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Autore: sihu    21/05/2008    6 recensioni
una storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini. il risultato? un continuo susseguirsi di colpi di scena, amori che nascono, gelosie, paranoie e molto altro ancora. DALL'ULTIMO CAPITOLO: “Remus, sei suo padre..” esclamò Ron alla fine. A Sirius e James mancò l’aria mentre Remus impallidì all’improvviso. Lily non poteva credere alle sue orecchie. Remus era padre, ma di chi? Di Harry? Di Teddy forse?
Genere: Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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grazie mille per i commenti mi hanno fatto taaaanto piacere.
eccovi il prox capitolo!!!
lyrapotter: se ti dico cosa combina lo specchio non c'è più gusto a leggere la storia!!! fidati.. vale la pena arrivare fino in fondo!
vale lovegood: chissa dove è finito james. mondo parallelo? chissà..
germana: spero che tu non arrivi ad odiarmi per i continui colpi di scena!
ithil_ elendil: sei sempre dolcissima!!! grazie mille!!! il racconto di James l'ho scritto di getto senza pensarci. mi è venuto naturale.
lyan: condordo con te che senza Peter si sta bene. nella mia storia non ha un ruolo troppo importante ma è più forte di me. anche in questo capitolo me ne sono sbarazzata in un modo un po' cattivo.
jomarch: la mappa non c'è la Remus ma cmq qualcosa per non farsi trovare lo ha fatto..

grazie ancora e commentate mi raccomando!

CAPITOLO 9

IMPREVISTI

Era esattamente come nel suo sogno, solo che non stava dormendo. Quella luce così bianca e accecante gli feriva gli occhi. Non riusciva ad orientarsi perché pavimento e soffitto sembravano una cosa sola. A pochi passi da lui giaceva la sua bacchetta e poco più in la lo specchio. Come aveva fatto ad arrivare in quel posto restava un mistero. Forse lo specchio era una passaporta, qualcuno lo aveva stregato.
Imprecò ad alta voce e sentì l’eco tornare indietro. Provò qualche incantesimo senza ottenere risultati. La rabbia lo assalì e per qualche attimo si mise a lanciare incantesimi a caso, poi si calmò. Doveva restare calmo se voleva capire come uscire da lì. Si sedette e fece il punto della situazione.
“Sono chiuso in un posto assurdo senza sapere come ci sono arrivato e Remus sta abbandonando il castello.”
Si guardò nuovamente intorno ma non trovò tracce di porte o finestre.
“James.. James dove sei finito?”
Sentiva la voce di Sirius arrivare da lontano, ma non capiva da dove. Poi si ricordò dello specchio che era ancora per terra.
“Sirius? Sei proprio tu?”
Chiese per assicurarsi di non essere impazzito del tutto. Era così strano e incredibile.
“Certo che sono io, chi dovrebbe essere? Sei sparito.. La mappa?”
“L’ho trovata.. Ma c’è un problema. Sono intrappolato in una stanza bianca stranissima. Mi ci ha portato lo specchio.”
Sperava che Sirius non si mettesse a ridere o non prendesse un colpo. In entrambi i casi non sarebbe stato in grado di aiutarlo.
“Come è possibile?”
L’aveva presa meglio di quello che pensava James. Era sbiancato e tremava leggermente. Decisamente quel giorno ne erano successe troppe per Sirius. Prima il racconto di James, poi Remus che scappa e che abbandona il castello ed ora James rinchiuso chissà dove.
“Non so, ha cominciato a illuminarsi e poi puff.. Mi ha trasportato qui. Non ho idea di come uscirne!”
Spiegò rapidamente James.
“Cavolo.. E come facciamo con Remus? Dobbiamo trovarlo prima che lasci il castello!”
La sparizione improvvisa e inspiegabile di James non ci voleva proprio. Come se non ci fossero abbastanza problemi.. Con tutto quello che era successo si era dimenticato di quel dannato specchio e delle sue stranezze. Nelle liste delle possibili spiegazioni alle stranezze dello specchio che potesse inghiottire qualcuno non era concepito.
“Guardo sulla mappa e ti dico dove si è cacciato.”
James frugò nelle tasche dei pantaloni e ne tirò fuori una vecchia pergamena sgualcita. La colpì con la bacchetta e pronunciò le parole magiche.
“Va bene, recupero Remus e poi pensiamo a tirarti fuori da lì.”
Concluse Sirius che aveva ritrovato il suo sangue freddo ed era deciso a sistemare tutto e a farsi una bella dormita.
“Cavolo..”
Il tono e l’espressione di James non promettevano niente di buono.
“Che succede?”
“La mappa.. È completamente bianca, non funziona. Qualche incantesimo la blocca o forse sono troppo lontano dal castello.”
James guardava allibito la pergamena che non voleva saperne di rivelare la mappa. Dannazione non ne andava bene una quel giorno.
“Dannazione. E adesso?”
“Cerca Remus prima che se ne vada. Io troverò un modo per uscire di qui. “
Concluse James. In quel momento trovare Remus e farlo ragionare aveva la precedenza su tutto il resto.
“Sicuro? Potrebbe essere pericoloso..”
Non aveva idea da che parte cominciare a cercare Remus ne come tirare fuori James dal posto in cui lo specchio lo aveva cacciato e non si sentiva tranquillo a lasciarlo li da solo.
“In caso ho lo specchio per parlare con te.”
Lo tranquillizzò James.
“Va bene, avvisami in caso di pericolo.”
Il viso di James sparì dallo specchio. Sirius sperò andasse tutto bene.
In quel momento Peter entrò nella stanza con il viso scuro e teso.
“Ciao Siriu..”
Inizio Peter.
“Peter scusa, è successo di tutto oggi pomeriggio e devo assolutamente trovare Remus.”
Disse Sirius ancora sconvolto per le ultime notizie ricevute da James.
“Ah giusto. Non hai tempo per Peter Minus ma ne hai per Remus.. Come ho fatto a non capire.”
“Che ti prende Peter? Davvero.. Non sai che sta succedendo!”
Peter sembrava impazzito, non era decisamente il momento adatto a litigare.
“È dove è la novità? Non mi dite mai nulla, fate tutto alle mie spalle e mi prendete gioco di me..”
Si sfogò il più piccolo e grassoccio dei malandrini..
“Ma Peter..”
Provò di nuovo a spiegare Sirius.
“Peter un corno. La verità è che tu sei geloso perché io sono uscito con una ragazza e tu No..”
Sirius fece rapidamente il punto della situazione. Remus voleva abbandonare il castello per sempre e gli rimanevano solo poche ore per trovarlo e convincerlo a rimanere. James era stato trasportato chissà dove insieme alla mappa del malandrino che era fuori uso e non poteva dire loro dove era Remus. Non aveva nemmeno idea di dove fosse James o di come lo avrebbe riportato al castello, e Peter faceva l’arrabbiato per chissà quale motivo.
Sirius decise che al momento in cima alle sue priorità c’era trovare Remus e non litigare con Peter. Per di più la ragazza con cui era uscito quel pomeriggio la conosceva perché erano stati insieme l’anno prima.
“Va bene Peter, come vuoi tu..”
Concluse Sirius abbandonando correndo la stanza, lasciandosi alle spalle un Peter decisamente arrabbiato e paonazzo.
Sirius attraversò la sala comune in un lampo e si lanciò verso il buco del ritratto travolgendo una ragazza.
“Scusami sono di fretta”
Disse Sirius rialzandosi senza nemmeno guardare la ragazza che aveva fatto cadere.
“Attento Black, farai del male a qualcuno!”
Quella voce lo mise in allarme.
“Accidenti tra tutti quelli che potevo travolgere proprio la Evans. Scusa sono di frettaaa.!”
La giornata era stata abbastanza storta senza che ci mettesse anche la Evans. Non poteva prendersi una punizione ora, doveva trovare Remus e salvare James.
“Aspetta Black. Dove si è cacciato Potter? Non lo vedo da prima, dovrei parlare con lui.”
Per un attimo Sirius cercò di immaginarsi la faccia della bella rossa nello scoprire che James era intrappolato in un luogo non bene identificato.
“Mmm.. Non lo so proprio. Scusa ma devo trovare Remus prima che lasci il castello.”
“Remus è ancora qui?”
Sembrava stupita.
“Penso di si, ma non so dove si possa essere nascosto.”
Ammise lui.
“Vuoi una mano a cercarlo? Faremmo molto prima.”
“Tu che aiuti me?”
Chiese lui allibito.
“Solo perché tengo a Remus..”
Disse Lily sperando che lui non notasse il rossore sulle sue guance. La verità è che voleva aiutare James. Aveva visto la sua faccia triste quando aveva saputo di Remus e pensava che trovandolo lo avrebbe reso felice.
“Va bene allora, dividiamoci.”
“Perfetto, comincio dalla biblioteca. Chi lo trova avvisa l’altro tramite i fantasmi.”
Disse lei in tono pratico.
“Geniale per essere una caposcuola..”
Commento lui visibilmente stupito.
“Lo reputo un complimento!”
Disse lei correndo con i capelli al vento.

Sirius decise  che avrebbe cominciato la sua ricerca dalla Stamberga. Era come l’avevano lasciata l’ultima volta che erano stati lì, l’anno prima. Sparsi qua e la c’erano dei giornali, dei fumetti, delle foto. Sirius ne prese una che ritraeva i quattro malandrini insieme e sospirò. Voleva solo che un colpo di bacchetta riportasse tutto come era l’anno prima. In quell’ultimo mese c’erano stati troppi colpi di scena, e proprio quando sembrava che tutto stesse per tornare alla normalità ecco che la situazione precipitava di nuovo.
Uscì e cominciò a percorrere mestamente la strada che portava al castello quando un  fantasma gli tagliò la strada.
“Nick! Ti manda la Evans?”
“Esattamente. Ti prega di raggiungerla nella sala comune di Grifondoro. Ha delle notizie per te”
Subito dopo sparì, si dissolse nell’aria. Ogni volta rimaneva stupito, perché hai maghi vivi non era permesso smaterializzarsi nel castello e ai fantasmi si?
Sirius cominciò a correre, forse la Evans aveva trovato Remus. In quel momento i dubbi ripresero ad assalirlo. Cosa avrebbe detto a Remus per convincerlo a non abbandonare gli studi? Inoltre la Evans sarebbe stata lì, non poteva accennare al piccolo problema peloso di Remus, o al fratello di James ne tanto meno a quello che era successo a James. Sicuramente Remus avrebbe pensato che James c’è l’aveva con lui se non lo vedeva lì ma non c’era modo di recuperare James in pochi minuti. Forse non ci sarebbe mai stato modo di recuperarlo. Sirius scacciò quel pensiero e pensò solo ad arrivare nella torre di Grifondoro.
Una volta davanti al quadro della signora grassa ecco una voce chiamarlo.
“Ehy Sirius”
Per poco non si prendeva un accidenti.
“James, tutto bene? È successo qualcosa?”
Chiese preoccupato.
“Hai trovato Remus?”
Chiese James impaziente. Dal tono della sua voce si sentiva che stare rinchiuso senza potere fare nulla attivamente gli pesava.
“Non era alla Stamberga ma la Evans mi ha mandato un fantasma per dirmi di andare nella sala comune. Forse lo ha trovato lei.”
Disse tutto d’un fiato, sapeva che la reazione del cercatore non sarebbe stata delle migliori. In fondo lui era chiuso in una stanza e lui in giro a cercare Remus con la ragazza che piaceva a James..
“Hai chiesto aiuto a Lily?”
La voce di James suonò strana. James si chiese perché sapere Sirius e Lily insieme gli faceva quell’effetto. Sapeva che di Sirius si poteva fidare ciecamente e poi Lily ormai non gli interessava più. Il suo cuore a quel pensiero saltò qualche battito per manifestare il suo disaccordo.
“A dire la verità si è offerta lei. Da solo non c’è l’avrei mai fatta..”
Disse Sirius a mo’ di scusa. L’ultima cosa che voleva era litigare con il suo migliore amico tramite specchio.
“Si, va bene. Stavo pensando a Remus. È nel castello ma vuole farci credere che se ne andato.”
In quel momento Lily era l’ultimo dei suoi pensieri. Dovevano pensare a Remus. Chiuso in quella stanza da solo aveva avuto tanto tempo per pensare ed era giunto alla conclusione che forse sapeva dove si era nascosto l’amico.
Si..”
“Beh, ma sa benissimo che possiamo trovare con la mappa.”
Non poteva credere per davvero che non lo avrebbero trovato. La mappa poteva individuare qualsiasi persona nel castello. Se era ancora lì lo avrebbe trovato. Quando aveva deciso di nascondersi da loro doveva averci pensato. Conosceva bene Remus, era pignolo e preciso e non poteva non aver preso in considerazione quel dettaglio.
“Se la mappa funzionasse..”
Sospirò Sirius. Se almeno avessero potuto contare sulla mappa. Dannazione, quel giorno non ne andava bene una.
“Ma questo lui non lo sa.”
Sirius fissò James attraverso lo specchio e cominciò a capire.
“Che vuoi dire?”
“Che si sta nascondendo dove la mappa non può trovarlo..”
Certo. James aveva ragione. Se Remus aveva chiesto alla McGranitt di mentire sul fatto che non fosse più al castello era perché era sicuro di essere in un posto dove non lo avrebbero potuto trovare, dove la mappa non lo avrebbe potuto trovare.
“La stanza delle necessità!”
Concluse Sirius.
“Devi trovarlo prima che sorga la luna o avrai qualcosa da spiegare alla Evans..”
“Certo, corro!
Sirius si precipitò dentro la stanza e trovo Lily. Come si aspettava era sola, non aveva trovato Remus e aveva gli occhi bassi. Era delusa e forse si sentiva impotente.

Lily!”
“Non è al castello.. Ho chiesto a tutti i quadri e tutti i fantasmi ma non lo hanno saputo trovare.”
Sembrava sul punto di scoppiare in lacrime. Non era riuscita a trovare Remus. Per una volta voleva essere lei ad aiutare Potter e non c’era riuscita.
“Non ti preoccupare, penso di sapere dove si trova.”
La tranquillizzò Sirius. Non c’era tempo per raccontarle tutto, dovevano muoversi. La luna sarebbe sorta tra poche ore.
“Grande Black!”
Urlò lei alzandosi di scatto dalla poltrona.
“sirius? C’è un’altra cosa..”
Una voce risuonò debole dalla tasca dei pantaloni di Sirius. Quest’ultimo prego che Lily non si fosse accorta di nulla e fece cenno a James con la mano di aspettare a parlare.
“Ma che cosa? Chi ha parlato?"
Chiese lei guardandosi intorno preoccupata.
“Nulla.. Non ti preoccupare.. Aspettami nel corridoio.. Arrivo subito.”
“Black stai nascondendo qualcosa?”
Quella voce che aveva sentito sembrava quella di Potter. Mille dubbi cominciarono a girarle in testa. Perché Potter non era con Black a cercare Remus? Non era da lui lasciare l’amico da solo a svolgere un compito del genere. Inoltre da quando era corso fuori dal ritratto qualche ora prima non si era più visto, sembrava svanito dal castello.
“Io? No No. Tranquilla, devo solo andare in bagno. Arrivo subito.”
Lily lo guardò male, ma attraversò comunque il buco del ritratto.
“Dimmi James. Per poco la Evans non ci scopriva!”
Disse Sirius tirando un sospiro di sollievo. L’aveva scampata bella.
“È apparso dal nulla un ragazzo!”
Disse James visibilmente scosso.
“Cosa?"
"si.. un tizio dai capelli rossi. adesso è svenuto e.. "
"James.. James..”

James non rispondeva più, era svanito dallo specchio.
  
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