Cries in the dark

Queste parole mi balenano in testa, mentre sono nella mia camera...

Non sono mai stata una cima in inglese quindi non riesco a spiegarmi quello che sto pensando... "in the dark" so tradurlo: nell’oscurità...ma quel Cries?...

La mia testa rifiuta di ricordare o almeno cercare di funzionare...

Dove diavolo l’ho sentito? Che fosse il titolo di una canzone?...ma quale canzone può mai chiamarsi così?!...

Ah! Il mondo, niente di più variabile...niente di più sciocco!

Sorrido tra me e me e mi sento stupida. Chi mai vorrebbe ridere da sola?...

Solo chi è realmente solo...

Solo chi ha perso tutto e non sa neppure perché....

Solo chi è Cry in the dark...

Ancora l’inglese! Io non sopporto questa lingua...eppure alcune frasi tornano prepotentemente nella mia testa...nella mia memoria...

Cosa vuol dire? Sto impazzendo?

Rido ancora, più forte...mi sento completamente pazza.

Sono una ragazza come tante...e non mi piace...

So di peccare in modestia, ma mi sono sempre ritenuta una persona al di sopra delle righe per intelligenza...sotto tono per vita sociale.

Infatti ora sono a casa, una sera d’estate...tutti sono fuori di casa e io sono qui...stesa sul mio letto che guardo questo soffitto scuro chiedendomi...cosa vuol dire Cries in the dark?...

Sorrido, ma sta volta amaramente. Vorrei alzarmi, vorrei riuscire a guardare fuori dalla finestra e osservare il mondo...rimanerne sinceramente felice...

E invece non mi alzo, rimango sdraiata a cercare di capire cosa sia questo Cries in the dark...

Ma sapete qual è la verità? Perché non voglio alzarmi?...semplicemente perché ho paura.

Si, ho paura, lo ammetto...è strano dirlo, ma è vero...

Ho paura di guardare fuori dalla finestra e accorgermi che questo mondo sta cambiando...la notte mostra il vero volto di questa terra macchiata da atti imperdonabili...

Molte persone sono affascinate dall’oscurità, dal buio in contrasto con la luce...sono affascinate dal male.

Anche io sono stata affascinata da questo posto...e anche ora, il solo pensiero di chiudere gli occhi in una giornata di sole e pensare al nero assoluto, mi fa venire i brividi di piacere...

Se solo lo sapesse lui, però...

Non vivrei più qui, non sarei più sdraiata nella mia camera ad osservare quel soffitto, la luce che filtra dalla tapparella chiusa, la luce di una macchina della polizia, delle sue sirene...

Ed ecco tornare quel ritornello imperdonabile, una melodia dolce e soave...che racchiude in se la più triste delle storie...