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Autore: Misaki Ayuzawa    20/11/2013    3 recensioni
Chi è Tessa Gray? Ve lo dico subito. Tessa Gray è una povera sedicenne in crisi. Perchè, non solo frequenta il terzo anno di liceo, e si sa, il liceo è un problema per tutti, ma anche perchè non riesce a trovare il libro giusto... si avete capito, è una lettrice appassionata che non riesce a trovare un libro appassionante e questo è un problema per qualunque lettore che si rispetti! Questa, signori è la storia di Tessa Gray e della sua caccia alla "trama perfetta" ma non solo la sua perchè compariranno, con la stessa importanza, gli altri personaggi che fanno di Shadowhunters il ciclo di romanzi che è!
Dal 7° cap.: Il blu si fuse col grigio per diventare tempesta.
Dal 9° cap.: "E che cosa cerchi?"
"Romanzi. Ce ne sono pochissimi. O poesie ... Ci sono soltanto enciclopedie e storici!"
Will si sentì ferito nell'orgoglio. Quella era la sua biblioteca e nessuno la poteva offendere!
Dal 13° cap.: "Ah non preoccuparti! In caso scacciamo via Will!"
"Chissà perchè non credo prenderebbe la cosa con diplomazia ..."
"Mmmm ... forse no" Rise.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Theresa Gray, William Herondale
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 10: Amico 

Era un mercoledì pomeriggio, tranquillo, nuvoloso e nebbioso, come sempre a Londra d'altronde. 
Henry stava mettendo un pò d'ordine nel suo ufficio cercando di selezionare quali carte buttare e quali, invece, conservare, perchè invase da utili dati e disegni di nuove invenzioni.
Quella mattina, che era libera, era riuscito a mettere a punto una piccola torcia ad energia solare con diverse emissioni di luce e colori diversi. Era un piccolo congegno da regalare. A chi? Ma a Charlotte, naturalmente.
Non avevano avuto la possibilità di parlare da quel sabato pomeriggio (ogni volta che Henry riusciva a raggiungerla nelle sue stanze o nel suo ufficio Charlotte era sempre in procinto di uscire con quello, anche se ovviamente lei non gliene aveva mai parlato e quindi ancora non sapeva nulla di lui) e aveva intenzione di andare a farle visita.

Decise di abbandonare il progetto di sistemare quel posto infernale, una grande stanza nei sotterranei che Charlotte aveva preparato apposta per lui quando aveva iniziato a lovorare come insegnante, perchè tanto nel giro di una settimana si sarebbe ridotto nuovamente in quello stato.
Si mise la piccola torcia in tasca dopo averla avvolta in un piccolo panno pulito, e salì i quattro gradini che lo avrebbero portato all'ascensore e che a sua volta lo avrebbe lasciato proprio davanti l'ufficio di Charlotte.
Premette il pulsante e le porte si aprirono accompagnate dal solito "din" e, entratovi, pigiò il tasto con su riportato il numero 2.
Davanti alla presidenza dalla quale era appena uscita, c'era Sophie.
Henry la salutò cordialmente e quella ricambiò con con un cenno del capo e un leggero sorriso. 
Sophie Collins era la cameriera personale di Charlotte. Era una ragazza di ventuno anni ed era stata praticamente salvata dalla strada da Charlotte stessa, ma Henry non conosceva le dinamiche esatte della faccenda.

Bussò piano un paio di volte e all'avanti di Charlotte, pronunciato con voce ferma e autoritaria, entrò.
Non appena la ragazza ebbe alzato lo sguardo e lo ebbe visto il viso si addolcì e gli occhi le si riempirono di affetto.
"Ciao Henry! Da quanto tempo che non venivi! Colpa mia, sono stata un pò ... impegnata, ecco." Le guance le si tinsero leggermente di rosso.
"Ah, si immagino ... non preoccuparti ..."
"Posso fare qualcosa per te Henry?"
Potresti smettere di uscire con quell'attrezzo ... Fu quasi tentato di dirlo ma non ne ebbe il coraggio.
"Ehm ... come dici?" ora che si trovava lì con in tasca quello stupido aggeggio si sentiva assolutamente ridicolo. "No, figurati ... ecco ... Io volevo solo darti questo!" Pronunciò queste ultime parole alla velocità della luce e le accompagnò porgendo a Charlotte l'involucro.
Charlotte non parve sorpresa. Non era la prima volta che Henry si presentava da lei con il solo scopo di regalarle qualcosa di sua produzione. Prese l'oggetto e, dopo averlo liberato dal panno di velluto, lo guardò e sorrise.
"E' ad energia solare. Puoi anche usarlo come portachiavi sai? Ho fatto un foro in cima all'impugnatura così puoi attaccarci l'anello delle chiavi."

In quei momenti Charlotte aveva sempre l'istinto di abbracciarlo ma non era mai sicura che fosse la cosa giusta da fare.
Insomma, Henry era notoriamente imbranato e Charlotte aveva paura che quelle dimostrazioni di affetto fossero dovute semplicemente alla loro amicizia lunga anni e anni.
Tra l'altro a volte si chiedeva se le attenzioni che Henry le riservava avessero come ragione il fatto che gli aveva dato il lavoro.

"Grazie" e sorrise "le attacco subito." E lo fece davvero, poi continuò "Non è che vuoi prendere un thè? Chiamo Sophie e poi ci sediamo un pò."
"Si certo!" Henry si accorse di aver messo un pò troppo entusiasmo in quelle parole e quindi subito aggiunse "Cioè, per me va bene ma non vorrei disturbarti!"
"Figurati. Anzi, mi fa piacere chiaccherare un pò con un amico."

Amico.
Amico.

Per Charlotte era solo un amico, nulla più ... Fu preso dallo sconforto e non riuscì a mascherare la delusione.
Charlotte probabilmente lo aveva notato.
Charlotte probabilmente aveva capito. Tutto. Ma non le importava. 
Odiò con tutto se stesso quella parola. 
Amico.

Alla sua proposta Charlotte aveva visto il volto di Henry accartocciarsi. Aveva ragione Henry non voleva perdere tempo con lei. Si mostrava gentile, forse provava anche un pò di simpatia per lei, ma avrebbe preferito ritornare nel suo laboratorio e passare il tempo con i suoi congegni e con le sue provette.
Considerò l'ipotesi di dare fuoco a quello stanzone. Forse così Henry si sarebbe riscosso un pò da quella sua passione e avrebbe avuto tempo per qualcos'altro.

Cosiderò anche l'ipotesi di dare il via ad una relazione seria con quel Woolsey Scott ...

Angolino dell'autrice: Ehmmm ... vipregovipregoviprego non uccidetemi!! Si l'uomo misterioso è proprio Woolsey u.u Volevo assolutamente inserirlo nella storia e che ruolo migliore per dargli una certa importanza?? Spero che continuerete a leggere la storia lo stesso anche dopo questa rivelazione shock o magari qualcuno che è stato attento alla descrizione dello stoccafisso come lo chiama Henry lo aveva già capito?? Buh, ad ogni modo ... Mi auguro che questo capitolo vi sia piaciuto e mi auguro anche di aver reso Charlotte e Henry abbastanza fedelmente rispetto ai personaggi principali :)) Se recensite sono contenta anche solo per capire che opinione avete u.u



 
  
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