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Autore: _fuoco_2000    23/11/2013    2 recensioni
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Le gocce di sangue che cadono
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I secondi in cui chiudo gli occhi
7 8 9
Le macchie sui miei jeans
10
I tagli che oggi ho contato sul mio braccio
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un bagliore che si fa strada tra le tende. Disegna strane figure nell’aria calda della stanza; gioca con i piccoli disegni creati dalla polvere sui peluche. Tutto sembra così armonioso. Tutto sembra trovarsi nel posto giusto,ogni spicchio di luce sembra dover illuminare un punto preciso per formare un’armoniosa composizione come all’interno di un film. Mi rannicchio ancora di più sotto le coperte per cercare di sfuggire alla luminosità di quella giornata.

-Sara,cazzo,alzati è mezz’ora che ti chiamo! Sono le 7.45 faremo tardi come al solito!-
Mi alzo lentamente;i capelli scompigliati mi accarezzano dolcemente la schiena mentre il freddo della stanza sfiora la mia pelle facendomi tremare. Lascio che mi avvolga, rimango ferma a godermi i brividi che percorrono la schiena. Rimango ferma a provare qualcosa,una volta tanto.
Lego i capelli in una coda scompigliata e accendo il telefono. Nessun messaggio. Tanto per cambiare. Mi dirigo vero lo specchio attaccato all’armadio color panna.
Osservo il mio riflesso per qualche secondo. I capelli castano-dorati hanno la solita forma indefinita mentre gli occhi cerchiati da due occhiaie pesanti sono velati ancora da qualche traccia di stanchezza.

-bene Sara,sembri un cadavere-

-Muoviti non hai il tempo di farti problemi sul tuo aspetto-
-Calmati Mary-
Mia sorella assume un espressione di rimprovero ed io,già nervosa di mio,esco in fretta dalla stanza,come un prigioniero non vede l’ora di scappare dalla sua prigione,lasciandomi alle spalle quell’odioso quadretto autunnale.

 
Cammino velocemente mentre sento pizzicare il naso. Il capello non riesce a dominare il ciuffo ribelle che continua a cadermi sulla faccia ma non alcuna intenzione di levare le mani dalle tasche calde per aggiustarlo. Muovo un pò le spalle per spostare lo zaino troppo pesante e respiro a fondo cercando di concentrarmi sulla musica che esce al massimo dagli auricolari.
-Che ascolti?-
-Niente-le rispondo. Mia sorella fa le spallucce indifferente mentre alza ancora un po’ il volume della sua musica. Camminiamo sempre così la mattina ognuna con la sua musica, una accanto all’altra. Qualche volta chiacchieramo nel breve tragitto che ci divide da scuola.
-Non vedo l’ora di essere al liceo- mi dice ad un tratto.
-Ideam. Lasciarmi alle spalle sti cazzi di ricordi. È incredibile come quattro mura riescano a farti stare così male-
-Già-mi disse con voce comprensiva. Sa quanto odi quella scuola troppo grande,quei banchi troppo piccoli, quelle mura troppo rotte. Quell’edificio troppo significativo per me.
-Hai presente chi sono i mnemofobici?-le chiesi svoltato l’angolo.
-Chi ha paura dei ricordi,giusto?-
-Esatto. Mi sento come una mnemofobica rinchiusa in una stanza piena di fotografie-lei mi fisso intensamente. Distolsi lo sguardo. Passai il resto del tragitto a giocare con la manica del maglione che mi pizzicava la pelle.
 
-Che scemo che sei-
-Sono il tuo scemo <3-mi accarezzò la guancia.
-Solo mio<3- Lui appoggia la sua fronte sulla mia ,i nostri nasi si sfiorano. Il suo alito mi riscalda le labbra.
 
-Saraaaaaaaa!-
-Amore!- presto mi ritrovai tra le braccia della mia migliore amica. Magra,capelli cori scuri, occhi marroni definiti da un tocco di matita nera.
- Hai fatto algebra?-mi chiese speranzosa.
-No!-
-Cazzo e mo?!-
-Corri andiamo a copiare!
 
Mi ricordo ancora il giorno in cui conobbi Cristina. Era il primo giorno di prima media. Lei era una ragazzina timida, vestita con una felpa e i capelli erano lunghissimi e lisci. Non aveva né correttore, né matita,adesso indispensabili per lei. Inizialmente non le diedi molta attenzione fino a quando la prof. non pensò di sistemarci in banco insieme. Credo che quando la conobbi e iniziammo a legare capii di non essere più sola.
 
-Ehi!<3-
Il messaggio di Andrea arrivò appena misi piede in casa. Andrea è il mio migliore amico da tre anni ormai. Lui ha spesso lasciato intendere di provare qualcosa in più per me ma io l’ho sempre considerato come un fratello. È alto,biondo, occhi azzurri; un po’ il ragazzo perfetto insomma. Ma lui è mio fratello non il mio ragazzo.
-Sempre con il telefono in mano, vero?-
-Significa che hai un figlia socievole mamma- Le diedi un bacio leggero sulla guancia. Lei alzò gli occhi al cielo e riprese a concentrarsi sul programma che stava guardando.
 
-Mi sa che mi toccherà spassarmela con qualcuna mentre sei in Croazia-
-Divertiti-
-Lo sai che scherzo-mi disse con quello sguardo dolce che solo lui sa rivolgermi.
-Tranquillo,anche io avrò un bel da fare con i croati..-non feci in tempo a finire la frase che le sue labbra si attaccarono alle mie in un bacio lento e passionale.
 
Credo che la gente non capisca quanto ti far star male. Penso che la gente che ritorna dopo averti lasciato ti uccida di nuovo . Secondo me chi torna lo fa solo per andarsene una seconda volta, perché è un egoista, perché ti rovina dentro, ti consuma. E lui è tornato, è venuto da me e se ne è andato di nuovo. Ha portato a galla tutti i ricordi che avevo seppellito e poi li ha distrutti, ha fatto crollare le mie convinzioni,le mie certezze su di me e sul mondo. La cosa era nata per gioco, per scommessa da lui fatta con i suoi amici. Poi questo semplice gioco ci aveva portato a stare insieme per bene un anno. Un anno di baci e amore, di dubbi e di certezze.
Era certa di di amarlo. Ero certa di essere amata. Ma le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.

Mi hanno detto che la droga fa male.
Mi hanno detto che la droga causa dipendenza.
Mi hanno detto che la droga è dolce.
Se la droga è dolce come lo era lui io sono tossico-dipendente,oltre che masochista.

-Tu mi ami. Io ti amo. Ti prego, fammi vivere ancora un po’ questa fantasia-




Angolo dell'autrice
Buonasera ! Ecco qui il primo capitolo della storia! in Questo capitolo ho iniziato a presentare alcuni personaggi fondamentali nella vita di Sara. Le frasi in corsivo sono ricordi della protagonista,che riafforano sempre causandole grande dolore. Bè che altro dire...non ho trattato molto l'argomento dell'autolesionismo perchè volevo prima motivarlo. Ovviamente non è solo la sofferenza di un amore perduto, ma nei prossimi capitoli approfondirò. Bè spero che sia di vostro gradimento(io lo odio) e fatemi sapere che ne pensate! <3

_fuoco_2000
 
 
 
 
 
 
 
 
 

  
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