Ciao a tutti. Rieccomi qui con un nuovissssimo capitolo. Buona lettura, recensite  :)


Riconosco quella voce vicino al mio orecchio. Potrei riconoscerla tra mille. Le sue mani dure da rude mercenario iniziano a precorrere tutto il mio corpo provocandomi brividi di paura ed eccitazione contemporaneamente.
Non capisco più niente. Prima mi vuole, poi mi rifiuta e un attimo dopo si presenta nel mio laboratorio. Non capisco più niente. Mi faccio trasportare, sempre baciandolo, fino alla sua camera da letto e mi stende sul letto. Lentamente inzia a spogliarmi e il gioco si fa più interessante. Sono tua Vegeta.
Inizia a baciarmi il collo, scendendo verso la pancia e proprio in quel momento si stacca improvvisamente. Mi guarda con uno sguardo che indecifrabile, uno sguardo misto a paura e... odio. Non capisco.
Si alza velocemente e scompare dalla mia vista. Pochi secondi più tardi sento la porta sbattere violentemente e una scia si illumina nel cielo nella direzione del mare. Cos'ho fatto Vegeta? Cos'è successo?
Senza capire più nulla riprendo i miei vestiti e torno subito nella mia camera, entro subito in bagno e mi guardo allo specchio. Non ho niente di diverso, eppure qualcosa deve esserci, non so dare una spiegazione logica a questo suo comportamento! Vabbe che quando si parla del principe dei sayan non esistono mai spiegazioni logiche ma... non so più cosa pensare. Dovrà pur essere successo qualcosa. Una lacrima scende e dà il via a tante altre. Oh Vegeta, cosa c'è? Perchè te ne sei andato?
Mi metto una maglietta molto larga e mi distedo sul mio letto fino a quando lacrima dopo lacrima, finalmente, mi addormento.


Sono passati tre giorni e di Vegeta neanche l'ombra. Sono tre giorni che minuto dopo minuto guardo speranziosa la gravity room sperando di vederla finalmente in funzione. Dove ti sei cacciato vegeta?
Sono tre giorni che non faccio altro a piangere perchè te ne sei andato e non so neanche il motivo, perdonami, qualsiasi cosa io abbia fatto.
Decido di farmi un the, mi avrebbe sicuramente aiutata a distendere un pò i nervi. Sento la porta di ingresso sbattere violentemente, non può essere che lui. Subito corro in soggiorno e non vedo nessuno, esco in giardino e lo vedo. 
Sta salendo sulla navicella e questa volta sento dnetro di me che se ne andrà per non so quanto, forse per sempre. In quel momento sento un grande vuoto al posto del mio cuore, che mi sta succedendo?
Corro verso di lui e in un attimo sono esattamente dietro di lui.
-"Vegeta!Dove diavolo eri?! Dove stai andando? Cos'è successo?"-
Da lui non arriva nessuna risposta se non uno sguardo carico di odio.
-"Non merito neanche una risposta? E guardami mentre ti parlo brutto scimmione!"-
-"Senti donna adesso basta. Io faccio quello che mi pare. Me ne vado così non potrai più scocciarmi. Addio."-
-"Ma dove stai andando?! Pensavo che per te volesse dire almeno qualcosa quello che è successo tra noi, o almeno lo speravo!"-
-"Beh pensavi male. Sei solo una sciocca, te l'ho sempre detto, e adesso vattene se non vuoi essere spazzata via quando il motore si accenderà."-
Fine. Questa è la parola che continua a risuonare nella mia mente. Lacrime amare scendono dai miei occhi e mentre la navicella si alza verso la volta celeste, mi accascio per terra in giardino piangendo.


Sono passate due settimane ormai da quando Vegeta se n'è andato. Non mangio e non parlo più con nessuno. Il dolore è troppo grande.
Maledetto il giorno in cui gli ho chiesto di venire a vivere sotto il mio stesso tetto. Scendo giù in salotto, sono tornati i miei
genitori finalmente. Sento mia mamma che mi dice qualcosa, improvvisamente tutto diventa bianco e cado per terra senza più forze.

Mi risveglio nel mio letto. Non so per quanto ho dormito, sento il medico che parla con i miei genitori.
-"Questa ragazza non mangia da troppo tempo. Uno svenimento era il minimo che potesse succedere."-
Entra in camera e mi guarda.
-"Finalmente si è svegliata signorina! Adesso le farò qualche domanda. Allora iniziamo, da quanto tempo non mangia'"-
-"Da circa due settimane"- rispondo piuttosto intontita.
-"Capisco. E gli ultimi esami del sangue a quando risalgono?"-
-"Un anno fa mi sembra"-
-"Il ciclo è sempre regolare?"-
-"Si"-
-"Perfetto non ho più niente da chiederle signorina. Qui ci vuole solo riposo e mangi! La saluto, buonagiornata!"-
Il medico esce dalla stanza e io mi riaddormento sempre pensando al mio amore, lì da qualche parte nello spazio.

Il giorno dopo mi sento molto meglio, scendo dal letto e mi vesto. Lo sguardo cade sul calendario.Un dubbio terribile mi assale.
Corro subito in farmacia e appena torno a casa mi chiudo in bagno.
Sono in ritardo di 3 settimane ma non me ne sono neanche resa conto essendo presa dalla partenza di Vegeta.
Se così fosse, tutto si spiegherebbe.
Due linee, positivo. Una linea, negativo...
Aspetto un minuto, due, tre, quattro, cinque...
Prendo il test in mano, lo guardo. Le gambe cedono e mi ritrovo con il sedere sul marmo freddo del bagno.
Positivo.