..Dopo il ‘bip’
un messaggio registrato che cerca di raggiungere chi ormai è lontano..un’attesa forse inutile..ma mai dire mai..
Commedia/Sentimentale Slash/Songfic Rating PG Capitoli
2-terminata
TITOLO:
Dopo il ‘bip’
AUTORE:
Marty.
SERIE:
RPS
PARTE:
2/2
PERSONAGGI:
Viggo Mortensen/Orlando Bloom.
RATING:
PG.
DEDICHE
unt RINGRAZIAMENTI: alle Mellyn perché senza il loro Wicked Games non avrei
neanche mai lontanamente pensato di scrivere una Slash *_*
A
Dany, Francy, Anna Doris, Elwing e tutte le ragazze del Middle Earth Heroes RPG
per i consigli il sostegno e la pazienza (che metterò a dura prova ancora per
un bel po’...)
E
infine ad Ish ed Ophy per avermi permesso di lavorare con loro al progetto
Nelshael!
Ah,
non so se la leggeranno e quanto potrà piacere loro...ma non posso dimenticare
la kitsune, sys Lucy, sys Silene e la mia Lal!
DISCLAIMERS:
Orlando e Viggo sono di loro stessi medesimi, e non si sono neppure mai sognati
ciò che racconto, le idee malsane sono le mie ^^ e le canzoni utilizzate sono
“La segreteria” dei Neri per Caso per il messaggio di Viggo e “Lascia accesa la
radio” di Anonimo Italiano per la seconda parte.
NOTE:
POV Viggo.
NOTE
01: visto che oggi mi sento buona...lieto fine per tutti!!!!
NOTE
02: geografia, toponomastica, stagioni, condizioni climatiche, luoghi..come
sempre è tutto buttato a caso!!!
ARCHIVIO:
se Ria o Erika o Benni o le Mellyn (o chi per loro) la vogliono...la
pubblichino
pure! Mi faranno solo felice!
Siate
clementi, è la mia prima Slash fic!
Spero
vi piaccia!
Marty
Parte seconda – La Radio
Anche stasera la solita storia.
La segreteria.
Sono tre giorni che chiamo, ma
non riesco a parlarti.
Tu non ti fai più sentire, magari
ti fai negare, e non so che cosa fai, dove sei, come stai.
E ci sto da schifo dannazione!
Non pensavo che significassi già
questo per me.
Non puoi trattarmi così: questo
silenzio mi fa troppo male...
Chissà che cosa ti hanno detto i
tuoi amici, quel giorno che mi hanno visto insieme a lei...
Ti avranno detto che sono un
disgraziato, che lo sapevi che non ero fedele e che ti avevo solo preso in
giro...
E magari tu ci avrai anche
creduto, pazzo di dolore com’eri avresti creduto a qualsiasi cosa in realtà.
Ed è proprio perché ho capito
questo che ho deciso di fare qualcosa di totalmente avventato ed assurdo per
uno come me...
Se lasci accesa la radio, come
facevi sempre quando la sera preparavi la cena, ti arriverà una canzone.
Ho chiamato la stazione che ti
obbligavo ad ascoltare, e che alla fine ti piaceva tanto che hai convertito
tutti i tuoi amici in fedelissimi.
Anche Johnny se non sbaglio era
un assiduo ascoltatore di quella stazione.
E punto tutto sulla mia sola
speranza, quella che per caso tu sia proprio su quella frequenza, ora, e mi
senta parlarti così.
Ma il tuo telefono squilla...
No, ti prego, Orlando, non
abbassare il volume!
Devi sentirle le note di quella
canzone d’amore, quella che ci faceva sognare.
Non puoi confonderti, lo so: in
mezzo a tanto rumore, la riconoscerai.
Hai tutte le tue ragioni, magari
avrò esagerato...d’altro canto avevamo litigato ed io avevo bisogno
disperatamente di affetto e comprensione, e questo, la mia ex moglie, ha
continuato a darmelo anche dopo il nostro divorzio, è diventata la mia migliore
amica.
Si può dire che parliamo più
adesso di quando formavamo una famiglia...
Ma non ti ho certo tradito:
sarebbe stato come sprecarmi, buttarmi via, perché a confronto con te e con il
carattere spumeggiante che hai, con i colori che mi fai esplodere nel cuore
quando sei con me tutto il resto del mondo è grigio e spento...anche lei.
Stai ascoltando la radio,
Orlando?
No, non cambiare frequenza
proprio adesso!
Dovunque andrai, in ogni stanza,
avvertirai la mia presenza come se io fossi lì, se lascerai che l’aria si
riempia della nostra canzone.
Ci sono amori che muoiono in silenzio,
perché le persone che li condividono hanno paura di soffrire: tu non puoi farmi
morire dentro te, perché sì ho avuto paura, ma ora non rimpiango niente e sono
pronto a tutto pur di riaverti al mio fianco.
Accendi quella maledetta radio,
amore mio, ti prego, stammi a sentire!
Lo sai? Sto troppo male, e la mia
vita non vale, se tu non sei qui con me...
Ma ecco, non sento più alcun
suono.
Hai spento la radio e, con essa,
anche il tuo cuore, e non saprai mai che sono due ore che sono qui, al freddo,
sotto il tuo portone, ad aspettare che tu colga il mio messaggio e capisca che
voglio solo te...
Chino la testa, sconfitto.
È finita e non mi hai permesso
neanche di provare a salvare la cosa più preziosa che avessi.
Mi stacco dal muro, soffiandomi
sulle mani arrossate ed intirizzite.
Devo decidermi a comprare un paio
di guanti...
Starnutisco rumorosamente: ecco
fatto, ci mancava anche il raffreddore.
Mi stringo nelle spalle e muovo
due passi verso il cancello.
Ma sento qualcosa di morbido
sulle spalle: è un cappotto scuro che conosco bene.
Non ci credo...
Il mio cuore batte così forte che
temo mi esca dal petto, mentre mi volto lentamente.
E di fronte a me...ci sei tu.
I pantaloni chiari, a vita bassa,
e la maglietta di cotone blu notte, con il collo a V, che mette in evidenza i
tuoi addominali scolpiti.
Hai i capelli tutti arruffati,
sembri un pulcino bagnato, ma nei tuoi occhi c’è una luce che mi scalda il
cuore.
E poi sorridi.
Mi sorridi.
“Dove te ne vai, Ramingo?” mi
chiedi sottovoce.
“Torno a casa” ti rispondo mentre
ti accarezzo la guancia.
Nell’androne del palazzo, la
nostra canzone continua a riecheggiare, felice di fare da sfondo al vero inizio
della nostra storia.
* fine *
siete curiosi di sapere di che
canzone si tratti, eh? ^_^
non ve lo dico!
Dovrete aspettare la side
story...se mai la scriverò.
Diciamo che è un flashback di
come è iniziata la loro storia, ed è basata sulla canzone in questione...
Se mi convincerete, la scriverò!
Spero intanto vi sia piaciuta
questa.
Fatemi sapere!
Marty