Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: green girl    24/12/2013    0 recensioni
Una tragedia che incombe,una vita perduta, amori che inaspettatamente si fanno largo in una vita che Sara De Angelis percorre con una forza incredibile per la sua giovane età. Ma sarà capace di sopportare questo peso? Riuscirà a trovare un'amica che le dia conforto nei momenti di devastazione? Ce la farà quello che lei reputa l'amore della sua vita ad accettarla davvero per quello che è realmente?
Sara non si pone domande, segue solo il suo istinto che le impone di sottrarsi alla serie di soprusi iniziata quando chi secondo la legge doveva aiutarla a crescere la volentò per la prima volta.
E' quindi una storia difficile di un'adolescenete che affronta tutti insime i problemi che la più dura vita le impone.
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
* 3. LE PAROLE Mi svegliai dal torpore.Un istante, poi la nausea attagliò la mia gola.Corsi in bagno,feci appena in tempo ad aggrapparmi al lavandino. Vomitai. Piansi. Urlai di rabbia. Infine, mi sedetti accanto al water e mi coprii il viso con le mani,esausta. Quel sogno era violento e mi aveva devastata. Alzai lo sguardo, sullo specchio. La mia immagine era assolutamente spaventosa. Trattenetti il respiro, sconvolta. Mi avvicinai. Mi guardai con tristezza. Mi aveva trasformata in una persona che non conoscevo. Una sara senza quel suo muro di indiferrenza,semplice e indifesa.l'acqua aveva scretolato l'arglilla che ricopriva l'arrogante ragazza che litigava con la madre.ed eccola, di fronte a me,tremente e confusa.Una ragazza fragile che si era rifugiata in un'angolo buio della mente. In quel momento la prima cosa che pensai fu:"sono stata violentata,la mia vita è segnata per sempre" la voce di phil mi rimbombava in testa, mi gridava:"puttana". E poi capii, capii che quella sarebbe stata la mia vita da quel momento in poi... e che non potevo fare altro, la vergogna era troppo grande per fare finta di essere una persona qualunque. Mentre formulavo quel pensiero francesca comparve sulla porta del bagno,stropicciandosi gli occhi in vestaglia; mi guardava; in un primo momento probabilmente chiedendosi chi fossi, ma poi realizzò e attraversò la soglia. Mi raggiunse, mi prese per le spalle in una presa decisa per una ragazza esile come lei. Mi puntò gli occhi sul viso, scavò nel mio sguardo, senza mollare la presa sulle saplle. Io stavo lì, inerte , che rapita la guardavo. Poi francesca si riscosse, e con gli occhi ancora impastati di sonno si alzò, senza staccarmi gli occhi di dosso. Le sue parole uscirono dalla bocca come melodia,uno dopo l'altra,senza interruzioni e con una sicurezza incredibile:"Sara,so che è difficile,ma non puoi continuiare a disprezzarti in questo modo" la interruppi, dicendo che oramai ero segnata a vita, lei scosse la testa con decisione:"sara, phil è l'unico colpevole per tutto il dolore che stai provando,però lui non può rimediare,devi farlo tu.Anch'io sono cresciuta affogando nella violenza,mi sono aggrappata inutilmente ai tremiti di una madre incapace di difendermi dall'alcoll e da mio padre.Sono scesa nell'inferno, ma ad un certo punto ho alzato la testa. Ho squarciato le tenebre con la lama della speranza.C'era una frase che mi ripetevo sempre da piccola: It's always darkest before the dawn, è sempre più buio prima dell'alba. Io non ho mai ceduto veramente,sono solo inciampata. Ho aspettato la mia alba.La volontà può vincere la paura.anche tu puoi farcela.Ciascuno decide il proprio futuro.C'è una parte di noi ,la più profonda, che non dipende da come cresciamo o cosa ci succede.Dobbiamo solo essere capaci di ascoltarne la voce. Ma ascoltare a volte è la cosa più difficile.Sara,tu piangi per un passsato che ormai non può più cambiare,stai nutrendo un odio che, attiamo dopo attiamo, sta germogliando." finito di paralre francesca mi guardò con occhi speranzosi. Il suo discorso era stato,beh.. l'unica cosa che mi veniva in mente era WOW. Mi vennero le lacrime agli occhi , e quando francesca capì che aveva colpito nel segno sorrise e se ne andò a dormire. Pensandoci ora, della vita di francesca non sapevo praticamente nulla, e sentire questo brandello infelice della sua infanzia mi fece sentire meno sola. Il racconto che francesca mi aveva esposto mi aveva dato la carica. "non voglio annegare in questo mare di caos" sussurrai a bassa voce, e poggiai la fronte sullo specchio,contro la mia immagine riflessa, chiusi gli occhi e feci un respiro profondo. Poi mi alzai e tornai a letto. Quella notte sognai mia madre, era in piedi, in un tajer grigio perla, il suo preferito. Aveva le braccia conserte e mi guardava con occhi di ghiaccio. Io tentai di avvicinarmi per dirle tutto quello che era successo, ma lei mi fermò con 3 parole:"è colpa tua" quelle poche parole mi inchiodarono al pavimento dove stavo. La guardai , con occhi sbarrati, e con voce flebile dissi:"come?" "è tutta colpa tua" , mi ripetè con sguardo impassibile. Vedendo che io non ribattevo, continuò:"tuo padre non voleva trasferirsi a firenze,amava il paesino dove stavamo, ma tu, tu con i tuoi occhioni dolci l'hai costretto ad accettare. Lui era troppo legato a te per vederti dispiaciuta, sapeva che ci tenevi tanto e non voleva deluderti. È colpa tua se è morto." la mia voce si udiva a stento:"è per questo che mi odi?" lei rispose:"Sono stanca di dover passare il tempo a farti da balia" la sua voce era fredda,uno schiaffo di gelo che mi investì in pieno volto. "Sono stanca di assecondare i tuoi capricci , ma soprattutto, sono davvero stanca di te". L'illusione del ghiaccio era diventata una morsa di gelo che mi bloccava e non mi lasciava neppure respirare; crollai in ginocchio;il cuore mi martellava la gola. E lei intanto mi guardava,con quei suoi occhi che esprimevano solo disprezzo. Sospirò e disse:"so perfettamente cosa ti ha fatto Phil, e penso che abbia fatto bene,te lo meriti sara. Non sei mai stata nessuno nelle nostre vite, sei sempre stata un peso,per me, per phil, e anche per papà. Sei segnata a vita sara. Farai la puttana per il resto della tua vita, tutti avranno pietà di te.anche la ragazza che ti ospita ora, come si chiama? Francesca? Anche francesca prova pena per te." Gemetti al suono di quelle parole,mi portai le mani alla testa e la scossi con violenza.Il dolore era insopportabile.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: green girl