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Autore: Selhin    20/05/2008    5 recensioni
La mia prima FF, un pò tanto vecchiotta///Corro, inciampo, riprendo fiato e ricomincio a correre…Il mio obbiettivo, l’infermeria…Là dove Lei sta dormendo. Si ne sono convinto, Lei sta dormendo… Deve dormire! Non può. Non può essere morta!
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rinoa Heartilly, Squall Leonheart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Squall

 

Ciao a tutti. Questa è la mia primissima FanFic. So che è un tema già trattato più volte, però l’ho scritta anni fa e solo adesso ho notato che era già stato affrontato. Chiedo già scusa se vi annoierà o la troverete banale. Mi piacerebbe che mi aiutaste a migliorarmi ^^ Un grazie grande a tutti.

 

Bella, anche a un passo dalla morte

 

 

[Squall?Squall, mi stai ascoltando?

 

No, ragazzi…mi spiace ma proprio

non ci riesco…

 

Anche noi siamo preoccupati per

Rinoa ma…

 

Rinoa è morta.

 

No, non è morta…Io troverò il modo

di salvarla!]

 

 

 

  Corro, inciampo, riprendo fiato e ricomincio a correre…Il mio obbiettivo, l’infermeria…Là dove Lei sta dormendo. Si ne sono convinto, Lei sta dormendo…

Deve dormire!

  Non può. Non può essere morta!

Svolto veloce l’angolo e corro per il corridoio. Vedo la porta in lontananza, bianca, alta, con attaccato un foglio in cui scritti gli orari della dott.sa Kadowaki…Leggo veloce, oggi non è di turno almeno per due ore…Meglio così, non mi va pensi che sono impazzito del tutto, anche se forse è proprio così…

La apro piano, cigola, entro e il suono dei miei passi rimbomba nella stanza…

…La finestra è aperta e una brezza leggera fa danzare la tenda color pesca e scuote i fogli lasciati sulla scrivania…Mi avvicino alla tendina che divide un letto dall’altro, il fiato corto, sono stanco per la corsa…la scosto e la vedo…

Immobile come sempre, fredda, gli occhi chiusi, i suoi bellissimi occhi neri capaci di trapassarmi l’anima con il loro calore…sembra una vita che non li vedo aprirsi nonostante siano passati due giorni…i capelli mossi dal vento, le dita delle mani intrecciate sul petto che si alza e si abbassa leggermente per il respiro impercettibile, le guance colorite come se dovessero ridere da un momento all’altro….quella risata spensierata che mi manca tanto…

Visto Squall? Avevi ragione tu…è ancora viva…sospiro

Un sospiro di sollievo ma soprattutto di angoscia…

Se è viva perché allora non si sveglia?

Perché non apre gli occhi e mi guarda come solo lei sa fare?

Perché non mi chiama, non parla, non sorride?

  -Rinoa cosa ti è successo?- a costo di sembrare un cretino parlo lo stesso…spero che la mia voce la raggiunga dove il mio corpo non può…

Avanti dimmi qualcosa…ho bisogno di sentire la tua voce…ho un disperato bisogno di vedere il tuo sorriso, di sentire il tuo calore…il calore della tua anima…

  -Ti prego parlami! Apri gli occhi, sorridimi…va bene anche se ti arrabbi purché tu ti possa svegliare!- m'inginocchio accanto al letto

 

[Quando si combatte, non riesco a stare al vostro passo!
Rimango indietro, vi corro dietro, ma non ce la faccio.


Dove correte tutti quanti?


Quando vi raggiungo, sono in ansia se state tutti bene,
se mi accoglierete col sorriso...
se siete tutti vivi…


...se torneremo tutti insieme a casa...]

 

Queste erano le tue parole…le tue paure…ed io non ti ho capita

E’ tutta colpa mia se è accaduto questo!

 

[Sentite... ma dobbiamo combattere per forza?


Non c'è nessun altro metodo?


Non possiamo trovare un modo per evitare

spargimenti di sangue?


Ci sarà qualche scienziato che conosce un sistema

per bloccarla anche senza combattere no?]

 

Dimmi la verità…Tu sapevi cosa sarebbe successo vero?

Per questo avevi paura…per questo non volevi combattere…

Ma se è così perché ti sei tenuta tutto dentro e non mi hai rivelato nulla?

 

Non ti fidavi di me?

 

Beh, e come avresti potuto? Parlo io che sono il primo a non rivelare i miei pensieri…ma la mia è solo paura…

Mi siedo sul letto, ti guardo con lo sguardo più disperato che credo di aver mai avuto in vita mia dopo che Ellione se n’è andata…

Una parola echeggia nella mia testa. Un sentimento nuovo, strano e piacevole allo stesso tempo s’infiltra dentro di me. A dire il vero, è da quando ti ho conosciuta, da quando ti ho vista la prima volta, da quando mi hai sorriso che lo sento.

Tu mi sorridevi sempre, i tuoi occhi brillavano nel guardarmi. E solo adesso mi rendo conto che anche io brillavo. Solo quando ti ero vicino mi sentivo veramente sereno, in pace con me stesso…vivo!

Accidenti. Credo proprio di non poter più fare a meno del tuo splendido sorriso, dei tuoi occhi scuri ma limpidi come una polla d’acqua nel quale immergermi.

Si, credo proprio che quello che sto provando, che sento da quando sei entrata come un uragano nella mia triste e malinconica vita, credo proprio che sia quello che si chiama amore.

Dannazione! Ma perché ci si accorge di tenere veramente a qualcosa solo quando la si perde?

Che frase fatta. In realtà io l’ho sempre saputo. Ho sempre saputo di amarti incondizionatamente.

Sei stata la mia luce. E adesso non posso permetterti di andartene. Sei diventata troppo importante, non puoi lasciarmi da solo. Non di nuovo…

Non puoi arrivare all’improvviso nella mia vita, sconvolgerla con la tua dolcezza, con la tua allegria, e poi andartene.

Non puoi sempre agire come vuoi. Non ti rendi conto di cosa tu mi stia facendo?

Possibile che l’unica volta i cui mi lascio davvero andare, sia solo per colpa dei tuoi capricci?

Ma cosa sto dicendo, non è certo colpa tua se ora sei così.

Di certo tu non lo volevi, eri così piena di vita.

Come vorrei che questo fosse solo un sogno. Solo un frutto della mia fantasia, svegliarmi nel mio letto e trovarti sorridente accanto a me ad osservarmi come hai già fatto più volte.

 

[…Sei così carino quando dormi…]

 

Mi viene da ridere. Ma perché non l’ho capito subito?

Come ho fatto a non accorgermi che anche tu avevi bisogno di me?

Che, con le tue parole, con i tuoi sorrisi, con le tue paure in realtà stavi solo cercando protezione, riparo, conforto?

Mi odio.

Mi sono sempre odiato.

Ma da quando c’eri tu avevo iniziato a sopportarmi.

Adesso invece non mi perdonerò mai di quello che ho fatto. Per averti abbandonata senza fare nulla.

Senza accorgermi che la tua era una richiesta d’aiuto, perché anche tu, come me, eri sola.

Ti prendo le mani, fredde, immobili…e lentamente un fischio mi penetra nel cervello…sempre più forte…sempre più acuto…

La vista si annebbia e lentamente perdo conoscenza…Mi addormento, scivolando sul letto accanto a te…

Non di nuovo…non adesso!

 

 

Apro gli occhi lentamente, la luce del sole mi acceca…bene, questa volta il sogno non è stato inutile…

Ti guardo mio dolce tesoro, quanto avrò dormito questa volta?

Il sole è al tramonto…la dott.sa Kadowaki non è ancora rientrata…

 -Andiamo Rinoa, ti porto da Ellione…-

 

[…Artemisia è una strega del futuro.


Il suo scopo è trovare Ellione e

 impadronirsi della sua forza misteriosa.


Artemisia è una strega molto potente

 e il suo cuore è pieno di odio…]

 

La prendo e me la carico sulle spalle…è come se avessi un cadavere freddo che respira addosso…ma tu sei bella lo stesso…anche a un passo dalla morte…



 

   
 
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