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Autore: Wolfass_    14/11/2013    2 recensioni
-Dovresti tornare dentro, fa freddo qui fuori- Fu l'unica cosa che le dissi, prima di alzarmi e porgerle un mano.
Poi, senza che me ne accorgessi, lei si alzò senza il mio aiuto e, inizialmente titubante, mi abbracciò senza stringere troppo.
Fu un gesto inaspettato ma decisi comunque di ricambiare la stretta, le posai una mano sui capelli e mi accorsi che era piuttosto bassina.
Aveva posato la testa sul mio petto involontariamente, era lì che mi arrivava, proprio dove batteva il cuore.
-
Un’altra lacrima solcò silenziosa la mia guancia e lui, prontamente, allungò la mano per asciugarla.
Il contatto con la sua mano calda contro la mia pelle fredda e bagnata mi fece rabbrividire appena, forse perché quel gesto fu del tutto inaspettato ma comunque piacevole e rassicurante.
 
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
Capitoli:
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Note dell'autore: Ciao a tutte/i!
Vi avverto, in questo capitolo ho dovuto cambiare davvero molte cose dall'episodio originale.
Quindi se in certi punti vi perdete, non preoccupatevi, siete liberi di chiedermi qualsiasi tipo di spiegazione.
Chiedo scusa se noterete eventuali errori, a volte sfuggono.
Buona lettura e ci vediamo sotto con altre note più importanti di queste :)


Hello, cruel world





Vex's pov.

Erano passate tre settimane circa dall'ultima eclissi solare, nel laboratorio di Crowley, quando tutto ebbe inizio.
Quella sera avevamo scoperto che i Leviatani non avevano abbandonato il corpo di Castiel, che si stava deteriorando velocemente e, proprio per quel motivo, quelle mostruose creature decisero di cambiar tramite, conducendo Castiel alla morte.
Lo fecero affogare in una riserva d'acqua lì vicino, in modo che loro potessero muoversi più facilmente nei condotti idrici e contaminare le persone impossessandosi dei loro corpi.
Come se non bastasse, la stessa sera Sam disse di non avere più i flashback ma di essere convinto di vedere Lucifero, naturalmente Dean cercò di convincere il fratello minore spiegandogli che lui non era più all'Inferno e che poteva stare tranquillo.
Il mattino seguente Sam e Bobby mandarono Dean e Alanis a Stockville in Kansas, per investigare su un nuovo caso: il massacro di un'intera squadra di nuoto.
Il maggiore dei fratelli ci avvisò che, nella piscina, aveva trovato tracce di melma che facevano pensare ai Leviatani e che i due sopravvissuti allo sterminio, forse, si stavano recando proprio a Sioux Falls.
Mentre stavamo cercando di rintracciare i due ragazzi, Bobby ricevette una chiamata da una sua amica di nome Jody, che chiedeva il suo aiuto in merito al suo chirurgo "psicopatico".
Bobby la raggiunse nel tentativo di salvarla.
Poco dopo Dean e Alanis fecero ritorno da Stockville, e Bobby ci chiamò per avvisarci che era riuscito a portare in salvo Jody e che stava andando all'obitorio per controllare il corpo di Madeline Hackett, compagna di stanza dello sceriffo Mills e vittima dell'attacco di un Leviatano.
Chiusa la chiamata, decidemmo tutti di uscire per raggiungere Bobby, ma non ci fu il tempo.
Un Levitano spuntato dal nulla ci attaccò, spezzando una gamba a Dean e facendo perdere i sensi a Sam.
Vidi Alanis raggiungere il Leviatano e tirargli un calcio indirizzato al fianco destro, ma lui fu più veloce di lei e gli bloccò la gamba facendola cadere a terra.
Stava per riattaccarla quando mi feci coraggio e, afferrando il mio pugnale, cercai di colpirlo alle spalle ma non ci riuscì perché lui mi afferrò per il polso e mi rigirò abile il braccio dietro la schiena.
Intanto Alanis si rialzò giusto in tempo e mi spinse lontano quanto bastava per non essere schiacciata da una macchina che Dean aveva fatto cadere sul Leviatano.
La serata si concluse con i due Winchester trasportati via da un ambulanza ed io e Alanis al loro seguito.

~

Naturalmente nel vocabolario dei Winchester la parola "riposo" non esisteva, perché?
Perché non appena Bobby lesse sul giornale:

Sturgis, South Dakota

Ritrovati tre cadaveri sulla Dodicesima.
Quando i corpi sono stati analizzati i dottori non hanno trovato nessuna traccia di sangue, completamente prosciugati, niente segni particolari che potessero ricondurre ad un arma dell'aggressore.
Le vittime erano adolescenti, tutti sotto i vent'anni.
Elizabeth Evans, Holly Turner, Andrew Clarke.


-Beh, sembra perfetto per noi!- Disse Dean, seduto sul divano con una bottiglia di birra nella mano e la gamba ancora leggermente dolorante distesa sul tavolinetto in legno.
-Ma scherzi? Neanche il vecchietto che ho incontrato questa mattina al supermercato zoppicava così!- Dissi io, sedendomi sul tavolo della cucina e facendo dondolare le gambe avanti e indietro.
-Seriamente, vi sembra il momento giusto per iniziare un nuovo caso?- Chiese Alanis.
Tra di noi era quella più ragionevole, realista e riflessiva.
A differenza mia che scattavo come una molla per la minima cosa, lei invece era più pacata e tranquilla.
E' difficile discutere con lei perché è sempre dieci gradini avanti, riesce sempre a difendersi abilmente con una battutina ironica e pungente, zittendo chiunque si ritrovasse davanti.
E' una di quelle persone che riesce a farsi portare rispetto per principio, è sempre composta e dallo sguardo serio che difficilmente si riesce a sostenere.
Ma la cosa che più le fa onore è che raramente mostra le sue emozioni pubblicamente, è paragonabile ad un blocco di ghiaccio, sembra quasi come se niente potesse ferirla veramente, come se le scivolasse tutto addosso.
Io invece non ci riesco, non riesco a controllare le mie emozioni, sono loro che controllano me.
Se sono felice inizio a ridere come un ebete e non la smetto finché non iniziano a farmi male le guance, se sono triste inizio a piangere come una bambina a cui vengono rubate le caramelle e se mi offendo sono capace di tenere il muso per una giornata intera.
Siamo così diverse, per una volta vorrei sentirmi forte come lei, indistruttibile, insensibile al dolore.
-Hey, Bella Addormentata, vuoi che Sam ti risvegli con un bacio?- Ironizzò Dean riportandomi alla realtà e facendomi arrossire violentemente.
-Dean! Ma ti pare? Beh, non è che mi dispiaccia il pensiero di bacia..cioè, no, intendevo, ehm..-
-Quindi è deciso?Andremo a Sturgis oggi stesso?- Chiese Alanis, tirandomi fuori da quella situazione più che imbarazzante.
-Esatto- Rispose Dean.
-Mi dispiace ragazzi, ma non posso raggiungervi- Disse Bobby- credo sia meglio se io rimanga qui a fare delle ricerche su come uccidere i Leviatani-
-Ok, allora voi due preparatevi, partiamo tra mezz'ora- Concluse il maggiore dei Winchester, alzandosi a fatica dal divano.
Io e Alanis indossavamo ancora il pigiama, anche se a me faceva sembrare una specie di orango in via d'estinzione e lei una modella di Victoria Secrets.
Si prevedeva una giornata davvero lunga.

~

Tre ore dopo..


Finalmente arrivammo a Sturgis, capoluogo della Contea di Meade nello stato del South Dakota, o almeno così aveva detto Alanis.
Era sempre ben informata, se qualcuno aveva bisogno di risposte, chiarimenti o informazioni bastava chiedere a lei.
-Ok, io e Sam andiamo all'obitorio per controllare i cadaveri, dobbiamo accertarci che si tratti veramente di vampiri- Disse Dean, uscendo dall'Impala e sfoggiando il suo completo elegante come fosse un trofeo.
-Va bene, io e Vex invece facciamo un giro sulla scena del crimine, magari riusciamo a trovare qualcosa di interessante- Propose Alanis, chiudendo dietro di sé lo sportello della macchina e raggiungendo i tre poliziotti a pochi metri da noi.
Anche solo la camminata di Alanis era in grado di attirare l'attenzione dei presenti, era decisa, sicura e seducente.
I capelli rossi le sfioravano le clavicole, all'inizio erano lisci, mentre verso la fine erano leggermente mossi, come dei piccoli boccoli.
Lo sguardo magnetico, distaccato e impassibile non lasciava trapelare nessun tipo di emozione, l'iride di un azzurro talmente chiaro da sembrare quasi di un colore indefinito, bianco.
-Scusate il disturbo, siamo dell'FBI, volevamo farvi qualche domanda se è possibile- Disse Alanis.
-Certamente, mi segua- Rispose uno dei tre uomini in divisa -a quanto pare le tre vittime frequentavano tutte lo stesso college, School of Mines & Technology-
-Capisco, e ci sono testimoni?- Chiese Alanis di nuovo.
-Si, due ragazze, anche loro fanno parte della stessa scuola, inizialmente erano sospettate ma è chiaro che in realtà sono solo sotto shock per la morte degli amici-
-Vorremo fare delle domande anche a loro, se non le dispiace- Concluse lei prima di recarsi dalle due ragazze sedute su una panchina lì vicino.
-Scusate se vi interrompo, ma siamo dell'FBI e abbiamo bisogno di parlarvi, potete dirci i vostri nomi?- Chiesi, cercando di sembrare più autorevole possibile.
-Io sono Caitlyn Wood e lei è mia sorella Bethany- Rispose quella che sembrava essere la minore.
-Mi è stato riferito che eravate presenti durante l'omicidio, cortesemente, potete raccontarci tutto nei minimi dettagli?-Chiese la mia compagna.
-Ehm, ok, eravamo ad una festa per le classi di prima nel campo da football, c'rano anche Elizabeth, Holly e Andrew- Iniziò sempre la più piccola- quei tre erano molto amici, erano anche i pù popolari della scuola-
-Vi stiamo chiedendo se avete visto chi li ha uccisi-
-No, sappiamo solo che si sono allontanati per un pò e poi non sono più tornati-
-E voi dov'eravate in quel preciso istante?- Alanis continuava con le domande, non sembrava credere a ciò che dicevano le due ragazze.
-In bagno, eravamo andate un attimo in bagno..-
-E allora come avete fatto a ritrovare i corpi?-
-Stavamo tornando al campo, abbiamo girato l'angolo ed erano lì, una scena terribile mi creda!- La ragazza si coprì il viso con le mani per nascondere le lacrime, mentre la sorella cercava di calmarla.
-Vabbene, può bastare così, buona giornata ragazze- Disse Alanis girando i tacchi e raggiungendo nuovamente l'Impala -pessime bugiarde, si vedeva da lontano un miglio che mentivano-
-Perché dici così?- Chiesi.
-In realtà loro non hanno mai confessato alla polizia di aver ritrovato i corpi, hanno solo detto di essere state presenti a quella festa, la mia era una domanda a trabocchetto-
-Ok, il tuo discorso non fa una piega, ma come fanno due ragazzine del primo anno ad uccidere altri tre compagni?-
-Ti ricordo che non sono semplici ragazzine, sono vampire e questo significa che sono più forti degli umani-
-Ma i vampiri non bruciano al sole?-
-No, ti sbagli, la luce solare reca loro solo fastidio- spiegò lei- e comunque non hai notato i due anelli che portavano entrambe, sono quelli che permettono loro di poter uscire anche il giorno-
-E cos'hanno di così speciale quei due anelli?-
-Sono in Lapislazzuli, è una pietra che da sempre ha accezione positiva, ad esempio per gli antichi Egizi era capace di difendere dagli spiriti notturni, era come se potesse incanalare energie positive e scacciare quelle negative, capisci?-
-Più o meno..-

~

La stessa sera..

-Bene, non ci rimane che trovare quelle due stronzette e staccargli la testa!- Disse Dean, stappandosi l'ennesima bottiglia di birra.
-Hey hey, rallenta un attimo! La decapitazione, sul serio?- Chiesi io totalmente fuori di me, con gli occhi spalancati e il cuore a mille.
-Se vuoi puoi anche non venire, non sei costretta a guardare mentre..-
-Dì qualcosa anche tu, ti prego!- Mi rivolsi ad Alanis, sicuramente neanche lei voleva la morte di nessuno.
-Vorrei che ci fosse un'altra soluzione anche io, credimi, ma sono sicura che nelle mani di nostro Padre riusciranno a ritrovare la giusta via-
-Davvero? Ma loro hanno peccato, hanno commesso omicidio-
-Nostro Padre è sempre pronto a porgere l'altra guancia, le perdonerà e le prenderà sotto la sua ala protettiva-
-Se avete finito il vostro dibattito religioso, noi dovremmo andare..- Disse Dean impugnando un machete nella mano destra.
-Vabbene, andiamo..-

~

Arrivammo davanti alla scuola e, come avevamo intuito, le due ragazze erano ancora sedute sulla panchina.
I loro compagni erano già tutti nelle loro camere, le luci infatti erano spente, c'èrano solo loro lì fuori.
-Voi restate qui, ci pensiamo io e Sam alle due succhia sangue- Disse il maggiore dei Winchester, prima di uscire allo scoperto e attaccare insieme al fratello entrambe le ragazze.
Dean si muoveva veloce, ma non abbastanza, Caitlyn lo stese con un pugno dritto in faccia e quando lui provò a rialzarsi lei lo bloccò contro un albero facendogli sbattere violentemente la testa contro la corteccia.
Bethany invece era riuscita a togliere il machete dalle mani di Sam e lanciarlo involontariamente nella nostra direzione.
-E ora che si fa?- Chiesi io, stavo tremando come una foglia e avevo voglia di piangere per l'agitazione.
-Aiutiamo i Winchester, combattiamo al loro fianco come ci ha ordinato nostro Padre-
Si alzò e iniziò a camminare sicura verso le due vampire, intanto nella sua mano si stava formando la sfera di luce.
-Ragazze, i vostri genitori vi hanno mai detto che non bisogna dire le bugie?-
Le due ragazze la guardarono incerte per alcuni istanti, poi si scagliarono contro di lei con l'unico obbiettivo di farla fuori.
Caitlyn attaccò per prima, cercò di colpirla con un pugno ma Alanis le bloccò la mano a pochi centimetri dal suo viso e gliela strinse talmente forte che a giudicare dal rumore secco gli ruppe qualche osso.
Bethany prese coraggio e staccò un pezzo di legno dall'albero accanto, prese Alanis alla sprovvista e la fece cadere a terra, poi si sistemò sopra di lei.
Proprio quando la vampira stava per pugnalarla al cuore, Dean la raggiunse e la decapitò con il machete, io urlai per la paura e Alanis per il disgusto, visto che a momenti la testa non le cadde addosso.
Sam invece, approfittando della debolezza di Caitlyn nel vedere uccidere la sorella, decapitò anche lei.
-Hey, va tutto bene?- Chiese Dean aiutando Alanis a rialzarsi e a tenerla stretta per evitare che le cedessero le gambe.
-Si, ma non vedo l'ora di togliermi questi vestiti di dosso, sono zuppi di sangue-
-Beh, io non sto bene per niente, ho appena assistito alla quasi uccisione della mia compagnia e alla decapitazioni di due vampire in piena crisi adolescenziale!- Dissi io fuori di me, avevo iniziato anche a piangere dal nervoso e con ogni probabilità in quel momento sembravo una pazza appena scappata da una clinica psichiatrica -Possiamo tornare a casa ora?-
Le mie richieste vennero esaudite.

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Ok, allora, devo spiegarvi molte cose:

-In questa fan fiction i miei Angeli sono un po’ diversi, dal momento che fanno parte di sfere superiori ho pensato che sarebbe stato giusto se non perdessero la loro umanità.
Come sapete il concetto di umanità è molto complicato da spiegare, ma cercherò di essere il più chiara possibile.
Solitamente le creature sovrannaturali, Angeli, Demoni e così via, tendono a reprimere la loro umanità, come nel caso di Crowley.
E quindi mi son detta: "Non voglio che le mie protagoniste siano solo dei contenitori vuoti, non voglio privarle di sensazioni, emozioni e tutto ciò che potrebbe renderle davvero felici"

-Seconda cosa, l'anello con il Lapislazzuli l'ho preso da The Vampire Diaries, perché credevo potesse interessare e pensavo fosse una buona idea da aggiungere alla storia, visto che in futuro potrebbe comunque servire.

-Ho scelto di fare questo capitolo dal punto di vista di Vex per farvi capire meglio anche il carattere ed il personaggio di Alanis, che in precedenza non era venuto molto fuori.

-Ultima cosa, spero che il capitolo vi sia piaciuto anche se ho dovuto apportare parecchie modifiche, siete liberi di dirmi la vostra opinione, accetto anche critiche non proprio positive, a patto che non si cada nella maleducazione.

Detto questo vi aspetto con il prossimo capitolo :)

-Wolfass.


Ed ecco qui, su richiesta, la foto della nostra amata Vex, o almeno come io me la immagino:

  
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