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Autore: LadyMarauders    14/12/2013    2 recensioni
Tutti conosciamo la storia di Harry Potter. Di come è cresciuto in casa degli zii babbani, di come abbia vissuto i primi undici anni della sua vita, senza sapere di essere famoso. Ma prima di lui c'erano altri ragazzi, che sarebbero diventati, altrettanto famosi. Questa è la storia dei Malandrini, ma non solo,ai tempi in cui Hogwarts era ancora un luogo sicuro.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Lily Evans, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Tornare ad Hogwarts fu un sollievo per tutti. La cosa straordinaria di Hogwarts era che per quanto ogni studente amasse casa, adorava tornare al castello.
Il due gennaio, tutti gli studenti che erano tornati a casa per le vacanze, si ritrovarono al binario 9e3/4 per prendere l'espresso per Hogwarts.
Luna era arrivata, come sempre, in largo anticipo e aveva mandato via i suoi genitori, che l'avevano accompagnata, dicendo loro che tanto qualcuno sarebbe arrivato presto.
Era seduta su una panchina davanti al treno spento. C'era ancora poca gente che aspettava sulla banchina, visto che le porte del treno erano ancora chiuse. Luna continuava a guardarsi intorno sperando che almeno Lily arrivasse a farle compagnia.
Mentre aspettava, vide un gruppo di ragazzi di Serpeverde dell'ultimo anno, parlottare e guardarla da lontano. Luna non frequentava nessuno dei Serpeverdi, sopratutto non frequentava quei ragazzi che avevano una brutta fama nella scuola.
Nell'ultimo periodo si sentivano storie di ogni tipo. I giornali parlavano di terribili avvenimenti in tutto il paese. E tutte queste azioni finivano per essere associate ad un solo nome. Nessuno sapeva bene chi fosse o cosa volesse, ma era diventato ormai famoso con il nome di “Lord Voldemort”.
Non si sapeva quasi nulla su di lui, ma aveva molti seguaci che si facevano chiamare i Mangiamorte e anche a scuola, c'era qualche esaltato che si faceva chiamare così, e tra questi, ovviamente, c'erano i ragazzi che Luna teneva d'occhio da quando era arrivata.
Cercava di non incrociare i loro sguardi, ma continuava a guardali, nella speranza che rimanessero li dov'erano, almeno fino all'arrivo dei suoi amici. Ma le sue preghiere non furono ascoltate e quei ragazzi iniziarono ad avvicinarsi a lei.
“ Remus dove diavolo sei?” pensò la ragazza.
- Ehi bellezza, cosa ci fai qui da sola?-
- Aspetto il treno come fai tu, Stevenson.-
- Conosci il mio nome? Ma allora è amore- disse il ragazzo più corpulento
- Ti ricordo che frequentiamo la stessa scuola da sette anni, ci conosciamo un po' tutti in fondo- Luna continuava a guardarsi intorno nervosa.
- Ah già, certo certo, tu sei una Grifondoro vero? Che peccato, di solito le ragazze più carine vengono con noi, a Serpeverde, peccato che il cappello parlante ti abbia messo in quella casa di idioti.-
- Che ci vuoi fare, non si può avere tutto dalla vita-
- Allora dimmi- il ragazzo corpulento si sedette vicino a lei, e a seguito anche gli altri tre ragazzi che erano con lui – Com'è che ti chiami? non ricordo.-
- Luna, mi chiamo Luna-
- Ah vero, Luna, tu sei l'amichetta di quella Evans. Quella testa rossa che piace tanto a quello smidollato di Piton, allora dimmi Luna, cosa pensi di questo mio amico, si lui, pensi che sia carino? Perché lui pensa che tu sia straordinaria.-
Luna si girò verso il ragazzo seduto accanto a lei che le sorrise mostrando una fila di denti storti e gialli “ Remus sei sempre puntuale e proprio oggi mi devi lasciare qua da sola?”
- Avete ragazze molto più belle di me a Serpeverde, e sono sicuramente più giuste per voi.-
- è che- disse il ragazzo dai denti storti – mi piacerebbe assaggiare una bella leonessa come te.-
- è un vero peccato, perché si dia il caso che io sia, ecco, fidanzata.-
- Ah sei fidanzata? A me non interessa, non sono un tipo geloso- il ragazzo le poggiò una mano sul ginocchio, Luna trasalì e cercò di spostarla senza riuscirci.
- Peccato che al fidanzato interessi parecchio invece.-
Tutti, compresa Luna, alzarono la testa e si trovarono davanti Remus con dietro James e Sirius.
- Remus!-
Luna si alzò di scatto facendo perdere l'equilibrio al ragazzo dai denti storti e andò da Remus che d'istinto la mise dietro di lui e fece un passo avanti, mettendosi faccia a faccia con il Serpeverde di nome Stevenson che nel frattempo si era alzato.
- Mi farebbe davvero piacere- disse Remus con un tono di voce che Luna non aveva mai sentito uscire dalla sua bocca – se la smetteste di dare fastidio alla mia ragazza, se non vi dispiace.-
- In effetti, caro Prefetto dalla spilla luccicante, si un po' mi dispiace, non capisco come sia possibile che una gattina come quella stia con un poveraccio come te.-
- Chiamala un altra volta così e saranno le ultime parole che dirai.- Remus aveva estratto la bacchetta e l'aveva puntata contro il ragazzo, Sirius e James si fecero avanti quando videro che gli altri Serpeverdi aveva tirato fuori le loro, mettendosi ai lati di Remus.
- Per favore Stevenson lo sanno tutti che non sai fare neanche un incantesimo di disarmo- disse Sirius con il suo solito tono ironico - lascia perdere questo ragazzo, è il migliore della classe, potrebbe farti diventare un mucchietto di cenere e neanche te ne accorgeresti, vatti a fare un giro dai.-
- Io me ne vado Black solo perché non voglio stare vicino ad un traditore del suo sangue come te. Quando tornerò a scuola ti saluterò con tanto affetto il tuo fratellino ok? Sarà felice di sapere che lo pensi spesso. Comunque fate i duri quanto volete adesso, tanto un giorno di questi arriverà chi vi farà fuori e poi toccherà a me ridere.-
I ragazzi si allontanarono lasciando un piccolo gruppo di osservatori che si erano radunati intorno a loro.
- Su filare, andatevene, non c'è niente da guardare qui.- disse James
Remus li seguì con lo sguardo fino a quando scomparvero nel treno che si era da poco acceso, poi si girò e si avvicinò a Luna.
- Stai bene?-
- Si certo. Comunque tempismo perfetto-
- Che idioti- disse James rimettendo la bacchetta in tasca - Loro e quelle stupide cose che vanno dicendo. Mi sbaglio o sono loro che fanno di quel gruppo di esaltati che si fanno chiamare i “mangiamorte” di Hogwarts- James e Sirius si sedettero sulla panchina occupata prima da Luna.
- Mi dispiace di non essere arrivato prima, ma questi due hanno fatto tardi e indovina chi doveva portarli fino qui?- si scusò Remus abbracciando Luna
- Non fa niente, non puoi mica coprirmi le spalle ogni volta, guarda che me la sarei cavata benissimo- Luna imitò un lottatore della box.
- Questo lo so, ma preferisco essere nei paraggi quando certa gente ti gira intorno.-
- A proposito di brutti ceffi- disse Sirius - Guardate chi arriva.-
In lontananza spuntò una lunga chioma di capelli rossi che camminava verso di loro vicino ad un ragazzo con i capelli neri. Lily e Severus si stavano avvicinando al treno, Luna si girò verso James per vedere la sua reazione, ma sul viso di James c'era più rassegnazione che rabbia.
- James, amico mio, ma non dici niente?-
- Eh caro Felpato, sono stato messo all'angolo, non posso più dire nulla-
- Mi stai spezzando il cuore Ramoso, davvero-
- Ma stai zitto Sirius-
James si alzò e si avvicinò a Lily
- Amore, ma buongiorno-
- Lasciami stare tu. Sono ancora arrabbiata-
- Ma perché? Guarda io e Moc...voglio dire io e Severus siamo grandi amici, non è vero Sevy?-
James si avvicinò a Severus mettendogli un braccio intorno alla spalla stringendolo a se.
- Lasciami stare Potter- Severus si liberò dalla presa di James come se fosse velenoso, Lily intanto salutò l amica.
- Dai Lily, credevo ci fossimo chiariti, dopo quello che è successo non puoi tenermi il muso così.-
Lily divenne rigida come una tavola e il suo viso divenne rosso quasi quanto i capelli, si girò verso James lanciandogli un occhiata di fuoco
- Perché cosa è successo?- chiesero insieme Sirius e Luna.
- James stai zitto, oh al diavolo tutti quanti voi, lasciatemi stare-
Senza voltarsi Lily iniziò a camminare a passo svelto allontanandosi da tutti. James guardò gli amici e sorrise malizioso e senza dire nulla iniziò a correre per raggiungere Lily.
Severus rimase fermo un paio di secondi e borbottando qualcosa andò via.
- Ecco fatto- disse all'improvviso Sirius – adesso James smette anche di raccontarmi le cose, cosa sarà successo, tu lo sai Luna?-
Luna fece spallucce – non ne ho la più pallida idea, ma IO al contrario di te lo scoprirò presto-.
Il viaggio fu molto tranquillo, il treno era abbastanza vuoto, così Remus e Luna si misero in uno scompartimento da soli, mentre Lily e James non si erano più visti. Sirius era chissà dove e chissà con chi.
Luna era seduta con la schiena appoggiata al finestrino e le gambe allungate lungo il sedile appoggiate su Remus che era seduta accanto a lei.
- Prima hai tirato fuori una voce profonda che mi è piaciuta particolarmente.-
- Quella gente non mi piace per niente e poi quando li ho visti li che ti importunavano non ci ho visto più. Dovevo fargli capire che sono buono e caro, ma che non si devono permettere di avvicinarsi a te.-
- Sei bello quando ti arrabbi, diventi ancora più alto e grosso.-
- Sono minaccioso vero?-
- Oh si tantissimo, hai fatto sembrare James e Sirius due cosini piccoli piccoli-
I due si baciarono. Ormai quei baci avevano tutto un altro sapore, erano più ingordi dei primi che si erano dati. Dopo quella sera a casa di Luna, ogni volta che si baciavano, che si accarezzavano avrebbero voluto di più. Se non fosse che sarebbe potuto entrare chiunque in quello scompartimento, anche quei sedili logori sarebbero stati perfetti.
- Pensi che- disse Luna tra un bacio e l'altro – ci sono a scuola, passaggi segreti, molto segreti, dove potremmo andare qualche volte?-
- Oh quanti ne vuoi, anche se, visto che adesso non li userà solo Sirius, credo che dovremmo fare dei turni.-
- Carino, potremmo mettere un calendario in sala comune, così ci si organizza meglio.-
- Potrebbe essere un idea-
Luna portava già la divisa dei Grifondoro, e quella gonna a pieghe e quei calzettoni fino al ginocchio erano una vera tentazione per Remus. Era strano che non si fosse mai accorto di quanto potessero sembrare maliziose quelle divise in alcune occasioni, o forse era quella situazione che avrebbe reso sensuale ogni cosa.
Remus aveva appena messo la mano poco sotto la gonna di Luna che qualcuno fece rumore cercando di aprire la porta dello scompartimento, i due si staccarono immediatamente cercando di mettersi in una posizione meno equivoca.
- Vediamo se questo è vuoto- disse una voce senza volto fuori nel corridoio, poi apparve la persona che meno avrebbe voluto vedere Remus e Luna soli e scompigliati. Liam guardò dentro e vedendo i due ragazzi divenne rosso in viso e prima che potessero dire qualcosa disse ad alta voce.
- No questo è occupato- e chiuse con violenza la porta, tanto da far tremare il vetro.
Remus e Luna scoppiarono a ridere, sperando che il ragazzo non li avesse sentiti.
- Ora si che verrà a romperti le scatole. -
- “oh Luna perché non hai mai voluto chiuderti in uno scompartimento con me?” “ cosa ha lui più di me?”-
- Dai poverino, non prenderlo troppo in giro. Lo capisco, come si fa a lasciar perdere una come te? Se tu mi dovessi lasciare, io continuerei per anni a provare a riconquistarti.-
- Quindi a lui permetterai di importunarmi?-
- Poco poco, poi arriverò io e ti bacerò appassionatamente davanti a lui. Così si infastidirà ancora di più.-
- Stai veramente diventando come Sirius e James, sono delle brutte compagnie per te, dovresti lasciarli perdere per un po. E comunque se vuoi baciarmi appassionatamente fallo anche adesso, così ci alleniamo per bene per quando dovremmo farlo in pubblico.-
Remus prese Luna per i fianchi e la spostò verso l interno del sedile e la fece sdraiare mettendosi sopra di lei.
- E se entra qualcuno?-
Remus prese la bacchetta che era caduta a terra e la puntò sulla porta. Ne uscì un fumo bluastro che, formando una specie di catena, si intrecciò sulle due maniglie della porta.
- Non durerà tanto ma almeno se proveranno ad aprirla ci daranno il tempo di risistemarci.-
- E poi dicono che i secchioni non sono sexy, io non so neanche che incantesimo è.-
- Un giorno te lo insegno.-
Remus rimise la mano dove l'aveva lasciata poco prima, e senza troppo imbarazzo o incertezza iniziò a salire, Luna mise le mani tra i capelli si Remus, al pensiero di avere a disposizione una quantità enorme di posti segreti dove potersi nascondere Luna non era mai stata così contenta che ricominciassero le lezioni.
Non passò tanto tempo che qualcuno bussò alla porta.
- Sono io Sirius, posso entrare-
- No – dissero in coro i due ragazzi
- E io entro lo stesso.-
Sirius cercò di aprire la porta ma non si mosse neanche di un millimetro, provò un altra volta e quella si spostò di poco.
- Ma che gli succede alle porte? Su apriti- Alla terza spinta di aprirono abbastanza da farlo entrare. Appena mise piede nello scompartimento le porte si chiusero di scatto dietro di lui. Quando alzò lo sguardo e li vide li, Sirius non si scompose per nulla, fece un sorriso sornione e senza dire niente si sedette sul sedile difronte.
- Che fai non te ne va?- chiese Luna
- No, ma voi fate pure, tranquilli come se io non ci fossi.-
- Certo, come no, ti piacerebbe- disse Remus sedendosi e aiutando Luna a rialzarsi.
- Io vado un attimo al bagno, cerca di cacciarlo via per quando tornerò.-
- Ci proverò-
Luna aprì la porta e scomparve.


 
Appena la ragazza uscì, Sirius si alzò e salto addosso all'amico.
- Brutto piccolo pervertito, addirittura sui sedili del treno, hai superato anche me questa volta.-
- Sirius lasciami,non respiro, dai vattene.-
- E che fai se non me ne vado, mi sdrai pure a me su questi bei sedili-
Remus tentò di scansare l'amico con le buone e con le cattive, poi finalmente Sirius allentò la presa e si sedette vicino a lui mettendogli un braccio sulle spalle.
- Sono contento Lunastorta, molto contento, finalmente hai buttato quell'aria da bravo ragazzo timidone e sei diventato uno zozzone, ho fatto anche la rima. Che poeta che sono. Bravo così ti voglio-
- Bella la rima timidone-zozzone, un po scontata. E comunque che ti devo dire? Grazie?-
- Certo che devi ringraziarmi, è tutto merito mio se adesso ti sbatti le ragazze sui treni-
- Io non mi “sbatto” nessuno sui treni, erano semplici effusioni innocenti-
Sirius guardò Remus con il suo solito sguardo da uomo vissuto.
- Certo, effusioni. Non devi mica darmi spiegazioni. Dimmi la verità, è successo qualcosa di più queste vacanze tra voi? Dillo al tuo amico Felpato.-
- Cosa intendi con “di più”?-
- Ma lo sai di cosa parlo, se, insomma hai inzuppato il biscotto.-
- Ma dove li senti questi modi di dire?-
- Perché? È carino, rende l'idea, comunque, l'hai fatto o no?-
Remus avrebbe voluto dirgli che non erano affari suoi, ma sapeva che tanto, Sirius non avrebbe mai smesso di chiederlo e poi aveva bisogno di parlare con qualcuno.
- No, non ho fatto nulla di tutto ciò-
- è uguale Lunastorta. Visto come eravate belli aggrovigliati non credo manchi molto, cos'è hai paura di fare brutta figura?-
Remus non rispose.
- Ah ecco dov'è il problema. Ma vedrai che andrà tutto bene, non credo che Luna abbia questa lista di stalloni con cui confrontarti, tutti iniziamo da qualche parte.-
- Ma non è quello, cioè si un po' si, è che..-
- è che cosa Remus? Se stai per ricominciare con i discorsi sulla tua seconda vita pelosa giuro che ti butto fuori dal finestrino-
- è che mi sono sempre fatto un milione di problemi e ora non ci penso neanche quasi più.-
Sirius lo guardò serio.
- Ti sembra strano che stai vivendo la tua vita, come dovrebbe essere vissuta? Da diciassettenne arrapato?-
- è strano, è una strana sensazione, sentirsi, così bene-
- è tutto normale caro Remus, si chiama erezione, è naturale, poi dopo ti faccio un disegnino sulla lavagna di James-
- Sei veramente un idiota lo sai si.-
- E tu lo sai che ti sei fottuto il cervello per questa ragazza? Ora mi abbandoni anche tu, dopo James, credo che dovrò mettere la testa a posto anche io, trovarmi una ragazza e innamorarmi.-
I due si guardarono in silenzio e scoppiarono a ridere insieme
- Ma a chi la do a bere, io, Sirius Black, il grande Sirius Black l'instancabile stallone con una sola donna? giammai!-
Quando Luna tornò allo scompartimento vide Sirius seduto al suo posto.
- Non sei riuscito a cacciarlo eh?-
- Io sono irremovibile. Lo farei se mi andasse, ma sto così bene qui vicino al mio amichetto, ricordati che sei sempre tu l'intrusa, io amavo Remus prima che andasse di moda.-
- Come posso competere con una donna come te Sirius? È finita per me-
- Brava, così ti voglio, e non ti sedere vicino al mio Remus, stai lontana-
Luna si sedette al sedile di fronte ai ragazzi con le braccia conserte fingendo di essere offesa.

 
Luna e Lily erano rientrate da poco in dormitorio. Mentre una delle compagne di stanza si erano addormentata, l'altra era ancora a fare i compiti che non aveva fatto durante le vacanze in sala comune, così le due ragazze sdraiate su un solo letto chiacchieravano a bassa voce.
- James mi ha raccontato cosa è successo alla stazione oggi, ma chi erano quei tre di Serpeverde? -
- Non mi ci far ripensare. Erano Stevenson e i suoi amici. Hai presente, quello corpulento con i capelli neri che l'anno scorso è stato quasi espulso per aver picchiato a lezione di Pozioni quel ragazzo di tassorosso? Gli amici non so come si chiamano, uno credo si chiami Jake qualcosa, è più piccolo di noi, e l'altro, quello che ha allungato le mani non so sinceramente chi sia. Che schifo, devo ricordarmi di lavare i calzettoni con l acido muriatico-
- Ma cosa si sono messi in testa? James è preoccupato di tutte le fesserie che vanno dicendo per la scuola. Mi ha detto che li ha beccati tempo fa a minacciare uno del primo anno di far fuori tutta la sua famiglia. Parlano di questa faccenda del “sangue puro”. James ha paura che se la prendano anche con me-
- Penso che se solo ci provassero, li ucciderebbe a mani nude-.
 
Per quelli del settimo anno le cose iniziarono a farsi davvero difficili. Il numero di compiti aumentava ogni giorno, e a volte non sarebbero bastate 24 ore filate per riuscire a finirli tutti. Ormai James,Sirius,Luna, Remus, Lily e Minus studiavano sempre insieme, aiutandosi il più possibile, e alla fine convinsero Remus a spartirsi i compiti meno importanti e poi passarli agli altri per poterli copiare, erano diventati una macchina ben oliata.
Gennaio stava quasi per finire e fuori non smetteva mai di piovere. La neve stranamente era andata via, ma non si vedeva il sole da settimane.
Luna era in biblioteca, guardò fuori dalla finestra la coltre di nuvole coprivano la luna piena. Non si vedeva quasi per niente, ma lei sapeva che stava splendendo da qualche parte dietro le nuvole.
Ora che sapeva cosa accadeva a Remus, le notti di luna piena erano un incubo anche per lei. Non dormiva quasi mai in quelle notti, perché non riusciva a stare tranquilla sapendo cosa stava succedendo alla persona a cui teneva di più al mondo.
Mentre cercava di non pensarci e finire di scrivere la tesina che doveva consegnare il giorno dopo, sentì qualcuno parlare dietro lo scaffale di libri che era alle sue spalle. All'inizio non capì chi fosse, poi li riconobbe, erano i serpeverdi che l'avevano infastidita alla stazione. Cerco di allungare l'orecchio per sentire meglio, ma quello che udì non le piacque per niente.
- Ma chi te la detto che sono li scusa?- chiese qualcuno
- Ho sentito parlare lui, oh no? Li hanno sempre visti al platano picchiatore, chissà cosa nascondono quei tipi. Ma qualsiasi cosa sia ,lo scopriremo presto, e non so se saranno capaci di raccontare qualcosa a qualcuno dopo che li sistemeremo noi. Sopratutto quel Remus Lupin, lui lasciatelo a me, non mi è per niente simpatico. Quando sarà morto sarò io a consolare la piccola Luna- tutti risero, tranne Luna che sentiva il cuore battere all'impazzata.
- Ci vediamo tra un ora all'ingresso e non fatevi beccare-
Luna li sentì andare verso la fine della biblioteca. Il cuore non riusciva a rallentare i battiti, doveva fare qualcosa, doveva dirlo a qualcuno.
Prese i libri e iniziò a correre il più veloce possibile. !uando arrivò al dormitorio gettò i libri per terra.
- Dove sono James e Sirius?-
- Luna, cosa ti è successo? Non lo so non li ho visti-
- Devo trovarli SUBITO.-
Lily seguì l'amica che aveva iniziato a correre verso il dormitorio maschile, spalancò la porta ma non erano li.
- Luna, cosa ti prende, sono andati con Remus, lo sai, cosa c'è?-
- I Serpeverdi, quel Stevenson l'ho sentito, in biblioteca, stanno andando al platano per loro, non so come sanno che vanno li, vogliono fargli del male, dobbiamo fermali Lily.-
- Sei sicura? Luna aspetta, pensiamoci un attimo, chiamiamo un professore, andiamo da Silente, facciamo qualcosa ma non fare sciocchezze.-
Ma era troppo tardi, Luna era già con la testa altrove. Senza far finire l'amica di parlare uscì dalla stanza convinta di sapere cosa doveva fare. Doveva raggiungere i ragazzi al Platano Picchiatore.

  

ANGOLO DELL'AUTRICE.
Ciao a tutti :) Se siete arrivati a leggere fino qui, e lo spero tanto, avrete visto le gif "yeeeee".
Mi diverto tanto. Lo so è na stupidaggine. Ma da adesso le posterò perché rendono più vivi i mie protagonisti :) Allora vi è piaciuto il capitolo? Secondo voi cosa succederà adesso? Luna sta facendo la cosa giusta a precipitarsi al Platano Picchiatore mentre Remus si deve trasformare? Chissà...al prossimo capitolo.
Come sempre mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate :D
   
 
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