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Autore: Spregias    03/12/2013    1 recensioni
Gwen White e Matt Spencer: la coppia dell'anno e non solo per contratto.
Adesso Gwen e Matt vivono in due città diverse, con lavori diversi e possibilità di incontrare nuove persone.
Lei reciterà a Los Angeles nel ruolo di Catherine Earnshaw.
Il suo collega, Harry, è un affascinante attore con cui farà subito amicizia.
Ma l'amore tra Matt e Gwen resisterà?
Seguito di An honest liar
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 3
 
 
 
 
 
 
“Ah” mormorai, guardando la foto di quella bellissima ragazza, che evidentemente era famosa.
E formosa.
Harry sorrise, lanciandomi uno sguardo come se lui la sapesse lunga. La mia faccia doveva essere leggibile.
“Lei..è la ragazza che inciderà il disco con il mio ragazzo?” quasi urlai, al che lui scoppiò a ridere.
 
“Non capisco di cosa ti preoccupi, Gwen” disse lui, carezzando il mio nome con la sua voce, e guardandomi negli occhi.
Distolsi lo sguardo a disagio.
“Non è ovvio?” risposi, senza riuscire a sostenere quello sguardo. Mi ricordava troppo Matt, e la sua mancanza si faceva sentire.
“Sinceramente no, non dici che è innamorato di te?” disse lui, come se fosse una cosa scontata.
In effetti, avrei dovuto fidarmi di lui, eppure sentivo che poteva essere pericoloso: Matt era sensibile al fascino delle donne.
“Sì” risposi comunque “ma ciò non toglie il fatto che io sia..cioè, a nessuno farebbe piacere..” balbettai.
 
“Se io avessi te, non guarderei nessun’altra, forse tu non ti rendi conto di quanto sei bella, Gwen” disse con noncuranza, senza rendersi conto che ero arrossita, né che il mio cuore aveva fatto un balzo inopportuno. Altro che di questa Anaelle, dovevo preoccuparmi di me e dell’affascinante oratore davanti a me.
Mi spostai una ciocca di capelli, sorseggiando il mio cappuccino.
“Adesso esageri” dissi subito, nascondendo la faccia nel foulard grigio che avevo al collo.
Lui sorrise, ma non disse niente.
 
“Li conosco quelli come te, sai?” sbottai poi ad un certo punto, non riuscendo a trattenere i pensieri “blandite le donne con le parole, ma in realtà..volete solo una cosa!”
 
Harry continuò a sorridere.
“Pensi che il tuo caro ragazzo non sia così?” disse con un sarcasmo che non riuscì a nascondere.
“No, penso che lui sia esattamente così, però con me in effetti non ha mai usato niente, anzi mi trattava anche male” dissi e mi scappò un sorriso.
Lui mi aveva fatto innamorare e basta.
 
“Pensi che io sia così? Mi conosci da una settimana e mezzo, non puoi pensare di conoscermi.. e io non posso pensare di conoscere te, ma penso tu sia..diversa dalle altre vuote ragazze che ho incontrato” disse posando una mano sulla mia, che io ritrassi.
 
Era troppo: stavo lasciando spazio a qualcuno che non ne avrebbe trovato. Ero piena, neanche un angolino per lui. Matt aveva l’esclusiva, ora e sempre.
 
“Harry, basta, per favore. Non rendere le cose difficili” dissi a disagio, alzandomi. Frugai nella borsa e gli lanciai cinque dollari, mentre lui mi fissava con sguardo indecifrabile.
 
“Ci vediamo, Harry” dissi qualche secondo dopo, uscendo nella notte.
 
*
 
 
“Non mi avevi detto che era così carina” sbuffai con tono infantile, appallottolata sul divano, mentre, vestita con la tuta e una canottiera, parlavo al telefono con Matt.
 
“Non ti ho chiamato per parlare della mia socia, lo sai che sono tutte più carine di te” disse ridendo, e io gli dissi una parola decisamente non carina, al che lui rise ancora più forte. Non rideva spesso, ed era così bello sentirlo ridere.
 
“Allora, si può sapere che cosa volevi, solo tediarmi?” ripresi, curiosa di sapere perché mi aveva chiamato così presto di mattina. Con il fuso orario e tutto..
 
“Niente, solo che dovresti parcheggiarla meglio la macchina..” disse con uno strano tono.
 
Mi alzai, lasciando cadere il quaderno aperto sulle mie gambe. Il cuore in gola e gli occhi lucidi.
 
“Che ne sai?” chiesi, non riuscendo a credere a ciò che stava per dire.
 
“Apri la porta”
 
Non gli diedi neanche il tempo di finire che ero già tra le sue braccia e lo toccavo, non sicura che fosse realtà e non illusione.
Toccavo la sua faccia, sentendo la sua sottile barbetta, e i suoi occhi azzurri mi trafiggevano, mentre lo baciavo con tutto l’amore che avevo.
 
“Che..ci fai qui?” dissi dopo lunghi minuti, guardandolo. Era bellissimo, tutto mio. Ero super felice.
“Ti amo” rispose lui, baciandomi il collo. Lo abbracciai forte, percependo tutto ciò che lui rappresentava per me: famiglia.
 
“Matt..” dissi con voce flebile, mentre gli saltavo di nuovo in collo, con lui che mi trascinava sul divano “sono felice che tu sia qui” dissi come se non fosse scontato.
 
“Sono felice di essere qui” rispose lui sorridendo. Lo strinsi ancora più forte a me.
 
“Ah..ti amo anche io”.
 
*
 
 
“Quanto rimarrai qui?” gli chiesi qualche ora dopo, mentre passeggiavamo per Sunset Boulevard.
Avevo indossato dei jeans chiari, all star e un golf blu, mentre Matt aveva i suoi amati jeans strappati e una felpa rossa, che gli avevo regalato io.
Camminavo mano nella mano con lui, cercando di sentire tutto il suo calore.
“Qualche giorno” mormorò lui, distogliendo lo sguardo: si capiva che l’argomento non gli piaceva.
Non volevo che tornasse a Londra.
“Tra un mese è natale” dissi guardandolo “pensi che potresti venire qui? O vengo io a Londra..”
“Ti devo dire una cosa..” iniziò lui, lo guardai seria e preoccupata “volevo dirti che ho iniziato la collaborazione con Anaelle, perché lei vive a Los Angeles e forse potrei starti vicino questi mesi..finchè non potremo tornare a casa”
Lo guardai con gli occhi lucidi.
Mi voltai verso di lui, prendendogli il volto tra le mani.
 
“Mi sei mancato così tanto” mormorai, con la fronte sulla sua “e ti amo così tanto” sussurrai, lasciandogli un lieve bacio sulle labbra.
Lui mi passò una mano sulla schiena e mi attirò a sé.
Non disse niente, ma sorrise.
 
Continuammo a camminare, passando davanti ad un edicola. Gettai lo sguardo, vedendo il volto di Harry.
Mi bloccai, osservando i titoli.
 
Harry Drumms ha una nuova fiamma, si dice che abbia perso la testa per un’attrice, partner nel set dell’ultimo film, uscito solo poche settimane fa. Lei è nientemeno che Angela Taylor, la bella venticinquenne protagonista di molte pellicole di successo”
 
Provai una sorta di puro fastidio, che relegai negli angoli remoti della mia mente. Non dovevo far caso a queste cose, Harry era solo il mio collega e chiaramente l’unica cosa che mi turbava era il suo atteggiamento.
 
“Perché siamo qui?” chiesi girandomi verso Matt, ma lo vidi parlare con un uomo poco più in la.
 
C’era pochissima gente per essere in mezzo a Los Angeles, e vidi Matt che mi osservava, quando una musica dolcissima si diffusa per l’aria.
Non riuscivo a capire da dove proveniva.
 
Matt mi prese una mano e mi fece volteggiare, come se ballassimo un valzer.
 
A song for your heart, but when it is quiet, 
I know what it means and I'll carry you home
I'll carry you home.
(Carry you home)
 
 
Lo guardai  senza capire cosa stava facendo, finchè pochi minuti dopo lo vidi fermarsi e guardarmi con occhi luccicanti, mentre respirava con fatica, come se stesse per essere condotto al patibolo.
 
“Matt, mi vuoi spiegare cosa stai facendo?” chiesi, e lui non rispose, smise di farmi volteggiare.
“Gwen, in queste due settimane, ho capito che la mia vita senza di te non ha più senso, prima di te ero vuoto e solo grazie a te io adesso sto vivendo” mi prese la mano tra le sue “e so che se non sarai mia per sempre, sarai di qualcun altro..perchè sei talmente speciale e bella e perfetta che chiunque ti vuole..”
 
“Ma tu hai scelto me, chissà perché..” mi poggiò una mano sulla guancia, così vicino a me che poteva sentire il mio cuore battere e i miei occhi farsi lucidi, con una lacrima che cadeva sul golf.
 
“E io scelgo te, ora e per sempre, perché io voglio amarti per tutta la mia vita”.
 
Si inginocchiò, porgendomi una scatolina di velluto blu. La aprì, mentre le mani gli tremavano.
 
“Mi vuoi sposare, Gwen?”
 
Mi inginocchiai, per arrivare al suo livello, con le lacrime che scorrevano, gli occhi appannati ma il cuore così pieno di gioia che mi sembrava di scoppiare.
 
“Ti ho scelto nell’esatto momento che ho varcato la porta dell’ufficio di Vincent, due anni fa, quindi..” dissi “sì, Matt”
 
Mi infilò l’anello al dito e io gli gettai le braccia al collo.
 
 
 
 
CIAOOO!
Avete visto che amore Matt? È dolcissimo, però..è solo l’inizio, e ancora qualcosa deve succedere..
Che ne pensate?
Fatemi sapere, intanto vi ringrazio J
  
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