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Autore: Angele87    17/11/2004    9 recensioni
...Sono passati quasi 10 anni da quel bellissimo girono di fine estate. Da quel periodo della vita in cui non si sa nulla né di sé, né degli altri. Da quell’ intervallo della vita in cui tutto ti sembra ingiusto e avverso. Da quel momento della tua crescita in cui vorresti correre a nasconderti e non uscire più fino alla fine del mondo. Da quell’attimo magnifico che ti regala le sensazioni più belle, dalla difficile parte di vita chiamata adolescenza...spero vi piaccia. Un bacio. Angéle. E' una storia incompiuta e se, entro qualche mese, non avrò ispirazione per completarla la cancellerò.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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TeenAgers

TeenAgers

 

2

 

 

Tutti i personaggi di questa storia appartengono ad Angele87. Fatti ed eventi sono puramente immaginari, l’autrice, quindi, non si assume nessuna responsabilità di omonimie e somiglianza di avvenimenti.

 

“Ringrazio tutta quella gente meravigliosa che mi ha ispirato personaggi altrettanto stupendi, e una riconoscenza, ancora più particolare, a tutti coloro che me ne hanno suggeriti degli altri drasticamente negativi.”

 

Un grazie enorme a quelle grandi persone che sono le mie amiche, le prime a cui ho parlato di questo progetto.

 

AngéleJ

 

 

Mi sistemai con un colpo secco il berretto sulla testa. Il sole di fine agosto mi stava arrostendo.

Il lavoro era finito qualche ora prima e, in quel momento, mi dirigevo con stanchezza verso casa. L’ attività part- time che avevo trovato l’anno precedente stava diventando noiosa e soprattutto oppressiva. John, il mio capo, non mi lasciava respirare.

 

Alzai gli occhi al cielo ammirando i bei colori, di cui il manto azzurro si era tinto. Arancio, rosso, rosa… Quella luce insolita conferiva ai miei occhi un non so che di bizzarro. Il verde si scuriva tramutandosi in un nero azzurro.

 

-Dove vai?- una voce femminile mi bloccò, all’inizio della salita, dov’era situata la mia villetta rossa e bianca.

Mi voltai.

 

Riconobbi con facilità la figura snella a longilinea della mia migliore amica.

 

Lixia Roberts.

 

I tratti del viso tipicamente egiziani, i lunghi capelli neri lisci come fili di seta, la rendevano una delle ragazze più corteggiate della piccola cittadina dove abitavo a quel tempo.

 

Fui sorpresa di vederla. Di solito, alla fine dell’estate, Lixia non era mai negli USA.

Sua mamma trascinava tutta la famiglia alla riscoperta delle origini egizie.

 

Le sorrisi prima di abbracciarla forte.

Il suo profumo di mirra selvatica mi invase il naso.  Mi era mancata. Era la mia migliore amica ed io, come perfetta rappresentante dei teenagers americani, avevo bisogno di averla sempre accanto. Tutti, a 17 anni, hanno urgenza di una persona amica che non sia della propria famiglia. I fratelli, le sorelle  o i genitori, nono riescono a capire i problemi.

 

Mi distaccai da lei sorridendole.

 

-Bella come sempre…- le dissi sinceramente notando la sua abbronzatura invidiabile. 

 

Mi tolse il cappello dalla testa scompigliandomi i capelli. –Tu sei sempre un maschiaccio, invece…- scherzò.

 

Non me la presi.

Lixia aveva la dote di non farmi mai perdere le staffe. Il suo modo di fare così pacato ed educato. Il suo carisma, la sua dolcezza avrebbero incantato chiunque.

 

-Come mai sei già qui?- le chiesi, iniziando ad avviarmi verso casa.

 

-Mia nonna Nihil doveva partire per una crociera intorno al mondo. Così, io e miei genitori abbiamo tolto le tende prima…- mi rispose infilandosi le mani nelle tasche posteriori dei jeans.

 

Risi.

Adoravo ascoltarla parlare della sua famiglia. Non nascondeva mai niente. Era vera, semplice, genuina. Forse, per questo, piaceva tanto alla gente.

 

-Successo nulla d’interessante?-

 

Questa era la mia domanda di rito. Dopo ogni sua vacanza, le chiedevo sempre cosa fosse successo. Puntualmente, mi rispose.

 

-Nulla. A parte…-

 

E m’incantavo a sentire le sue fantastiche avventure nelle piramidi, tra la gente che parlava una lingua incomprensibile, con i ragazzi carini.

 

-E a te?-

 

La scrutai, cercando un modo originale per dirle che, come al solito, la mia vita era stata caratterizzata da un elettrocefalogramma piatto. Sorrisi prendendola sottobraccio e continuando a camminare.

 

-Nulla come al solito.-

 

Lixia rimase in silenzio, osservandosi le punte delle scarpe da ginnastica che indossava.

 

-Come sta Axios?-

 

La guardai.

Di solito, non chiedeva mai nulla sul mio migliore amico. Non l’aveva mai detto, ma io avevo capito che tra loro due non correva buon sangue.

 

-Quel vecchio volpone sta benissimo. Sai che sta iniziando a frequentare quella mezza gallina di Lara?-

 

Lixia storse le labbra, assumendo un’espressione buffa che mi fece ridere.

-Abbiamo avuto la stessa reazione…- le rivelai.

 

Camminammo ancora, parlottando dei nostri problemi, dell’inizio della scuola imminente e di tante altre cose su cui i ragazzi adolescenti adorano parlare.

 

-E cosa mi dici di Matthew Sims?- mi domandò a tradimento soffermandosi un solo momento.

 

Arrossii violentemente, iniziando a guardare verso il basso. Mi succedeva sempre. Ogni qual volta, qualcuno accennava ai ragazzi per cui provavo qualcosa, non riuscivo a fare a meno di arrossire e sentirmi imbarazzatissima.

 

-Matthew, cosa?- le rigirai la domanda mentre un filo di vento mi rinfrescava le guance bollenti.

 

-Non fare la finta tonta…- mi ammonì con dolcezza.

 

Mi inumidii le labbra secche. Perché dovevo essere così stramaledettamente timida?

 

-Non è successo nulla. Lui non sa nemmeno che esisto… Figurati.-

 

-LILY!- una voce maschile, fin troppo conosciuta, mi fece voltare. Riconobbi la figura alta ed eccessivamente imponente del mio amico d’infanzia, Axios Azgard. Il ragazzo bruno e simpatico della porta accanto, sempre pronto a scherzare e prendermi in giro. Un amico onesto e leale, una persona matura e alcune volte irascibile. Spesso scontroso e lunatico, faceva parte della mia vita da tempi memorabili.

 

Sentii Lixia irrigidirsi e assumere la classica posizione di sfinge. Petto in fuori e schiena inarcata. La osservai ed immediatamente mi reputai una schifezza in suo confronto.

 

In poche falcate, Axios ci raggiunse. Indossava dei jeans scuri ed una maglia. Gli occhi, di solito grigio azzurri, avevano assunto uno strano colore con quella luce.

 

Non notai lo strano sguardo che mi lanciò. Come avrei mai potuto rendermene conto?

 

-Ehi, quasi diciassettenne!- esclamai puntandogli un dito contro. –Ti ho prestato un Cd 2 mesi fa!- gli dissi come una sciocca. Perché ogni volta che Axios era presente non sapevo far altro che parlare di cose stupide?

 

Lo vidi arrossire sulle gote abbronzate dalla recenti vacanze in Grecia. Anche lui come Lixia aveva origini europee. La vera ed unica americana, se così vogliamo dire, ero proprio io. 

 

-Sì.- mi rispose mettendosi le mani nelle tasche, -te lo porto domani. Ma quanto sei tirchia?-

 

Misi le mani sui fianchi, facendo una smorfia. –Mai quanto te!-

 

Ridemmo tutti e tre, ritrovando, all’improvviso, la stessa e strana armonia che regnava tra noi alla fine dell’anno scolastico precedente.

 

 -Dove stavate andando?- ci chiese.

 

-Casa mia…-

 

-Bene, allora, facciamo un pezzo di strada assieme.-

 

Annuii riprendendo a camminare. Mi sentivo così bene. Adoravo Settembre e la scuola, proprio per quello. Tutti i miei amici ritornavano e smettevo di essere improducente. Odiavo esserlo.

Adoravo quella bellissima sensazione di casa, familiarità che albergava tra noi.

 

-Ah, Axios?- mi voltai verso di lui. –Il CD che ti regalerà quella mezza oca di Lara è un pezzo raro. Passamelo velocemente.-

 

Mi sorrise appoggiandomi un braccio attorno alle spalle ed attirandomi a lui. Mi grattò la testa con le nocche della mano.

 

-Sarà fatto mia signora!-

 

Mai potrò dimenticare la sensazione che s’impadroniva di me ogni qual volta ero con loro due. Risi senza contegno fino alle lacrime.

 

Non avrei mai immaginato che di lì a pochi mesi tutto sarebbe cambiato.

 

 

Scusate il ritardo. Problemi con la scuola, compiti in classe e tanto altro hanno impedito una messa in net più rapida.

 

Scusate.

 

Ringrazio tutti coloro che hanno dato una lettura alla storia ed in particolare:

 

Riley

 

Elaine

 

Diandraflu

 

Bibi

 

Lulu

 

 

 

Grazie,

 

AngéleJ

 

   
 
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