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Autore: Betta3x9    20/05/2008    10 recensioni
(M come Mihael)
"Mihael"
Solo questo – Mihael – sussurra Matt, vedendolo.
Mi-ha-el. Punto.
E poi rimane lì, fermo, guardandolo come si guarda un quadro, o una statua.
[E' una cosa strana da pensare, ora che Matt – Matt – è lì davanti a lui, è strano pensare che lui, il suo nome, l'aveva quasi dimenticato]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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D come Diario

“Mello! Stai ascoltando?!”

Il ragazzo sussultò, finendo per strozzarsi con la cioccolata che stava mangiando.

Il professore attaccò, con voce stizzita, una noiosa ramanzina sullo stare attenti in classe, sul fatto che avere un'intelligenza superiore alla media non lo esonerasse dalle lezioni, sull'importanza della cultura, ed ancora che bla bla bla...

Mello sbuffò infastidito, fugando in cartella alla ricerca di un quaderno qualsiasi, per far finta di prendere appunti.

Era una delle sue giornate no, tanto temute dall'amico Matt, che aveva imparato a riconoscerle già di prima mattina, dal modo in cui Mello spremeva il dentifricio.
Insomma, era una di quelle mattinate in cui aveva solo voglia di gettarsi di peso sul letto, con una tavoletta di cioccolata, possibilmente fondente, stretta tra le mani.

Mello estrasse dalla cartella il primo quaderno che trovò, aprendolo ad una pagina a caso.

Che strano.

Non ricordava di avere un simile quaderno, con una copertina rigida decorata a righe rosse e nere.

Ed infatti non ce l'aveva.

In prima pagina, a caratteri cubitali, capeggiava una scritta: “Matt's Diary”
E, poco più in basso, con una scrittura abbastanza disordinata, si leggeva: “Di esclusiva proprietà di Matt. Chiunque tu sia, giù le mani!”

Si scorgeva anche qualche stellina, un po' di smile sparsi, e qualcosa che ricordava vagamente una fiammata stilizzata, disegnati qua e là sulla pagina.
(Almeno si era astenuto dallo scarabocchiare cuoricini...)

Mello era leggermente sorpreso.
Ok, non era leggermente sorpreso, era un po' sconvolto. Un po' tanto.

Cioè, fermi tutti: Matt teneva un diario segreto? Come una ragazzina innamorata?
E, soprattutto, lui non ne sapeva nulla?

Lanciò una veloce occhiata a Matt, seduto un paio di file più avanti, intento a giocare con il suo gameboy sotto il banco, annuendo ogni tanto alle parole del professore.

Era semplicemente inconcepibile: urgeva rimediare al più presto.

Non sentendosi per nulla in colpa, Mello iniziò a sfogliare il diario.
Ogni pagina era riempita da una calligrafia piuttosto disordinata ed anche un po' sbilenca: evidentemente era stato scritto frettolosamente.

-Oggi Mello ha deciso d'imparare ad andare in bicicletta. Così, di punto in bianco. Ok, lui è sempre istintivo (come quella volta quando ha dato un pugno a Roger. E' rimasto in punizione per mesi), ma questa volta non mi convincerà! Non accompagnerò quel pazzo isterico a sfracellarsi contro un pino! E quando dico no, è no!-

Seguiva un'invettiva discretamente lunga sulla sua dubbia sanità mentale.

Mello era un po' spiazzato e decisamente incazzato.

Ah, è così, eh?

-Che qualche dio abbia misericordia di me. Mello ha avuto un punto in meno di Near all'ultimo test. Sta facendo un casino tale da far pensare alle prove generali per il Giorno del Giudizio. Cito solo come esempio il fatto che ha provato a gettare fuori dalla finestra la sua scorta di cioccolata, prima di realizzare cosa avesse in mano. Vabbè, meglio che vada a placarlo, prima che decida di gettare anche la mia PSP dalla finestra, non si sa mai-

Ok, quella volta, in effetti, era un tantino fuori di sé.
Sudava ancora freddo al pensiero di quello che stava per fare.
La sua cioccolata!
Ma può capitare a tutti, no?

-Oggi Mello ha preso a pugni Near. Credo che Mello abbia segatura nel cervello, altro che intelligenza superiore. Capisco che quell'affare bianco possa far innervosire (succede anche a me!), ma tutte le volte che succede qualcosa ci vado di mezzo anch'io! Una settimana di punizione per cosa? Per aver difeso Mello. Evidentemente lui non è l'unico ad aver bisogno della Neuro (comunque si scordano che io pulisca la mensa per tutti quei giorni! Roger sta fresco se pensa di mettermi in punizione così facilmente!)-

Mello sfogliò qualche altra pagina: c'erano numerose altre annotazioni di quel traditore del suo (ex?) amico che lo dipingevano come un pazzo psicopatico armato di cioccolato.

Qua e là, tra le pagine, compariva anche qualche scritta colorata sull'ennesimo videogioco preferito, o su qualche gruppo musicale di cui solo Matt conosceva l'esistenza.

Mello constatò che l'amico era assolutamente privo di senso artistico: le scritte erano tutte un po' sbilenche, e colorate fuori dai bordi.
Terribile, assolutamente terribile!


Continuava a sfogliare le pagine con irritazione: come si permetteva quello stronzo di scrivere certe cose su di lui? Tutte clamorosamente false, poi!
Vabbè, certo, qualche volta aveva fatto un po' di casini, magari, quando era incazzato, aveva spaccato qualche soprammobile, ma non era mica, letteralmente, "un maniaco isterico in piena sindrome premestruale"!

Avrebbe decisamente dovuto scambiare due paroline con Matt.
Mello combatté l'impulso di scrocchiarsi rumorosamente le nocche.

Strattonò l'odiato diario con rabbia, azzannando la tavoletta di cioccolata che ancora stringeva in mano.

La sua attenzione fu però attratta da alcuni fogli, che prima non aveva notato, che erano scivolati fuori dal diario, finendo sul pavimento con un fruscio attutito.

Anzi, a dire il vero, non erano nemmeno fogli, ma foto.

Mello gettò un'occhiata alle sue spalle, per assicurarsi che nessuno stesse guardando dalla sua parte.

Quello stupido di Matt! Non lo sapeva che in quell'istituto non era possibile farsi delle foto?
Stupido, stupido, stupido.

Sbuffò chinandosi a raccoglierle, senza farsi vedere.

Rimase impietrito per un attimo.

La prima era una vecchia foto scolorita, che tempo fa faceva mostra di sé dalla parete della loro camera, prima di Kira e tutto il resto.

Era stata scattata quando Matt era arrivato da poco alla Wammy's House, in un pomeriggio di fine Settembre incredibilmente caldo, quasi l'estate avesse indugiato ancora per un po', giusto il tempo di salutare il nuovo arrivato, prima di allontanarsi a braccetto col vento.

Al centro della foto c'era un bambino con i capelli rossi di circa otto o nove anni che guardava sorridente l'obbiettivo, stringendo tra le mani un gelato, forse al limone, che gli impiastricciava le mani e persino la maglietta a righe.
Un po' più a destra un altro bambino, forse qualche anno più piccolo, guardava accigliato il rosso, mentre mangiava un gelato al cioccolato senza lasciarne cadere neppure una goccia.
La parte sinistra della foto era stata strappata: si scorgeva un angolino di un qualcosa di bianco non meglio identificabile.

A Mello, intento a fissare la foto un po' scolorita, scappò un sorriso.

La seconda immagine ritraeva il bambino biondo della prima foto, forse uno o due anni dopo.
Nemmeno questa volta guardava verso l'obbiettivo: era chino su un planisfero steso sul pavimento di una cameretta, con un vecchio mappamondo appoggiato a lato.
Tutto concentrato su quel progetto di geografia, con gli occhi incollati su qualche paese dal colore improbabile (viola, giallo, arancione, blu), nemmeno si era accorto che il rosso si era avvicinato di soppiatto con la macchinetta fotografica.
L'angolo destro della foto era coperto da un alone scuro: probabilmente Matt aveva messo un dito davanti all'obbiettivo.

L'ultima foto era davvero particolare: ritraeva semplicemente una pila di tavolette di cioccolata sulla cui cima capeggiava un gameboy color vecchio modello.


Mello sbatté le palpebre un paio di volte, cercando di tornare al presente, al suono insistente della campanella del cambio dell'ora.

Stringendo le foto tra le mani, aprì una pagina a caso, per infilarcele in mezzo, cercando nel frattempo di nascondere un mezzo sorriso.
(Matt gli avrebbe dovuto dare un bel po' di spiegazioni in ogni caso, eh!).

Eppure quel sorriso prepotente riuscì a piegargli ugualmente le labbra all'insu, quando i suoi occhi incontrarono l'ennesima scritta, un po' sbilenca e colorata male, che occupava tutta la pagina:
“Dear Mello”

FINE


Vorrei ringraziare chi ha commentato il capitolo precedente, ovvero: Adaralbion, Slepless, Soleya, beat.
Grazie a tutti: ci vediamo alla E! xD




   
 
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