C'è chi è felice perché ha un bel lavoro, quelli che lo sono con una bella macchina e quelli che lo sono con la propria ragazza, io non ero mai felice...
<< Mattia, dai muoviti, corri. >>
<< Anna aspetta. >>
Stavo annaspando dietro alla vita che correva spensierata sotto forma di dea.
<< Ok ok mi fermo, credevo fossi un tipo più atletico. >>
<< Ahnf ahnf, lo sono o meglio lo ero, in quest'ultimo periodo non ho fatto molta attività fisica e poi c'è stato.... Ehm, poi sono arrivato qui. >>
<< E poi c'è stato? >>
<< Anna vuoi sentirti dire una bugia? >>
<< Ovviamente no! >>
<< Allora non fare domande...
Scusa non volevo essere così rude, ma non è una cosa facile da dire. >>
Anna non proferì parola, si avvicinò a me e mi abbracciò, senza un perché, sentivo il respiro mancarmi ma allo stesso tempo sentivo il battito del suo cuore. Istintivamente strinsi le mie braccia intorno a lei che, un po' sorpresa, sospirò.
<< Ma-Mattia, ora puoi lasciarmi. >>
<< Ehm scusami, mi sono lasciato trasportare. >>
<< Non so cosa ti sia successo ma spero che un giorno ti possa passare. >>
< Sai è diffic... >>
<< Vaaaa be', dai su vieni e non ci pensare. >>
Mi fermava ogni volta che la mia anima si oscurava, era come una 'puntura d'emergenza' ogni volta che la tristezza cercava di prendere il sopravvento. Quel giorno insieme, in giro per Firenze, fu il più felice della mia vita, finalmente ero felice per qualcosa, Anna era la mia felicità, ero in questa città da neanche settantadue ore e già ero incastrato. L'amore colpisce, a me ha colpito con una abbraccio...