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Autore: Dragonheart 95    26/11/2013    8 recensioni
Prendete tutto quello che sapete sulla filosofia e buttatelo nel cestino, perchè se volete leggere questa storia dovete solo avere attenzione e predisposizione a imparare da un ragazzo qualunque un po' di filosofia. Saprà il professor Dragonheart essere all'altezza del suo ruolo?
Genere: Angst, Comico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In una classe del liceo scientifico Jidai c’era un grande putiferio; baccano assordante degli alunni dispersi nei vari punti della classe, fogli, penne, matite e gomme volanti, sedie a terra e banchi disordinati. Non c’era il docente, assentatosi quella mattinata per problemi familiari, e così i ragazzi della classe  5G erano rimasti scoperti per quelle ultime 2 ore.
 
Miroku: Ehi Inuyasha forza vediamo se riesci a centrare il cestino dalla 4 fila.
Inuyasha: Scherzi imbecille? Dalla 5 è molto meglio, è per veri esperti.
Koga: Come se tu lo fossi veramente.
Inuyasha: Ehi botolo non rompere altrimenti ti concio.
Koga: Mi scusi oh sommo e magnifico Inuyasha.
Inuyasha: Vedi di sfottere poco con quel tono sarcastico.
Miroku: Su ragazzi calmatevi, dai vediamo chi dei due riesce a centrare per primo il canestro.
I tre ragazzi erano Inuyasha, Miroku e Koga; i più popolari della loro classe e del loro istituto, moltissime ragazze facevano la fila per loro, anche se venivano snobbate sempre. Il motivo? Ognuno dei tre non aveva interesse in una relazione, erano single felici e spensierati.
 
Kagome: Uffa, ma tu vedi se il prof di Matematica si doveva assentare proprio oggi.
Sango: Scherzi? Per me è stata una vera fortuna, non avevo fatto nemmeno i compiti per oggi.
Ayame: a chi lo dici, Io avrei preso zero se non si fosse assentato, dovevo recuperare il compito di martedì scorso ricordate?
Sango: Ah già è vero, si può dire che siamo state fortunate.
Kagome: Sapete nemmeno a me piace la Matematica, ma sempre meglio di doversi sorbire questa confusione degna di una finale di calcio.
Ayame: Su questo mi trovi completamente d’accordo sorella.
Le tre ragazze erano Kagome, Ayame e Sango. Le più belle ragazze che l’istituto Jidai avesse mai avuto e ovviamente, come ogni bella ragazza che esista, avevano una schiera di corteggiatori incalliti, puntualmente respinti dalle 3. Il motivo? Erano invaghite dei tre ragazzi più belli dell’istituto. Eh si, gli unici che non gli facevano la corte, Inuyasha, Miroku e Koga, erano gli unici che avevano catturato il loro interesse. Diverse volte avevano provato ad approcciarsi a loro, ma avevano fallito su tutta la linea: Kagome una volta cercò di uscire con Inuyasha, ma lui rispose picche. Sango cercò Miroku, ma lui cercò solo il suo fondoschiena, infine Ayame cercò di intrappolare Koga nei suoi appuntamenti, con il risultato di far spaventare il ragazzo che fuggiva sempre.
Ormai erano tutte e 3 rassegnate, ma se avessero saputo che il loro interesse era ricambiato le loro speranze si sarebbero riaccese.
Infatti i tre ragazzi erano segretamente innamorati persi delle 3 giovani, ma non volendo rovinarsi la reputazione le respingevano sempre, e di questo a ogni rifiuto se ne pentivano sempre più, poiché temevano che un giorno esse si stancassero e decidessero di mettersi con uno dei loro spasimanti.
Nessuno dei 6 sapeva che quel giorno sarebbe stato speciale, un giorno che avrebbe dato una preziosa svolta alle loro vite sentimentali.
 
La porta della classe si spalancò di scatto e un ragazzo dai capelli e occhi castani, giacca di lana blu, jeans e scarpe gialle sportive entrò nella confusionaria aula.
Tutti quanti si fermarono, come se qualcuno avesse lanciato loro un sortilegio di immobilità, presi dall’apparizione di quel misterioso ragazzo.
?: Scusate ragazzi, è questa la classe 5G del liceo Jidai?
Alunno: Si è questa, cosa vuole?
?: Perfetto allora sono nel posto giusto. Scusate la maleducazione nel non essermi presentato, rimedio subito: mi chiamo Davide, ma voi potete chiamarmi Dragonheart. Ho 20 anni e, malgrado l’età, sono un professore.
Inuyasha: Che??? Tu un professore? Ma non farmi ridere bamboccio.
Dragonheart: Eppure è così ragazzo, tu chi sei? Il bullo della classe? No perché fai tu ridere, quindi da oggi sei il pagliaccio della classe.
Tutti quanti scoppiarono a ridere a quella battuta. Il professore andò a sedersi alla cattedra e incitò gli alunni ad andarsi a sedere ai propri posti.
Dragonheart: Scusa ragazzo, puoi chiudere gentilmente la porta?
Hojo: Ehm dice a me? Si subito.
E Hojo chiuse la porta, andandosi poi a sedere al proprio posto. Il giovane insegnate allora si distese sulla sedia e appoggiò i piedi sulla cattedra.
Sango: Ma professore cosa fa? Non è modo di comportarsi.
Dragonheart: Bhè se vi aspettavate un professorino modello, avete completamente sforzato il cervello invano. Suvvia, ho pur sempre 20 anni, sono ancora troppo giovane per comportarmi da insegnate professionista.
Kagome: A proposito, cosa insegna?
Dragonheart: Filosofia.
Miroku: Quindi ci parlerà di filosofi come Hegel,, Kant o Marx?
Dragonheart: Che si fottano, quelli non sono filosofi, solo cannati che credevano di aver cambiato il mondo solo per delle scoperte. Notizia del giorno: Io non vi parlo di nessuno di quei perdenti, la mia è una filosofia di vita. Baso i miei insegnamenti sul dialogo con gli alunni su tematiche diverse, ma non ho mai toccato filosofie già pronte.
Miroku: ma la filosofia di vita non è anch’essa una filosofia pronta?
Dragonheart:Ottima domanda, in un certo senso si, ma è diverso. Le filosofie Hegeliane, Kantiane e altre cazzatiane sono cose che ormai sono ben formate e studiate quotidianamente, sono come bottiglie piene di conoscenza da cui bisogna solo bere. Al contrario la filosofia di vita non è una bottiglia, non è un concetto che è quello e basta; è un cielo stellato  con miliardi di stelle. Ognuna di quelle stelle è un punto diverso di quella filosofia, non esiste quindi una filosofia già pronta, ma un qualcosa che va sempre formandosi e arricchendosi, senza mai finire di espandere i propri confini.
Tutti quanti erano ammaliati dalla parlantina del giovane professore, lo conoscevano da poco e già lo reputavano una persona estremamente competente e originale. In un muto silenzio pregavano di continuare a parlare, di continuare a insegnargli.
Inuyasha: Ma allora lei se non insegna la classica filosofia pallosa, come ha fatto a conseguire la laurea?
Dragonheart: Domanda che spesso mi fanno, e ti risponderei con un: “sai nemmeno io so come ho fatto.” Ma invece ti dico solo che la mia tesi di laurea sull’amore ha ricevuto 110 con lode e il plauso di tutta la commissione.
Tutti: Ohhhhhh
Kagome, Ayame e Sango sobbalzarono, il professore aveva pronunciato la parola che era il loro tormento: amore. Chissà se potevano trarne vantaggio e cercare, in un ultimo e disperato tentativo di poter coronare il loro sogno d’amore.
I ragazzi invece non sembravano per nulla toccati da quella tematica.
Ayame: Professore mi scusi, non è che potrebbe tenere una lezione sull’amore oggi?
Dragonheart: Certamente, cos’è vuoi fare colpo su un ragazzo? Chi è il tipo pulcioso con la coda di cavallo e lo sguardo da lupo spelacchiato?
Ayame arrossì mentre Koga avvampò sia perché era stato messo in ridicolo e sia perché il prof alludeva ad un tentativo di Ayame di conquistarlo.
Dragonheart: Mi sa che ho fatto Jackpot. Ok signorina, l’accontento subito.
Si alzò e si sedette sulla cattedra, di fronte ai suoi alunni.
Dragonheart: State attenti, perché può capitarvi una sola volta nella vita questa lezione.
 
 
 
 
  
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