

Ci fu un po’ di trambusto poi e io non ricordo molto – scoprii poi essere passate diverse ore- a parte quando mi ritrovai in infermeria con Hope, tra il mio letto e quello di An –che fissava il vuoto-, che piangeva.

“E’..E’ stato orribile!” singhiozzava.

Pensa un po’ a viverlo in prima persona, Hope avrei voluto dirle, ma non ne avevo la forza e osservai le altre persone nella stanza.

Accanto a me c’erano An, Luc e Tori che sembravano non capire che fosse successo e dall’altro lato gli Zhang che non sapevano come impedirsi di correre da Hazel per vedere come stava.

Reyna entrò nella stanza seguita da Elenia e Moira Dare.

“Allora ho trovato quello che mi hai chiesto Annabeth.”

Annabeth era seduta di fronte a noi con aria stremata, ma sollevò lo sguardo con vana speranza. Accanto a lei si avvicinò Frank e Leo con Calipso.

Ignorarono noi bellamente.

“Cosa dice?”

“Non sono i primi eroi a cui capita. Ercole impazzì e sterminò tutta la famiglia e poi dovette compiere le dodici imprese per redimersi.”

“Pff, pensano che non abbiamo fatta abbastanza, dannazione! Il Tartaro ho attraversato, dei, il Tartaro!”

“Ma noi possiamo impedirlo.” Elenia fece un passo verso di lei. “Non hanno compiuto la profezia: voi siete vivi! Il che ci dà un po’ di vantaggio su chi ha lanciato la maledizione.”

“Se no?” disse Annabeth sprezzante. “Non potremo più rivederli o loro cercheranno sempre di ucciderci?”

Elenia parve a disagio, ma annuì.

Annabeth si lasciò andare in una risata cattiva che si concluse in un bel pianto, mentre Frank e Leo la misero le mani selle spalle per confortarla.

Mia madre avrebbe saputo cosa fare.

Però lei è stata uccisa da mio padre. Che la follia l’avesse già preso anni fa?

Moira scostò Elenia e si piazzò davanti ad Annabeth. “Ora basta piangere, figlia di Atena. Tu, Frank Zhang e Leo Valdez resterete qui ad occuparvi della ricerca sui libri.”

Annabeth sollevò lo sguardo confusa.

“Elenia ed io dobbiamo partire.”

“Cosa?”

“Si, andremo noi a parlare con gli dei.”

“Io non sono..”

“Figlia di divinità? Lo so! Ma sai pure tu che deve esser così, no?”

Elenia annuì.

“Partiremo con il satiro Andrew Yellowfield, Killian Scott, figlio di Ecate e” si voltò verso noi “.. e tu, Nico Luke Jackson.”

Luc parve sbiancare.

Lo sguardo che si scambiavano sapeva di conversazione silenziosa, che terminò in pochi minuti.

“Accetto.”

Annabeth trattenne il fiato.

“Mamma va fatto.”

Moira le sorrise dolcemente. “Per ora andremo solo a New York e torneremo qui.”

Annabeth parve capire. “Si, mi fido di te.”

Reyna avanzò verso noi. “Tornate ai dormitori se non avete ferite, noi dobbiamo ancora parlare. Buona notte.”

La porta si chiuse dietro di noi.

Eravamo sconvolti.

Elenia e Luc si incamminarono con Tori e Kai.

Noi altri cinque restammo lì al freddo. Il sole stava sorgendo ormai.

Sapevo cosa sarebbe successo ora: ci avrebbero rispediti a Campo Giove senza notizie o altro con Reyna, mentre papà sarebbe stato il più lontano possibile da me.

Sospirai.

“Anche voi avete una missione.”

Sobbalzammo tutti e ci rivolgemmo a Moira Dare.

“Cosa?”

“Si, pure voi dovete partire.”

“Dove?” An aveva spezzato i mutismo. I suoi occhi erano come il mare quando il sole batte i primi raggi sulla superficie.

“Lo sai, Bianca. Nel luogo dove il tempo non esiste.” Le sorrise mesta. “Devi trovare quel ragazzo dai capelli neri e loro dovranno venire con te.”

Ok, qui mi manca un pezzo.

Un oracolo ci sta dicendo che dobbiamo partire per un posta che non si sa dov’è per trovare uno sconosciuto che ci aiuterà.

Mhm ottimo!

E poi Bianca?

Ma che cazz.. ehm, cavolo?

“Lui vi aiuterà.”

“Ok, ma come ci sguanciamo dallo sguardo di falco di Reyna?”

“Buona domanda Tony Valdez, ma credo esista una sola persona possa farlo.”

“Questo aiuta!” sbuffò.

“Non so altro neppure io, ma lui vi serve!”

‘Ha ragione, Meredith. Dovete trovarlo. Lui salverà Jason Grace.’

Ancora quella voce.

“Ma non ha molto senso?”

“Non so altro, spiacente, Rey Zhang. Dovete cercare la risposta nelle vostre storie. Non so altro”

“E così faremo!” tutti si voltarono verso me.

“Dai ragazzi! Dobbiamo aiutare e dimostrare che non serve essere semidei per essere forti. Senza offesa Moira!”

“Nessuna offesa. Andate a riposare. Nel pomeriggio partirete e dovrete conoscere la vostra meta.”

Una storia del passato eh?

“Buona fortuna eroi.” E ci lasciò lì.

“Mi pare ci abbiano scaricato tutto il lavoro o sbaglio?”

“Hope!”

“Ma è così!”

“Credo.. Credo si riferisca alle storie dei nostri genitori.” Disse Rey timidamente. “Sono le nostre storie, infondo.”

“Giusto! Mitico amico! Dai un cinque allo zio Tony”

“Fermi un po’ ragazzi!” dissi “Direi che ora non si fa nulla. Quindi andiamo a dormire e dopo decideremo il da farsi.”

“Concordo con Merry. Cammina Tony.”

Mentre andavamo a raggiungere il dormitorio, sentii il cuore gonfio di speranza.

La speranza è l’ultima morire, no?

Avrei salvato papà.

Ma una vocina dentro di me mi ricordò: Certo la speranza è l’ultima a morire, perché tu muori prima.

 

 

* so che Ivlivs è stata distrutta un po’ di libri fa, ma fingiamo che sia poi stata ricostruita.

Ok, e qui finalmente ho postato.

Abbiamo scoperto che la maledizione è simile a quella di Ercole e che non possono permettere loro di eliminare le loro famiglie.

In più sappiamo che Merry è orfana di madre e Jason si è sposato /convive (devo decidere) con Reyna e sua figlia Elenia (che no, non è figlia di Jason!).

Oh e il gruppo si dividerà e dovranno partire tutti per una allegra (non troppo!) avventura.

Cosa ne pensate?

Vi ho scioccato abbastanza?

O troppo prevedibile?

Ultima cosa grazie a tutti i lettori e commentatori!

Vi adoro!

Alla prossima settimana.

Ley

Ecco qui alcuni personaggi che ho trovato come me li immagino io:

An Jackson – non lo so ma ci sta

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Luc Jackson – Alex Pettyfer

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Merry Grace – Cara De Le Vigne

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Hope Valdez – Holland Roden

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Tony Valdez – Dylan o’Brien

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Rey Zhang – Alfred Enoch

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Moira Emerald Dare – Annasophie Robb

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Elenia Luna Ramirez Arelllano – Phoebe Tonkin

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