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Autore: Francesco Romano    12/12/2013    1 recensioni
Questo racconto narra della storia di un ragazzo che, dopo essere stato abbandonato dai suoi genitori, cambierà in modo radicale la sua storia e tra un infatuazione e l'altra non solo apprenderà le regole della vita ma riuscirà nonostante la sua condizione, a vivere una vita spensierata e senza farsi troppi problemi come ce li facciamo noi al giorno d'oggi. Il racconto è ambientato in Italia tra gli anni 30 e gli anni 60 del 1900.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Era una calda giornata d'Estate., Roberto aveva radunato coraggio sufficiente per bussare alla porta di Giovanna.
  Le aprì Maria, ma Roberto, chiese con molta impazienza di Giovanna. Era ancora addormentata, ma Maria la svegliò ugualmente e così incontrò Roberto in soggiorno, allora disse:
  -Ah, ciao Roberto, cosa vuoi?
  -Ti voglio dire una cosa... in privato possibilmente...
  -Ok... Maria, potresti allontanarti un attimo?
-Mah, va bene, vi preparo un tè...
  Dopo un po' di tira e molla Roberto si fece coraggio e disse a Giovanna del suo amore per lei...Giovanna, a sua volta, rispose con un po' di esitazione a Roberto:- Ma... Roberto... dici davvero? Non immaginavo che...
  -Si, dico davvero...Giovanna, vuoi essere la mia ragazza?
  -Ma io amo Filippo!
  -Ma lui non ti ama. Mi ha detto che gli piaceva una di nome Lucia...
  -...ci devo pensare Roberto, non lo so...
  -Ok, io vado, a dopo... ma non dire niente a Filippo. Ok?
  -Va bene, ciao...
  Dopo pranzo, Filippo andò a fare una passeggiata in città, così Roberto poté recarsi da Giovanna a chiedere una risposta.
  Bussando trovò la porta aperta, si sentivano distintamente dei pianti di sopra e la voce di Maria lo sorprese appena mise piede in casa. Lei lo accompagnò da Giovanna dicendo che doveva parlargli.
  Una volta arrivati in camera, Roberto notò che Giovanna stava smettendo di piangere appena lo vide.
  -Senti Roberto, ti debbo dire una cosa...
-Perché stavi piangendo?
  -Io amo Filippo, ma non posso sopportare che lui ami un altra... accetto la tua proposta...
-Oh, mi spiace per la storia di Filippo- la confortò Roberto asciugandole le lacrime.                                              
  Scritto I
  Il giorno dopo, a sorpresa di tutti, arrivò una lettera a Filippo che recitava:

"Caro Filippo,
  non ti posso spiegare perché me ne sono andata, ma non temere, sto tornando in città.
  Saluti                                                      Lucia."
  La lettera non arrivò alle mani di Roberto, ma Filippo la ritirò personalmente ed ebbe la grande idea di organizzare una festa a casa sua prima del suo arrivo.
  Giovanna, non sapendo il motivo della festa andò anche se a malincuore, e portò anche Maria.
  La disposizione dei posti a tavola metteva Filippo vicino a Giovanna e tra di lei e Maria c'era invece Roberto. Quando Filippo riempì tutti i bicchieri di succo d'uva, spiegò il motivo della festa e richiese un brindisi, Giovanna lanciò il bicchiere di succo a Filippo e tentò di strangolarlo facendolo cadere a terra, Maria e Roberto divisero subito i due, anche se ormai Filippo era quasi svenuto.
  La buona notizia era che non si ricordava dell'aggressione, ma solo della tensione di Giovanna, così lei non dovette dare spiegazioni a Filippo.
  La verità, era che Filippo era innamorato sia di Giovanna che di Lucia, mentre Roberto voleva fidanzarsi con Giovanna in quanto non conosceva Lucia.                     
  Scritto II
  La mattina dopo, bussarono alla porta della casa di Filippo, dove erano rimasti anche Giovanna e Maria. Roberto venne ad aprire e trovò una ragazza alta, bionda e vestita interamente a scacchi rossi. La fece entrare e poi svegliò Filippo, Le altre 2 dormivano ancora e Roberto non osò svegliarle. Filippo fu ben lieto di accogliere la ragazza, ma solo dopo un po' di tempo si rese conto che era Lucia, a quel punto la abbracciò e la portò in soffitta con il pretesto che le doveva parlare.
  -Lucia, ti amo!
-Beh, lo avevo immaginato, ecco perché sono venuta, stupido!
  E così, tra uno sguardo e l'altro, si baciarono.
  Quando più tardi Giovanna e Maria si svegliarono, Lucia si era sistemata in camera di Filippo. Solo quando si dovettero riunire tutti a pranzo Lucia spuntò fuori. Maria tuttavia, bisbigliò a Roberto: -Oh no! Si ricomincia...
  e infatti poco dopo Giovanna stava guardando con occhiate gelide e lunghe Lucia, caratterizzate da odio e gelosia e durarono per tutto il pasto, subito dopo, però, Giovanna invitò Roberto a venire a vivere con lei, lui, senza esitazione accettò e la baciò. Di lì a poco Filippo comprese che Giovanna si era fidanzata con Roberto e aveva combinato un disastro dimenticandosi che Lucia lo aveva abbandonato per tutto quel tempo senza neppure curarsi di lui.
  In quei giorni, Filippo non usciva mai, in quanto aveva paura di incontrare Giovanna o Roberto.
  Scritto III
  Però, una mattina si fece coraggio, e, mentre Lucia dormiva, andò da Giovanna a spiegare che non aveva mai smesso di amarla, il risultato fu che i 2 si fidanzarono in gran segreto, e Maria fece andare via Roberto.
 Filippo non voleva però lasciare Lucia, che, ostinata com'era, non si sarebbe interessata delle sue decisioni. Decise allora di adottare un piccolo stratagemma...
 Portò Maria in strada, tra le 2 case, e recitò la sua parte, Maria fece la sua. Si finsero fidanzati ad ogni incontro con Giovanna e Maria. Alla fine il piano funzionò, Giovanna e Lucia si riappacificarono per eliminare Maria, ma Filippo stava per rimanerci per una seconda volta vista l'ostinazione di entrambe, così, per evitare di fare bunker in casa, Filippo raccontò la verità a Lucia e Giovanna. Così le divergenze tra loro si risolsero, Giovanna restò la fidanzata di Filippo e Lucia solo un amica.
 Per festeggiare l'accordo, un giorno, Lucia propose di fare un pik-nik in campagna e l'idea fu accolta benevolmente. Dopo une bella scampagnata ed essere arrivati al campo, Giovanna propose inoltre di fare una gara: chi, per primo, avesse trovato 5 mele avrebbe avuto in premio una cesta di vimini. La vittoria se la aggiudicò Lucia, ma solamente perchè duratne le varie cose e curve aveva lanciato calci e pugni in posizioni abbastanza "delicate" degli altri sfidanti... il risultato fu che la cesta di vimini se la tenne Giovanna...
Di lì a poco, però, si accorsero che nella vecchia bottega abbandonata, nei pressi delle 2 case, si stabilì una ragazza. Non c'è neppure bisogno di dirlo, i primi ad accorgersene furono Filippo e Roberto che, con una mentalità così caratteristica nell'ambito maschile, non potevano non notare la presenza di una ragazza in quartiere.
D'altro canto, grazie al magnetismo delle 3 ragazze, non fu impossibile scoprire dove andavano a finire i due farfalloni con la scusa di fare qulche passo all'aria aperta.
Ma quando Filippo le divenne amico, la  ragazza venne subito inserita nel gruppetto. Quella sera stessa ci furono le presentazioni:
-Come ti chiami?- chiese subito Giovanna
-Mi chiamo Letizia...- rispose lei
-Da dove vieni?- chiesero tutti in coro
-Vengo da Bologna... e voi?- rispose ancora
Dopo qualche chiacchiera arrivò l'ora di cena, Lucia e Giovanna si misero,con un pò di esitazione, ai fornelli. Ma costrinsero il povero Filippo ad apparecchiare, portare i piatti a tavola e distribuirli secondo la quantità di cibo nel piatto, evidentemente non era un gran che il pasto, in quanto Letizia non mangiò molto volentieri la sua porzione.
Ma questa è una banalità del suo comportamento, infatti era molto gentile e allo stesso tempo autoritaria, era anche molto carina, aveva i capelli castani e corti, occhi castani, una voce aggraziata e degli abiti sfavillanti. Tra una storia e l'altra, inoltre, la nuova arrivata raccontò che era scappata di casa e che con i suoi ultimi spicci era riuscita a pagarsi buona parte dei viaggio da Bologna ad Ancona, ma disse inoltre che il suo viaggio non era finito e doveva racimolare qualche soldo per partire per Roma.
Filippo e Roberto decisero così di ospitarla da loro per qualche settimana,e così fu.

 

  
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