Fanfic su attori > Cast Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: SymboliqueVain    15/12/2013    3 recensioni
Formazione 1: Fra, Jena Malone, Liam Hemsworth, Sam Claflin;
E se gli attori avessero gli stessi poteri dei ruoli che interpretano? E se una fangirl incallita scoprisse un modo per realizzare questo suo (delirante) desiderio? E se, una volta scoperto, decidesse di andare al Comic-Con di San Diego per metterlo in atto?
Tra Tributi, Vendicatori, attori di musical e personaggi di serie tv, questa fanfiction ha un solo requisito: non avere alcun senso.
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jena Malone, Liam Hemsworth, Nuovo personaggio, Sam Clafin
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Introduzione dell'autrice (che, imperterrita, vuole continuare a scrivere queste righe inutili)
Buongiorno a tutti! :D allora, è giunta un'altra domenica e questo è già il quinto capitolo di Fangirl Supervillain! Non ci possono credere O_O
Inizio, come al solito, con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno recensito, aggiunto la storia o anche solo letto! :D lo so che molti ringraziamenti risulteranno ripetitivi ma, oh, se ve lo meritate non è mica colpa mia u_u
#lecchinaggiomaximo
Sul podio dei ringraziamenti, ovviamente, ci sono sempre loro: Cap_Kela (altrimenti nota come "Ciccipucci") e le All-New Time Ladies (se vi piace Doctor Who, sentirete parlare di loro molto presto u_u). Ma ringrazio moltissimo anche Bbpeki per la recensione (e fu così che si iniziò un circolo vizioso di ringraziamenti senza più ritorno xD), Joanie per aver aggiunto la fanfic alle preferite e Mintheart e Over the Rainbow per averla aggiunta alle seguite! :D Piano piano state diventando sempre di più, grazie mille! :3
Ma ora, basta chiacchiere u_u ci vediamo a fine capitolo ^^
Buona lettura! :D


Dedico questo capitolo alla mia Ciccipucci: insieme a lei sono nati i "Drunk Australians" (e pure le "Australian Shoulders", ma quella è un'altra storia...), anche se abbiamo dovuto sorbirci un certo film non esattamente esaltante...

*     *     *

.V.
I FEEL YOU, JOHANNA
do you hear the Wolvie sings?


Do you hear the heroes sing?


Quando uscimmo, ci trovammo davanti ad uno scempio: almeno, io non mi sarei mai aspettata tutta quella confusione... e mi resi conto perché prima in sala conferenze eravamo rimasti solo in quattro. Tutti gli attori infatti si erano precipitati sugli stand della fiera e non vedevano l'ora di dar sfogo alle loro nuove capacità, ovviamente distruggendo roba in giro; nemmeno i visitatori vedevano l'ora... di scappare il più lontano possibile, però.

"Se da queste parti c'è qualcuno come Ian McKellen, siamo fregati" pensai "anche perché non abbiamo un piano!"
In effetti, prima di aprire la porta nessuno di noi aveva pensato che avremmo anche solo dovuto averne uno. Tra gli stand regnava una tale anarchia che non riuscii nemmeno a distinguere gli attori che in quel momento si dilettavano in gare di forza, un po' come in quei film trashissimi stile "Mega Shark vs Giant Octopus".

"Andiamocene" fu tutto quello che ebbe da dire Liam.
"Ottima idea" approvò Sam C., ma non ce n'era bisogno perché tutti e quattro stavamo già scivolando furtivi lungo il perimetro degli stand, cercando di non farci notare. Appena svoltato l'angolo, tuttavia, ci lasciammo alle spalle la confusione dei combattimenti solo per imbatterci in un altro tipo di confusione, se vogliamo ancora più straziante della prima...
Un MUSICAL.

Ma non uno di quei musical colorati, allegri, che ti fan venire voglia di ballare sul posto o di sorridere come un ebete... bensì uno di quelli malinconici, tristi, a tratti pesanti, per i quali ti chiedi: "Ma perché sono ancora in vita?! è tutto inutile, facciamola finita!" (scusate, ho fatto la rima e non era mia intenzione)
Al centro del salone dove eravamo appena entrati qualcuno si era messo a costruire con sedie, tavoli e parti di stand una serie di barricate che dividevano lo spazio in due, impedendo a noi di passare. Una luce molto drammatica illuminava quelle costruzioni sbilenche e si sentiva provenire dall'altra parte una serie di voci che commentavano, ovviamente cantando, la distruzione e la confusione provocate da Sam.

"... this neverending road to calvaryyyyyy..."
"Here lies everything..."
"Is there anybody going to listen to my story...?"
"... one more day befooore the stooooooorm!"

Queste erano solo alcune delle frasi che riuscii a captare mentre gli altri si guardavano attorno, circospetti.
"Dimmi che non dobbiamo andare oltre quella specie di barriera pericolante" disse ad un certo punto Jena a Liam.
"Credo proprio di sì, invece" rispose Liam, mordendosi il labbro.
"Avete sentito che dall'altra parte c'è Wolverine, vero?" chiese Sam C. (infatti "this neverending road to calvary" era stato cantato da Hugh Jackman) "Lui è il migliore in quello che fa..."
"... e quello che fa non è piacevole" completò Liam. "Ma, a quanto pare, ora ha solo voglia di cantare: finché non sfodera gli artigli non c'è alcun pericolo".
"Sarebbe ridicolo essere attaccati da un gruppo di cantanti depressi" commentai, tanto per ricordare che nella combriccola c'ero anch'io: non eravamo neanche a metà missione e già mi sentivo solo un peso.
"Quindi... che si fa?" chiese Sam C.
"Qualcuno potrebbe andare a parlargli" propose Liam.
"Qualcuno chi?" chiese Jena, a cui l'idea non piaceva per niente.
Liam e Sam C. la fissarono dritta negli occhi. Io, per non fare minoranza, feci lo stesso.
"Oh no, no, no... NO!" ribatté Jena "Perché proprio IO?!"
Liam non rispose e Sam C. fece spallucce.
"Anche se lo facessi" disse Jena "cosa potrei dire?!"
"Chiedi semplicemente se ci lasciano passare" rispose Sam C., che mi sembrava sempre più stupido. "Non potranno dire di no ad una ragazza..."
"Anch'io sono una ragazza!" intervenni.
"Vuoi prendere il suo posto?" chiese Sam C.
Io, in risposta, feci finta di dissolvermi nell'aria.
Già, non sono un tipo molto coraggioso, senza contare che Pottermore mi ha smistata a Tassorosso. Per parlare con Wolverine in persona, poi (anche se in versione canterina), ci voleva una bella dose di coraggio! Non osavo nemmeno immaginare chi ci potesse essere oltre la barricata insieme a Hugh Jackman: non sapevo quanti attori avessero anche recitato nei musical e una parte di me avrebbe preferito non scoprirlo.
"Ti prego, fai che Ian McKellen non abbia mai cantato a Broadway o in qualsiasi altra parte" pregai, perché avevo paura di Ian McKellen da quando mio padre mi aveva portato a vedere il primo film degli X-Men. Non vidi gli altri film successivi proprio per colpa di Magneto, e so che è stupido avere paura di un personaggio che nei fumetti si veste di rosso e viola... Ma è sempre stata una paura irrazionale, e ancora non riesco a spiegarmela.
Se ne fossi in grado, in effetti, non sarebbe più irrazionale.

Mentre pensavo ad una possibile minaccia-McKellen, mi resi conto che non potevo continuare a far finta di non esistere, come Harry Potter in "La Camera dei Segreti": comportarsi così non porta altro che guai (tipo elfi domenistici disobbedienti e torte volanti), e poi cominciai a sentirmi responsabile di ciò che era successo: se non avessi portato Sam al Comic-Con lei non avrebbe mai attivato il Fantaract, qualsiasi cosa fosse. Mi arrabbio sempre molto, quando nei libri leggo di personaggi che si addossano colpe che non hanno, ma in quel momento li capivo: è inevitabile pensare a cosa sarebbe successo se ci si fosse comportati diversamente, anche quando non si era direttamente responsabili di nulla.
"Probabilmente Sam avrebbe usato il Fantaract a Lucca o alla Fumettopoli" mi dissi per rincuorarmi, anche se debolmente. "Magari, in assenza di attori, avrebbe adattato il Fantaract ai cosplay... boh".

"Improvvisa!" stava dicendo intanto Sam C. a Jena "Sei un'attrice, no?!"
"Molto di più, ora" rispose la ragazza, cupamente.
"Allora non hai nulla da temere!" rispose Sam C., con un grande sorriso alla Finnick "Al massimo, se proprio non ti viene in mente nulla da dire, spogliati davanti a loro e vedrai che passeremo di sicuro!"
Jena, in risposta, gli diede uno spintone decisamente non amichevole. Certamente a quel punto Sam avrebbe iniziato a fangirlare su una nuova OTP: la Finnanna, o la Jonnick, o come cavolo si sarebbe potuta chiamare la coppia Finnick/Johanna!
Jena alla fine si staccò dal gruppo e, con andatura sicura, camminò verso la barricata in modo che gli attori dietro di essa potessero avvistarla. Una testa si sollevò dalla barriera, indicò Jena con una mano ed iniziò a cantare verso qualcuno che in quel momento nessuno di noi riusciva a vedere.

"LOOK DOWN! LOOK DOWN!"
"Devo ammettere che sanno adattare bene le canzoni alla vita reale" mi dissi anche se, dalla comparsa della nebbia viola, la vita non era mai stata così poco reale.
La testa che aveva appena cantato apparteneva a Hugh Jackman e, per fortuna, gli artigli di Wolverine erano celati dentro la pelle. Al suo richiamo, un'altra testa si fece vedere da dietro la barricata: quella di una donna.
"Monsieur, I bless... your name!"
Era Anne Hathaway, e una reunion di "Les Miserables" sembrò inevitabile. Fortunatamente per Jena - che si stava già innervosendo - non cantarono per tutto il tempo: in fondo, anche nei musical si permettono qualche dialogo... a volte.

"C'è una ragazza laggiù, la vedete?" chiese Hugh-Jackman/Jean-Valjean "LOOK DOWN!"
"Sì, la vedo, monsieur" rispose Anne-Hathaway/Fantine. "Cosa vorrà da noi?"
Jena tossì per far intendere che era arrivato il suo turno di parlare, ma disse solo: "Salve".
Sam C. fece facepalm.
"Come vi chiamate, cara?" chiese Anne Hathaway "You are so young... and unafraaaaaaid!"
"Sono Johanna... signora" rispose Jena, visibilmente a disagio, anche se cercava di mantenere un tono serio "Io e i miei... colleghi, ci chiedevamo se..."
"I FEEEEEEEEEL YOOOOOUUUUUUUU, JOOOOHAAAAAAAANNAAAAAAA!!!!!"

Un'altra testa emerse da dietro la barricata, quella di un giovane ragazzo dai lineamenti un po' effeminati che iniziò a guardare Jena con gli occhi di un focoso amante.

(Oddio, ho appena scritto "focoso amante"?
Beh, sono le uniche parole che rendono l'idea)

"Uhm... ehm..." Jena non sapeva che dire. "Salve, signore... monsieur..."
Ma quello continuava imperterrito a cantare la sua serenata, fissandola senza vergogna e portandosi le mani al petto, come per contenere il suo cuore traboccante d'ammmmmore: "I feeeeell yoooouuuuuu..."
"Bene, perché stavo proprio dicendo che..."
"I was half convinced I'd waaaaken, satisfied enough to dreeeeeam you!"
"... sarebbe molto gentile da parte vostra se..."
"Happily I was mistaken... JOHAAAAAANNAAAAAAAAAAA!!!!"
Jena si voltò verso di noi, esasperata: "Non mi lascia parlare!"
"I feeeeeeeeell yooouuuuuu, JOHAAAAAANNAAAAAAA!"
"Ok no, questo è troppo!" gridò Jena verso le "alte sfere" della barricata. "Mi ha appena vista e fa già tutte queste sceneggiate!"
"Non sei tu, è che il tuo nome è una coincidenza colossale!" le urlò Sam C.
"... and one day... I'll steeeeeeeeal youuuuuu!"
"One day more! Another day, another destiny..."
intervenne solennemente Hugh Jackman, che forse non aveva capito in che musical stava cantando l'altro (ah, il pazzo di Johanna ovviamente era Jamie Campbell Bower, direttamente da Sweeney Todd... anche se probabilmente era al Comic-Con per promuovere "Shadowhunters").

"Questi sono uno peggio dell'altro!" gridò Jena, che ormai non sapeva cosa fare: probabilmente, se in quel momento avesse avuto un'arma, l'avrebbe usata per tagliare la testa a tutto il terzetto canterino.
"Johanna, Johanna, ascoltami!" disse ispirato Jamie C. Bower, mandando a Jena un bacio a distanza "Io ti amo e ti libererò!"
"Oh God... Io NON devo essere liberata, mi hai sentito?!"
Ma fu qualcun altro a rispondere per lui, anche se non molto esaustivamente... Infatti Anne Hathaway si mise a cantare a Jamie C. Bower e a Johanna, scambiandoli per veri innamorati: "To love another person is to see the face of... Gooooood!"
"Ok, ora mi sembra di essere a catechismo!" esclamò Jena "Sentite, non voglio il vostro amore, o le vostre parabole, e nemmeno le vostre canzonette! Volevo solo chiedervi se potevamo passare dalle vostre barricate!"
"Non mi fido della gente che non canta" sbottò Hugh Jackman "Perché vorreste passare? Abbiamo innalzato questa barriera per difenderci dalla gente violenta che imperversa là fuori! Noi vogliamo solo cantare e vivere in pace!"
"E io, in compenso, vorrei vivere in pace dalla gente che canta!" rispose Jena. "Ma non è questo il punto! Noi..."
"Parli sempre di questi 'noi', ma io vedo solamente te..."
"JOHAAAAANNNAAAAAAAAA..." interruppe Jamie.
"... e non posso aprire il passaggio a gente che non vedo nemmeno in faccia!"
Jena annuì: in fondo Hugh Jackman aveva ragione. Si voltò verso di noi e ci fece cenno di avvicinarci, con un'espressione supplicante in volto. Le obbedimmo, con Liam in testa e io l'ultima del trio.

"Ma che bella compagnia" commentò Hugh Jackman "avete un nome?"
"Sì, siamo i Drunk Australians!" rispose di getto Sam C.
Liam gli lanciò un'occhiataccia: "E questo quando l'abbiamo deciso?"
"Dai Gale, è solo per farlo contento!" gli sussurrò Sam C. "Guarda come si sforza di parlarci normalmente, senza cantare... volevo solo accontentarlo!"
"E perché proprio i... Drunk Australians?"
"Non so, sei la prima persona che mi è capitata sott'occhio e mi sei venuto in mente tu! Poi sei quasi il nostro capo, quindi mi sembrava carino..."

(Liam Hemsworth è australiano)

"Si dia il caso che anche Hugh Jackman sia australiano, e la cosa potrebbe non piacergli!" sbottò Liam.
"Macché" disse Sam C. "è tutto preso dal suo ruolo di Jean Valjean, non vedi? E poi ha troppe nazionalità in lui: francese, canadese, olandese, australiana... non ci starà capendo più niente!"
"Va beh, non importa" concluse Liam, che tornò quindi ad occuparsi di Hugh Jackman.

"Non abbiamo cattive intenzioni, glielo assicuro" disse.
"Parla per te" sbottò Jena sottovoce.
"Sei tu il portavoce dei Drunk Australians?" chiese Hugh a Liam.
"Uhm... sè" rispose il ragazzo, poco convinto. "Chiedo a nome di tutti il permesso di passare attraverso le vostre barricate: abbiamo una missione da compiere e più il tempo passa più la situazione degenera!"
"E perché vorresti passare?" chiese Hugh Jackman.
"Che palle, era meglio beccarsi Wolverine" pensai.
"Dobbiamo raggiungere lo stand della Marvel" rispose Liam "mio fratello Thor si trova da quelle parti".
Non vi sottolineo nemmeno quanto sia strano sentire Gale Hawthorne definire Thor "suo fratello": è come scoprire che Emma Watson e Rupert Grint si sono sposati e hanno avuto una figlia di nome Rose.

"Thor?"
disse Hugh "Thor... the God of Thunder?"
A quella frase Anne Hathaway sussultò e cantò: "But the tigers come at niiiiiiiight... with their voices soft as thundeeeeeeer..."
"Proprio lui" confermò Liam, ignorandola "se ci farete passare, mi ricongiungerò con mio fratello e farò in modo che non venga da voi a rovinarvi la festa... Affare fatto?"
"No, non ancora!" esclamò Hugh Jackman, che non smetteva di fare il sospettoso spocchioso (caratteristica che non era sicuramente di Jean Valjean e che forse aveva ereditato dal suo ruolo in 'Prisoners'). "Non ci hai ancora detto perché volete trovare il Dio del Tuono e..."
"Listen close to everybody's heart... and hear that breaking sooooooooound!"

Una folata di fumo si espanse tra le teste di Hugh Jackman e di Anne Hathaway, rivelando l'apparizione di un altro personaggio... l'ultimo di questa serie di canterini, sperai.
"Hopes and dreams are shattering apart..."
"Oh, buongiorno Dr. Horrible!" esclamò Hugh Jackman "Come mai fuori dal tuo covo polverono?"
"... and crashing to the grooooooound!"
Tra Anne Hathaway e Hugh Jackman, con un fare esageratamente drammatico, stava ora Neil Patrick Harris, altrimenti noto come Barney Stinson: Sam lo perseguitava su twitter da quando lo aveva scoperto in How I Met Your Mother e, contro la mia volontà, conoscevo ogni dettaglio della sua vita privata e della sua carriera. Immagino avrei dovuto prevedere la sua presenza alle "Barricate Canterine", dato che Sam mi aveva fatto vedere milioni di volte il corto musical dove aveva recitato per Joss Whedon: Dr. Horrible's Sing-Along Blog. Per un istante mi chiesi se avrei visto anche qualcuno del cast di Buffy (Whedon aveva girato un episodio-musical anche per quella serie): mancavano solo Alyson Hannigan per fare una puntata di HIMYM versione musical.

"Ora può lasciarmi risolvere la questione con i distinti Drunk Australians, Dottore?" sbottò Hugh Jackman, che a quanto pareva non provava questa grande simpatia per Harris. E per fortuna Doctor Who non è un musical ["per fortuna"??!! ç_ç N.d.A.], o ci scommetto che alla parola "Dottore" Matt Smith sarebbe apparso dal nulla.
Gli occhi di Neil Patrick Harris si spostarono stralunati da Hugh a Jena, e tutto quello che ebbe da dire fu: "I cannot believe my eeeeeeyes! Buongiorno, mademoiselle! Sono un austranauta e domani sarò sulla Luna, che ne dici di una sana luna di miele last-minute, qua sulla Terra, prima che io parta?!"
Harris fece l'occhiolino a Jena e a quel punto ebbi la certezza che Barney Stinson era presente in lui tanto quanto il Dr. Horrible.
"Non sono passati nemmeno dieci minuti e già due tizi strampalati mi vogliono portare a letto!" esclamò Jena, che poi si voltò verso di noi: "Chi è che ha detto che mi ascolteranno perché sono una ragazza?!"
Sam C. alzò lo sguardo al cielo e si mise a fischiettare. Jena lo fulminò con lo sguardo.

"Non faccia il cascamorto, Dottore!" disse Hugh Jackman a denti stretti, cercando di guardare Neil Patrick Harris il meno possibile. "Stiamo avendo una seria discussione!"
"Tzé, tutte scuse..." replicò Harris "lo sappiamo tutti e due che vuoi tenerti la pollastra tutta per te!"
"POLLASTRA?!" strepitò Jena "Mi hai appena dato della POLLASTRA?!"
Harris però non badò a lei ed iniziò a cantare in modo disinvolto, verso Hugh Jackman: "Any girl you can court, I can court better! I can court any girl better than you!"

A quel punto Hugh Jackman abbandonò l'espressione austera di Jean Valjean e lanciò a Harris uno sguardo di sfida che avrebbe intimidito chiunque.
"No you can't!" cantò.
"Yes I can!" replicò Neil.
"No you can't!"
"Yes I can!"
"No you can't!"
"YES I CAN, YES I CAAAAAAAN!!"

"Per i capelli di Piton..."
pensai, e assistetti all'inevitabile sfida tra due attori canterini.
"Dobbiamo attirare la nostra attenzione" disse Liam.
"E perché?" esclamò Sam C. "Sai quanto costa andare a teatro, di questi tempi? Lasciamoli cantare ancora un po'! Scommetto che Francesca è d'accordo con me!"
Ecco, era la prima volta che venivo interpellata per un parere: peccato che mi fosse richiesto un parere stupido.
"Io sono d'accordo con..." feci per dire, ma non sapevo con che nome chiamare il leader dei "Drunk Australians".
"LLLLLL... GGGGGGGG...."
"L.G.? Sì, è una buona marca!" esclamò Sam C., e se per me non fosse stato un perfetto estraneo gli avrei tirato uno scappellotto.
"Signor Hemsworth" dissi alla fine, con mio sommo rammarico (SIGNOR Hemsworth?! Non era mica mio nonno!) "Forse è meglio aiutare... JJJJJJJJ..."
Beh, almeno l'iniziale per Jena e Johanna è la stessa.
"La ragazza è ancora sotto shock" disse Liam (ah perfetto, ero la "ragazza"!)

Mentre noi avevamo quella piccola discussione, Hugh Jackman e Neil P. Harris avevano continuato la loro interminabile gara di canto, che era pressapoco così:
"Anything you can sing, I can sing better! I can sing anything better than you!"
"No you can't!"
"Yes I can!"
"No you can't!"
"Yes I can!"
"No you can't!"
"YES I CAN, YES I CAAAAAAAN!!"
E ogni tanto si invertivano le parti, tutto qui.

Ma mentre i due grandi capi delle Barricate Canterine bisticciavano tra loro, vicino a Jena si era aperto uno spazio lungo la barriera, grande a sufficienza per far passare due adulti inginocchiati per volta. Jena, che ormai non riusciva più a sopportare quei due tizi lassù, si avvicinò e notò che dall'apertura si affacciavano due teste maschili, rispettivamente di un moro e di un biondo: il moro aveva due occhi enormi, il biondo un sorriso che avrebbe fatto svenire Sam all'istante.
"Ehi!" esclamò Occhioni con entusiasmo.
A quel punto ci avvicinammo a Jena e notammo anche noi i due nuovi venuti.
"Abbiamo sentito che volete passare attraverso la barricata!" disse Sorrisone "è per una nobile causa?"
Liam si inginocchiò in modo da vedere meglio i due ragazzi e disse, con il suo tono più serio: "Nobilissima".
"Allora vi lasciamo passare noi!" rispose Sorrisone.
"Seguiteci gattonando nel tunnel!" aggiunse Occhioni.
Mi avvicinai anch'io e finalmente potei riconoscere i nostri salvatori (per una volta ringraziai che Sam mi avesse "istruita" bene): Occhioni era Jim Sturgess, un attore inglese che aveva recitato e cantato in "Across the Universe", mentre Sorrisone era Aaron Tveit, collega di Hugh Jackman in "Les Miserables".
"Non vi metterete a cantare anche voi, vero?" supplicò Jena, mentre si inginocchiava per entrare nel tunnel.
"Credo che ne abbiate abbastanza, di canzoni" disse Jim Sturgess, con un sorriso a trentadue denti "ma so un sacco di canzoni dei Beatles, se vuoi!"
Dalla smorfia di Jena comprese che non era il caso.

Jim Sturgess e Aaron Tveit ci condussero lungo lo stretto tunnel che attraversava tutta la base della barricata, fino a quando non uscimmo in un angolo nascosto alla vista da altri tavoli e sedie.
"Da quella parte" iniziò Aaron Tveit, indicando una delle biforcazioni che portavano fuori dalle Barricate Canterine "si trova lo stand della Marvel... per fortuna nessuno di quella zona ci ha dato fastidio, ma dai rumori che provengono deve essere molto pericolosa... state attenti!"
"Lo saremo sicuramente" rispose Liam "e grazie dell'aiuto".
Liam strinse la mano a Jim Sturgess ed Aaron Tveit (inutile dire che Sam avrebbe senza ombra di dubbio fotografato un momento simile e ne avrebbe stampato una gigantografia con cui tappezzare tutta casa), e il resto di noi sorrise ai due attori. Ovviamente, sopra di noi, Hugh Jackman e Neil P. Harris stavano ancora litigando.

"Se volete un ultimo aiuto da parte mia" iniziò Jim Sturgess "vorrei darvi un consiglio..."
I Drunk Australians (sì, sto cercando di scriverlo più spesso in modo da abituarmi all'idea... anche se non ci riesco) ebbero tutta la sua attenzione, ma Jena non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire una mezza bestemmia quando l'attore inglese si mise a cantare: "All you need is love! All you need is love! All you need is love, love... Love is ALL you need!"
Aaron Tveit non sembrò molto contento di quell'ultimo consiglio.
"Jim you are no longer a child!" si mise a cantare pure lui "I do no doubt you mean it well... but now there is a higher caaaaaall!! Who cares about your lonely soul?!"
"Ok... FUGGIAMO!" esclamò Jena, e si mise a correre verso l'uscita che ci avrebbe portato allo stand della Marvel: il resto di noi la seguì più che volentieri e, mentre mi allontanavo, potei sentire Aaron Tveit urlare spazientito: "Nemmeno Marius è così cocciuto!"

Mio malgrado, mi lasciai sfuggire un sorriso: avevo letto "Les Miserables" qualche tempo prima e, anche se in circostanze così insolite, dovetti ammettere a me stessa che ero felice di aver visto Enjolras... vivo e vegeto, per giunta. Mi chiesi se in quel momento Enjolras/Aaron-Tveit fosse consapevole che nella sua storia originale sarebbe morto proprio per la sua "higher call", ma scacciai immediatamente quel brutto pensiero.

"Meno male che volevano vivere in pace!" sentii dire Liam "E invece non fanno altro che litigare..."
"Però è bello anche litigare, se lo si fa cantando!" intervenne Sam C.
"Io mi astengo da questa conversazione..." borbottò Jena, e non potei fare a meno di ridacchiare. Anzi, per la prima volta dopo parecchie ore, ero di buon umore... e, prima che potessi accorgemene, stavo già canticchiando una certa canzone:

Do you hear the people sing,
singin' the song of angry men?
It is the music of a people
who will not be slave again!
When the beatin' of your heart
echoes the beatin' of the drums
there is a life about to start
when tomorrow comes! "

"Oddio, ora anche la ragazzina si mette a cantare..." sbottò Jena.
"Mi chiamo Francesca" specificai, innervosita.
"E cantare potrebbe sollevarci l'animo!" esclamò Sam C. "Francesca, mi hai ispirato!"
Ed iniziò così a cantare:

"Do you hear the heroes sing,
singin' the Drunk Australians' song?"

Pure Jena e Liam, loro malgrado, si misero a ridere.
"Non so se siamo degli eroi" disse Liam "ma di sicuro stiamo per incontrarne uno, dopo tutte queste canzoni! E tu..."
Si stava rivolgendo alla sottoscritta. La risata mi morì immediatamente sulle labbra.
"... chiamami ancora una volta 'signor Hemsworth' e ordinerò a Finnick di trapassarti con un tridente!"
"Ehi, quando dicevo che eri il capo, non intendevo che potessi darmi ordini!" esclamò Sam C., ma nessuno gli rispose: per la prima volta dalla comparsa della nebbia viola, eravamo sollevati e di buon umore.

*     *     *

Il ritorno dell'autrice (^_^)
Questo è uno dei capitoli che ho impiegato di più a scrivere, tanto che ero tentata di dividerlo in due parti... ma sarebbero state parti troppo corte, quindi ci ho rinunciato '^^
Spero che vi sia piaciuto, anche se magari non conoscete tutti i musical che ho citato... In ogni caso, ecco l'elenco delle canzoni citate:

- One Day More, Les Miserables;
- Finale, Dr. Horrible's Sing-Along Blog;
- Girl, Across the Universe;
- Look Down, Les Miserables;
- Finale, Les Miserables;
- I Dreamed a Dream, Les Miserables;
- Johanna, Sweeney Todd;
- Rise, Dr. Horrible's Sing-Along Blog;
- Anything You Can Do, Anna Prendi il Fucile;
- All You Need Is Love, Across the Universe;
- Red & Black, Les Miserables;

Spero che i titoli delle canzoni siano giusti, sono andata a memoria '^^ per ulteriori approfondimenti e correzioni, vi ricordo la mia pagina facebook: https://www.facebook.com/efpsymboliquevain
Alla prossima domenica! :D

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: SymboliqueVain