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Autore: Ludos98    22/12/2013    7 recensioni
Yumi,una ragazza spagnola-giapponese,torna a Parigi per vivere con suo padre e il fratello maggiore,Hiroki.
E' una ragazza socievole,allegra e simpatica. Tuttavia è rimasta segnata dalla separazione dei suoi genitori, avvenuta anni prima.
Fin da quando è piccola ha una grande passione: il canto.
Iscrivendosi al liceo Kadic incontra Ulrich e se ne innamora perdutamente,ma la loro storia affronterà molti ostacoli.
Dal testo:
[...] Essere pronti per accettare
che esistiamo per una ragione.
Pronti per la nostra missione.
Pronti per essere i protagonisti
del nostro racconto.
Pronti per amare, per sentire,
per consegnarci all’avventura.
Pronti per il futuro.
L’importante non è l’arrivo,
è il percorso.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ulrich, Un po' tutti, William, Yumi
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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Chapter 12: Everything has changed
Un reazionario è qualcuno che vuole che nulla cambi.
Davanti a un fatto ingiusto,doloroso,tutti reagiscono in modo diverso.
Alcuni reagiscono senza pensare.
Altri reagiscono in una maniera inaspettata.
"Caro diario,
Credo che tu sia stanco di sentire i miei monologhi sui cuori spezzati,e,francamente,anche io sono stufa di parlarne.
Sto tornando in Francia,ma non sono entusiasta come due mesi fa. So cosa mi aspetta dall’altra parte,e preferirei restare su questo aereo.
Purtroppo non posso permettermi di pensarla così: quando tornerò a scuola,dovrò mostrare il sorriso più finto del mondo e fingere che vada tutto bene.
L’ultima cosa che voglio è far vedere a Ulrich che ci sto ancora male. Non gli darò questa soddisfazione.
Inoltre la settimana trascorsa a Madrid è passata troppo velocemente. La mamma mi manca già.
Lei mi ha spronato a inseguire i miei sogni e non ho intenzione di deluderla.
Questo è il mio ultimo anno di liceo,e non impiegherò il mio tempo correndo dietro a un ragazzo che non posso avere.”
Era pomeriggio inoltrato quando varcai la soglia di casa. La luce del tramonto filtrava attraverso le tende del salotto.
Appoggiai silenziosamente la valigia sul pavimento e appesi il cappottino bianco all’appendiabiti.
Hiroki non sapeva della mia “fuga” improvvisa. O meglio,lo avevo avvisato tramite un messaggio su whatsapp. Infatti non credo che fosse contento di vedermi.
-Dove pensi di andare signorina?-domandò interrompendo il mio passo felpato.
Mi voltai mostrando un sorriso innocente. Lui era sbucato dalla cucina e aveva le braccia conserte e le sopracciglia aggrottate.
-Ehilà fratellone!Hai passato bene il ponte?
Fu una pessima mossa da parte mia.
-Oh si,l’ho passato benissimo. Forse sarebbe stato ancora più piacevole,se mi avessi avvisato riguardo i tuoi piani. Che cosa ti è saltato in mente,Yumi?!-chiese facendo scivolare le braccia lungo il corpo e avvicinandosi a me.-Non hai pensato neanche per un secondo alle conseguenze?
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
-Non ricordavo che fossi così protettivo. Insomma sono solo andata a trovare mamma,mica sono scappata in Kentucky!
Hiroki strinse i pugni e suppongo che si stesse trattenendo dal darmi uno schiaffo per la mia ironia inopportuna.
-E’ inutile che provi a rigirarti la frittata,stavolta non mi convincerai tanto facilmente.
Il suo tono fermo mi fece intuire che sarebbe finita male. Emisi un verso canzonatorio e mi avvicinai alle scale.
-Infatti,- proseguì noncurante - non uscirai di casa per un mese. Eccetto che per andare a scuola,ovviamente.
Scesi i gradini lentamente,poiché non riuscivo a crederci. Spalancai la bocca e accennai una risata isterica.
-Stai scherzando vero?!La prossima settimana Josh Hutcherson sarà a Parigi e non posso perdermelo!-esclamai risentita.
-Beh dovevi pensarci prima,hermanita. – rispose sorridendo soddisfatto,e facendomi un buffetto sulla guancia. Cominciò ad allontanarsi ed infine aggiunse: -Oppure potevi scappare in Kentucky.
 
Parigi,11 novembre 2013
Il rientro a scuola dopo le vacanze era un po’ come il primo giorno: si rincontravano i vecchi amici,si formavano nuovi gruppi e avevi la possibilità di cambiare il tuo posto nella piramide sociale.
Il cortile del Kadic era affollato quella mattina. Alcuni ragazzi si stavano raccontando dei loro viaggi,i darkettoni fumavano canne vicino al cassonetto dell’immondizia e,come al solito, le cheerleader si mettevano in mostra il più possibile.
Loro credevano di essere superiori a tutti e,purtroppo,nessuno aveva mai avuto il coraggio di affrontarle. Eccetto me, pensai.  
Mi rallegrò scoprire che,nonostante fosse il fidanzato di Sissi,Ulrich non era presente in quel momento.
La mia mente contorta e bacata sperò,per un attimo,che non stessero più insieme. Cacciai via quel pensiero,per quanto risultasse bello.
Notai inoltre,che molte persone cercavano di cambiare il loro look abituale sperando di diventare popolari. Io rimasi fedele al mio: un maglione blu e una gonna grigia a vita alta abbinata alla sciarpa che portavo intorno al collo,dalla quale spuntava una collana a forma di cuore/ancora. Il Signore dovrebbe benedire chiunque abbia inventato le calze invernali,quelle blu che indossavo erano così comode!Poi mi proteggevano dal freddo. Appoggiata sulla spalla destra avevo una borsetta in cuoio con dei motivi a fiori.
Voltai il capo e la prima persona del mio “gruppo” che vidi fu Aelita. Era seduta sulla panchina verde vicino al portico,e aveva un’aria imbronciata. Mi rallegrò scoprire che,durante le vacanze,il suo pessimo gusto non era cambiato. Indossava un paio di pantaloncini leopardati,una maglietta grigia a maniche lunghe e un gilet di pelliccia bordeaux.
Mi avvicinai e,guardando nella sua direzione,capii il motivo. Odd e Jeremy stavano parlando con una biondina che non avevo mai visto.
-Ehi Aelita!-la salutai tentando di risultare il più calorosa possibile,nonostante si percepisse la rabbia nel suo volto. Aveva gli occhi socchiusi,le braccia conserte e le labbra serrate.
-Ciao Yumi. - rispose freddamente senza spostare lo sguardo da quei tre.
Trattenni una risata,perché era chiaramente gelosa,e mi sedetti accanto a lei. Durante il mio periodo di riflessione a Madrid,avevo deciso di “sotterrare” l’ascia di guerra che c’era tra me e Aelita. Infondo lei mi aveva solo aperto gli occhi riguardo ai sentimenti di Ulrich,non potevo addossarle la colpa delle altre vicende.
Quindi,tra i miei tanti obiettivi,vi rientrava anche trovarsi un’amica. Anche perché ero stanca di confidarmi con un diario.
-Chi stai fissando?-le chiesi innocentemente,appoggiando la borsa per terra e girando la testa verso quella direzione.
Lei sbuffò e,sedendosi diritta sulla panchina,mostrò di nuovo la maschera di menefreghismo che conoscevo bene.
-Jeremy e Odd. Stanno parlando con Laura Gauthier,quella nuova.-rispose giocherellando con una ciocca di capelli rosa.
Annuii.
Quel nome l’avevo già sentito,ma non ricordavo dove.
-Laura Gauthier?-le feci eco.
-Si. Ha 17 anni,frequenta il quarto anno e ha origini italiane.-cercò di non spazientirsi.-Ed è una grandissima scema se ride alle battute di Jeremy.
C’era un filo di sarcasmo nella voce di Aelita e stavolta non potei fare a meno di ridere. Mi accorsi che lei non fece altrettanto e mi ammutolii.
-Ah si,ora ho capito chi è!Starà nella mia stessa classe!-esclamai fiera. Intuii che non le importasse molto,quindi provai a rassicurarla.
-Vedrai,le cose si sistemeranno.-volevo prenderle la mano come gesto di affetto ma lei la ritrasse.
Tornai a guardare la scena e capii perché Aelita non ci credeva: Laura era la classica ragazza bionda con gli occhi azzurri,dall’aria innocente che,inevitabilmente,piaceva a tutti. E Aelita lo sapeva meglio di chiunque altro,l’aveva provato sulla propria pelle.
-Ormai non ci spero più.-finalmente mi guardò e mostrò un sorriso amaro.-Insomma se Elena Gilbert è riuscita a sostituire la Petrova nel triangolo amoroso con i fratelli Salvatore,perché non potrebbe riuscirci anche Laura?
Sgranai gli occhi per la sorpresa. Improvvisamente mi dimenticai che il mio intento era quello di confortarla.
-Cioè…quindi mi stai dicendo che sei una fan di TVD?Dove sei stata per tutto questo tempo?!-la mia sanità mentale svaniva completamente davanti a quella serie tv.
Avrei tanto voluto abbracciarla,ma la sua espressione sconvolta mi bloccò.
-Oh no,non mi trasformerai in una fangirl incallita!-cominciò alzando le mani.
-E allora perché hai fatto riferimento alle doppelganger?-domandai delusa.
Lei distolse lo sguardo.
-Perché i miei ragazzi mi hanno mollata e speravo di attenuare le mie esigenze con qualche telefilm,ma fattelo dire: Elena Gilbert è una grandissima figa di legno!
Cominciai a ridere. Anche io lo pensavo,però sentirlo dire da altre persone era molto più divertente.
-Veramente! - proseguì convinta Aelita - Ha due vampiri che se la farebbero dalla mattina fino alla sera e lei…non gliela da.
E non hai ancora visto la 4x07,cara.
Le misi una mano sulla spalla.
-Lo so.
Suonò la campanella e questo mi ricordò che alla prima ora ci saremmo dovuti incontrare nella sala di musica. Significava rivedere Ulrich,però non ero affatto pronta.
-C’è la lezione di canto,vieni?-mi propose Aelita alzandosi in piedi.
Deglutii.
-Tu comincia ad andare,ti raggiungo subito. –le risposi restando seduta e cercando di mascherare il mio stato d’ansia.
-Okay.-farfugliò velocemente e sparì.
 
Mi rifugiai nel bagno per prendere coraggio. Fui avvolta da una sensazione di panico,così mi avvicinai a un lavandino e mi sciacquai le mani.
-Forza Yumi. Ce la puoi fare. E’ soltanto un’ora.-dissi pensando di essere sola.
Sentii la porta aprirsi e quando guardai il riflesso nello specchio,dietro di me c’era Sissi.
-Wow,Mulan,mi avevano detto che fossi pazza,ma non fino a questo punto.-sogghignò incrociando le braccia al petto.
Mi voltai. Crudelia non era cambiata molto rispetto all’ultima volta che l’avevo vista. Indossava la solita divisa da cheerleader rossa e bianca,e i suoi capelli erano raccolti in una coda di cavallo.
-Stavo ragionando ad alta voce in realtà.-controbattei io,buttando il fazzoletto con il quale mi ero asciugata le mani nel cestino.
Lei sorrise di gusto e si avvicinò.
-Stavi ragionando su come sopravvivere alla prima lezione di musica visto che ci sarà anche Ulrich?Te lo dico io: non ci andare.
Aggrottai le sopracciglia. Non me lo stava proponendo,mi stava intimando a non andare. Chi credeva di essere?
-Ho notato che lo cercavi in cortile,ma sappiamo entrambe che più gli stai lontana meglio è.-continuò lei come se niente fosse.
Accennai una risata. Questo aspetto odiavo di Sissi,che non si intuiva mai fin dove arrivassero i suoi scherzi.
-Ma come Sissi inizi già a dubitare del tuo fidanzato?Non eri tu quella che non aveva bisogno di minacciare la gente?Beh mi deludi.-la canzonai spudoratamente.
Per qualche istante sembrò destabilizzarsi,poi tornò a guardarmi e percepii l’odio nei suoi occhi.
-Non è di Ulrich che mi preoccupo,ma di te. Infatti il mio ultimatum è questo: se non lascerai i corsi di musica,mi assicurerò personalmente di rendere la tua vita un inferno. - l’ultima frase uscì come un sussurro,però io afferrai in pieno il significato.
Sissi doveva mantenere l’immagine pubblica,per questo non si era portata dietro le tirapiedi e parlava a bassa voce.
Riflettei sulle sue ultime parole “mi assicurerò personalmente di rendere la tua vita un inferno.”,non sapeva che,in qualche modo, lo era già?
-Oh no. Non funzionerà stupida ragazzina,soprattutto non con me. Io non lascerò i corsi perché me lo imponi tu.-mi rimisi la borsa su una spalla-Quindi prego,accomodati. Sono proprio curiosa di scoprire cosa ti inventerai.
Ero quasi fuori dal bagno quando lei aggiunse:
-Forse non sarà necessario il mio intervento. Infondo stai andando dritta nella tana del lupo.
Indugiai un attimo,poi mi richiusi la porta alle spalle.
L'essere umano è imprevedibile,non si sa mai cosa potrebbe fare.
Una reazione è una risposta all'azione.
 
Le parole di Sissi non mi colpirono più di tanto,soprattutto perché non riuscivo a coglierne il significato. O almeno fin quando non arrivai nella sala di canto.
La musica ad alto volume era percepibile già dal cortile,infatti accorsi all’interno per vedere cosa stesse succedendo,e trovai i miei amici che cantavano una canzone in spagnolo. Jim non c’era,quindi dedussi che stessero improvvisando. Gli altri compagni li incoraggiavano battendo le mani. Sembrava un vero concerto.
Estás lejos de casa
Y querés volar
Pero no hay señales
Y no te animás
Ulrich cantò la prima strofa. Cercai di non guardarlo ma fu difficile.
No existen recuerdos
En el corazón
Pero hay una canción
Que no olvidarás nunca
 
Mi avvicinai al pianoforte e afferrai uno spartito. La canzone che stavano cantando si chiamava Estoy aqui otra vez,e,ancora una volta,il testo rispecchiava il mio stato d’animo.
El mundo es diferente
Y no entenderás
Que hay otro
Donde existe
Toda la verdad
Odd venne verso di me cantando il suo pezzo,e mi invitò a salire sul palco. La folla aprì un varco per farci passare,quindi non potei rifiutare.
Te busco y te digo
Que debes volver
Porque hay un gran amor
Que no olvidarás nunca
Avrei voluto ucciderlo per l’ultima frase,perché praticamente mi aveva spinta tra le braccia di Ulrich.
Feci finta di niente,e cantai il ritornello insieme agli altri.
Si me esperas
Volveré
Si me llamas
Estaré
Si me buscas
Seguiré
Si me callas
Gritaré

Estoy aquí otra vez (x3)
I ragazzi mi lanciarono un’occhiata e compresi che avrei dovuto cantare la strofa successiva. Tuttavia la interpretai con grande entusiasmo.
Es un lugar sin nombre
Y te perderás
Nadie lucha por nadie
No les importás
Cercai lo sguardo di Ulrich,però lui mi ignorò. Sembrava che lo stesse facendo da quando ero salita sul palco.
No hay manos
Que ayuden
Pero llegarás
Porque hay una canción
Que no olvidarás nunca
La canzone era quasi finita e mi dispiaceva,insomma mi stavo divertendo così tanto!
Si me esperas
Volveré
Si me llamas
Estaré
Si me buscas
Seguiré
Si me callas
Gritaré (x2)

Estoy aquí otra vez
Scendemmo dal palco e cantammo l’ultimo ritornello con gli altri alunni,che furono molto felici di unirsi a noi.
Si me esperas
Volveré
Si me llamas
Estaré
Si me buscas
Seguiré
Si me callas
Gritaré (x2)

Estoy aquí otra vez (x3)
 
L’esibizione fu intesa come una forma di saluto,infatti tutti gli studenti intorno a me cominciarono ad abbracciarsi.
La maggior parte di loro frequentava quel corso dal primo anno,quindi erano una sorta di grande famiglia.
Mi sentii per un attimo fuori luogo,ma Odd venne da me e mi strinse forte,per cui quella sensazione passò subito. Notai che Ulrich si era allontanato dalla folla e stava sistemando gli spartiti sul pianoforte.
Ebbi un’incredibile voglia di andare a salutarlo,ma,ripensandoci,dopo le mie ultime parole,cosa avrei dovuto dirgli?
Improvvisamente,qualcuno cominciò ad applaudire e noi ammutolimmo. Era Jim. Non riuscivo a vedere le espressioni dei miei compagni,ma essendo nuova pensai che l’esibizione fosse stata uno sbaglio.
Il professore era appoggiato a uno stipite della porta con la sua solita faccia burbera,che mi ricordava quella del Presidente Snow.
Aprii la bocca per provare dire qualcosa,però la richiusi senza risultati.
Quando supposi che Jim stesse per sgridarci,lui mostrò il sorriso più soddisfatto del mondo ed esclamò:
-Bravi ragazzi!E’ questo che voglio vedere!Ora prendete posto,devo spiegarvi alcune cose.-concluse avviandosi verso le scalette del palco,dove si sedette.
Noi seguimmo le sue indicazioni. Probabilmente gli altri erano abituati alle strane reazioni di Jim,ma io no.
Lui fece un gesto con la mano e calò il silenzio in sala,anche se io ero zitta da un po’.
-Bentornati,sono felice di vedervi di nuovo tutti qui.-cominciò attirando la nostra attenzione.-Mi dispiace che molti di voi non abbiano partecipato allo spettacolo di Halloween,ma ci saranno altre presentazioni tranquilli.
Mi sentii in colpa,non avevo avvisato della mia partenza. Se avessi saputo dello spettacolo,sicuramente sarei rimasta.
-Ora,come ogni anno,è arrivato il periodo dei duetti.-i miei compagni cominciarono a parlottare entusiasti. Io ero leggermente spaventata,non avevo mai cantato un duetto. Al tempo stesso non vedevo l’ora di cogliere quella sfida.-E per evitare problemi,le coppie le faccio io.
I lamenti si sparsero per tutta la sala,e non potei fare a meno di unirmi a loro. C’erano molte possibilità che capitassi con qualche sconosciuto,e l’idea non mi piaceva affatto.
Jim cominciò ad accoppiare persone a me sconosciute,poi fu il turno di Aelita.
-La signorina Stones direi che potrebbe cantare con… - si toccò la barba e indugiò per qualche secondo. Lei aveva le mani appoggiate sulle ginocchia e uno sguardo teso. Supposi che stesse sperando di sentire il nome di Jeremy. Ma non fu così. -Della Robbia. In questi 3 anni non vi ho mai sentiti in un duetto,e secondo me le vostre voci combaciano perfettamente.
I due si guardarono ma non dissero nulla,si limitarono ad annuire. Fu allora che Jeremy prese la parola.
-E non solo quelle,professore.
Una risata si diffuse tra i banchi,fui tentata di ridere anche io ma mi trattenni quando vidi l’espressione di Aelita.
-Okay non mi sono comportata bene con te. Ora potresti darci un taglio?-sbottò lei alzandosi-Mi hai già fatto una scenata al Ballo,non hai accettato le mie scuse,quindi cosa vuoi adesso?
Il genietto rimase in silenzio e,con grande menefreghismo,riuscì a ribattere.
-A dir la verità niente. O forse,dimostrare di che pasta sei fatta.
Aelita spalancò gli occhi,ma non riuscì a rispondere. Jeremy non si sarebbe mai permesso di chiamarla “troia” o “puttana” davanti a un professore,però era fin troppo chiaro cosa intendesse.
Anche Odd rimase in silenzio,ma dal suo sguardo preoccupato capii che avrebbe voluto aiutare Aelita. Solo che Jim lo precedette.
-Basta così!Questo non è un luogo per risolvere i vostri problemi di cuore. Andate da un terapista,se proprio ne avete bisogno.- Aelita tornò al suo posto e Jeremy fece finta che non fosse accaduto nulla. -Continuiamo.
Il biondo mi aveva raccontato durante le vacanze,che Aelita era ai ferri corti con entrambi,però non pensavo fino a quel punto.
-E’ il turno di Ishiyama!La nostra nuova stella la mettiamo con… - mi guardai intorno. Il cerchio si era ristretto a Jeremy,Ulrich e altre persone che non conoscevo. Ti prego non con lui,ti prego non con lui. -Stern!Avete una bella alchimia sul palco,quindi vedervi in un duetto sarà entusiasmante.
L’informazione ci mise un po’ ad arrivare al cervello. Provai a fingere di essere contenta,ma ogni terminazione del mio corpo sembrava ghiacciata.
Non sarà entusiasmante,proprio per niente. Tuttavia non potevo dirlo,Jim aveva ragione: quello non era un reality show per attaccare le persone.
Quel che mi sconvolse di più fu la reazione di Ulrich,il quale si limitò ad una scrollata di spalle.
Deglutii e trovai la forza di formulare qualche parola.
-Okay,d’accordo.
Jim sorrise,felice che non ci fossero lamentele,e formò le ultime coppie. Dopo quella notizia non riuscii più a seguirlo,udii in lontananza che Jeremy non avrebbe avuto un partner perché secondo il professore non era ancora pronto. Non che mi importasse,comunque.
Purtroppo i miei pensieri erano rivolti ad Ulrich. Sperai che dopo l’annuncio di Jim si voltasse e,con uno dei suoi sorrisi meravigliosi,mi rassicurasse che sarebbe andato tutto bene.
Ma non accadde.
Mi ignorava dall’inizio della lezione,mentre io non riuscivo a farlo.
Le parole di Jim mi fecero tornare alla realtà.
-Sarete voi a scrivere la canzone,e dovrete trasmettere un’emozione al pubblico. Avete due settimane di tempo.
La campanella suonò e fu allora che Ulrich mi guardò. Nei suoi occhi non c’era gioia o sollievo,ma bensì totale indifferenza.
E quello fece più male di una pugnalata.
La stessa persona può reagire in maniere distinte davanti alla stessa situazione.
Ci sono reazioni che ci sorprendono.
Reazionari o rivoluzionari.
Non importa,l'importante è il cambiamento che non si ferma.
Tutto cambia,permanentemente.
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Nel pomeriggio
Le lezioni si erano ormai concluse e la maggior parte degli studenti aveva lasciato il Kadic. Jeremy,essendo un interno,non poteva tornare a casa. Infatti si stava dirigendo verso la sala di musica.
Stringeva una chitarra nella mano destra e uno spartito nella sinistra. Non gli dispiaceva di dover comporre un’altra canzone da solo,anzi era sollevato: grazie a quel compito avrebbe dato sfogo a tutta la rabbia repressa.
Non gli dispiaceva nemmeno di aver offeso Aelita,la quale continuava a fargli saltare i nervi con il suo atteggiamento da vittima.
Si trovava ancora nella fase dell’arrabbiatura,ma in qualche modo ne era contento. Lo faceva sentire più vivo. Inoltre da quando aveva assunto quell’aria tenebrosa,le ragazze della scuola lo guardavano in maniera diversa.
Durante il tragitto passò accanto alla biblioteca e vide Laura intenta a studiare.
Inizialmente pensò di proseguire,ma,nonostante l’avesse conosciuta la stessa mattina,c’era qualcosa in quella ragazza che lo affascinava.
-Sei arrivata oggi e già studi. Uhmmm…questo non ti farà avere una bella reputazione.-scherzò lui sedendosi di fronte a Laura.
Lei sobbalzò per lo spavento e mostrò un sorriso innocente.
-Beh succede quando ti trasferisci in una nuova città e frequenti l’ultimo anno. Invece tu?Non dovresti ripassare per le verifiche di fine trimestre?Mi sono informata sul tuo conto,Jeremy Belpois.-gli piaceva come pronunciava il suo nome,c’era ancora qualche traccia di accento italiano.
Jeremy sospirò.
-Colpevole. In effetti dovrei studiare,ma prima voglio cominciare un compito che ci ha assegnato Jim. - rispose indicando la chitarra che aveva appoggiato a una zampa del tavolo.
Gli occhi di Laura si illuminarono. Era così bella,pensò Jeremy,perché era naturale.
-Tu suoni la chitarra?-domandò facendo cadere la penna sul libro senza distogliere lo sguardo dal ragazzo.
Lui annuì e sorrise.
-Che ne dici di improvvisare qualcosa?Mi hai detto che ti piace cantare.-propose afferrando lo strumento.
-Qui?Oh no,è solo un passatempo.-si guardò intorno aggrottando le sopracciglia.
-Non trasgrediamo nessuna regola. Forse qualcuna.-rassicurò la ragazza accennando una risata.-Dai,cosa vuoi cantare?
Laura non si fece pregare ancora,infatti si alzò sistemandosi il maglione color panna che indossava e andò a sedersi accanto a Jeremy.
-L’ultima canzone di Taylor Swift,Everything has changed.
 
Veramente l’ultima canzone è The Last Time,pensò Aelita che si trovava fuori dalla biblioteca e stava assistendo a una scena poco piacevole.
Non le andava giù come l’aveva trattata Jeremy al corso di musica,però non poteva fare a meno di chiedersi se fosse a causa di quella biondina italiana.
Probabilmente no,è soltanto colpa tua Aelita.
Eppure perché aveva l’impressione che lui stesse cercando di andare avanti?Riconosceva gli atteggiamenti che aveva Jeremy per conquistare una ragazza,e li stava utilizzando tutti.  
 All I knew this morning when I woke
Is I know something now, know something now I didn't before
And all I've seen since 18 hours ago is green eyes and freckles and your smile in the back of my mind making me feel right
Quel che infastidì ancora di più Aelita fu la voce armoniosa e angelica di Laura,sembrava veramente la reincarnazione di Taylor Swift.
 I just want to know you better know you better know you better now
I just want to know you better know you better know you better now
I just want to know you better know you better know you better now
I just want to know you know you know you
Lei aveva sempre sognato di cantare quella canzone con Jeremy,e sarebbe successo se non fosse stato per le vicende del Ballo.
Cause all I know is we said hello
And your eyes look like coming home
All I know is a simple name, everything has changed
All I know is we held the door
You'll be mine and I’ll be yours
All I know since yesterday is everything has changed
Non poteva essere più vero. Ogni cosa è cambiata,diceva la canzone e niente sarebbe tornato come prima.
Tu sarai mio e io sarò tua,Jeremy non glielo aveva mai detto,nemmeno in una canzone.
Questo ridusse in tanti piccoli pezzettini il cuore di Aelita. Perché per quanto facesse la dura e la sostenuta,ce l’aveva un cuore.
And all my walls stood tall painted blue
But I’ll take them down, take them down and open up the door for you
And all I feel in my stomach is butterflies the beautiful kind
Making up for lost time, taking flight, making me feel right
Continuarono a cantare scambiandosi mille sorrisi,ma Aelita era troppo sconvolta per ascoltare le parole,così decise di andarsene.
I just want to know you better know you better know you better now
I just want to know you better know you better know you better now
I just want to know you better know you better know you better now
I just want to know you know you know you

Cause all I know is we said hello
And your eyes look like coming home
All I know is a simple name, everything has changed
All I know is we held the door
You'll be mine and I’ll be yours
All I know since yesterday is everything has changed


Come back and tell me why
I'm feeling like I’ve missed you all this time
And meet me there tonight
And let me know that it's not all in my mind


I just want to know you better know you better know you better now
I just want to know you know you know you

Cause all I know is we said hello
And your eyes look like coming home
All I know is a simple name, everything has changed
All I know is we held the door
You'll be mine and I’ll be yours
All I know since yesterday is everything has changed

All I know is we said hello
So dust off your highest hopes
All I know is pouring rain
And everything has changed
All I know is a newfound brightness
All my days, I’ll know your face
All I know since yesterday is everything has changed
Quando terminarono Laura distolse lo sguardo imbarazzata,e Jeremy posò la chitarra. Anche lui non sembrava entusiasta.
-Che ti succede Jeremy?-domandò timorosa appoggiandogli una mano sulla spalla - E’ per la canzone?Lo so,ho una voce orribile.
Il ragazzo accennò un sorriso. Lo divertiva il fatto che anche le ragazze belle si sminuissero. Purtroppo il motivo della sua tristezza era un altro. Uno che,probabilmente,non se ne sarebbe mai andato via del tutto.
-Oh non è per te. Tu sei una forza,solo che io ho…un brutto passato alle spalle che vorrei cancellare.
Non voleva menzionare Aelita,perché implicava riportare a galla un vortice di emozioni contrastanti che stava cercando di seppellire. Senza riscontrare successo,tuttavia.
-Dopo 17 anni spesi a nascondere scheletri nell’armadio,posso dirti che non c’è modo di dimenticare il passato: puoi soltanto sperare in un futuro migliore oppure,sei sei coraggioso,puoi voltarti e affrontarlo.
A prima vista Laura sembrava una ragazza impacciata e timida,per questo Jeremy non si aspettava di ricevere un consiglio così saggio.
Inoltre intuì che non era strettamente riferito a lui.
-Tu non sei coraggiosa?-chiese voltandosi e guardandola in faccia per la prima volta dopo la canzone.
Lei scosse la testa sorridendo leggermente.
-Probabilmente no. Anche se qualcuno avrebbe da ridire,visto che sono venuta qui.
Jeremy aggrottò le sopracciglia e la ragazza gli lanciò uno sguardo misterioso. Lui capì che non avrebbe detto altro.
-Grazie del consiglio Laura,adesso sarà meglio che vada. Ci vediamo in giro.
Solitamente quella frase la usava Odd quando chiudeva una relazione,ma Jeremy aveva sempre voluto dirla.
Laura annuì e tornò ai suoi libri.
Il ragazzo lasciò la biblioteca e nel corridoio trovò Aelita che lo squadrava dalla testa ai piedi.
 
Pov Yumi
Guardai per l’ennesima volta l’orologio da polso che indossavo. 16.30. Ulrich ed io ci saremmo dovuti incontrare nella sala di musica mezz’ora fa.
Ovviamente io ero arrivata con grande anticipo per abituarmi all’idea di lavorare con lui,ma non pensavo che si facesse desiderare tanto.
Sbuffai nervosa mentre sistemavo gli spartiti sul pianoforte. Mi infastidiva che non fosse già qui,insomma avevamo un compito da svolgere!
Inoltre Jim era stato chiaro: non più di due ore per ogni coppia. Forse Ulrich aveva qualche serio problema di comprendonio.  
Sentii dei passi riecheggiare nella stanza e mi voltai. Ulrich era proprio lì davanti a me,vestito come al solito e con un grosso borsone appoggiato sulla spalla sinistra.
-Finalmente!-sbottai io - Ma dove….
Non riuscii a finire la frase perché lui mi precedette.
-Questo non deve interessarti.-rispose in tono annoiato e posò la borsa accanto al pianoforte. Si sistemò i capelli arruffati.-Dobbiamo soltanto fare contento Jim con una canzone,poi quel che succede nelle nostre vite private è irrilevante.
Spalancai la bocca. Non l’aveva detto sul serio. Non poteva averlo fatto. Improvvisamente tutto fu chiaro: il motivo per cui mi aveva evitato ai corsi di musica,la sua indifferenza al compito assegnatoci da Jim ed,infine, il suo ritardo ingiustificato.
-Quindi sbrighiamoci,ho un appuntamento con Sissi tra poco.-aggiunse afferrando uno spartito.
Ero ancora in quello stato di stupore,ma dopo la frase di Ulrich mi tornarono in mente le parole di Crudelia. “Forse non sarà necessario il mio intervento. Infondo stai andando dritta nella tana del lupo.” Ora capivo a cosa si stesse riferendo. Il cambiamento radicale e inaspettato di Ulrich avrebbe dovuto sconvolgermi e poi…distruggermi.
Sissi era furba,sapeva che,per quanto fingessi,non avrei mai smesso di tenere a lui. Però in quel momento decisi di ascoltare la mia testa e lasciare da parte i miei sentimenti. Avevo un obiettivo,e i comportamenti da ragazzina isterica di Ulrich non mi avrebbero impedito di raggiungerlo.
-Come scusa?!Ti permetti di arrivare con mezz’ora di ritardo e poi dovremmo sbrigarci per i tuoi impegni personali?-domandai furiosa,voltandomi nella sua direzione.
Lui si limitò a scrollare le spalle e questo mi fece diventare rossa di rabbia. Non volevo aprire quel discorso,ma sembrava che non avessi molta scelta.
Sospirai.
-Okay,senti,in tutta onestà,nemmeno a me va di fare questo compito con te dopo gli ultimi trascorsi,però non possiamo rifiutarci.-cercai di risultare più calma anche se distolsi lo sguardo.
Per un attimo pensai che se fossi stata sincera,lui sarebbe tornato quello di prima. Invece Ulrich mi guardò dritto negli occhi,e mi ferì in ogni maniera possibile.
-Non mi interessa della tua onestà,adesso. Vuoi sapere perché?Perché preferirei lavorare con altre mille persone,piuttosto che con una codarda come te.-sobbalzai,ma lui non mi diede tempo di parlare.-O vorresti forse negare che sei scappata a Madrid per non affrontare la situazione?
Sentii gli occhi lucidi,e sperai vivamente che non si notasse.
Le giornate in cui consideravo Ulrich meraviglioso erano finite,ora riuscivo a vederlo davvero: insensibile,egoista e cattivo. Eppure non mi rattristò,ormai ero entrata nella fase della rassegnazione.
-Perché siamo finiti a parlare di questo?-gli chiesi.
Tra le tante domande che avrei potuto porgli,quella mi sembrava la più adeguata. Inoltre ero curiosa di scoprire come mai lui sapesse della mia “pseudo - fuga”. Supposi che glielo avesse detto Odd.
Lui accennò una risata.
-Oh no,non guardarmi con la faccia da cucciolo bastonato. Ti sto dicendo tutto questo perché noi non siamo amici,non siamo niente. Proprio come volevi tu,quindi fattene una ragione
In quel momento realizzai che,a causa delle mie decisioni sbagliate,avevo perso Ulrich. Spesso incolpavo Sissi per averci allontanato,ma la colpa era mia.
Possiamo rimanere senza reazioni  per molto tempo,però arriva sempre il momento della rivoluzione.
Quando inizia la rivoluzione non si può più fermare.
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-Hai già voltato pagina?-chiese semplicemente Aelita.
Jeremy aggrottò le sopracciglia. Non impiegò molto a comprendere che la ragazza aveva visto e sentito ogni cosa. Fu sufficiente guardarla in faccia.
-Come?-quella domanda l’aveva spiazzato. Dopo la loro conversazione avvenuta prima delle vacanze,non pensava di trovarla lì.
-Hai già voltato pagina?-ripeté più lentamente lei. Si strinse al petto il quaderno che aveva in mano,e si avvicinò a Jeremy.
No,non l’ho fatto!,avrebbe voluto gridare lui. Aelita era stata la prima e quel tipo di amore non si dimentica mai. Infatti mentre cantava con Laura,aveva visto lei per tutto il tempo.
Eppure un tradimento del genere non si poteva perdonare tanto facilmente. Quando Jeremy chiudeva gli occhi,riusciva ancora a immaginarsi Aelita e Odd avvinghiati nel bagno dei maschi.
-Si, - disse infine senza guardarla. Lei ebbe un tuffo al cuore. - e forse dovresti farlo anche tu.
Dopodiché se ne andò a passo svelto,lasciandola in lacrime. Entrambi riscontrarono delle reazioni inaspettate: lui era certo che in seguito agli ultimi eventi,Aelita non avrebbe avuto il coraggio di affrontarlo. Invece lei non riusciva a credere che Jeremy fosse scappato dopo quella confessione.
Aelita doveva assolutamente designarsi un nuovo obiettivo,perché era chiaro che il perdono di Jeremy non l’avrebbe ottenuto.
La rivoluzione è una reazione.
Una reazione a qualcosa di ingiusto.
Alcuni resistono al cambiamento,fino a quando il cambiamento non diventa insostenibile ed è impossibile non reagire.
Perché la storia avanzi qualcuno deve proporre il cambiamento e qualcuno opporsi.
Il reazionario,dicono,teme i cambiamenti.
Il rivoluzionario vuole cambiare l'ordine delle cose,del mondo che sente ingiusto.
Il rivoluzionario di oggi è il reazionario di domani.
Alcuni optano per il cambio,altri lo temono tanto che cercano di fermarlo e se possibile..di ucciderlo.


 
Angolo dell'autrice.
Buongiorno popolo di EFP! E' arrivato l'inverno (I'm so sad) e anche il capitolo 12! Siete contenti? Uhmm...si fate bene a lamentarvi,anche io lo farei.
Le cose da dire sono molte,qui farò una sintesi perché tra qualche giorno arriverà un altro commento audio. Non perdetevelo! (Il mio canale:
http://www.youtube.com/user/98MsLudo)
Mi scuso per il mostruoso ritardo ma le ultime settimane a scuola sono state INFERNALI. Chi frequenta il liceo può capirmi.
Grazie per tutti/e coloro che hanno aspettato pazientemente,siete dei fan meravigliosi!
Vi chiedo scusa anche per le recensioni a cui non ho ancora risposto (e sono tante!),ma vi assicuro che lo farò a breve!
In questo capitolo ogni cosa è cambiata,e per i nostri eroi non sarà facile andare avanti. Vi ho presentato inoltre Laura,un nuovo personaggio femminile che tra qualche capitolo comincerete ad amare. (Io già lo faccio,ma questi sono dettagli) =)
Voi cosa ne pensate?
Se siete arrivati fino a qui siete davvero dei fan coraggiosi,I'm so proud of you. <3
Ora devo scappare,però ci sentiamo nelle recensioni/commento audio/profilo fake.
Come al solito potete trovarmi qui: https://www.facebook.com/ludos.efp
Vi aspetto numerosi!
Buone feste Lyoko Warriors!
-Ludos98

 
  
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