Finito il flashback, tornò con la mente nell’aula e rivide il suo amato giudice che aspettava una risposta. Si guardò intorno e osservò nuovamente tutte le persone che componevano la stanza. Rivide i poliziotti in divisa immobili accanto alla porta d’ingresso, rivide la signora con un diamante nella scollatura con il vecchio consorte, rivide molte donne vestite a lutto, molti bambini annoiati, uomini capitati lì per caso con la palpebra calante, altri uomini vestiti eleganti tutti impettiti e vecchi con la dentiera marcia.
“Davvero ho fatto tutto questo putiferio per queste persone?” pensò. “Prima li aiuto e poi sono qui a prendersela con me. Sono davvero ridicoli.. ”
-: Niente da dichiarare, allora? :- disse nuovamente il giudice portandolo alla realtà
-: Beh, ho sempre odiato i souvenirs. :-
-: Portatelo dentro. L’udienza è tolta. :-
Le guardie si avvicinarono e lo intimarono ad alzarsi. Si alzò con molto piacere e si fece trasportare fuori dall’aula. Ma, prima di varcare quella porta, rivolse al suo pubblico un ghigno, lo stesso ghigno che fece al suo televisore quattro giorni fa.