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Autore: NoeHP    02/12/2013    2 recensioni
"Nemmeno ti rendi conto che sono una persona reale, una persona fatta di sentimenti, con virtù e difetti. E probabilmente pensavo fosse un pregio stare al tuo fianco, quando adesso credo sia un errore. Amarti è un errore Jack.”
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ianto Jones, Jack Harkness
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un delicato profumo di acqua di colonia pervase il centro di ricerca mentre le luci dei vari settori lavorativi improvvisamente si accesero man mano tutte progressivamente. I rumori metallici provenienti dal portone-ingranaggio principale aumentarono il loro ritmo assordante. Successivamente un proiettile lanciato dalla semiautomatica “Beretta M9” di Ianto colpì più volte il materiale freddo, come se potesse servire a fermare chiunque o qualunque cosa stesse procurando tutto quel caos… o forse Ianto sparò semplicemente e automaticamente sulla difensiva anche se cosciente che nulla sarebbe cambiato. 
Silenzio. 
Dopo cinque secondi il ragazzo abbassò lentamente l’arma tenendola comunque tra le mani mentre il respiro iniziava a diventare più regolare e meno affannato; abbastanza riluttante camminò verso il grande l’ingresso cercando di essere silenzioso il più possibile e questa volta rialzando l’M9. Poi il profumo di colonia si fece di nuovo largo tra le narici del ragazzo che aggrottò le sottili sopracciglia guardando quell’inerme ammasso di metallo pesante a forma d’ingranaggio. 
Un lieve rumore dietro l’entrata chiusa. Ianto alzò improvvisamente la pistola caricandola e posando l’indice sul grilletto.
“Cazzo andiamo…” Imprecò con voce sottile.
Rumori di nuovo più forti, sempre più forti. Assordanti.
Respirando Ianto prese la mira e…
“Mi spieghi a chi staresti sparando?!? ” 
Jones si voltò di scatto. Poi il cuore sembrò saltargli in gola e di fretta profondare fino allo stomaco. La salivazione ridotta a zero. I battito cardiaco aumentò rapidamente e gli occhi si illuminarono di una luce magica. 
-Dio… allora esisti davvero?!?- pensò, decidendo di usare un tono serio e impassibile, almeno per il momento. 
“Jack… come hai fatto ad entrare? I rumori provenivano dal portone.” 
“ Ti sei spaventato eh? ” 
“ Io.. io non ho detto niente del genere… ho solo chiesto come hai fatto ad entrare. ”
“ Ho i miei segreti. Adesso perché non abbassi la pistola… per favore? ”
Imbarazzo? Rancore? Indifferenza.  Poi il nulla negli occhi di entrambi. 
“Oh si, certo; Scusa, pensavo fosse qualcuno di estraneo.”  
La voce di Ianto sembrava tremare. Abbassò la pistola e la posò sul tavolo più vicino alla sua portata. Le braccia di Ianto adesso erano conserte. 
“Che ci fai qui? ” chiese il capitano. 
“ Niente. Sono venuto a dare un’occhiata per controllare che fosse tutto apposto. Oggi è Natale e con tutto questo spreco di energia nella città temevo che la base potesse riscontrare dei problemi tecnici. Ma comunque adesso che è tutto apposto e che ci sei tu, io posso anche andarmene a casa.” Il ragazzo distolse rapidamente lo sguardo dall’uomo girandosi nel verso opposto e correndo a prendere il giaccone rimasto ancora sul tavolo di Tosh. 
Jack rimase fermo dove era continuando ad ammirare da lontano ogni singolo gesto del ragazzo. Quel ragazzo che era stato ferito, e che non lo meritava per niente. Quel ragazzo che AMAVA Jack ancora adesso, al costo della sua stessa vita. 
Jack silenzioso si avvicinò lentamente. Adesso riusciva a sentire il profumo di Ianto  e il calore che il suo corpo emanava. 
“ Mi dispiace Jack, ma non posso proprio rimanere. Ho dato appuntamento ad una vecchia amica dicendole che avrei passato il Natale con lei, e adesso si sta facendo tardi.” 
Bugie.
“ Non sei bravo a mentire con me Ianto. Non c’è nessuna amica che ti aspetta, lo so.” Jack afferrò il braccio del ragazzo di fronte a sé e con agilità lo avvicinò quanto più possibile a lui. Jones adesso guardava le labbra dell’uomo muoversi sistematicamente e poi  tirò un respiro profondo per non impazzire. Il cuore arrivato nuovamente in gola batteva veloce e ritmicamente. Poi  la mano del capitano toccò il petto dell’uomo il quale s’immobilizzò sotto il tocco magico dell’amante. 
-Dio ammattirò di questo passo… Ti prego Jack smettila.-  
- Mi sei mancato Jones, non sai quanto mi è fottutamente mancato toccarti.--

Rimasero diversi minuti guardando il loro riflesso negli occhi dell’altro. Immersi nel loro sublime piacere. Poi Jack si avvicinò a Jones, fino a che le loro bocche non si toccarono del tutto. L’unica cosa che Ianto riuscì a percepire furono le morbidissime labbra di Jack, poi la sua parte logica e razionale lasciò il posto ad un sali e scendi di emozioni turbinanti. Si: Ianto si era perdutamente innamorato del suo capo, come Jack aveva follemente perso la testa per il ragazzo, e non potevano nasconderlo ormai. 
Era una cosa magnifica; In quel momento non esistevano che loro. Solo loro. Solo lui, il suo Jack, per sempre. 
D’un tratto le pupille di Ianto si ridussero ritornando alla loro naturale grandezza e nonostante amasse baciare il suo uomo, indietreggiò istintivamente. 
“ No Jack. Non possiamo, e io devo andare.” 
Le risate di Harkness riecheggiarono dispersivamente nell’aria.
“ Ormai è successo Jones, fattene una ragione.”
Ianto si voltò. 
“ E va bene.  Sai cosa penso Jack? Si, penso che questo sia decisamente peggior Natale della mia vita! ”
“ Possiamo rimediare Ianto. Abbiamo ancora poco più di dieci minuti…Possiamo farlo diventare il nostro più bel Natale della nostra vita!” Jack si avvicinò fulmineo al ragazzo.
-Allora aiutami a rimediare Jack, dannazione!- 
“No. Io non credo Jack.” 
Con il respiro corto Ianto si girò, e per la terza o quarta volta cercò di andare a riprendersi il giaccone lasciato sul bancone.
-Oh andiamo Jack. Coraggio; fermami.. che aspetti?-  
 “ Senti… per l’ultima volta: mi dispiace.. ok?? So di aver sbagliato, lo so in pieno. E’ vero; mi sono scordato per ben due volte il tuo invito a cena, so che ci tenevi e non poco, e so anche che il mio comportamento difficilmente si può giustificare. Però voglio dirti una cosa Ianto. Nonostante tutto, ti amo... e sono pronto a farmi perdonare. Perciò adesso prendi le tue cose subito e andiamo, perché sinceramente stiamo perdendo solo tempo. ” 
“ Questa è bella Jack!”
“ Allora vieni o no? ” rispose Jack fissandolo negli occhi questa volta serio.  
“…. Dove dovremmo andare? ” chiese il ragazzo a braccia conserte.
“ Dio Ianto. Non ti basta sapere che verrai con me? ”
 Ianto si bloccò sul posto.
“Certo che no!”
Jack rise.
“ O beh, sei difficile vero?! Hai detto che volevi la cena no?! Bene, a casa mia ci aspetta una bella cenetta preparata con le mie mani… Allora ci stai? Certo non so come sarà venuto il tutto. Spero solo di non avvelenare nessuno!”
Ianto guardò Jack per quelli che sembrarono cinque secondi, con sguardo serio, successivamente un largo sorriso si fece strada tra le sue labbra, mostrando i denti bianchi e perfetti. Alla vista di Ianto ridere, Jack sospirò girando gli occhi al cielo ridendo anche lui. 
Ostilità finita? 
“ Allora, è un si? ” chiese il Capitano mentre rideva. 
Lo sguardo di Ianto emanava luce, un chiarore negli occhi finalmente ritrovato. Adesso si! Si, Ianto era fottutamente felice con Jack accanto.
Il giovane prese il suo capitano per il colletto del giaccone e avvicinandosi lo baciò. Fu un baciò dolce, non lungo, ma intenso. Uno di quei baci che a stento riesci a dimenticare perché troppo raffinati e desiderati da troppo tempo. 
L’orologio al polso di Jack suonò; segno che la mezzanotte era arrivata, e con lei arrivò anche il giorno di Natale. 
I due si staccarono; i loro sguardi incrociati parlavano da soli. 
“ Non ti lascio andare Jack. Mai. ” un sussurro all’orecchio. 
“ Mmm che paroloni… sai Ianto, apprezzo il tuo essere così dolce, ma se non ci     sbrighiamo, la cena è persa, nonostante sia anche tardi. E poi a casa mia ti aspetta anche il tuo regalo, sia di compleanno, che di Natale! ”
“Oh.” Ianto farfugliò qualche parola sconnessa e successivamente si avviò con passo veloce verso il grande portone seguendo Jack. 
“Ehi, Jack! Ormai è passata mezzanotte,  siamo entrati nel 25 Dicembre.. il giorno di Natale. Beh.. perciò Auguri…” tentennando alzò la mano destra  per una stretta di mano. Poi sospirò e lanciò un’occhiata fugace al compagno. 
Con un mezzo sorriso provocatorio, Jack osservò la mano del ragazzo senza però   restituirgli il gentile gesto.  
“ Jones, Ianto Jones, i miei auguri di Natale li avrai a casa, e saranno molto di più che una semplice stretta di mano.” 
Con un sorrisetto malizioso e lo sguardo basso Ianto camminò accanto a Jack. 
“Ah, a proposito: sai giocare vero a Twister?” disse Harkness. 
Ianto si voltò spaesato.
“No. Cosa è? Uno sport? ” 
Jack rise scaltramente…
“Certo Ianto e credimi se ti dico che ci divertiremo con questo nuovo  -sport- . Devo proprio insegnarti tutto eh?”

Poi il portone si chiuse dietro loro.








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Angolo dell’Autrice:
Buon pomeriggio ^^
 Innanzi tutto mi scuso con tutti, in particolare con le persone che seguono la ff e che hanno dovuto sopportare il mio ritardo! Mi dispiace tanto!!!
Bhe, siamo arrivati alla fine di questa breve Long e finalmente posso definirmi abbastanza soddisfatta del lavoro  
Parlando della storia, alla fine di tutto Ianto perdona Jack e questo lo rende terribilmente felice! Ho cercato davvero di attenermi alle varie caratteristiche dei due uomini, ma essendoci in ballo i loro sentimenti, penso che i loro punti di forza e debolezza vadano un pochino a neutralizzarsi proprio perché l’amore li ha colpiti. 
Passo a ringraziare tutti coloro che hanno anche solamente letto la ff e ringrazio ancora di più chi ha lasciato una piccola recensione e chi la lascerà in futuro.
Inoltre ringrazio virtualmente Andrea Guerra, un grandissimo compositore che grazie alla sua musica ha aiutato molto questa ff, ma anche il magnifico gruppo, nonché il mio preferito “Florence and the Machine” per avermi aiutata a tirar fuori la storia! Spero di poter parlare ancora di questa fantastica coppia il prima possibile!
Bacioni a tutti, NoeHP :D   
  
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