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Autore: PervincaViola    23/12/2013    9 recensioni
{Gale/Johanna ♥ | Post Mockingjay}
«Che fine ha fatto il tuo istinto, cacciatore?»
Fremente sotto la pressione del corpo minuto che lo sovrasta, Gale scocca un'occhiataccia alla donna seduta comodamente a cavalcioni sopra di lui.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Johanna Mason
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '«Are you afraid of me, gorgeous?»'
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Aww, Buon Natale a tutti! In particolare a chi ama Gale e Johanna ♥
Catching Fire mi ha ispirata, w lo spogliarello di Jo *^*
 

Let it snow
 

 

Quando Gale apre la porta, quella fredda mattina d'inverno, sa già chi è l'unica persona in grado di presentarsi a casa sua nonostante la neve che continua a cadere ininterrottamente da ore.
«Sei ancora qui».
«È Natale, splendore, nessuno dovrebbe stare da solo. Non te l'hanno insegnato?»
Johanna Mason, ammiccante da dietro la sua sciarpa rossa, gli rivolge un malefico sorriso in attesa della sua risposta. Risposta che è pungente proprio come si aspettava.
«A te invece non hanno insegnato a non presentarti senza avvisare?»
«No, peccato» sogghigna Johanna, abbassando poi lo sguardo sugli stivali immersi nella neve fino ai polpacci. «Hai intenzione di lasciarmi su questa maledetta porta ancora per molto?» gli domanda sarcasticamente, con una strana smorfia sul viso «Se vuoi che diventi un pupazzo di neve, posso benissimo seppellirmi in giardino!».
In quel momento Gale nota che fra le sue ciocche bruno-rossicce, ormai abbastanza lunghe perché possano scorrervi le dita, brillano dei minuscoli cristalli bianchi, e ricorda che la neve è acqua. Acqua ghiacciata, sotto forma di piccoli, graziosi fiocchi di neve, ma pur sempre la stessa acqua che terrorizza Johanna.
Intuendo ciò che passa nella sua testa, lei sembra assumere stranamente un'espressione più dolce.
«Sta nevicando».
Il ragazzo avverte ancora un leggero tremolio nella sua voce, dovrebbe credere alla su paura, ma lei è Johanna Mason e allora fa qualcosa che probabilmente – anzi, sicuramente - il Gale di una volta non avrebbe mai fatto: la solleva malamente per la vita, portandola alla sua stessa altezza. Rimane immobile qualche istante, mentre cerca di capire se la sua è solo una facciata – non era stata lei a vincere gli Hunger Games fingendosi una smidollata, per poi uccidere tutti i suoi avversari finali, Favoriti compresi, con un deciso colpo d'ascia?
Se non ricorda male, aveva anche sentito Abernathy raccontare in giro che il suo spogliarello in ascensore aveva fatto arrossire Peeta fino alla radice dei capelli, proprio come un'educanda – e a giudicare dalle curve che premono contro il suo petto, non aveva avuto tutti i torti.
Immerso in quei pensieri, si accorge solo all'ultimo momento del guizzo pericolosamente giocoso apparso sul viso della donna, infatti succede tutto così velocemente che non se ne rende nemmeno conto.
Con un deciso colpo di reni, Johanna lo sbilancia e fa capitombolare entrambi in avanti, ma la loro caduta è attutita dal manto soffice e bianco che copre ogni cosa. Tentando di non schiacciarla con il peso del suo corpo, lui fa forza sui muscoli delle braccia, ma con uno scatto improvviso lei ribalta la posizione, bloccando i suoi fianchi con le ginocchia.
«Che fine ha fatto il tuo istinto, cacciatore?»
Fremente sotto la pressione del corpo minuto che lo sovrasta, Gale scocca un'occhiataccia alla donna seduta comodamente a cavalcioni sopra di lui.
Era solo una recita, e lui ci è cascato in pieno.
«Sei... Sei...» sibila, alla ricerca dell'aggettivo – insulto – adatto. Lei, per tutta risposta, appoggia saldamente le mani a terra, proprio ai lati del suo viso, e si avvicina fino a che il suo naso freddo sfiora quello di Gale.
«Un genio del male, non c'è bisogno che tu me lo dica!» afferma, orgogliosa della riuscita del suo piano.
«Pensavo più a qualcosa come inopportuna e rompiscatole» replica aspramente lui, tentando inutilmente di scivolare via dalla sua presa d'acciaio.
«Credo proprio che genio del male renda meglio l'idea» ribatte Johanna con leggerezza, facendosi ancora più vicina e iniziando a tracciare con le dita delle linee invisibili sulle labbra di Gale.
Gale deglutisce rumorosamente, cercando con lo sguardo un appiglio che non siano gli occhi di Johanna.
«Sta... Nevicando» ripete come un idiota, preso completamente alla sprovvista dal suo repentino abbraccio – ma Dio se sapeva che l'avrebbe avuta sempre e comunque avuta vinta lei.
Johanna lo osserva sfrontatamente con un sopracciglio inarcato, mordicchiandosi il labbro inferiore con fare provocante. «Lo so».
«Allora?»
Johanna nasconde il viso nell'incavo del suo collo, appoggiandosi completamente contro di lui; il suo divertito sussurro malizioso, tuttavia, non sfugge alle orecchie attente di Gale.
«Allora lascia che nevichi».



 

 

Angolino della Vì:
Alors, c'è un motivo se pubblico prima di Natale: penso che quel giorno tutti saranno impegnati con parenti, amici, regali ecc. Io in primis, yeah :3 Soprattutto con i regali!
Quindi eccola qui, la mia shot Ganna natalizia - o quasi – e seconda a tema invernale per voi, zuccheri ♥
Come si è visto, la paura di Jo diventa un pretesto per abbracciare Galeotto bello! Forse il contesto è quasi AU, perché non so se il Natale esiste ancora negli anni in cui è ambientato Hunger Games... Be', voi fate finta che esista (?)
Niente, spero non risultino OOC e che vi piaccia (e visto che a Natale siamo tutti più buoni le recensioni saranno di più [?]). Scherzo, basta che amiate questi due e io sono contenta *fangirla*
Vorrei anche ringraziare tutti quelli che hanno inserito una mia storia nelle varie liste o che hanno recensito: siete dei dolcini come Peeta :3
Ok, basta o finisce che le note sono più lunghe della storia!
Un bacio e ancora
Buon Natale, di cuore ♥!

   
 
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