Salve gente,
ho intenzione di continuare questa storia ma al momento sono impossibilitata a farlo per problemi in campo lavorativo.
Ho ritenuto fosse necessario avvisarvi dato che non pubblico da parecchie settimane...
Vi lascio con un piccolo assaggio del secondo capitolo:
- Anche questa volta hai copiato dalla tua compagna di banco, non è vero Mancini? Non sarà che hai bisogno dell’insegnante di sostegno?!
La voce di Alessandro mi giunge alle orecchie e con essa il mio sorriso si spegne.
Il corpo trema di rabbia per la sua repentina vicinanza; lo sento, è dietro di me.
Mi giro pronta a rispondere a tono ma le parole muoiono in gola quando me lo ritrovo a poche spanne dal viso; mi fissa, gli occhi accesi di ilarità rendono il verde dei suoi occhi più scuro ed io ne rimango incantata per pochi attimi.
-Come mai non rispondi?! Hai davvero bisogno di aiuto? Povera ragazza, ma tranquilla, tutti ci siamo resi conto di questa tua difficoltà!
Sorride, incurvando le labbra carnose facendo intravedere i denti bianchi.
- Dimmi un po’, non lo trovi triste che il tuo unico divertimento a scuola sia quello di tormentarmi?!
Domando, cercando di riprendere in mano le mie ormai precarie facoltà mentali.
Mi do della stupida se penso che fino a pochi secondi prima anche io sono caduta vittima del suo sguardo.
Il suo sorriso si allarga maggiormente, quasi come se avesse letto i pensieri che scorrono impazziti nella mia testa e stesse ridendo di me, della mia piccola debolezza.
- Chi ti dice che sia solo tu il mio unico divertimento a scuola, Mancini? Con una faccia bella come la mia, non è difficile trovare i giusti passatempi, si può dire lo stesso per te?
Stringo gli occhi a due fessure mentre la voglia di prenderlo a sberle si fa prepotente.
- Non ho bisogno dei tuoi stupidi passatempi, Rizzo. Farei a meno anche di te se non stessi sempre tra i piedi! Dici di non annoiarti ma io ti vedo sempre solo o accerchiato da quelle quattro cornacchie che annoierebbero persino se stesse se si sentissero parlare senza scollegare il cervello. Ammesso e concesso che lo abbiano! Sei così solo da dover venire qui a dar fastidio a me per non impazzire! E la tua bellezza serve pressoché a nulla perché quando apri quella bocca, ogni essere umano con un briciolo di cervello, perderebbe ogni interesse nei tuoi confronti!