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Autore: Misaki Kudo    18/11/2013    4 recensioni
[Mini-Long KogoEri con accenni Yukiko/Yusaku ♥]
Un giorno come tanti in due diversi quartieri di Tokyo. Si sa però, che giornate così, possono rivangare alla mente ricordi che per un po' erano stati messi da parte. Quella, era una di quelle giornate. Contemporaneamente in un'agenzia investigativa e in uno studio legale, un album faceva un tonfo con un sonoro rumore verso il basso, una piccola foto gialla ne fuoriusciva.
Due diverse mani si apprestavano a raccoglierla, lo stesso sorriso si accendeva di colpo su quei volti.

-Dal primo capitolo-
«C-che?! S-Sei forse impazzita?! Te l'ho già detto, mai e poi mai! Preferirei andare a quella sottospecie di ballo piuttosto che stare con lui nello stesso posto, per più di un minuto!», rispose Eri arrossendo appena.
[..]«Oh, ma certamente! Solo che...insomma! Nessuno di quelli che mi ha invitata mi piace abbastanza, ecco! Sono tutti dei tipi troppo stereotipati! Sai com'è il mio ragazzo ideale...», confermò quella sognante.
«Sì, certo! Lo sappiamo tutti...il cuore della 'Principessa del Teitan' ha già scelto il suo Principe! E chi se non il fanatico di gialli numero uno del Teitan, Yusak...»-
-Enjoy it!♥-
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eri Kisaki, Kogoro Mori, Yukiko Kudo, Yusaku Kudo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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•••

02.[..]che pensavi di aver perso...
Le due giovani ragazze si apprestavano a tornare verso casa, parlando come sempre del più e del meno. «Eri-chan secondo te, Kudo-kun ha la ragazza?», chiese Yukiko poco dispiaciuta.
«Non l'avrei mai detto, sai?! Anche tu sei come tutte le altre ragazze! Ma suvvia Yuki-chan, puoi avere tanti di quei ragazzi, perché ti sei fissata con quel fanatico di cadaveri di Kudo? Sei bella e anche inteligente, puoi avere qualunque ragazzo!», rispose l'altra scettica mentre con cura ripuliva gli occhiali da vista, per poi riporli nell'astuccio.
«E' dalla prima volta che l'ho sentito leggere al club di scrittura, Eri-chan! Riusciva a rendere le parole con una tale armonia, che io...», rispose sognante la Principessa.
«Beh è inutile controbattere, sarebbe come parlare con un muro! Se non sbaglio questa è la tua fermata, ci vediamo domani Yuki-chan», concluse la Regina salutando l'amica.

Le due ragazze si separarono così, una continuava come sempre dritta verso il quartiere Beika, l'altra aspettava pazientemente il solito, noioso autobus delle sette.
Nella mente di Eri cominciarono ad affollarsi diversi pensieri, pensieri riguardanti gli esami da sostenere, tutti i libri da studiare, la calma da ritrovare e...
Di sicuro doveva tenersi lontana da quel tipo, ovvio. Che poi perché le era venuto il mente, quel teppista? E' vero, era l'unico ragazzo che non era fuggito di fronte al suo viso adirato, ma...
«Dove vai di bello bambolina?», chiese spavaldo uno sconosciuto. Sembrava essere sulla ventina.
«Non ti riguarda», lo congedó freddamente Eri mentre altri due ragazzi fuoriuscivano da una traversa, bloccandole i polsi. Quel quartiere era poco raccomandabile, soprattutto a quell'ora.
«Vedi io e i miei amici, volevamo divertirci un po' e tu sei così carina che...», esordì un secondo ragazzo allungando la mano, ma non ebbe il tempo di farlo che subito Eri lo capovolse, utilizzando una mossa di karate e scaraventandolo sull'altro ragazzo alla sua destra.
Si ripulì soddisfatta le mani impolverate, non accorgendosi della presenza alle sue spalle del terzo ragazzo, che però non ebbe il tempo di agire...
«COSA CREDI DI FARE, FARABUTTO?!», un ragazzo all'apparenza diciassettenne riuscì a stenderlo praticando mosse di un'arte marziale, che ad Eri sembrava essere il judo.
Innalzò lo sguardo per andare ad incontrare quello del suo apparente salvatore, rimanendo però come pietrificata nello scoprire che quello era proprio...
«COSA?! Mouri?!», esordì la ragazza spalancando gli occhi.
«Sì sono proprio io, potresti evitare di essere così sorpresa, no?», rispose quello stizzito osservando verso il basso. «Mi trovavo nelle vicinanze e ho visto che quei tipi ti stavano seguendo e...ho pensato che avessi bisogno di aiuto tutti qui, però vedo che...li hai stesi», continuò osservando spaventato i due tizi a terra.
«Che pensavi? Non sono una femminuccia fifona io, e tu perché mi stavi seguendo?! Volevi tendermi un agguato o cosa?», chiese adirata quella, contro il povero ragazzo.
«MA SENTITELA! Scusa tanto se mi sono preoccupato per te! Scusa tanto se pensavo che quei tipi volessero aggredirti o farti non so che...questo è il tuo ringraziamento? Ti ho seguito per ridarti questo, ma la prossima volta puoi anche scordartelo..! A quanto pare non hai bisogno del mio aiuto, che sciocco sono stato», rispose di tutto tono Kogoro, lanciando un fogliettino di carta in direzione della ragazza e continuando furioso per la sua strada.
Eri rimase come spiazzata da quel 'preoccupato per te' e decise di leggere il fogliettino:
"Yuki-chan dice che l'unico ragazzo capace di tenermi testa sarà colui che si innamorerà di me, ma io non credo che al mondo esista una persona capace di farlo! Nessuno ha un carattere duro come il mio...! E sicuramente se ha un carattere duro...non può essere anche..."
Era un pensiero che la stessa Eri aveva scritto giorni prima, quando Yukiko le aveva fatto notare questo strano particolare. Voleva un ragazzo capace di tenerle testa, ma sapeva benissimo che un ragazzo non poteva essere allo stesso tempo duro e...dolce, no? Le liceali non fanno altro che scrivere i propri pensieri ovunque, come se volessero riportarli alla mente di tanto in tanto. Il destino scelse come casa di quel bigliettino proprio il libro di storia che quella mattina volò giù dalla finestra. Per la precisione sulla testa di quel teppista. Quel ragazzo così duro ma anche...
«...dolce. L'unico ragazzo capace di tenermi testa, sarà di lui che io...mi innamorerò?
»
Lo sguardo di Eri si alzò lentamente in direzione del ragazzo che procedeva a passo spedito verso casa, sembrava essere ancora furioso. La Regina sorrise leggermente e portò le mani alla bocca:
«MOURI....!», urlò con tutta se stessa, le mani a forma di megafono, uno strano sorriso sul volto.
Il ragazzo si voltò scocciato in viso, lo sguardo ancora corrucciato. 
Non solo ho avuto paura per lei, ora mi urla contro di voltarmi, è proprio una ragazza stramba, se si può definire tale...ora cos'è che vuole quella stupida, antipatica e brutt....
«...VOLEVO SOLO DIRTI, GRAZIE MILLE DAVVERO!», urlò quella concludendo con un dolce sorriso. Un sorriso che raramente mostrava in giro, un sorriso di quelli veri.
Kogoro spalancò gli occhi arrossendo improvvisamente. Un sussulto lo colpi dritto al cuore senza che riuscisse a spiegarne la causa. E se fosse stato quel sorriso? Impossibile, no?
Constatò che in realtà quell'antipatica, non era poi così brutta. Anzi era proprio carina.
Ma che cavolo mi sta succedendo? Bah...

Nel frattempo Yukiko continuava ad aspettare l'autobus, per scacciare il tempo aveva cominciato a leggere un libro consigliatele da Eri, "Uno studio in rosso", di Doyle.
Odiava con tutta se stessa i libri gialli, erano quei libri che riteneva inutili alla società, capaci di creare inutili illusioni nel lettore che crede una cosa che in realtà, si dimostra quasi sempre falsa.
«"Una volta escluso l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, non può che essere la verità", beh non capisco il perché di certe citazioni così...misteriose. Credono di voler confondere i lettori, ma con me non attacca! E' inutile che Eri insiste non riuscirò mai ad apprezz..»
«Di solito ai libri si da una libera interpretazione, sai?», una voce gentile si rivolse alla ragazza.
Yukiko spalancò i grandi occhi blu non appena si accorse di chi aveva di fronte...
«Secondo me non riesci ad apprezzare il valore di queste frasi perché non le hai mai viste dalla giusta prospettiva! Questo tipo di libri ha tanto da offrire a chi vuole capirli...», concluse Yusaku rivolgendole un dolce sorriso. Si sedette sulla panchina, proprio accanto a Yukiko.
«B-Beh...semplicemente trovo che siano delle frasi messe lì solo per fare effetto, per attirare l'attenzione del lettore su di esse, come posso spiegarmi...», cercò di concludere la ragazza, molto tesa. Aveva dimenticato quanto Yusaku amasse i gialli, che sciocca che era stata a criticarli.

«Avevo proprio ragione allora, non riesci ad apprezzarli perché non hai mai avuto una delucidazione su di essi! Se mi permetti vorrei rimediare...sempre che non ti dispiaccia», propose il ragazzo con tutta l'innocenza del mondo. O stava forse recitando?
«Beh, c'è sempre del nuovo da imparare, no?», rispose quella ricambiando il sorriso. «Sono Yukiko Fujimine, della 2^B del Teitan, frequentavamo lo stesso corso di scrittura», concluse.
«Mi ricordo molto bene di te, Principessa del Teitan. I tuoi versi erano apprezzati da tutto il corso, non solo per il loro contenuto ma anche per il modo in cui riuscivi ad esporli. Non ho più dimenticato il tuo nome dal primo momento che te li ho sentiti recitare! Ah..che sbadato, sono Yusaku Kudo e...», rispose di tutta fretta quello appena imbarazzato.
«Anche io mi ricordo bene di te», lo interruppe la ragazza arrossendo violentemente.
«Allora....se non ti dispiace vorrei tenerti delle lezioni provate, cosi che tu possa capire quanto i gialli hanno da offrire ad un lettore della nostra età, ci stai?», ripropose quello allegro.
«Certamente!
», concluse quella ancor più imbarazzata.

Quando il destino decide di mettere in gioco le sue carte niente può cambiarlo, la dimostrazione di come un semplice bigliettino reso o un libro giallo, significhino in realtà, molto di più di quello che sembrano essere. Peccato che i quattro protagonisti debbano ancora capirlo.
O forse dovevano solo ammetterlo a se stessi.








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Saaaaaalve ragaaaaaazzi! Ammetto che avevo quasi dimenticato questa storia! La verità è che non avendo tempo avevo quasi deciso di cancellarla, anche perché non ricordo come volevo concluderla inizialmente (è passato tropo tempo, che frana che sono AHHAAH), però ho ricevuto tante sollecitazioni al riguardo e non volevo deludere nessuno! Così ho deciso di continuarla, magari per altri due capitoli visto che un primo contatto lo abbiamo solo adesso!
Che ne pensate? Ho ipotizzato che proprio i libri gialli potessero essere l'ideale per i genitori di quello sfigato senzatetto! <3 Per quanto riguarda Eri e Kogoro beh..ho cercato di attenermi ai loro caratteri mostrati dai grandi, sono sicura che sono sempre stati così anche quando erano amici d'infanzia! AHAHAH fatemi sapere! :D

Misaki
   
 
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