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Autore: FrancyCece9    15/11/2013    7 recensioni
Emma ha 16 anni, una sorella gemella e una storia difficile alle spalle. Marco è il compagno di banco di Emma, non la sopporta o forse in fondo no. Rimarranno sempre Corvaglia e Ferri o diventeranno Emma e Marco?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Facciamo un gioco?
                        Chi s'innamora prima, perde...

 





Andrea si guardava in giro con l'aria preoccupata
-Sarebbe una storia troppo lunga- tentò di divagare -Cantiamo?- mi propose subito dopo prendendo la chitarra in mano, io non mi mossi, lo guardai con aria intimidatoria
-Eh no Andre, adesso mi dici cos'è successo?- ribadii - Perchè diavolo Marco non doveva sapere che ero qua?- riformulai la domanda avvicinandomi a lui che sconfitto si sedette sul letto
-Ok, ok, ma metti giù il mio portapenne- mi chiese, mi voltai e guardai la mia mano che reggeva una tazza colma di penne di tutti i tipi, gli lanciai un occhiata veloce e lo appoggiai sulla scrivania, dalla quale probabilmente l'avevo preso, incrociai le braccia al petto e rimasi in silenzio in attesa che parlasse -Marco ci ha vietato di parlarti e di avere qualsiasi contatto con te- spiegò, non credetti alle mie orecchie
-Perché mai?- domandai
-Vallo a chiedere a lui- mi rispose allargando le braccia, feci qualche passo e mi sedetti vicino a lui sul letto, fissando il vuoto davanti a me
-Però voi siete dei coglioni- obiettai dopo alcuni secondi di silenzio -Vi fate mettere i piedi in testa da un Marco Ferri qualunque- continuai, lui si voltò verso di me, lentamente
-È il nostro leader- cercò di giustificarsi
-Ma lasciatelo nel suo brodo, voglio dire, non potete sottostare ai suoi ordini, siete i suoi amici, mica i suoi schiavi- mi alzai dal letto, con un idea in testa
-Mettiti tu contro Marco Ferri e poi vediamo- mi suggerì lui
-Certo- annuii con un sorriso sadico -Ma avrò bisogno del tuo aiuto- continuai posando lo sguardo su di lui
-No- rispose secco scuotendo la testa
-Dai?!- lo pregai ributtando in avanti il labbro inferiore, lui scosse la testa ancora una volta, mi inginocchiai davanti a lui con le mani giunte -Ti prego?- cercai di essere il più convincente possibile, lui mi fissò per alcuni secondi
-Dipenda da cosa devo fare?- disse lui, gli gettai le braccia al collo felice -Non ti ho ancora detto si- mi ricordò lui, mi staccai e mi ricomposi
-Beh, in pratica dovresti infrangere le regole- gli spiegai, lui mi guardò confuso -Dovrai diventare mio amico- gli dissi ancora
-Ma noi siamo già amici, ci conosciamo da quando avevamo tre anni- mi fece notare
-Di più- continuai, lui sgranò gli occhi
-Dobbiamo fingere di stare insieme?- domandò quasi sconvolto
-No, un gradino sotto- dissi
-Quindi, diventare migliori amici?- mi chiese, io annuii -Ma non è troppo da gay?- mi chiese ancora titubante
-Anche fosse avresti qualcosa in contrario?- domandai io sorridendo
-A parte il fatto che mi piacciono le ragazze? Io no, sono simpatici i gay- disse
-Perfetto allora, e comunque fare il migliore amico non è da gay- conclusi alzandomi dal letto
-Mi è sfuggito un piccolo e insignificante dettaglio. Perché facciamo tutto questo casino?- domandò lui
-Per capire perché non potete parlarmi- spiegai
-Ma sei sicura?- mi chiese titubante
-Hai paura di Marco?- gli domandai con aria di sfida, lui puntò i suoi occhi azzurri nei miei e scosse la testa –E allora di cosa ci preoccupiamo?- gli domandai retorica –Beh, cominciamo a provare di nuovo?- domandai
-Certo stavolta con la chitarra- disse lui sorridendo e alzandosi dal letto
-Bello- esultai in modo contenuto io.

Il giorno successivo ci trovavamo come al solito in aula magna per fare le prove dei duetti, io e Andrea eravamo seduti vicini e parlavamo tra di noi, Carlotta e Filippo dietro di noi si sbaciucchiavano ridendo e Marco sedeva dall’altro lato imbronciato vicino ad Alice che tentava invano di attirare la sua attenzione, la prof ci richiamò al silenzio schiarendosi la voce con un colpo di tosse
-Bene ragazzi, allora, da sentire mi mancano ancora Andrea ed Emma, Margherita e Carlo, Sabrina e Michele e infine Marco ed Alice, insieme- concluse spostando lo sguardo sui due nominati per ultimi –Cominciamo da Andrea ed Emma- noi annuimmo e salimmo sul palco, Andrea prese la sua chitarra e si sedette sullo sgabello, mi guardò, gli feci un cenno e lui partì, iniziammo a cantare e ad alternarci
-I’m lucky i’m in love with my best friend- le nostre voci si fusero assieme, lui mi affiancò, gli misi una mano sulla spalla mentre lui suonava la chitarra –Lucky to have been where I have been- appoggiai la mano sulle corde della chitarra come mi aveva insegnato il pomeriggio precedente -Lucky to be coming home again- mi staccai da lui e gettai un occhiata a Marco che ci guardava con odio
-They don’t know long it takes- iniziai io, indietreggiando mentre lui mi veniva incontro cantando le mie stesse parole alcuni secondi dopo –Waiting for a love like this- mi fermai e si avvicinò a me –Every day we say goodbye- mi voltai e lo salutai con la mano –I wish we had one more kiss- lui giunse le mani in segno di preghierai, io risi –I’ll wait for you I promise you, I will- mise giù la chitarra, eravamo uno di fronte all’altro, io a destra lui a sinistra, riprendemmo a cantare il ritornello avvicinandoci –I'm lucky I'm in love with my best friend, lucky to have been where I have been, lucky to be coming home again- lo guardai negli occhi, sorridendo, mi prese le mani, facemmo un passo indietro e poi ritornammo vicini -Lucky we're in love every way, lucky to have stayed where we have stayed, lucky to be coming home someday- mi lasciò una mano e mi fece fare una piroetta su me stessa davanti a lui, poi mi lasciò e riprese a cantare da solo
-And so I'm sailing through the sea, to an island where we'll meet- si sedette di nuovo sullo sgabello guardandomi -You'll hear the music fill the air, I'll put a flower in your hair- tirò fuori una margherita minuscola e me la mise tra I capelli
-Though the breezes through trees, move so pretty you're all I see, as the world keeps spinning round- mi avvicinai a lui e gli appoggiai le mani sul petto -You hold me right here right now- mi prese per mano e insieme cantammo l’ultimo ritornello ballando uno pseudo valzer finche la musica non finì.
La professoressa ci applaudì, tutta la classe la seguì
-Bravi, mi siete piaciuti proprio tanto, in più siete gli unici che hanno anche fatto una coreografia- si complimentò, guardai Marco che era impassibile
-Grazie mille prof, posso andare a bere?- chiesi, la prof acconsentì. Mentre stavo uscendo dal bagno sentii delle voci conosciute
-Ti avevo detto di starle lontano?- disse uno
-Senti, non puoi comandarmi, io faccio quello che mi pare e visto che stare assieme ad altre persone non è ancora reato, posso farlo- rispose l’altro
-Ma allora non hai capito?- lo incalzò l’altro


Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! Sono ritornata con il quindicesimo capitolo, che bello, sono veramente contenta, è la prima storia lunga che porto avanti da tanto. Allora, che ne pensate, nell'ultimo capitolo ho ricevuto solo una recensione, e pensare che una volta ne avevo almeno cinque ad ogni capitolo, non vi piace più? Fatemi sapere, anche se è un commento negativo. Ci vediamo al prossimo capitolo
Un bacio
Francesca

p.s.
A chi interessasse la canone in questione è "Lucky" di Jason Mraz e Colbie Caillat, ascoltatevela è veramente bella

  
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