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Autore: LadyPalma    01/12/2013    1 recensioni
Una riunione di famiglia cancellata lascia Regina e Hook da soli a casa Mills... Così è come è iniziata, ma quale sarà la fine?
[HookxRegina]
*Post season 3* Accenni a Swanfire e Rumbelle.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riconosco i segni dell’antica fiamma

 

 

Capitolo 4

 

Regina scese dall’auto e afferrò la mano di Henry, diretta verso la locanda di Granny. La confusione di una molteplicità di voci e risate proveniente dall’interno lasciava intuire che la festa era già iniziata e dal vetro della finestra era possibile anche scorgere una buona parte degli abitanti di Storybrooke, ma il motivo di quella rimpatriata le era ancora pressoché sconosciuto.

“Sicuro di non volermi dire niente?” chiese per quella che probabilmente era l’ennesima volta, voltandosi verso il figlio.

“No, mamma” rispose lui scuotendo la testa sorridendo “La mamma ha detto che dev’essere per tutti una sorpresa”

La donna annuì semplicemente, restando per qualche secondo immobile, immergendosi inevitabilmente nei propri pensieri. Doveva ancora abituarsi a sentire suo figlio appellare sia lei che lo sceriffo con il titolo di mamma; era qualcosa che le provocava ogni volta una pungente sofferenza che forse non sarebbe mai scomparsa del tutto, ma erano state d’accordo nel condividere la custodia di Henry e con essa anche il suo affetto. Di fatti, appena la porta fu aperta, il ragazzino lasciò la sua mano e andò a tuffarsi tra le braccia di Emma, e al sindaco non restò altro che lasciar trapelare il suo fastidio in un sospiro e forzare un sorriso nel trovarsi di fronte gli altri invitati.

Salutò rapidamente Emma e Neal, scambiò qualche parola con il dottor Hopper e poi si avvicinò al bancone per lasciare le sue famose lasagne accanto agli altri cibi, progettando di passare la serata in disparte ad uno dei tavoli rimasti liberi, finché la vista di due persone non le fece cambiare momentaneamente idea. Si avvicinò lentamente verso il tavolo dove Tremotino e Belle apparivano occupati intorno alla culla della loro piccola e, vinta da un’ironica curiosità, piegò la testa per poterla guardare anche lei.

“Suppongo che le congratulazioni siano d’obbligo!” esclamò, palesando la propria presenza alle spalle dell’allegra famigliola.

“Regina” sussurrò Gold voltandosi verso di lei con un mezzo sorriso “Hai visto? Altea ha sviluppato già da sé un ottimo tempismo per far risparmiare ai genitori la seccatura di una cena a casa tua” continuò divertito, ridacchiando adesso leggermente.

Belle scosse la testa con espressione preoccupata a quello scambio di battute e lanciò un’occhiata significativa al fidanzato, che però stava ancora guardando la sua ex allieva. I rapporti si erano distesi notevolmente, era vero, ma una conversazione del tutto pacifica era un obiettivo il cui raggiungimento appariva ancora lontano.

“Dovremmo organizzarne un’altra!” propose la ragazza, rivolgendosi allora verso la donna.

“Oh, non preoccuparti cara…  Ho trovato il modo di passare lo stesso una bella serata” commentò l’altra mentre un sorriso compiaciuto si formava inevitabilmente sulle sue labbra al ricordo della notte trascorsa con il capitano circa una settimana prima “E comunque sono contenta di sapere che la mia Lacey ha portato a qualcosa di buono” aggiunse poi, alludendo al periodo di concepimento della bambina.

“Già, Altea è stato un regalo che non avevi previsto quando ci hai giocato questo tiro sporco… Sporco perfino per te, cara” rispose immediatamente Tremotino, lanciandole un’occhiata non molto benevola.

Belle spostò nuovamente lo sguardo sul sindaco, aspettando una sua reazione, reazione che però non avvenne. Con uno sguardo improvvisamente dolce, Regina stava fissando adesso la piccola Gold e fu con un sorriso sincero che si complimentò nuovamente con la coppia. I due neogenitori si scambiarono un’occhiata stupita, ma prima che uno dei due potesse rispondere, lei aveva già raggiunto nuovamente il bancone.

**

Il progetto di trascorrere la serata in disparte fu ben presto messo in pratica con la semplice compagnia di un bicchiere di vino e una porzione di carbonara. Seduta ad un tavolo accanto alla finestra, i cui vetri cominciavano ad essere schiaffeggiati da una fitta pioggia autunnale, Regina prese un altro boccone complimentandosi intimamente per i miglioramenti culinari di Emma, su cui del resto lei stessa aveva influito.

“Non sono male, vero?” domandò una voce familiare alle spalle.

“Hook” lo salutò lei distrattamente, senza neppure spostare lo sguardo dalla finestra.

“Devo confessare che preferisco le tue lasagne però, tesoro” continuò l’uomo, posando rumorosamente il suo piatto sul tavolo e lasciandosi cadere sulla sedia proprio davanti a lei.

Quell’autoinvito del pirata gli procurò finalmente un po’ di attenzione, anche se si concretizzò in effetti in una semplice occhiata seccata.

“Non mi pare di averti dato il permesso di sederti” gli fece notare infatti, avvicinando lentamente il suo busto al tavolo verso di lui.

Hook alzò le spalle e le rivolse un sorriso sincero: “Ti ho visto da sola e beh… ero da solo anch’io”

La donna lo scrutò per un po’ alla ricerca di una qualche traccia di ironia sul suo volto, ma quando non vi trovò altro che una cordiale disponibilità al dialogo, annuì semplicemente e fece un piccolo sospiro.

“Sai, nonostante tutto, non ho ancora un punto di riferimento in questa città” ammise alla fine con una non intenzionale nota malinconia.

“Io sto messo peggio, tesoro” rispose lui, mentre il sorriso comprensivo che le aveva rivolto dopo quell’inaspettata confessione, si tramutava in una leggera risata divertita “Un punto di riferimento io ce l’ho… E sei tu” concluse fingendosi disperato.

Regina alzò un sopracciglio e poi lentamente fece anche lei una breve risata. Era  assurdo il modo in cui quell’uomo riusciva a fare un’offesa e un complimento nello stesso tempo, ma ci sarebbe voluto molto di più per lasciarla realmente stupita e lo sapeva anche lui; per questo, prima che lei potesse prepararsi una qualche risposta, le afferrò istintivamente una mano e gliela strinse leggermente per indurla ad alzare lo sguardo verso di lui. Era passata più di una settimana dalla loro notte insieme, ma non avevano avuto ancora occasione di parlarne e, sebbene nessuno dei due aveva idea di cosa pensare (e figuriamoci dire) in proposito, era una conversazione che in ogni caso non poteva essere rimandata troppo a lungo.

“Regina, senti io…”

Il ripetuto suono di un cucchiaio sul vetro di un bicchiere fece cessare gradualmente ogni altro rumore e anche il tentativo del pirata fu sopraffatto dal nuovo discorso che aveva attirato l’attenzione generale. Neal, dopo il sonoro richiamo, aveva infatti raggiunto il centro della stanza e adesso sorrideva leggermente impacciato, tendendo la mano verso la sua fidanzata.

“Molti di voi sicuramente si saranno chiesti perché vi abbiamo convocato qui… Il motivo è semplice. Sono passati sei mesi dal ritorno da Neverland, sei mesi da quando io e Emma ci siamo ritrovati” disse fissando la bionda con un o sguardo palesemente innamorato che esprimeva più di quanto le parole potessero fare “Ho ritrovato mio padre e il mio meraviglioso figlio Henry;  fondamentalmente qui a Storybrooke in questi mesi ho trovato una famiglia e degli amici. Finalmente dopo tanti anni – e ne ho vissuti molti – ho scoperto cosa vuol dire essere a casa… Ed è di fronte a voi tutti che voglio comunicare la notizia che io e Emma ci sposiamo”

Un applauso entusiasta, fatto partire da Ruby e il suo nuovo inseparabile fidanzato, il dottor Whale, si diffuse rapidamente nella stanza. David fu il primo a congratularsi con il futuro genero, mentre Snow con le lacrime agli occhi, corse ad abbracciare la figlia che appariva chiaramente imbarazzata. Anche Gold stesso riuscì a stento a trattenere la commozione, ma sicuramente era Henry il più felice di tutti.

L’unico che era rimasto apparentemente stupito più a lungo del previsto e che non aveva minimamente preso parte a quell’applauso generale, fu però Hook e la mancanza di una mano non poteva valere come una scusa.

“Hey?” domandò semplicemente Regina, posandogli una mano sul braccio, leggermente preoccupata da quella strana mancanza di reazione.

Ma il capitano non rispose e con uno scatto rapido si divincolò da quel contatto e si alzò dalla sedia. La donna seguì il suo percorso con lo sguardo per un po’, finché la novella sposa oscurò la sua visuale, piazzandosi esattamente davanti a lei.

“Congratulazioni davvero” commentò la bruna con un sorriso sulle labbra, che però non raggiungeva i suoi occhi.

Con gli occhi stava ancora cercando il pirata.

“Regina…” sussurrò Emma richiamando la sua completa attenzione. Sorrideva radiosa, ma in qualche modo appariva esitante e reticente.

“Che succede?” domandò l’altra confusa, posandole una mano sulla spalla.

La bionda rialzò lo sguardo su di lei e dopo qualche altro secondo di indecisione, si avvicinò di più a la colse di sorpresa, stringendola in un abbraccio.

“Mi piacerebbe se tu fossi la mia damigella d’onore” rivelò infine, staccandosi dal contatto e restando a fissarla speranzosa.

Regina sentì gli occhi istantaneamente riempirsi di lacrime a quella proposta. Lei che aveva cercato di distruggere il lieto fine di ognuno, adesso veniva scelta per suggellare la felicità della figlia della donna che aveva odiato di più. Forse finalmente poteva essere accettata, forse finalmente le veniva data la possibilità concreta di cambiare e il matrimonio di Emma e Neal le sembrava un simbolo per fare ammenda alle colpe del suo passato.

“Ne sono onorata…” si ritrovò a sussurrare, facendosi stringere in un nuovo abbraccio.

E per un attimo non pensò neppure a Hook. Solo per un attimo.

 

 

NDA:

Non proverò nemmeno a scusarmi per quanto orrendamente in ritardo arrivi questo capitolo. Come avevo detto nello scorso aggiornamento, ho provato ad inserire un po’ tutti i personaggi di Storybrooke e soprattutto non ho potuto evitare i momenti Rumbelle e Swanfire! *.*Anche se la mia OTP l’ho un po’ distrutta ahah :(

Spero che qualcuno sia ancora interessato a questa storia!

Alla prossima (spero non sia tra dieci anni xD)!

   
 
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