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Autore: Passion and Love    07/12/2013    1 recensioni
"Sei la mia passione tu, La mia vena di follia 
tu sei la divinità di carne e poesia 
Sei la spiritualità 
Fantasia e fragilità 
Sei nell'euforia che c'è nei giorni di sole 
Tu sei tutto quello che vorrei, Sei la più lunga estate della mia vita" (Eros Ramazzotti).
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Connor Kenway, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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-Ma allora, tu vivi da queste parti, giusto?- domandò il giovane templare, camminandogli di fianco.

-Beh, si nel mio villaggio o quello che ne è rimasto.- una forte nota di malinconia gli fece tremare la voce mentre diceva quelle parole.

-Che vuoi dire?- notò il suo sguardo triste.

-La morte di mia madre è connessa con l'incendio avvenuto nel mio villaggio, quando ero piccolo.-

-Oh, Connor mi dispiace..- sussurrò dispiaciuto.

-Non è stato un incendio di cause naturali, ma sono stati quei bastardi a dare fuoco al mio villaggio, facendo così, mia madre è morta, rimanendo intrappolata nella nostra capanna e io tentai di liberarla, ma non c'è l'ho fatta, riesco ancora a ricordare le sue ultime parole.- narrò la vicenda stringendo i pugni, ma poi al ricordo della madre deceduta, alzò lo sguardo al cielo.

Leo, dapprima non sapeva cosa dire o come comportarsi, per evitare di essere inopportuno rimase in silenzio poggiandogli una mano sulla spalla in segno di solidarietà.

-Sai, non ci crederai mai.- esordì dopo un lungo silenzio, continuando a camminare lungo la radura.

-Uhm?- guardando l'uomo con aria interrogativa.

-Sono un assassino figlio di un templare, mio padre si chiama Haytham Kenway, che paradosso, eh?- disse con tono ironico, sorridendogli.

Haytham?” pensò l'altro mentre sentì un brivido percorrergli la schiena.

-Lo conosci?- chiese, inarcando un sopracciglio, notando la reazione del ragazzino.

-Ma..ma che domande!, Certo che lo conosco, è il più grande templare che sia mai esistito, parte del mio addestramento lo devo a lui.- spiegò con tono incerto, cercando di mascherare il suo stupore.

Connor lesse nei suoi occhi una nota di imbarazzo, che ci sia stato un rapporto che va ben oltre la semplice intesa tra maestro e allievo?, se poi fosse così, che pugnalata sarebbe stata per lui, al solo pensiero che quel dolce angelo avesse condiviso il letto con suo padre, lo faceva star male, lo infuriava moltissimo.

Non sapeva quasi niente di Leo e già provava una profonda gelosia nei suoi riguardi.

Continuando a camminare, il giovane notò la serietà dell'uomo, decise allora, di rompere il silenzio.

-Connor?-.

-Umh?- posando lo sguardo sul ragazzino.

-Dove ci stiamo dirigendo?, È da diverse ore che stiamo girovagando.- chiese leggermente preoccupato.

-Guarda, la vedi questa montagna?- fermandovisi ai piedi di quest'ultima.

-Ehm si, ma cosa significa?-.

-Se salirai con me in cima alla vetta, darò risposta alle tue domande.- disse con tono aleatorio, guadandolo divertito.

-Ah, questa è la montagna che vedo sempre dalla finestra della mia stanza, ma cosa c'entra questo con le mie domande..- rimase un po' perplesso non capendo le sue intenzioni.

-Seguimi e lo scoprirai.- ribadendo il concetto, l'assassino s'incamminò su un piccolo sentiero che in alternativa alla scalata, conduceva sino alla cima della montagna.

In quel momento, non sapeva per quale motivo, ma a Leo venne l'idea di paragonare Connor alla montagna stessa.

 

Che mani grandi, che grandi occhi hai, ma questo oltre me chi lo sa?

 

Forse per il fatto che era un tipo misterioso, come una montagna, tu puoi vedere il suo aspetto anteriore, ma non sai cosa nasconde dietro o cosa ci possa essere lungo il suo sentiero, agli occhi di Leo, egli appariva così, sapeva il suo nome, a piccole linee la sua storia, cosa fosse, a livello identificativo si, ma per quanto riguardava il personale?Non sapeva niente.

E com'è dolce accarezzare te, ma questo oltre me chi lo fa?

 

La cosa lo turbava ma allo stesso tempo lo incuriosiva, conosceva solo la prima parte, mancavano le altre due, spettava solo a lui conoscerle e l'intenzione era quella.

 

Vorrei sapere di te, vorrei sapere di più, se stai facendo

con me le stesse cose che tu, magari hai fatto con chi, sostituendosi

a me, a tutto ha detto di si,come io adesso con te

 

Ma mentre stavano camminando una morsa allo stomaco gli impedì di proseguire, voleva davvero sapere cosa ci fosse oltre quella montagna? Voleva davvero avere le risposte a tutte le domande? Quando era al campo di addestramento, tutte le mattine si fermava a guardare la montagna e si chiedeva cosa ci fosse dietro e cosa poteva nascondere, lui s'immaginava fiumi dorati, vaste pianure con cerbiatti e lepri che scorrazzavano di qua e di la, immensi campi di rose come quelle viste quella mattina, lo stesso era per Connor, voleva sapere tutto su di lui? Desiderava mantenere viva quell'illusione che si era fatto sul suo amato o distruggere tutto sapendo la verità? Connor gli piaceva moltissimo, come uomo, come si esprimeva, la sua tenacia eppure se avesse voluto mandare avanti quella relazione, alla fine la verità su di egli avrebbe dovuto saperla, si conoscevano da poco, non sapeva nemmeno se questa storia sarebbe potuta andare avanti, ma se lui fosse solo un passatempo? Questa era la domanda che lo ossessionava, non voleva essere uno dei tanti, lui voleva essere l'unico fra i tanti per quell'assassino.

 

 

E se poi fosse così che pugnalata per me, se ti sei dato

fin qui vorrei sapere perchè, vorrei sapere però, ho già

paura che poi, potrei scoprire che c'è

uno strapiombo per noi

 

-Perchè ti sei fermato?- chiese l'uomo voltandosi verso egli.

-Io sono davvero curioso, vorrei davvero sapere, ma allo stesso tempo ho paura...- confessò, lo sguardo nascosto sotto la frangia.

-Ma non c'è niente di cu..-.

Leo gli posò due dita sulle labbra e lo guardò dolcemente.

-Non voglio rovinare la mia idea.-

-Quale idea?- sguardo confuso.

-Connor, tu sei arrivato nella mia vita così dal niente e non voglio affrettare i tempi, tu mi piaci davvero, ma ci sono tanti segreti e tante cose ancora che è meglio che io e te non si sappiano.- sussurrò poggiando la sua testa sul suo petto.

-Sei proprio puro, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata.- lo avvolse in un caldo abbraccio, per poi baciarlo sulle labbra.

 

Oltre la montagna, forse un giorno io ci andrò

oltre la montagna ma, per ora no

ma per ora no.....

 

Angolo della scrittrice:

Mah, non so cosa io possa aver scritto XD, questo capitolo è stato scritto sulle note della canzone Oltre la montagna di Anna Oxa, ah dimenticavo, chi volesse ruolare con me piccole storie tra Leo e Connor e varie, mi contatti pure in privato, sono disponibile solo il martedì sera. Ciaooo e alla prossima <3 <3v

  
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